Crossover
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Autore: rosy03    09/06/2020    2 recensioni
[Crossover: MHA, Naruto, Fairy Tail, One Piece]
• Il Centro è un’organizzazione volta alla difesa della pace e dell’armonia tra gli Universi.
Ma cosa succederebbe se qualcosa andasse storto? Se tra le loro fila vi sia un demone di Abyss che sembra intenzionato ad aprire la Porta che conduce nel suo mondo, liberando così ciò che di più malvagio esiste?
Ivar e i suoi sottoposti non possono nulla contro Artemi, è un demone troppo potente e spietato.
Ma presto arriverà la soluzione: se loro, semplici esseri umani, non possono sperare di sconfiggerlo allora basterà chiedere a chi di umano ha ben poco, giusto?
Combattenti forti nello spirito, ecco di chi il Centro ha bisogno... comincia così un’avventura, una lotta contro il tempo per impedire ad Artemi di aprire quella Porta.
La Porta che si trova su Antilia.
• La storia è attualmente in revisione
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Battaglia dei Mondi'
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La Battaglia dei Mondi
 
La Porta per Abyss

 
Capitolo 09

La Gilda più Forte, Fairy Tail

 
 

 
– Ci sposteremo nelle varie dimensioni con questo aggeggio? –
Amanda annuì, dopodiché decise di ignorare l’espressione stupita dell’Uzumaki per concentrarsi sulla faccia di Claudia. O meglio, sul cerotto che aveva applicato nel mezzo della fronte.
– Si può sapere cosa diamine hai combinato? – le chiese, preoccupata.
La Colonna alzò le spalle e ridacchiò imbarazzata. Stava per risponderle ma l’Hokage in persona arrivò sul posto per gli ultimi saluti.
Guardò prima gli agenti del Centro e poi i suoi due pupilli in procinto di partire: – Mi raccomando, Naruto, non fare arrabbiare Sakura ed evita di cacciarti nei guai – disse, il sorriso nascosto dalla maschera.
Il biondo dapprima si mostrò sorpreso, poi sbuffò.
Isuke osservò divertito la situazione: se c’era una cosa che aveva capito era che Sakura poteva essere una compagna importante quanto pericolosa se la si faceva arrabbiare. Anche Midoriya ebbe modo di assicurarsene quando era stato visto gironzolare dopo il duro combattimento contro quei ninja spietati.
Erano passati alcuni giorni e Amanda si era completamente ripresa.
Ragion per cui erano pronti a partire alla volta di Earthland, inutile dire che a Claudia era venuto un colpo e Isuke le aveva espressamente chiesto di raccontare quel che poteva essere utile per evitare guai.
Ignorando il dolore alle articolazioni, la Colonna spiegò loro cosa fosse la magia e che c’erano individui, cosiddetti maghi, che utilizzando proprio tale magia si riunivano in associazioni chiamate gilde, svolgendo lavori su commissione. Le era bastato ripetere, a grandi linee, l’incipit di Fairy Tail e tutti avevano capito.
Eppure era rimasta sorpresa nel constatare che i due agenti cercassero esattamente quattro persone.
Ovviamente, i più forti tra i forti, pensò Claudia.
