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Autore: Shiida the BlackLightning    12/08/2009    1 recensioni
-+ Il demone la afferrò per il braccio, ridendo di gusto mentre le bruciva la pelle con quel solo contatto : " Dimmi Samael, cosa si prova ad essere la mano destra di Dio? " +- L'apocalisse è vicina: il dominio degli uomini sulla terra è ormai un ricordo lontano. Un'orda di demoni sempre crescente semina morte e distruzione. Dio sembra davvero aver abbandonato i suoi figli a se stessi questa volta...oppure no? Lo scontro per la salvezza dell'umanita ha inizio: è la nostra unica possibilità per redimerci... Un angelo caduto, il cinque Prescelti ed i Cavalieri dell'Inquisizione riusciranno, in una corsa contro il tempo, a sgominare Lucifero e i sui demoni? ** LEGGETE, SCOPRITELO E SOPRATTUTTO RECENSITE!!!!**
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo primo: La Creazione



Nel principio Dio creò i cieli e la terra.

La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell'abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.

I Cieli erano il luogo più alto del creato ed erano ricoperti dalla grazia di Dio e dalla luce degli angeli che il Signore vi aveva posto.


<< Gabriel >>

<< Dimmi Samael >>

<< Perché il Signore ha creato questa... questa terra se ci sono già i Cieli per noi? >>

L'arcangelo sorrise rivolgendosi verso il giovane angelo che gli stava di fronte.

<< Dio ha dei piani meravigliosi: ha intenzione di creare una creatura a sua immagine per potergli donare la sua grazia >>

Samael storse il naso.

<< Il Padre non ha bisogno di questa creatura, ci siamo già noi! >>

Gabriel gli pose amorevolmente una mano sulla testa.

<< Il Signore nostro Dio non vuole sostituirci, non temere, il suo amore per te non cambierà, Samael >>

L'angelo sorrise di rimando notando che le altre creature celesti iniziavano ad avvicinarsi per vedere Dio che creava la terra sotto di loro.


Poi Dio disse: “ Sia luce! ”.

E luce fu.

Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre.

Dio chiamò la luce “ giorno ” e le tenebre “ notte ”.


Samael non poteva credere ai suoi occhi: era bellissimo.

Era la cosa più bella che avesse mai visto.

La creazione, quella luce nascere da quell'abisso di tenebre. Per un secondo invidiò quella creatura che avrebbe dovuto abitare su quella terra. Poi alzando il capo incontrò il volto raggiante di Gabriel e gli sorrise. Una mano forte e lucente gli si posò sulla testa.

<< Ti piace la terra Samael? >> domandò una voce risonante.

<< Si, è bellissima >> rispose l'angelo senza spostare lo sguardo. Improvvisamente però sentì Gabriel irrigidirsi guardando l'angelo alle sue spalle.

<< Non trovi che sia davvero splendida... Gabriel? >> chiese quello con tono lascivo.

<< Ti riferisci alla creazione della terra, non è vero Lucifero? >> mormorò l'arcangelo.

Lucifero sorrise compiaciuto avvicinando il volto lucente verso Samael, sfiorandone una guancia.

<< E a cosa sennò? >>


Dio creò le acque, il cielo e la terra ferma; creò la vegetazione; creò le stagioni; creò le bestie delle acque e delle terre: tutto in soli sei giorni.

Dio vide tutto quello che era fatto, ed ecco, era molto buono.

I serafini cantavano e suonavano celestiali melodie per Dio e per la sua opera di creazione.

<< Mahasiah! >> lo chiamò una voce squillante.

<< Samael? Cosa ci fai tu qui, non dovresti essere con Gabriel? >> domandò il serafino.

Il giovane angelo scosse la testa sorridendo.

<< Dio mi ha chiamato a se, mi ha detto che aveva in mente un grande progetto per me!! >>

Il serafino non riuscì a trattenere un grido di gioia.

