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Autore: NPC_Stories    15/06/2020    2 recensioni
Seguito diretto di "Ricostruire un ponte", Johel e Daren back in action dopo dieci anni di separazione e... è come se non fosse cambiato nulla? No, questo è un po' troppo da sperare. Daren è comunque un tocco più pessimista, un tocco più morto, ma Johel è deciso a recuperare la loro amicizia e quale modo migliore di una bella avventura scavezzacollo? D'altra parte, quando hai un compagno di viaggio che non può né provare paura né morire, è un po' difficile convincerlo che non è lì per farti da babysitter.
Avventura! Luoghi esotici! Un mago idiota! Una nuova avventura del nostro Sidekick preferito, narrata dalla sua voce con ancor meno serietà del solito.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Forgotten stories of the Forgotten Realms'
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1372 DR: Una richiesta di aiuto


28° giorno del mese di Marphenot

Quell'anno l'estate era stata molto calda e l'autunno lungo e mite. La stagione era ormai inoltrata ma gli alberi avevano ancora indosso gran parte delle loro foglie. Le capre pascolavano tranquillamente nel loro ampio recinto e Jaylah stava riempiendo l'abbeveratoio. Gimli l'aiutava controvoglia: reggeva un secchio d'acqua con entrambe le mani, ma la sua camminata si era fatta un po' incerta a causa del peso. Jaylah però gli aveva promesso biscotti in cambio del suo aiuto, e il piccolo gnoll avrebbe fatto virtualmente qualsiasi cosa per quei dolcetti di cereali, carne secca e miele.
Dopo aver finito il lavoro, Jaylah si pulì rapidamente le mani sui calzoni e mi rivolse un sorriso raggiante.
“Allora papà, adesso andiamo nella foresta?”
Ricambiai il suo sorriso. Mi piaceva vederla felice, e il fatto che avessimo riallacciato i rapporti rendeva il mio cuore più leggero.
In quegli anni lei si era adattata bene alla vita bucolica della locanda, ma in fondo al cuore ricordava la vita nella foresta di Sarenestar con me, ed era attratta dai misteri che si celano nel cuore oscuro e verdeggiante delle selve. Voleva diventare una ranger, voleva che io le facessi da guida. E io ero ben felice di farlo, sia per la possibilità di passare del tempo con lei, sia perché mi rendeva immensamente fiero che la mia unica figlia volesse seguire le mie orme. Ero molto commosso dal fatto che mi considerasse ancora un esempio da seguire, anche se ero stato assente per gran parte della sua vita.

Jaylah recuperò lo zaino che aveva preparato e indossò il suo mantello da viaggio: era pronta a partire ed era ansiosa di imparare da me.
Ma a quel punto accadde una cosa molto strana.
Un momento prima, Jaylah era appena dietro di me e aveva lo zaino in spalla. Un momento dopo, era accanto a me, lo zaino era poggiato a terra e aveva in mano il suo blocco per gli appunti. Nell'altra mano aveva un carboncino, e sembrava che avesse appena finito di scrivere un lungo testo sul suo quaderno nuovo.
“Papà” mi chiamò con tono preoccupato, forse leggermente spaventato. “Questa cosa... non l'ho scritta io. Non c'era un momento fa!” Esclamò, mostrandomi che le prime pagine del suo quaderno erano scritte con calligrafia fitta e frettolosa. “Eppure è la mia calligrafia.”
Mi feci passare lo scritto, per cercare di capirci qualcosa. Inizialmente avevo pensato a uno scherzo, ma Jaylah sembrava preoccupata sul serio.