– Tornate a casa vivi, ragazzi – continuò a dire.
Sakura annuì e sorrise rassicurante – Non si preoccupi, Maestro, andrà tutto bene –
Bakugou lanciò un’ultima occhiata all’Uchiha, poggiato allo stipite della porta d’ingresso del villaggio. Non aveva dimenticato la rabbia e la frustrazione che aveva provato per via di Tao ma, in qualche modo, se n’era fatta una ragione.
Al suo fianco Deku sembrava animato da nuova determinazione.
Non avrebbero dimenticato, affatto. Ma ciò che era successo li avrebbe spinti oltre il limite, avrebbero percorso il cammino dell’eroe a qualsiasi costo e sarebbero andati avanti nella missione.
Proteggere la Colonna era la cosa più importante.
Mai come in quel momento Midoriya aveva sentito la mancanza di All Might, se avesse potuto farlo sarebbe corso da lui in cerca di consigli ma aveva trovato qualcun altro che li aveva spronati: Sasuke Uchiha e, indirettamente, Naruto Uzumaki.
Il senso del sacrificio e la determinazione stoica. Questi due fattori accomunavano quei due shinobi che, altrimenti, erano come il giorno e la notte.
Un po’ come loro, d’altronde.
– Abbiamo un solo DG al momento. L’altro l’ho consegnato nelle mani di Endeavor prima di partire, per cui fate attenzione a non romperlo – parlò Isuke.
Claudia aveva capito perché l’aveva fatto.
Nel caso in cui le cose sarebbero andate male, qualcuno avrebbe potuto usarlo e raggiungerli.
A quel punto prese la parola Amanda: – Tanto se si rompe sei comunque in grado di aggiustarlo, no? –
– Certo. Ma è meglio evitare –
– Ad ogni modo, se avete bisogno di supporto, Sasuke aprirà un varco con il suo Rinnegan e saremo subito da voi – fece Shikamaru, subito dopo affondò le mani nelle tasche della tuta e aggiunse: – Anche se spero risolviate la questione il prima possibile. Tutto questo è una seccatura –
Amanda sospirò: – Cercheremo di cavarcela in un modo o nell’altro –
Infine, arrivò il momento di partire e Isuke attivò il Dimensional Gap e un portale si materializzò a pochi passi da loro.
– Ci vediamo! – esclamò Naruto con un sorriso.
Amanda e gli studenti della U.A. furono i primi a varcare il portale, seguiti a ruota da Claudia che però si fermò nel momento in cui Sasuke accennò qualche passo verso di loro.
Sakura gli sorrise e poi parlò: – Fa’ attenzione –
Non c’era neanche bisogno di dirglielo, l’Uchiha era tra i più forti ninja del mondo. Avrebbe protetto il villaggio e se stesso egregiamente, molto più di quanto avrebbe potuto farlo lei.
Anche Naruto arrestò il passo, giusto in tempo per guardare un imbarazzatissima Sakura sollevarsi sulle punte e lasciargli un bacio sulla guancia. Sgranò gli occhi e stette per mettersi a ridere ma la stessa kunoichi gli diede uno spintone tale da farlo ruzzolare nel varco creato dal DG.
La Colonna si spostò appena in tempo per non essere travolta e diede un ultimo saluto ai tre ninja.
Dopodiché anche lei, Sakura e Isuke entrarono nel portale, pronti a continuare con la loro missione.

