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Autore: vento di luce    14/06/2020    14 recensioni
Grace sorride a una delle tante foto con gli ammiratori, appena atterrata all’aeroporto di Parigi, dopo l’ennesimo volo in prima classe.
Una vita sempre al massimo, ma qual è davvero quella ideale?
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un saluto a chi leggerà questa storia.  :) Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
 

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Grace sorride a una delle tante foto con gli ammiratori, appena atterrata all’aeroporto di Parigi, dopo l’ennesimo volo in prima classe. Gli immancabili occhiali da sole, le labbra tinte di rosso, i lunghi capelli biondi, un vestitino a pois, perfetta come non avesse viaggiato per ore. Firma poi qualche autografo sui poster con il suo volto angelico in primo piano, sfiorando appena quelle mani brulicanti, salutando infine con un aggraziato movimento delle dita.
Sale nella solita macchina dai vetri oscurati che la attende in un’area riservata, per dirigersi in un sontuoso albergo, uno di quelli dove in genere risiede quando non si trova a New York, sua base nel mondo.
 
Tokyo, Sydney, Dubai, Londra, Milano, non esiste città che non abbia visitato dall’inizio della sua carriera di modella, giovanissima. Permanenze spesso brevi, che le hanno però permesso in pochi anni di vedere posti meravigliosi, oltre a conoscere culture diverse, per quanto possibile.
Sempre col fidanzato al seguito, bello quanto lei, che lavora da remoto di un lavoro non ben definibile, una coppia dorata regina dei social.
 
 Ed ecco, aprendo la porta della sua suite, il consueto biglietto di benvenuto, fra dolci ed omaggi floreali, diverso ogni volta all’apparenza, ma simile nella sostanza.
Si siede su un confortevole divano, ammirando da una finestra la città dall’alto, sgranocchiando uno di quegli snack salutari che ha in valigia.
Indossa poi le morbide ciabatte fornite dall’hotel ed entra nella doccia, in quel grande bagno dai marmi pregiati, preferendola alla vasca idromassaggio.
Dopo essersi rilassata con l’acqua calda per un tempo che sembra indefinito, con il suo esile corpo avvolto in un asciugamano, apre delle scatole che ha trovato sul letto, mentre il fidanzato controlla alcune mail.
Sceglie, fra quei vestiti griffati che la casa di moda per la quale sfilerà l’indomani le ha mandato, una minuscola tuta nera dalla profonda scollatura e, come già tutto predisposto, arriva poco dopo il personale d’immagine. Pochi colpi di spazzola e variopinte pennellate sul viso ed è pronta per la serata.
 
Una cena nel ristorante stellato dell’albergo, con alcune persone del giro, a base di sushi e qualche altro assaggio della cucina fusion sempre trendy e fiumi di champagne.
Si parla del prossimo viaggio, di quale auto di lusso acquistare, per quale brand fare da testimonial, tante parole futili e tante foto da postare in tempo reale. Saluti e baci di circostanza e poi a letto per l’impegnativa giornata di domani.
 
Una vita sempre al massimo per Grace, diva ammirata da tutti, che non può mai fermarsi.
 Alle prime luci dell’alba apre così gli occhi stropicciandoli, iridi chiare ancora assonnate e si ricomincia.
Toast avocado e salmone, il suo preferito, allenamento intensivo nella palestra dell’albergo con personal trainer e di nuovo estetisti, parrucchieri, make up artist per uno shoot.
 
Di corsa infine in macchina, per raggiungere il palazzo d’epoca affittato per la sfilata. Il tempo di entrare e le sue forme sinuose sono inguainate in un vestito corto di pelle, la folta chioma tirata indietro col gel, con abbondante terra a scolpire le gote ancora infantili, una manciata di glitter ad illuminare le palpebre ed eccola varcare la pesante tenda per aprire la passerella.
Incede con passo elegante e deciso, focalizzando lo sguardo in un punto immaginario, mentre tutti gli occhi sono puntati su di lei, una dea fra la folla, osannata da direttrici di importanti riviste di moda, fotografi, persone influenti dell’ambiente e altri personaggi di spicco, tutti seduti in prima fila.
Una mise dopo l’altra, un’entrata dopo l’altra fino all’ultima, tenendo la mano della stilista, fra gli applausi scroscianti.
 
E poi, come su una giostra, di nuovo quelle mani esperte addosso a rinfrescare l’immagine per il party esclusivo.
Il red carpet fra flash abbaglianti e fans in delirio, interviste, convenevoli con gente di cui non conosce nemmeno il nome, musica che stordisce e cibo di gran classe, una giornata che sembra non finire mai.
 
Musa di tanti che, dopo tanta fatica, può assaporare finalmente il meritato riposo prima di ripartire per la Grande Mela. Colazione in camera, massaggio shiatsu, giro in città con guida turistica privata, shopping in negozi di lusso, cena sulla Tour Eiffel.
 
Un sogno per Grace, l’ennesimo ad occhi aperti, mentre guarda il video appena uscito sul canale di Taylor, la modella più in voga del momento, dove lei non è altro che una spettatrice.
Un nome straniero per una ragazza come tante, proveniente da un piccolo paese del Nord Italia, che frequenta l’università in jeans e maglietta e che quel pomeriggio aggiunge un ulteriore frammento patinato alla sua scialba esistenza.
 
Sospirando spegne il pc, osservando la squallida realtà che la circonda, avvolgendola ancora una volta in tutta la sua prepotenza.
Una piccola casa da fuorisede condivisa con altre inquiline, pacchetti di patatine a terra per le lunghe notti di studio, pesi impolverati accantonati in un angolo, vestiti del mercato gettati su una vecchia sedia di legno e qualche chilo di troppo.
Un posto angusto per Grace, come fosse una prigione, china di nuovo su quel libro da seicento pagine, ancora al primo capitolo, in attesa della cena in una trattoria con un altro studente come lei, conosciuto sui mezzi pubblici, non prima di aver pulito il bagno e la cucina di uso comune.
 
Ora dopo ora quelle lettere stampate le rimbombano sfuocate nella testa sempre più, incapace di assorbirle, immaginando la vita da modella un modello, ma qual è davvero la vita ideale?
Distogliendo lo sguardo da quella carta insignificante Grace guarda il cielo fuori dalla finestra, nebuloso come il suo futuro e pensa che forse a volte è meglio non pensare, perché c’è chi nella vita ottiene tutto senza fare grandi sforzi e chi, facendo grandi sforzi, non ottiene niente.

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Note:

Shoot: servizio fotografico
Mise: Insieme di abiti indossati.
  
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