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Autore: evelyn80    15/06/2020    4 recensioni
Raccolta di piccole one-shot partecipanti alla Challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da Soul_Shine sul forum di EFP.
Vari momenti divertenti con protagonisti Terry Kath e/o Danny Seraphine, la mia BROTP nel fandom dei Chicago.
Il capitolo n° 10, "Invasioni barbariche", partecipa anche alla Challenge "Real life challenge" indetta da ilminipony sul forum di EFP
Il capitolo n° 17, "Disastri enologici", partecipa anche alla sfida "Prompts, our Wires" indetta da Soul Dolmayan sul sito di EFP
Il capitolo n° 19, "Io ce l'ho più grosso", partecipa anche alla Challenge "Let's Hope this Challenge will make this Christmas right" indetta da Asmodeus EFP sul Forum di EFP
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Danny Seraphine, Nuovo personaggio, Terry Kath
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Make me smile'
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Incontri al mercatino

 

 

 

Pasadena, 14 giugno 2020

 

Il Rose Bowl Flea Market era affollato come al solito, grazie anche alla bella giornata quasi estiva. Danny e Linda si fecero largo tra la folla, sgomitando per riuscire ad avvicinarsi alle varie bancarelle di loro interesse. Il batterista acquistò, a prezzo scontatissimo, un cappello di lana azzurra con tanto di pon pon per l'inverno successivo; mentre sua moglie, dopo aver letteralmente preso d'assalto un chiosco di libri usati, si diresse verso la zona occupata dai venditori di scarpe.
Danny, che non aveva nessuna voglia di seguirla, la richiamò con un fischio per sovrastare il vociare della folla che li circondava.
«Vado a salutare Terry alla sua bancarella!», le gridò quando ebbe attirato la sua attenzione, e Linda ammiccò col capo per far intendere che aveva capito e che l'avrebbe raggiunto più tardi.


L'omone era in piedi dietro il suo banco, a mostrare la merce a un gruppetto di attempate signore e a vantarsi della sua innegabile abilità con l'uncinetto nonostante le dita a salsicciotto. Quando se ne furono andate con le borse piene di acquisti, fece cenno all'amico di raggiungerlo e di mettersi seduto accanto a lui.
«Scusami se ti ho ignorato, ma stavo concludendo un buon affare. Sono riuscito a rifilare a quelle vecchie bacucche un sacco di mercanzia che non vendevo da secoli», esordì, abbassando la voce in tono cospiratorio, per poi mollargli una pacca sulla spalla.
Il batterista non se lo aspettava e per poco non andò a sbattere con la faccia contro il piano di legno della bancarella.
«Cristo, Terry, possibile che a settantaquattro anni tu non abbia ancora imparato a dosare la tua forza?», sbraitò Danny, raddrizzandosi e al contempo risistemando la dentiera che si era mossa in avanti.
«Cosa vuoi... uno stallone superdotato come me non si ammoscia nemmeno in vecchiaia», rispose Terry gonfiando il petto come uno scimmione. «Cos'hai comprato di bello?», chiese subito dopo, nel notare il sacchetto in mano all'amico.
«Un berretto di lana». Danny mostrò il suo acquisto e il chitarrista lo fissò aggrottando la fronte.
«Hai comprato un cappello invernale... di giugno e con quasi trenta gradi?!».
«L'ho trovato scontato, non potevo lasciarmelo sfuggire! Lo sai benissimo che la mia testa pelata soffre tantissimo il freddo!».
Nonostante l'espressione seria che Danny aveva stampata in faccia, Terry non poté fare a meno di scoppiare a ridere. L'amico lo imitò subito dopo, tentando di rifilargli a sua volta una pacca sulla spalla ma finendo solo per farsi male alle dita.
Stavano ancora ridendo quando un uomo di mezza età dai corti capelli brizzolati e il pizzetto altrettanto grigio si avvicinò alla bancarella, le mani sprofondate nelle tasche dei pantaloncini.
«Disturbo?», chiese con un sorriso, contagiato dall'ilarità dei due anziani seduti di fronte a lui.
Terry si riprese immediatamente, smettendo di ridere e alzandosi in piedi. «Certo che no! Cosa posso venderti, amico? Un regalo per tua moglie?». Si interruppe di botto, fissando il nuovo arrivato con le sopracciglia inarcate. «Ehi, ma io ti conosco!», esclamò. «Tu sei quel tipo a cui ho venduto il fazzoletto per Natale, lo scorso anno! A Chicago! Billy, vero?», chiese, tendendo la mano che venne subito accettata.
«Sì, sono io. Come va, Terry?», rispose Bill, meravigliandosi per la memoria prodigiosa dell'anziano. Lui, se non l'avesse visto sul giornale qualche mese prima, manco si sarebbe ricordato com'era fatto.
«Benone, grazie! Siete in tour qui a Los Angeles?».
«No, in realtà in questo periodo ci stiamo riposando. Vivo a San Francisco e siccome ho sempre sentito parlar bene di questo mercatino ho deciso di farci una scappata. Immaginavo che ti avrei trovato tra i venditori!», rispose Bill, osservando con un sorriso l'omone che gongolava per essere stato riconosciuto, tronfio come un pavone.
Danny aveva seguito lo scambio tra i due con curiosa cortesia. Siccome Terry pareva essersi completamente dimenticato di lui, si schiarì la voce per attirare l'attenzione.
Il chitarrista si voltò verso l'amico e si decise finalmente a fare gli onori di casa.
«Billy, lascia che ti presenti il mio amico: il grande batterista Danny Seraphine! Danny, lui è Bill, il bassista di una band californiana di cui non ricordo il nome, ma che non è affatto malaccio!».
I due si strinsero la mano, e il bassista dei Faith No More fissò l'ometto anziano di fronte a lui con sincera sorpresa.
«Tu allora sei colui che ha ispirato il fazzoletto!», esclamò colpito, e forse anche un po' stupito nel trovarsi davanti un cosino così minuto. Basandosi sulla stazza di Terry, aveva immaginato che il suo amico batterista fosse una specie di armadio a quattro ante.
Danny lo guardò, confuso. «Non capisco a cosa ti riferisci, scusa...».
Terry si intromise. «Lascia stare, poi ti spiego. A proposito», aggiunse, chinandosi verso la cassa e aprendone il cassetto. «Ti devo ancora i dieci dollari di resto che non hai mai voluto indietro».
Bill scosse le spalle. «Non importa, davvero...», attaccò a dire, ma l'omone lo interruppe.
«Eh no! Adesso li prendi, altrimenti mi offendo!».
Nel vederlo gonfiare di nuovo il petto, ma stavolta in modo minaccioso, il bassista si affrettò ad accettare il denaro e a farlo sparire nel proprio portafogli. Ricordava fin troppo bene lo schiaffone che l'anziano aveva rifilato al suo amico Puffy quando aveva criticato le sue mani.
«Beh... ci vediamo, Terry. Se mai suoneremo da queste parti te lo farò sapere».
«Volentieri, grazie. E lo stesso vale per me!». Bill lo fissò interrogativamente e Terry aggiunse, indicando se stesso e Danny: «Come, non ti ho mai detto che anche noi suoniamo in una band? Non conosci i famosissimi Chicago?!», esclamò al cenno di diniego del bassista. «Amico, non sai cosa ti perdi!».
Dopo un'ultima stretta di mano e un ultimo cenno di saluto, Bill se ne andò lasciando i due amici da soli. Terry si rimise seduto sulla sua sedia da regista e stese le gambe per sgranchirle.
«Cos'è questa storia del fazzoletto che ti avrei ispirato?», chiese Danny, curioso.
«Ma niente... al mercatino di Natale di Chicago ho venduto a quel tizio un fazzoletto da taschino con ricamata sopra una batteria, e gli ho detto che l'avevo fatto per te».
«E allora, se era per me, perché non me lo hai mai fatto avere?», replicò il batterista in tono piccato.
«Immaginavo che me l'avresti chiesto...», rispose Terry. E, con un sorriso, tirò fuori da sotto una pila di centrini un fazzoletto tale e quale a quello che aveva dato a Bill e lo porse all'amico.

