Eren era estate.
Ti investiva come il caldo afoso di agosto, ma nonostante ciò lo seguivi in riva al mare e ballavi con lui fino all’alba.
Mikasa era inverno.
Bufera di riservatezza, eleganza dei rami spogli, bellezza dei monti innevati; quando sorrideva, era il giorno di Natale.
Sylvia era una brezza primaverile.
Fresca e rispettosa, per accorgerti di lei dovevi respirare a pieni polmoni; solo dopo capivi che era arrivata già da un po'.