Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: loreley90    13/06/2020    5 recensioni
Una partenza, un apparente arrivederci, che ha il sapore amaro di un addio. Dover salutare una persona che ha segnato una tappa importante della vita. Un “ultimo viaggio” insieme prima di salutarsi.
Storia che nasce come secondo punto di vista rispetto a quello narrato in “Dream On”.
Storia partecipante al contest "Attraverso i tuoi occhi (II edizione)" indetto da Milla4 sul forum di EFP
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"One, two princes kneel before you

That what I said now

Princes, princes who adore you

Just go ahead now"

 

Gli Spin doctors invadono, prepotentemente, l'abitacolo della mia auto. Perché è così che la musica va ascoltata in auto, rigorosamente a tutto volume. Mi volto per un secondo verso di te e capisco che sei immersa nei tuoi pensieri: pensieri che sembrano portarti lontano mille miglia da qui. Forse con la testa sei già nella tua amata Londra. Capisco la voglia di cambiare vita, ma proprio una città così dovevi scegliere? Diamine, vivi praticamente fronte mare e rinunci a questo per la triste e grigia Londra? Sarà dura convincermi a venire a trovarti... per quanto io adori viaggiare, ti ci vorranno davvero ottime doti persuasive. O forse no. Perché se ti conosco bene, userai la mia avversione al clima britannico e il cibo inglese come scusa per non invitarmi a raggiungerti per le vacanze. Ho come la sensazione che questo sia l'ultimo volo insieme di Maverick e Goose.

 

Oggi la giornata è stupenda, il sole rimbalza sul fiume che costeggia la strada e il vento fa ondeggiare ritmicamente l'erba alta dei campi incolti. Siamo ormai a pochi minuti dall'aeroporto quando un aereo appena decollato passa sopra di noi. Non posso fare a meno di pensare che tra qualche ora ci sarai tu su uno di quelli, con un biglietto di sola andata per una nuova vita. Mi hai sorpresa con la tua decisione: sei sempre stata una persona così posata, misurata, talmente cauta da sembrarmi fin noiosa delle volte. E ora questo. Tabula rasa, taglio netto e ricominci. Lontano da qui, lontana da tutti... lontana da me. Proprio tu, stai per andartene via con una apparente facilità che rende la tua decisione asettica, come se i legami, le persone non avessero importanza. So che non è così, ti conosco, ma non riesco a togliermi questa sensazione dalla testa. 

Per questo mi son presa tutto il tempo per dirti, a modo mio, addio. L'ho fatto come lo avresti fatto tu. Mettendomi lì a scrivere su carta i miei pensieri, i miei auguri per te. Mi ci son volute un paio di sere, due cestini colmi di brutte copie accartocciate e qualche birra, ma ce l'ho fatta.

 

Flashback

Da dove posso iniziare... beh, partiamo dalle cose semplici direi. 

"Ciao, Sarai sorpresa di trovare questa lettera ad attenderti..."

Butto giù un altro sorso di birra, questa cosa, scrivere lettere intendo, non è assolutamente da me. Non ho mai trovato le parole giuste nemmeno per i biglietti di auguri, figuriamoci per una situazione come questa! 

"Davanti a te hai una grande opportunità, puoi vivere dove avresti sempre voluto, reinventarti e tirare fuori a pieno il tuo potenziale... essere felice..." 

Inevitabilmente penso a quanto sia sempre stata dura per te riuscire ad essere felice. Negli anni che ho avuto l'occasione di conoscerti, di starti accanto, ti ho vista inseguire briciole di felicità per poi puntualmente vederle svanire, proprio mentre le stavi per afferrare. Sei una guerriera, ma non te ne sei mai resa conto. Nell'ultimo periodo però anche la te che tirava fuori le unghie, sembrava sparita e apparivi come una fiamma pronta a spegnersi da un momento all'altro.

"Avrei voluto capire prima cosa stesse succedendo, avrei voluto aiutarti, dico davvero. Ma più mi avvicinavo e più sentivo di togliere ossigeno a quella fiamma, senza capire il perché questo accadesse..."

Finché non hai deciso di sconvolgere la tua vita, totalmente, letteralmente. E poter così essere davvero libera.

"Quante volte ho sperato lo facessi, per riuscire a stare bene con te stessa, per vivere la tua vita serenamente, e non schiacciata dal peso di ciò che gli altri volevano da te o per te. Non sapevo, non potevo immaginare che questa mia speranza mi si ritorcesse contro... perché tra le varie cose che lasci dietro di te ci sono io."