---

A seguito dell’esilarante caduta di faccia del poderoso ninja di Konoha, Naruto era rimasto a bocca aperta. La città in cui erano finiti era veramente enorme e popolosa.
Non ci volle molto e Claudia la riconobbe: Magnolia.
Proseguirono lungo il fiume che attraversava la città, guardandosi attorno rapiti. Le persone non sembravano neanche fare caso alla presenza di stranieri.
– Quindi qui esiste la magia – sentenziò a un certo punto Isuke.
La Colonna annuì allegramente, continuando il discorso lasciato in sospeso: – Esistono diverti tipi di magia: dimensionale, della creazione, di assimilazione, per non parlare di quelle più potenti! –
A quel punto Midoriya si fece estremamente curioso: – E sarebbero? –
– Beh, per esempio c’è la magia del Dragon Slayer – spiegò ma a un certo punto i suoi occhi calamitarono su un edificio in particolare, a due piani e dalle pareti rossastre.
Si chiese se quella fosse effettivamente la casa di Lucy ma non perse tempo a pensarci più di tanto, perché l’avrebbe di certo in contrata alla gilda, luogo in cui erano diretti.
– E ovviamente ci sono diversi tipi di Dragon Slayer – continuò a dire, sperando di risultare chiara.
Era consapevole che fossero innumerevoli informazioni e che Naruto si era già perso un paio di volte, ma confidava nella buona capacità di apprendimento di Isuke.
Camminarono un altro po’, Claudia esultò mentalmente quando riconobbe la cattedrale di Cardia e proseguirono dritti lungo la strada principale dove, ricordava, si era solito svolgersi il Festival di Fairy Tail.
Chiedendo informazioni in giro, riuscirono a trovare la sede della gilda facilmente.
Sull’alta scogliera, a nord della città di Magnolia, vi era un’immensa costruzione.
Fu a quel punto che Claudia si sentì in dovere di fare una precisazione: – Riguardo i maghi di Fairy Tail, beh, dovete sapere che si tratta di persone un po’... particolari, ecco –
Vivaci e rissose, avrebbe voluto dire. Ma non voleva spaventarli.
– Beh, tanto meglio, no? –
La Colonna alzò le spalle e seguì Amanda camminare senza timore verso il grande portone. Non appena lo spalancò un ululato la fece sobbalzare e Isuke, Midoriya e tutti gli altri si prepararono a dover difendere Claudia da qualsiasi minaccia.
Soltanto dopo si resero conto della reale situazione.
Neanche a dirlo, quei maghi stavano litigando tra loro e Claudia dovette trattenersi per non scoppiare a ridere mentre Macao, fradicio di birra, si lanciava addosso a Wakaba.
Vani furono i tentativi di sedare la rissa e il povero Alzack si ritrovò spiaccicato contro Nab che, scivolando, andò a sbattere contro il muro accanto la lavagna dei lavori.
Claudia si morse il labbro inferiore quando vide Visca andare in soccorso del marito e la piccola Asuka guardare divertita tutta la scena, come se una scazzottata tra compagni fosse una cosa normale. In effetti, si ritrovò a pensare la Colonna, se quei maghi avessero davvero accettato di aiutarli, cose del genere sarebbero diventate anche per loro la normalità.
A nulla valsero i richiami del Master che, seduto su quella maledetta sedia a rotelle, non poté fare poi molto per dividerli.
– Voi, piantatela! – ruggì Gajeel con voce dura.
Per tutta risposta, la sedia che Macao aveva lanciato a Wakaba, andò a schiantarsi contro la sua faccia in quanto il primo bersaglio si era scansato all’ultimo secondo. Al suo fianco, Levy non seppe trattenere un’esclamazione sorpresa.
Amanda inarcò profondamente un sopracciglio: – Ma che stanno facendo? –
– Si stanno picchiando, pare – disse un Naruto alquanto sconvolto.
A quel punto una ragazza dai lunghi capelli bianchi si avvicinò al gruppo di sconosciuti, ignorando volutamente il fracasso creatosi all’interno della gilda, accogliendoli con un sorriso: – Salve, posso aiutarvi? Mi presento, il mio nome è Mirajane –
– Sì, ehm... dovremmo parlare con il... Master – asserì Amanda.
La maga sembrò per un attimo sorpresa, ma poi tornò a indossare quel sorriso affabile: – Certamente, adesso ve lo chiam- – ma venne interrotta dall’ennesimo grido.
