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Autore: Meramadia94    12/06/2020    0 recensioni
Dominick Carisi jr aka Sonny, è un giovane aspirante avvocato che per mantenersi agli studi ha ripiegato sul '' mestiere più vecchio del mondo''. Rafaèl Barba è un procuratore di successo, annoiato che non ha una propria vita privata. I due si incontreranno e sconvolgeranno l'uno il mondo dell'altro fino diventarne parte integrante
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Amanda Rollins, Odafin Tutuola, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Prego accomodati...- fece Barba aprendo la porta del suo appartamento, un attico del più bel palazzo di Park Avenau.
- E' carino qui...- fece Sonny entrando nell'appartamento del vice procuratore - come mai... sei voluto andare in hotel quando....?- 
- Mi ero appena trasferito.- fece Barba porgendogli un bicchiere di scotch - e a New York dicono che nessuno si fa gli affari degli altri a meno che non lo riguardino, ma sarebbe saltato all'occhio se avessi invitato qualcuno a casa e questi non se ne fosse andato.... non mi piace quando la gente parla di me, come se dovessi sare spiegazioni.- 
- Ed ora cosa è cambiato?- 
- Che sei il mio tirocinante.- fece Barba - pure se dovessi fermarti qui tutta la notte, nessuno insinuerebbe che abbiamo fatto qualcosa.
Non mi vergogno di quel che sono... ma non mi piace sentirmi in dovere di dare spiegazioni.- 
Sonny sorrise sorseggiando il suo bicchiere.
Quando ebbe finito, il cubano gli tese una mano. 
- Sei sicuro di volerlo fare?- fece Barba - non sei costretto.- 
Sonny sorrise.
- Ti ringrazio per la premura...- sorrise Sonny - ma voglio cancellare i ricordi di quell'uomo... sostituire il ricordo di lui che mi picchia per prendermi con la forza con il tuo mentre mi baci e mi accarezzi.- 
Barba sorrise, stringendolo piano, sospingendolo con cura verso il letto da una piazza e mezzo della sua camera da letto, senza smettere di assaporare le sue labbra e perdersi in quel sorriso che da solo illuminava il mondo.
Gli infilò piano una mano sotto la camicia, carezzandogli la pancia per farlo rilassare.
- No aspetta.- fece Sonny allontanandolo leggermente - aspetta... solo un istante, ok?- 
Barba annuì. Se lo immaginava. Era passato troppo poco tempo da quando aveva subito un tentativo di stupro, ed era ancora traumatizzato. 
- Non preoccuparti. Se non te la senti nessuno ti obbliga...- fece Barba.
- Rafaèl, mi va.- fece Sonny - Davvero.... ma ho ancora degli incubi su quell'uomo.... tu non hai idea di quanto io desideri lasciarmi andare con te...- 
Barba gli mise due dita sulle labbra per calmarlo prima di dirgli - C'è un modo per aiutarti a riprendere fiducia... ma ho bisogno del tuo consenso.- 
Sonny lo fissò - Che vuoi fare....?- 
- Non ho intenzione di farti del male.- fece Barba tenendogli le mani - Hai la mia parola. Non ti picchierò, non ti morderò, non farò niente che possa causarti dolore. Tutto ciò che ti chiedo è di fidarti di me.- 
Sonny annuì automaticamente. 
Si fidava di Rafaèl.
Lui si era sempre preso cura di lui, anche quando lo faceva solo per se stesso. 
Per questo lasciò che gli togliesse la camicia e sfiorasse con le labbra i segni dei morsi che l'uomo che poche sere prima lo avrebbe stuprato senza pensarci due volte gli aveva lasciato sul collo, labbro inferiore e spalla, rilassandosi.
Non reagì nemmeno quando il cubano gli mise quell'orrenda cravatta che sembrava aver ricavato dal copridivano di sua nonna sugli occhi. Dopo di che lo fece adagiare piano sul letto. Il '' piano'' di Barba era relativamente semplice. Aveva sentito spesso parlare di esercizi sulla fiducia, che venivano impiegati spesso nei corsi di teatro, in cui si insegnava a riporre completamente la fiducia l'uno dell'altro. Specie dopo aver messo il compagno in una posizione vulnerabile.
E facendo così aveva messo Carisi nelle condizione di accordargli fiducia incondizionata.
Senza avere l'intenzione di abusarne però. 
- Dovrei legarti le mani.- fece Barba - Sei d'accordo?- 
- Pensavo che non fossi uno di quelli che si guardano 50 Sfumature.- commentò Sonny. 
