Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Evola Who    08/06/2020    4 recensioni
{SPOILER! DI TROS!}
Ben e Rey arrivarono all'hangar della base, pieno di ribelli e civili intenta a festeggiare la fine della guerra. Camminavano mano nella mano, sotto gli occhi di tutti...
Rey aveva notato questa cosa, ma la ignorò. Non le importava se gli altri la stessero fissando o che stessero parlando alle loro spalle.
Potevano pensare quello che volevano, ma lei sapeva che Ben Solo era tornato e che Kylo Ren era morto per sempre. E lo avrebbero dimostrato a tutto l’universo, anche se fosse stata l’ultima cosa che avrebbero fatto.
[Seguito di "The Strength of Forgiveness"]
[Reylo]
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Kylo Ren, Poe Dameron, Rey
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Epilogo

    


 

Rey e Ben, accompagnati da BB8, erano ritornati su Tatooine, nella vecchia fattoria dei Lars dove tutto ebbe inizio…

Rey era inginocchiata sulla sabbia, con le spade di Luke e Leia avvolte in un panno arancione chiuso con un laccio di cuoio.

I Jedi le fissarono con espressione malinconica: in fondo, per loro, quello era un gesto altamente simbolico, la celebrazione di un nuovo inizio. Ma era anche un modo per commemorare due grandi guerrieri che non c'erano più.

“Rey…” la richiamò Ben, inginocchiato al suo fianco, tenendole la mano sulla spalla in segno di conforto: “È ora.”

Capì che aveva ragione, dovevano andare. Ma almeno erano insieme. Lì, in quel momento.

I due Jedi chiusero gli occhi e con la Forza sotterrarono le due spade sotto la sabbia, lasciandole sicure e intatte.

Per sempre.

Loro non erano i legittimi proprietari di quelle spade. Loro erano l’inizio di una nuova generazione.

Dovevano possedere delle spade personali, costruite da loro, che avrebbero simboleggiato il loro cammino nella Forza.

Dopo alcuni minuti di silenzio, per omaggiare e ricordare tutti i Jedi che li avevano aiutati e salvati su Exegol, i due si alzarono da terra, guardando l’orizzonte.

Rey prese la sua spada, che aveva costruito accorciando e modificando il vecchio bastone da difesa di cui si era servita su Jakku.

L'accese facendo comparire una lunga lama gialla.

Un colore raro e misterioso. Come lei. Usato per proteggere i templi Jedi.

Ben prese la sua. A differenza di quella di Rey, il suo manico cromato era più liscio e senza troppi particolari. Ricordava quella che era appartenuta prima ad Anakin e poi a Luke – come se in questa maniera volesse in qualche modo rendere loro omaggio.

La accese e apparve una lunga lama viola: un colore mistico e raro, proprio come il giallo. Ma con un chiaro significato.

Voleva dire che il suo possessore, pur appartenendo al lato chiaro, conosceva il lato oscuro e sapeva padroneggiarlo. Un perfetto equilibrio e controllo tra il bene e il male. Senza mai cedere completamente né al primo né al secondo.

Per lui, però, significava molto di più. Quella spada rappresentava il suo passato come adepto prima del lato chiaro e poi del lato oscuro, nonché un futuro in equilibrio tra entrambi.

Fissarono le loro lame, perdendosi in quella contemplazione, finché non iniziarono a sentirsi osservati. Alzarono lo sguardo, vedendo una vecchia signora velata con il suo Eopie a fianco, intenta a guardarli.

“Non si vedeva nessuno da tanto…” disse. “Voi chi siete?”

“Ben. Ben Solo” rispose il primo con sicurezza, facendo un passo avanti.

“E tu?”

“Rey.”

“Rey chi?

All’inizio rimase interdetta da quella domanda. Perché non sapeva che cosa rispondere.

Anche se aveva scoperto le sue origini, non si sentiva parte di esse. Non rappresentavano appieno quello che era.

Quindi, cosa avrebbe dovuto rispondere?