Doveva essersi arrabbiato anche un certo mago mezzo svestito, al che Claudia lanciò un’occhiata verso il centro della rissa. Riconobbe tanti visi conosciuti, tra i quali l’inconfondibile Natsu che per poco non si strozzò quando Max lo tirò indietro per la sciarpa.
– Sei forse impazzito, vuoi uccidermi? – abbaiò allora il Dragon Slayer verso il diretto interessato.
Ma non fece in tempo ad aggiungere altro che qualcuno gli mollò una gomitata in testa, dopodiché si voltò pronto a suonarlo come un tamburo ma il piede di Gajeel finì dritto sulla sua faccia.
Quest’ultimo aggrottò le sopracciglia: – Vuoi toglierti di mezzo o no? Mi sei d’intralcio! –
– Come osi? Ti riduco in cenere, brutto pezzo di ferraglia! –
– Che cosa?! –
Poco distante da loro, Levy sospirò scuotendo la testa, ormai rassegnata.
Intanto Mirajane si fece strada tranquillamente e comunicò al Master Makarov che qualcuno desiderava parlargli, al che lui sgranò gli occhi e cominciò a dimenarsi sulla sedia: – Ehi, fate silenzio! Spaventerete gli ospiti! –
Di ritorno udì soltanto numerosi ‘e chi se ne frega’, dopodiché decise di adottare le maniere forti.
Bastò un’occhiata alla diretta interessata e poi una frase: – State tutti zitti, sono stata chiara?! –
Il pugno di Natsu si fermò a un centimetro dal naso di Gray, allo stesso modo la sedia che Macao aveva tra le mani non sfiorò mai la testa di Reedus. Fu come se il tempo si fosse fermato.
È questo il terrificante potere di Erza Scarlet, pensò divertita Claudia.
– Finalmente! – sospirò infine Makarov.
A parte Bakugou, che trovava tutto questo divertente, gli altri dovettero aspettare un po’ prima di riprendersi.
Il vecchio seduto in sedie a rotelle si avvicinò tranquillo al gruppo di sconosciuti e poi parlò: – Sono l’attuale Master di Fairy Tail, Makarov Dreyar. E voi chi siete? –
Dopo una rapida presentazione, Amanda spiegò a grandi linee cosa, o meglio chi, stavano cercando, l’esistenza di una Via e di Artemi.
I maghi di quella gilda di matti ascoltarono non senza interrompere, aiutati di tanto in tanto dalle occhiatacce della maga dai lunghi capelli rossi. La ringraziò mentalmente.
– E così è cominciata, eh? –
Isuke si accigliò: – In che senso? Hai mai sentito parlare della Porta di Abyss? –
Se avessero trovato degli indizi utili sulla sua collocazione o sulle creature che rinchiudeva, sarebbe stato il massimo. Purtroppo però le parole di Makarov non alludevano affatto a ciò.
– Ho conosciuto Ivar, una volta, e alcuni agenti del Centro, purtroppo però non ho mai sentito nessuno nominare questa Porta – spiegò per poi aggiungere: – Ma c’è un’antica leggenda che ha a che fare con la Via e le Colonne che la sostengono –
– Conosco anche io questa leggenda! – esclamò all’improvviso Levy.
Tutti i maghi si voltarono a guardarla, intanto lei tirò fuori alcuni libri dalla borsa che si portava dietro e infine trovò quello che stava cercando. La maga dai corti capelli blu tenuti indietro da una graziosa fascetta arancione, sfogliò le pagine fino a puntare il dito su di una in particolare.
– Questo libro raccoglie diverse storie antiche, tra qui questa. Si parla di sedici Colonne e una Via, che quando tutte le Colonne verranno distrutte la Via collasserà e a quel punto regnerà il Caos –
Naruto a quel punto alzò le spalle: – Sì, ma tutte queste cose le sapevamo già –
– C’è dell’altro – continuò Levy, ignorando deliberatamente le parole del biondo: – Secondo questo libro, una volta che la Via collasserà, sarà possibile aprire il portale che conduce al luogo che è dimora di innumerevoli mostri –
Makarov annuì. Anche lui era a conoscenza di una storia simile.
– Queste informazioni non sono sufficienti, dannazione – sospirò afflitto Isuke.
Claudia cominciava a capire come si sentiva il giovane agente.
Frustrato. Stanco. Tra l’altro Artemi era un suo amico che, per chissà quale ragione, aveva deciso di rivoltarsi contro il Centro e gettare i mondi nel caos.