<< Lo sai che tu sei uno dei suoi preferiti, no? >> lo canzonò sorridendo.

Samael non riusciva a trattenere la gioia che aveva dentro e Mahasiah non era da meno.

<< Ma che dici... >> mormorò sentendosi d'un tratto importante.

<< E dimmi, Samael, cosa ti ha detto il Padre? >>

<< Ha detto che il mio compitò d'ora in poi sarà quello di osservare le opere umane: sarò per loro la giustizia divina >>

<< Ma è meraviglioso! Dio ti ha benedetto grandemente questo giorno Samael, vieni con me, andiamo a lodare l'Altissimo Re dei Cieli >>

Tutte le creature celesti si riunirono al cospetto di Dio e lo adorarono impazienti di incontrare per la prima volta la creatura che avrebbe dovuto abitare sulla terra.


Poi Dio disse: “ Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra ”

Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio, li creò maschio e femmina


Samael dispiegò le sue bianche ali e scese sulla terra accompagnata dai suoi fratelli arcangeli.

Entrambe le creature ebbero timore di loro, ma la voce di Dio li confortò.

<< Uomini >> parlò l'arcangelo Raphael. << Voi che avete il dominio della terra, ecco, Dio l'eccelso re del creato vi ha donato la vita e questo meraviglioso giardino chiamato Eden >>

<< Vi ha dato la supremazia sulle bestie e su ogni cosa del giardino >> affermò Michael estraendo la sua spada lucente dal fodero. << Poiché

possiate vivere sereni e senza timore di nient'altro all'infuori del Signore, vostro Dio >>

Le creature annuirono e si avvicinarono agli angeli.

<< Chi sei tu? >> chiese la femmina rivolgendo lo sguardo verso Samael, vedendola più simile a lei.

<< Il mio nome è Samael, sono l'angelo della vita >> disse quello rivolgendo un sorriso luminoso verso di lei. << e dimmi, qual'è il tuo nome uomo? >>

<< Lilith >> disse la femmina << Questo è il nome che Dio mi ha posto; lui invece è stato chiamato Adamo ed è mio >>

Uriel non riuscì a trattenere una risata.

<< Contegno Uriel, un arcangelo come te non dovrebbe ridere per certe frivolezze! >> lo rimproverò Cassiel.

L'arcangelo, imbarazzato, si tappò la bocca cercando di riacquistare la serietà.

<< Ha davvero un bel caratterino per essere una femmina, non trovi Samael? >> domandò Lucifero rivolgendosi verso il giovane angelo.

<< Lucifero >> lo richiamò Gabriel mettendosi fra di lui e Samael.

<< Non mi è più permesso di esprimermi fratello? >> chiese lui lanciando all'arcangelo un'occhiata furente.

<< Non in questi termini Lucifero, lo sai quale è il volere di Dio a proposito... >> l'ammonì Michael difendendo Gabriel.

<< Dimenticate che io sono l'angelo di luce, il più splendente fra di voi io sono Lucifero colui che è primo fra le grazie di Dio >> esclamò lui fiero.

<< Ma tu non sei Dio, Lucifero >> mormorò Cassiel lanciandogli un'occhiata punitiva che lo fece zittire. Gli uomini guardarono la scena con timore, anche Lilith, come Adamo, si nascose dietro Samael, eppure non riusciva a non guardare Lucifero con ammirazione.

<< Torniamo nei cieli fratelli >> disse Gabriel spiegando le sue sei ali di luce.

Samael annuì e cercò la mano del fratello, però qualcosa la trattenne a terra. Qualcosa le si era impigliata per la veste: quel qualcosa era la mano di Lilith.

<< Resta con me ancora un po' angelo >> disse la femmina guardandola con adorazione << Raccontami di ogni cosa che il Signore ha creato, raccontami di Lui e dei suoi angeli, tuoi fratelli >>

Samael sorrise amorevolmente e con un semplice sguardo supplichevole chiese al fratello il permesso di restare.