- In effetti non lo sono.- fece Barba - ma è l'unico modo per aiutarti  a recuperare la fiducia nelle persone, soprattutto in quelle con cui dovrai aver a che fare, volente o nolente. Però non voglio forzarti a fare qualcosa che ti mette a disagio, pure se è per aiutarti. Quindi se non te la senti, dillo. Non sei costretto a fare nulla che non ti vada.- 
Sonny annuì. 
- Mi fido di te.- 
Barba annuì e prese dal cassetto del comodino altre due cravatte che usò per legargli i polsi alla testiera del letto, stando però attento a non legarlo troppo stretto, per non dargli l'impressione di volerlo intrappolare con la scusa di aiutarlo. 
- Se sei a disagio dimmelo. E ci fermiamo subito.- fece Barba carezzandogli il volto per poi baciarlo lentamente, per dargli il tempo di abituarsi e rispondere ai suoi baci.
Barba iniziò a baciarlo su collo, petto e basso ventre, stuzzicandogli i fianchi, dandovi anche dei colpetti. Quello era il suo punto più sensibile. Forse era per questo che si era fissato su quel punto in particolare. Adorava sentirlo ridere. La risata argentina dell'italo americano era come un suono di campane, che lo metteva in pace con sè stesso e il resto del mondo.
Continuò così per un po' prima di sbottonargli i pantaloni ed abbassarglieli leggermente. 
Almeno per quella sera non aveva intenzione di fare grandi cose... ma di farlo rilassare, e al contempo farlo godere un po' sì.
- Va tutto bene?- chiese il cubano. 
Sonny annuì - Sì, per ora si...-
- Ok bene.- sorrise baciandogli delicatamente la fronte massaggiandogli il petto, fino a scendere sulla sua zona più intima, stimolando la sua intimità. Prima lentamente, per poi aumentare il ritmo, studiando attentamente le reazioni sul volto del compagno, per assicurarsi che stesse bene. 
- Oh mio Dio...- fece Sonny. 
- No, puoi chiamarmi Rafaèl....- sorrise il cubano continuando in quello che stava facendo.
- Ah, sei in vena di battute?-
- Se serve a farti sorridere sì.- fece Barba baciandolo dolcemente. 
Il massaggio iniziava a fare l'effetto desiderato. L'italo americano iniziava a sentire il sangue affluire in un unico punto oltre che una sensazione piacevole di formicolio alle gambe. Dentro di sè sorrise. Barba era riuscito nell'intento di costringerlo a mettersi completamente nelle sue mani e farlo stare bene al contempo. Questo nessuno degli uomini o delle donne con cui era andato a letto fino a quel momento lo aveva mai fatto. 
- Rafaèl.... sto per....- 
- Buono, tranquillo.- fece Barba rallentando - non ancora.- 
Avrebbe voluto dirgli '' Non ti facevo così stronzo'', ma preferì osservare il silenzio. La sensazione di benessere che provava in quel momento era troppo bella e voleva conservarla quanto più a lungo era possibile.
Anche se non sapeva fino a quando avrebbe retto in quello stato. 
Barba continuò il suo lavoro sorridendo nel vedere il viso del compagno arrossato dal piacere.
Quasi a tradimento aumetò il ritmo, e l'uomo sotto di lui cominciò a gemere senza controllo, fino a venire, sentendo una piacevolissima sensazione di formicolio partire dalla colonna vertebrale fino alle gambe. 
A quel punto Barba si rialzò e gli tolse la benda e gli liberò le mani, vedendo che gli occhi azzurri del compagno brillavano ancora. 
- Oddio...- fece Sonny rimettendosi a sedere - questa mi mancava...-
- Stai bene?- fece Barba.
Sonny annuì - Io sto bene... più che bene... Cavolo...- fece Sonny massaggiandosi le spalle leggermente indolenzite - dove... dove l'hai imparato?-
Barba sorrise - Questione di sensibilità. Diciamo che non è necessario '' fare tutto'' per sentirsi sessualmente appagati... basta sapere dove colpire... una carezza sulla coscia porta sangue all'inguine, la manipolazione dei capezzoli stimola l'eccitazione sessuale...- 
Sonny lo guardò scioccato. 
- L'ho letto in un libro.- 
Sonny cercò di trattenersi dal ridere - Scusa... quando non fai a pezzi i criminali è questo che ti leggi?- 
- Non amo i reality.- fece Barba - e poi è servito a farti riguadagnare fiducia.- fece per poi accoglierlo sul suo petto, cullandolo finchè non si fu addormentato.
  
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