Eppure non si perdeva mai d’animo, infatti subito dopo si rivolse nuovamente alla piccola ragazza: – In questo libro non c’è scritto nient’altro? Qualcosa sulla Porta? O magari dove possiamo trovare altri indizi? –
Per un breve istante Levy scosse la testa ma poi le si illuminò la lampadina: – C’è la biblioteca magica. Sono sicura che lì ci dev’essere qualcosa che fa al caso vostro –
– A questo punto direi di cominciare le ricerche – intervenne proprio il Master.
Amanda abbassò lo sguardo, stupita: – Aspetti, ci sta dicendo che vuole aiutarci anche a raccogliere informazioni? –
– Certo che sì – affermò il vecchietto, per poi aggiungere: – Consideratevi amici della gilda di Fairy Tail. Tra l’altro c’è in gioco il destino del mondo –
– E dei mondi – terminò Levy con un sorriso.
Sakura dovette ricredersi: tolta la prima impressione di litiganti seriali, erano delle persone altruiste.
– A proposito, avete detto di stare cercando alcuni maghi – continuò a dire Makarov.
Fu allora che Isuke riprese la parola e annuì: – Sì, ecco i loro nomi. Claudia ha detto che potevamo trovarli qui – detto ciò, consegnò al vecchio i documenti.
La gilda lanciò un’occhiata su quel foglio, alcuni allungando persino il collo in avanti per cercare di leggervi qualcosa, estremamente curiosi. Non appena il Master elaborò la cosa, scoppiò in una fragorosa risata: – Non so chi li abbia scelti ma ha occhio per questo cose –
– Per la verità è stato il computer del Centro. Attraverso un algoritmo che non sto neanche a spiegarvi rileva gli individui più forti di ogni mondo – spiegò Amanda.
Natsu si accigliò: – Algoche? – si era perso più o meno a quella parola.
– Però mi dispiace. Gildarts e Laxus non sono alla gilda al momento. Per quanto riguarda le altre due... – e nel dirlo si voltò proprio verso le dirette interessate.
Erza e Mirajane erano in piedi, l’una accanto all’altra. Avevano ascoltato in silenzio tutta la storia.
La rossa annuì, in viso l’espressione di chi era pronta a qualsiasi cosa: – State tranquilli, lasciate fare a me. Verrò io con voi –
A quel punto un’altra ragazza si intromise nella conversazione.
Non appena Izuku la vide arrossì senza neanche accorgersene: indosso aveva soltanto un bikini e un pantalone tagliato poco al di sotto delle ginocchia e portava i lunghi capelli marroni sciolti sulle spalle: – Con la mia magia potrei chiamare a rapporto quel donnaiolo di mio padre –
– Ma non te n’eri liberata? – le chiese prontamente Gray, indicando col mento la carta Call che Cana aveva in mano.
– Pensa ai fatti tuoi! – esclamò esasperata.
– E cosa facciamo con Laxus? Sapete dov’è andato? – chiese allora Wendy, anche lei rimasta in silenzio fino ad allora.
Mirajane inclinò la testa, pensierosa: – Mi pare di aver capito che è andato ad allenarsi con Freed, Evergreen e Bixlow. Sulle montagne a nord, giusto? –
Il vecchio Master annuì.
A quel punto anche Elfman volle intervenire: – Dopo l’allenamento sono stati invitati dal Master di Blue Pegasus per una chiacchierata –
Tutta la gilda, in particolare sua sorella minore Lisanna, gli lanciarono un’occhiata divertita.
Chissà perché era a conoscenza degli spostamenti di Laxus (ed Evergreen)?
– Quindi sono nella città di Clover. Perfetto, basterà prendere il treno – asserì il vecchio Makarov.
Al solo pensieri i tre Dragon Slayer percepirono un distinto giramento di stomaco.
Claudia sorrise dinanzi a tutto questo: in assoluto la gilda di Fairy Tail era la più pazza e casinista di tutto il regno di Fiore, ma erano anche tremendamente iconici.
Natsu, Gajeel e Wendy soffrivano i mezzi di trasporto; Elfman era cotto di Evergreen (e viceversa), Levy e il già citato Dragon Slayer d’Acciaio formavano una coppia effettiva e...
Un attimo!, pensò all’improvviso, a giudicare dalle condizioni del Master siamo finiti alla fine del manga, ragion per cui Zeref è già stato sconfitto.
Impegnata com’era nelle sue elucubrazioni, non si accorse che intanto gli altri si stavano mettendo d’accordo sul da farsi: fu Sakura a suggerire di dividersi e alla fine tutti furono d’accordo.