Jaylah, scrivi tutto quello che ti detterò.
Io, Johlariel di Sarenestar, in questo momento ho davanti a me i miei amici Felix Finnegan e Lilhara, con i loro amici: Tas, la felinide dalle dita sottili, e Tolagos, elfo druido delle Isole Moonshae (con il suo lupo bianco patato - opinione di Jaylah). Con loro c'è un cucciolo di drago verde, giuro che non me lo sto inventando. Nel momento in cui distoglierò lo sguardo da loro dimenticherò di averli visti, di aver parlato con loro e di aver dettato a Jaylah quello che loro mi racconteranno, quindi lascio un messaggio a me stesso per accertare che non si tratta di un falso, una frase che poche persone al mondo hanno udito:
Re Farlinaal di Wealdath del tempo che fu
bramava la cosa che temeva di più
che un grosso orco buzzurro e imperfetto
alzasse la sua lancia e l'infilzasse nel petto.
E per la cronaca, no, non era il petto, ma mi rifiuto di riportare la strofa nella sua forma originale. Ora dovrei essere ragionevolmente certo di aver dettato io stesso queste parole a mia figlia. Felix mi deve raccontare per quale motivo lui e i suoi amici sono comparsi all'improvviso e come hanno fatto, ma aspetterò che smetta di ridere.
Felix, andiamo, non è cortese verso Re Farlinaal che è stato un grande sovrano. Jaylah non devi necessariamente scrivere anche questo.
Bene, parlerò con Lilhara.
Alcuni mesi fa, dopo che li ho incontrati nella foresta Wealdath vicino alla quercia benedetta dove è sepolto il mio amico, abbiamo fatto un pezzo di strada insieme in nave verso nord. Loro sono scesi a Baldur's Gate mentre io e Gimli abbiamo proseguito via nave fino a Waterdeep. Dal momento della nostra separazione i miei amici hanno vissuto diverse avventure, e infine sono approdati sulle coste di Mintarn, famigerata isola di pirati al largo della Costa della Spada. Qui si sono alleati con l'elfo druido Tolagos, che ho avuto il piacere di conoscere ora ma che purtroppo non ricorderò. (Nota di Jaylah: vorrei visitare le isole Moonshae prima o poi papà)
Lilhara e gli altri stavano indagando sulle mosse del Culto del Drago, che ha una cellula operativa a Mintarn sotto il faro della città. Il Culto del Drago sembra intenzionato a sviluppare un incantesimo che faccia impazzire i draghi ed è un'eventualità da sfatare, per il bene del mondo. Ma non sono riusciti ad avere la meglio su tutti i membri del culto, un mago crudele di nome Hovittac li ha spinti in una trappola, inducendoli a leggere un libro che li ha spediti in un luogo strano al di fuori dal tempo. C'è un altro individuo prigioniero come loro in quel luogo, un antico mago netherese di nome Metrewic Methrevik M come Mintarn E come Evermeet T come Triel H come- METHREWICK.
Questo mago aveva imparato a controllare i poteri del tempo e stava cercando di istruire anche suo figlio ai misteri arcani, ma il ragazzo non era molto dotato, e durante un esperimento ha toccato una Sfera Annientatrice ed è stato annichilito. Il padre disperato e roso dai sensi di colpa ha creato un semipiano, uno spazio extradimensionale relativamente piccolo, all'esterno del tempo, nel tentativo di tornare indietro e salvare la vita di suo figlio. Grazie all'aiuto di Felix, Lilhara, Tas e Tolagos, è riuscito nel suo intento e ha fatto teletrasportare avanti nel futuro (fino ai giorni nostri) il suo sbadato figlio un istante prima che venisse annientato, lasciando così credere al sé stesso del passato che il figlio fosse morto (altrimenti non avrebbe creato il semipiano, non avrebbe viaggiato nel passato e non l'avrebbe salvato, creando un paradosso). Il problema è che poteva solo mandarlo avanti nel tempo, non decidere una destinazione geografica, quindi il ragazzo è venuto a trovarsi dove un tempo si trovava l'Enclave di suo padre (le Enclavi netheresi, come insegnano gli studiosi di storia, erano isole volanti): a mezz'aria sopra il deserto dell'Anauroch. Probabilmente è comparso in alto nel cielo ed è caduto vicino a un luogo che ora si chiama Torre Sventrata, nella zona orientale della Pianura delle Pietre Verticali. Non dovrebbe essersi schiantato a terra perché tutti i maghi netheresi disponevano di una cintura della Caduta Morbida, buono a sapersi, è una lunga strada e sarebbe sprecata per un cadavere.
È necessario che qualcuno vada a recuperare quel giovane mago, che dovrebbe essere arrivato nel deserto dell'Anauroch in autunno, ma non sanno bene quando. Solo lui avrà il potere di liberare i miei amici e il mago dalla loro prigionia.
Il buon Felix dice che lui e i suoi amici non possono andare lì in prima persona, perché finché si trovano all'interno di quel semipiano il loro potere di alterare la realtà è molto ridotto. Infatti dimenticherò di averli visti appena smetterò di guardarli, tanto è flebile la loro presenza qui. Non possono nemmeno operare cambiamenti veri e propri sull'ambiente, solo usando la magia del tempo è possibile, ma sa farlo soltanto Methrewick. 
Si prospetta una missione pericolosa e non se la sono sentita di chiedere ad altri loro amici; con alcuni di loro hanno perso i contatti e non sanno nemmeno se siano vivi. Le splendide Nessa e Aliza, il buon vecchio Vitiu, il coraggioso sacerdote Jiol, non sono più con loro e non sono più uniti, quindi per ciascuno di loro singolarmente sarebbe un'avventura potenzialmente suicida. Mi sono preso l'impegno di andare a cercare quest'uomo dell'antico Netheril per conto loro e di portarlo all'isola Mintarn, dove libererà tutte le persone imprigionate nel libro. Non sopporto l'idea che dei miei amici, persone eroiche che cercavano di salvare il mondo da un'apocalisse draconica, siano imprigionate lontano dalle loro vite e dai loro cari.
Non temete, amici, noi vi aiuteremo. 

Lessi tutto quanto, con sgomento.
Doveva essere appena accaduto, ma non ricordavo assolutamente nulla, e nemmeno Jaylah. La guardai. Mi guardò. Mi sorrise.
“Partiamo per il deserto del Anau-coso?” Tentò, come se fosse un'idea entusiasmante.
Oh, cielo.

 

   
 
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