Hai prestato orecchio al grido di dolore che si è alzato dalla Natura?
Lei, Maestosa e Selvaggia, è stata paziente,
ti ha raccontato di sé,
ti ha donato la sua bellezza con la sua forza, i suoi colori e i suoi profumi,
e tu, novello Adamo, ti sei sentito in Paradiso.
Solo ora puoi ricordare i suoi sussurri,
quando, con lo stupore nello sguardo, osservavi, seduto in riva al mare, il Sole che al tramonto pareva sfrigolare sulla superficie degli oceani quando si immergeva,
o quando il ruscello faceva zampillare le sue acque dove tu ti bagnavi, regalandoti la sua frescura,
o quando il vento sussurrava alle fronde di muoversi dolcemente per non disturbare il tuo riposo.
La Natura si è affidata a te affinché tu te ne prendessi cura,
e ancora oggi ti sussurra, con la dolcezza che le è propria, di ascoltare e di agire,
poiché il tempo sta scadendo,
e tu Uomo, accogli l’invito prima che sia troppo tardi.
La Natura è vita, è casa: abbine cura!
Fa che la sua voce non si disperda nel vento
e che tu possa non sentirti disperato per averla perduta.