---

Ho da fare. Non disturbatemi – aveva detto Toshiaki Otsutsuki e nessuno se l’era sentita di contraddirlo.
Artemi non sembrò neanche essersi accorto che avesse parlato, troppo perso nei propri pensieri. Sta di fatto che alla fin fine Echo si alzò, tornata finalmente in forma, e lanciò una rapida occhiata al ragazzo seduto in un angolo: Ayan pareva sempre più un fantasma.
– Dove stai andando? – le chiese Taira, facendo tintinnare il campanello che portava come orecchino: – Non dirmi che te ne vai anche tu? Cos’è? Avete un appuntamento segreto tu e quell’alieno? –
La Strega sorrise enigmatica prima di risponderle: – Non dirlo neanche per scherzo. Il mio genere di uomo è ben diverso da lui –
Taira ridacchiò allegramente, per poi servire del tè caldo a tutti i presenti.
Il biondo bevve quasi meccanicamente mentre Artemi non sfiorò neanche per sbaglio la tazzina, sembrava arrabbiato. Deluso, frustrato. Eppure nessuno dei presenti provò a parlargli.
Anzi, continuarono a conversare come se niente fosse.
– Allora noi andiamo. Ayan? –
Udita la sua voce, il ragazzo si alzò e si avvicinò alla Strega.
Prima ancora di poter varcare la porta di quella casetta di legno, Taira li richiamò. Tirò fuori dalla tasca uno di quegli strumenti utilizzati al Centro per viaggiare attraverso le dimensioni e impostò le coordinate, poi parlò: – Ci sono due persone che dovete passare a prendere. Dopodiché potete andare tranquillamente a giocare con la Colonna e i suoi amichetti –
– Sanno già cosa devono fare – disse Artemi, era da tanto che non sentivano la sua voce, per poi aggiungere: – In quanto a voi... –
Artemi guardò Echo negli occhi e per un attimo le vennero i brividi.
I suoi occhi erano freddi, di un verde ghiaccio brillante ma al tempo stesso tremendamente spaventosi e cupi: non sapeva davvero come spiegare la sensazione che provava ogni qual volta incrociava il suo sguardo.
Estrasse un piccolo stiletto dagli stivali scuri e senza esitazione si recise il palmo della mano sinistra. Apparve una sottile linea di sangue e le gocce scarlatte si raccolsero in una boccetta.
Tale oggetto venne sistemato tra le mani della Strega, che lo osservava confusa: – Cosa dovrei farci con questo? –
– Dallo a quel tipo, il Master della gilda di Orange Dawn. In questo modo dovresti essere più convincente – spiegò atono.
Non le sfuggì l’incredibile velocità con cui la ferita si richiuse. Non le sfuggì neanche l’odore pungente di quel liquido vermiglio che stringeva tra le dita ma decise di non fare domande.
Per quelle ci sarebbe stato tempo.
Si voltò a guardare Taira e con un pizzico di supponenza le parlò: – Va tu a prendere quei due, io ho cose più urgenti a cui pensare –
La ragazza dai capelli rosi sgranò gli occhi e arricciò le labbra: – Che cosa? Ma è tuo compito... –
– No. Ti sbagli – disse e se ne andò portandosi dietro Ayan.
Fece appena in tempo a sentirla sbuffare, poi si chiuse la porta alle spalle.
Le aveva percepite. Le loro anime.
Echo ghignò in direzione del cielo, sapeva già da quale direzione sarebbero arrivati. Aveva disattivato lo Scudo dell’Anima apposta per farsi trovare, ne aveva abbastanza di scappare e voleva far capire a Shinigami e a tutta la Shibusen che lei era libera.
Libera di poter fare quello che le pareva.
E non sarebbero certo bastati due marmocchi a impedirglielo: neanche una Death Scythe.
– Ayan, precedimi – disse e il ragazzo, sempre senza dire nulla, ubbidì, sparendo nella coltre della montagna innevata.
Certo, che posto carino dove organizzare la fine dei mondi, pensò.
In cima a una montagna coperta dalla candida neve, dove soffiava incessante un vento freddissimo e di cui, ne era sicura, presto o tardi non sarebbe rimasto granché.
Poi li vide, finalmente.
Una Death Scythe e la sua Maestra.
Fantastico. Spero solo che Artemi mi perdonerà se faccio un po’ di baccano.