Prese un po' di tempo, per cercare una risposta, girando la testa dall’altra parte, fissando il deserto e i due soli che stavano tramontando.

E dal nulla, comparvero due persone. Anzi sue spiriti della Forza! Quello di Leia e quello di Luke.

La guardavano sorridenti, come a volerle dare del conforto.
Anche Ben si girò in quella direzione, rimanendo stravolto da quella visione.

Rivedere sua madre, serena insieme a suo fratello, guardarli come a volerli benedire, fu per entrambi una cosa importante e altamente simbolica.

Rey trovò finalmente la risposta a quella domanda. Sorrise verso agli spirtii, insieme a Ben.

La Jedi ritornò a guardare l’anziana signora. Rispose con sicurezza: "Rey e basta."

Cercò la mano di Ben, la prese stringendola nella sua, e si scambiarono uno sguardo intenso.

Ben era fiero di lei.

Era fiero che avesse finalmente trovato la sua identità, il suo nome e il suo posto nell’universo.

Insieme, avevano riconquistato il proprio nome e le loro vite.

C'era una cosa che Rey gli aveva fatto capire con il suo cammino nella Forza: non era da dove si veniva ciò che contava davvero, ma dove si andava.

Se il suo destino era scritto dalla Forza, allora era così.

E la Forza non guardava in faccia a un nome altisonante, guardava solo il potere che ciascuno aveva dentro.

Così Rey non aveva più ragione di lottare per scoprire chi era, né aveva importanza che fosse una Palpatine.

Perché quel nome, quella storia, quella oscurità, non erano mai state una parte di lei.

Non avevano mai e poi mai rappresentato quello che era e che sarebbe stata.

In fondo, aveva passato buona parte della sua vita come Rey di Jakku e la Forza era ugualmente sempre stata dentro di lei.
Rey e basta.

E questo le aveva permesso di trovare degli amici, una famiglia, l'amore.

A loro non importava se fosse una Palpatine o no, se venisse da un pianeta ricco o dal nulla più assoluto.

Per loro era speciale per come era.

E questa era la cosa più importante e valeva molto più di un nome o di un cognome.

Erano occorsi molto tempo e tanti sacrifici per capirlo.

Ma ora tutto era finito e poteva iniziare una nuova vita.

Come Rey. E con Ben Solo al suo fianco.

I due Jedi si voltarono, tenendosi per mano, fissando il magnifico tramonto binario di Tatooine.

 




“Siamo la forza, e la pazienza
Siamo la resistenza!”

Steven Universe - "Strongher Tahn You"

 

--------------------------------------------------------------------------------

Note:
Esatto.
Questo è l'utimo capito di questa
storia.
Dove Rey viene dal nulla e va bene
così.
Come doveva essere in episodio 9....
Magari con Ben.
E non so che cosa dirvi solo
GRAZIE!
Grazie a tutt* voi per aver
seguito la storia, che l'avete letta,
messa delle seguite, ricodarte e 
alla prefertie.
Rigrazio hai tutti lettori silenziosi 
che quelli che hanno recesinto.
Ma sopratutto, rigazio con tutto
il cuore il mio amico scrittore
IndianaJones25 
che senza di lui, tutte le mie 
storie non avrebbero mai visto 
la luce.
E sono davvero contenta
che la storia vi sia piacuta!
Infondo, sia questo che 
"The Strangth of Forgiveness"

Sono nate dopo la delusione di
episoido 9, e volevo dare giustizia
a Ben Solo.
Pericò, vedere tanta gente felice
di queste storie... mi rende davvero
sodisfatta!
Ma non temete, ho già il mente
il terzo, e una su un piccolo essere
dalla pelle verde e gli occhi davvero
teneri :3
Ma prima, 
Mi piacerebbe pubblicare una
vecchia storia...
Grazie ancora per tutto
il sotegnio e le vuone parole
che mi avete dato!
Pericò...
alla prossima!
Evola

 


 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Evola Who