Si, ci sono io. La persona che mai avresti pensato sarebbe potuta esserti amica, affine. Penso che se esistesse il colpo di fulmine nell'amicizia, probabilmente sarebbe la definizione di ciò che è successo a noi. C'è bastata una nottata, chiacchierando davanti ad una birra e quasi un pacchetto intero di sigarette per sentirci libere di poterci reciprocamente aprire con la sconosciuta che avevamo davanti. Ci siamo trovate e non ci siamo più lasciate. Se una aveva bisogno, l'altra c'era, sempre e comunque. Ci siamo sostenute nei momenti belli e aiutavamo l'altra a rialzarsi quando le difficoltà ci schiacciavano. Abbiamo urlato "In culo il regolamento" insieme a Novecento, quando il destino ci ha lanciato tiri mancini, mentre quando ci sentivamo invincibili, sussurravamo all'orecchio di un drago "Dracarys". 

Questi ricordi, i nostri ricordi, non ce li toglierà nessuno.

"Voglio che l'amore ti trovi, che tu sia amata da qualcuno che ti accetti per come sei, che ami i tuoi pregi ma soprattutto i tuoi difetti.

Voglio che tu sia felice, come la tua vita qui non è mai riuscita a renderti."

Sì è questo che voglio per te... perché so che partire per te significa poter dare una possibilità alla vera te di emergere, vuoi darti la possibilità di essere felice. E so che avresti voluto trovare in ne quella felicità. Una felicità che non posso darti... non come la vorresti, non come la meriteresti. Non lo hai mai ammesso, e se ti conosco bene non lo ammetterai mai, ma non sono cieca, so benissimo cosa provi per me. E vedo quanto questo ti distrugga. Avermi e non potermi avere... che paradosso, eppure è proprio così. Mi sono chiesta cosa avrei potuto fare, se forse allontanandomi da te ti avrei potuta aiutare, farti un favore. Ma so che non avresti sopportato di perdermi anche come amica. E forse questo avrebbe dato il colpo di grazia alla vera te che ancora cerca a piccoli passi di uscire. 

Ora sei tu che te ne vai... e almeno non soffrirai più a causa mia.

"Abbi cura di te..."

Già... abbi cura di te.

 

Parcheggio l'auto e non faccio in tempo a spegnere il motore che sei già con la sigaretta accesa in mano. Ti seguo a ruota, scendendo dalla macchina e sentendo su di me il dolce soffio di questo vento caldo ma non afoso. 

Ti siedi sulla valigia e in questo momento odio la tua passione per gli occhiali da sole con le lenti a specchio. Avrei bisogno di vedere cosa cela il tuo sguardo, che ho sempre interpretato senza grosse difficoltà, ma mi neghi questo contatto.

Ti chiedo del volo, se hai guardato il meteo previsto per il tuo arrivo e i prossimi giorni... domande poste al solo scopo di riempire questo silenzio tra di noi. Ho bisogno di averti qui, prima che tu parta. Ho bisogno della mia amica, ma sembra svanita nel nulla. Me ne rendo conto ancor di più quando arriva il momento di salutarci. Ti abbraccio, so che non ti rivedrò molto presto e che questa forse sarà l'ultima pagina della nostra amicizia, ed è proprio a causa di questi pensieri che sento l'emozione iniziare a prevalere. Ti stringo, e di nuovo quella sensazione... dove sei amica mia? Mi sento come se stessi abbracciando un iceberg. Il gelo mi pervade, non puoi farci questo, non può essere davvero questo il modo in cui intendi salutarmi. Sembri percepire questi miei pensieri, perché sento finalmente le tue braccia avvolgermi. Ora ti riconosco. Ora sei tu.

Mi godo fino all'ultimo questo abbraccio, prima di scioglierlo, e guardarti negli occhi. O almeno di scorgerli dietro le lenti. 

"Bene, io vado... scrivimi quando atterri ok?"

Cerco di fissare ogni dettaglio di te, mentre mi fai cenno con la testa. 

Non dico altro e salgo in macchina. Ti guardo attraverso lo specchietto retrovisore, mentre ti avvii verso l'entrata del terminal. 

Chissà quando leggerai le mie parole per te...

Sii felice. E grazie per avermi amata, nonostante tutto, incondizionatamente.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: loreley90