<< Resta pure Samael, che Dio ti benedica grandemente per tutto ciò che fai nel suo nome >>


Mentre Samael, angelo del Signore, trascorreva con Lilith il suo tempo parlandole e diventando con lei intima come non lo era mai stata con nessuno dei suoi fratelli; Lucifero nei cieli dichiarò che lui, l'angelo della luce era al pari di Dio e che gli altri angeli dovevano adorarlo perché lui solo poteva renderli liberi da quella schiavitù e prigionia chiamata Cieli. Lucifero disse che avrebbe donato loro la terra e il dominio sugli uomini e su ogni cosa loro volessero se solo lo avessero seguito e adorato come sovrano, sopra ogni cosa, al di sopra di Dio. Il Signore vide il male in Lucifero e se ne dispiacque molto, così per proteggere gli altri angeli lo cacciò dai Cieli costringendolo ad abbandonare le sue ali ed a vivere come una creatura fatta di materia corporea sulla terra. Era ancora giorno quando Samael tornò nei Cieli e seppe dell'accaduto. L'angelo pianse per la perdita del fratello ma si consolò sapendo che avrebbe sempre potuto incontrarlo nel giardino dell'Eden per l'eternità.



Lilith tornò da Adamo con un'espressione indecifrabile sul volto.

<< Samael mi ha detto che Dio ti ha parlato Adamo >>

<< Si Lilith >>

La donna era agitata e si liberò dall'abbraccio.

<< Perché non ha parlato con me? Chi sei tu sopra di me, non sei forse un uomo come me? >>

<< Sono uomo, ma tu sei femmina e Dio ha detto che parlerà con me perché sono maschio >>

<< Poteva creare maschio anche me allora, così che non fossi al di sotto di nessun altro se non lui >> sbottò Lilith.

<< Tu sei stata creata per essere la mia compagna, per darmi una progenie Lilith >> le spiegò Adamo.

La femmina sembrò rimanere di stucco. Poi un'ondata di collera la pervase facendola scontrare con l'uomo.

<< Io non sarò di nessuno se non di me stessa, se vuoi una compagna chiedi a Dio per un essere inferiore: e non per un uomo come me, superiore a te! >>


Lucifero vide che Lilith serbava rancore per Adamo ma soprattutto per Dio, pensando che l'aveva creata inferiore rispetto ad Adamo mentre lei pretendeva di esserne superiore, proprietaria. L'angelo caduto la corruppe promettendogli il potere che lei desiderava, in cambio lei avrebbe dovuto solo portare agli altri angeli il suo messaggio.


<< Adamo... >>

<<... >>

<< Adamo mi ami? >>

<< Si >>

<< Adamo... dimmi, mi proveresti il tuo amore se te lo chiedessi? >>

<< … >>

<< Mi ami vero? >>

<< Si, lo farei >>

<< Qualsiasi cosa Adamo? >>

<<... qualsiasi... Lilith >>

<< Portami all'albero della vita >>

Adamo la guardò titubante ma lei gli si strinse al petto come in cerca di calore e protezione e lui non riuscì a respingerla vedendola per la prima volta una fragile creatura. Lilith mangiò del frutto e quando un angelo discese sulla terra riferì a lui il messaggio di Lucifero così che potesse darlo agli altri suoi fratelli.


Quando Dio sentì quali erano le intenzioni di Lucifero: ossia regnare sul creato al suo posto, non solo lo cacciò dal giardino ma lo scaraventò nelle profondità della terra insieme a quegli angeli che volevano seguirlo. Il Signore seppe che Lilith aveva collaborato ai piani maligni di Lucifero e per questo decise di procurarle la morte per il suo tradimento. Ma la femmina non poteva morire perché aveva mangiato dall'albero della vita, come Lucifero le aveva detto di fare, così Dio la cacciò dall'Eden e la scaraventò insieme agli altri angeli caduti nelle profondità della terra che chiamò “ inferno ”.

  
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