---

La biblioteca magica si trovava nel mezzo di una foresta.
Ci avevano impiegato più del previso ad arrivarci a causa del continuo malessere di Natsu e Gajeel, i due Dragon Slayer, infatti, soffrivano più di ogni altra cosa i mezzi di trasporto e la cosa sembrava anche divertente vista da una certa prospettiva.
Isuke si era chiesto se facessero sul serio e alla fine dovette rassegnarsi.
Quei maghi erano decisamente dei pazzi ma erano simpatici, sperava solo che il computer non avesse sbagliato a selezionarli come gilda più forte. Il dubbio gli era venuto quando aveva fatto finalmente la conoscenza di Happy.
– Siamo arrivati – esclamò Levy a un certo punto.
Il gruppo di maghi incaricati al recupero informazioni arrestò il passo e dinanzi a loro si ergeva l’entrata alla famosa biblioteca. Una costruzione altissima e resistente a qualsiasi impatto esterno.
Una volta entrati non poterono non ammirare strabiliati la lunghissima (se non infinita) scala a chiocciola che percorreva l’intera torre.
Naruto corrucciò la fronte, come se fosse in qualche modo preoccupato: – Dobbiamo cercare informazioni in mezzo a tutti questi libri? –
– In effetti sono davvero troppi per controllarli tutti – continuò Sakura: – Non c’è un modo più veloce? –
– Certo, lasciate fare a me –
Levy cominciò a trafficare con uno strano aggeggio posto all’ingresso della biblioteca, nel mentre gli altri si guardarono intorno. Dal canto suo, Claudia era contenta di potersi rendere utile almeno una volta. Anche perché, essendo una lettrice accanita, non le dispiaceva per niente dare un’occhiata lì dentro.
A quel punto Lucy sospirò affranta: – Non che ci abbia capito molto, ma cerchiamo di trovare in fretta le informazioni che ci servono –
– In che senso non hai capito? – le chiese Happy, svolazzandole accanto.
La maga gli lanciò un’occhiata di sbieco e Claudia non poté che provare compassione per quella povera ragazza. Era arrivata alla gilda soltanto dopo tutta la spiegazione su Artemi, Abyss e il Centro, era stata agguantata da Natsu ed Erza e trascinata con loro fino alla stazione.
Isuke aveva provato a spiegarle la situazione ma i continui interventi di Erza e i lamenti dei Dragon Slayer per via della nausea non erano affatto d’aiuto e Lucy aveva capito ben poco.
– Ecco fatto! – esclamò Levy tornando da loro con un mega sorriso, dopodiché spiegò cosa avrebbero dovuto fare: – Ho selezionato i libri che ci servono e si trovano al quarantasettesimo e al quarantottesimo piano della torre –
Sakura annuì e subito dopo si diressero alle scale.
Claudia lanciò un’occhiata alla maga del Solid Script quando un pensiero le balenò in mente: Se siamo cronologicamente alla fine del manga, vuol dire che... Levy è incinta!
Si intenerì al punto che non riuscì a trattenere un sorriso.
Naruto si fermò al quarantasettesimo piano assieme alla Colonna, Erza, Levy e Gajeel, mentre i restanti proseguirono fino al piano superiore.
Giunta a destinazione, Claudia quasi si accasciò accanto ai libri, stanca morta.
– Se trovate qualcosa di utile chiamateci – disse Lucy, prima di continuare a salire, seguita a ruota da un Natsu vagamente scocciato.
Erza annuì e ben presto si misero a lavoro.
Non appena Levy indossò gli occhiali magici, Naruto si mostrò entusiasta e volle assolutamente provarli. La ragazza gli spiegò che grazie a quelli, si potevano velocizzare i tempi di ricerca.
Wow... funzionano un po’ come lo Sharingan, pensò incuriosito.
Gajeel lo guardò storto quando li raggiuse, passando alla McGarden alcuni libri presi dalle mensole più alte. Non poté fare a meno di notare quanto fosse geloso, il Dragon Slayer, perciò Claudia ridacchiò attenta a non farsi beccare.
Sono così carini insieme!
– Mi chiedo come se la stiano passando Wendy e gli altri... – disse Lucy, a un certo punto.
– Sono sicura che stanno bene – asserì Erza dal piano di sotto, come per tranquillizzarla.
Ma la bionda sospirò per poi continuare: – Non è questo che mi preoccupa, piuttosto, quel tizio... –
Isuke alzò un sopracciglio, ma solo la bionda, Natsu e i due gatti poterono vederlo: – Chi? –
– Oh, ti riferisci a Bakugou? – chiese allora Sakura, al che la giovane maga annuì.
Sotto di loro Claudia alzò le spalle ma non disse nulla.
Fu Phanter Lily a prendere parola: – In effetti Wendy mi è sembrata parecchio turbata –
– Direi più spaventata. Quel tipo non è molto simpatico – concluse Happy, ricordando quando l’aveva afferrato per la testa e lanciato contro una parete soltanto perché aveva osato chiedergli perché aveva quella faccia demoniaca.
A quel punto Levy ridacchiò, ricordando agli altri il motivo per cui erano lì.
Poco dopo, chi più e chi meno, erano immersi nella lettura.