 

 

Prompt n° 6 - “L'ho trovato scontato, non potevo lasciarmelo sfuggire!”

 

Spazio autrice:

Mi sono divertita tantissimo a scrivere questo quarto capitolo. Come avete visto abbiamo fatto un nuovo salto nel tempo, stavolta fino ai giorni nostri. In questo AU, naturalmente, non c'è nessuna pandemia in corso e quindi si può andare tranquillamente in giro per mercatini.
Lo voglio dedicare a Kim WinterNight perché la primissima idea di questo AU, come avevo forse già accennato, è stata sua, quando ha scritto “
Only handcrafted!”, facente parte della sua raccolta “Multi-Feelings”. In quella shot Bill Gould, bassista dei Faith No More, si reca ad un mercatino di Natale a Chicago per comprare un regalo al suo amico batterista “Puffy” Bordin. Si imbatterà nella bancarella di Terry, che in vecchiaia si è dedicato completamente al suo hobby dell'uncinetto e va in giro per mercatini sul suo scassatissimo pick-up blu a vendere la sua mercanzia, e acquisterà un fazzoletto da taschino con sopra ricamata una batteria stilizzata, che Terry aveva ideato per Danny. Come avete visto ho fatto largo riferimento a questa storia.
Da quel momento i nostri cervelli, già sintonizzati di suo, hanno continuato a elaborare storie facenti parte di questo Universo Alternativo. Un'altra shot, sempre di Kim, cui ho fatto riferimento, è “
Notizie in regalo”. Kim mi aveva chiesto, tempo fa, di scrivere anch'io di un incontro fra Terry e Billy, e ho cercato di accontentarla. Spero di non aver scritto castronerie su di lui e di non averlo reso OOC, cara!
Il Rose Bowl Flea Market è un mercatino molto famoso di Pasadena, un sobborgo di Los Angeles, che si tiene ogni seconda domenica del mese.
Stavolta non mi sono ispirata a una fotografia, ma al famoso fazzoletto con la batteria ricamata, quindi a inizio capitolo ho messo il disegno a mano di una batteria, perché non ho trovato fazzoletti da taschino ricamati a quel modo XD.
E niente, dovrei aver detto tutto.
Spero di aver strappato almeno un sorriso.

  
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