---

Sollevata dal fatto di essere scesa da quell’inferno su rotaie, Wendy si prese qualche minuto per concentrarsi e ignorare quel fastidiosissimo giramento di stomaco che le impediva di camminare.
Midoriya sembrava sinceramente preoccupato per la sua sorte, tant’è che si presentò poco dopo con un d’acqua preso in prestito da un locale lì vicino.
– Sto bene, possiamo continuare – disse infine la giovane Dragon Slayer, abbozzando un sorriso.
Sorriso che morì subito dopo aver incrociato per sbaglio gli occhi scarlatti di Katsuki Bakugou.
Non sembrava affatto contento di doversi fermare mezz’ora ogni volta che prendevano un treno e le occhiate che le lanciava erano piuttosto eloquenti. Rimaneva zitto e non si lamentava solo perché, alla stazione precedente, Gray l’aveva minacciato di farlo diventare una statua di ghiaccio.
Eppure non era per paura che si era ammutolito.
Piuttosto, mettendosi a litigare con il ragazzo, avrebbe scatenato le ire di Lluvia Loxar, che li aveva seguiti senza neanche chiedere.
– Sono contento che tu ti senta meglio – disse Izuku.
– Non possiamo farci niente, a quanto pare tutti i Dragon Slayer soffrono i mezzi di trasporto, di qualsiasi genere essi siano – spiegò Charle, le zampe anteriori incrociate al petto.
Anche Amanda ne era rimasta colpita. Non credeva che la nausea potesse arrivare a tanto.
– Direi di incamminarci – disse a un certo punto Gray, per poi aggiungere: – Se non ci affrettiamo, finisce che Laxus se ne vada prima del nostro arrivo –
Lluvia annuì prontamente.
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
# Eccomi! Alla fine non è stato necessario rimandare l’aggiornamento... sono contenta ^^
Bene, a questo punto siamo passato alla gilda di Fairy Tail! Come va? Io ho appena terminato un esame online ed è stato abbastanza divertente (tralasciando il panico ^^).


È stato alquanto complicato farli apparire, perché sono tanti e troppo chiassosi, ragion per cui ho optato per una cosa graduale: pian piano avranno sempre più spazio, specie i nostri protagonisti!
Isuke &Co cercano i maghi di classe S (giustamente) e informazioni su Abyss e Antilia.


Ricapitolando, i gruppi sono così suddivisi (per chi, come me, si confonde facilmente):
- Claudia, Isuke, Naruto, Sakura, Natsu (e Happy), Lucy, Levy, Gajeel (e Lily), Erza sono alla biblioteca
- Amanda, Katsuki, Izuku, Wendy (e Charle), Gray, Lluvia sono andati a ‘prendere’ Laxus
- i restanti (Mirajane &fratelli, Makarov, Cana, ecc..) sono rimasti alla gilda
- Gildarts è in giro chissà dove, aspettiamo sue notizie ^^


Bene. Mi pare di aver detto tutto.

DOMANDA: è da moooolto tempo che ho in mente un OC, ho già scritto su di lei in alcune raccolte ma ho un dubbio esistenziale che non mi fa dormire la notte (o quasi)... la inserisco o no in questo Crossover? Vedete, per la verità, fa parte di due universi distinti (non è un grande spoiler perché, nel caso la facessi comparire, sarebbe la prima cosa che spiegherei per evitare incongruenze) e ho paura che non possa piacere.
La storia è già tutta nella mia testa, l’unico dettaglio che non ho ancora deciso è, per l’appunto, la presenza di questa tizia! Voi che ne pensate?


E... le immagini:

Da sinistra... Erza Scarlett, Gajeel Redfox, Lucy Heartphilia, Natsu Dragneel, Gray Fullbuster, Wendy Marvel, Lluvia Loxar


Charle, Phanter Lily e Happy

 
Per le immagini degli altri personaggi, attendete, vi prego ^^
 
 
rosy
 
  
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