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Autore: Risa_chan    15/06/2020    4 recensioni
Questa fanfic è stata scritta per #SweatyShoyoweek ogni capitolo un prompt.
La stanza era una brace ardente anche se, Hinata lo sapeva, non era il caldo ad opprimere i suoi polmoni.
L’aria fresca della notte soffiava dalla finestra semi aperte, dando sollievo alla sua pelle sudata.
Una bocca esigente reclamò la sua, cercando di strapparlo definitivamente dalla coscienza che ancora gli rimaneva.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Shouyou Hinata
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I Just Want To Make Love To You
 

 
Note inziali

Su Twetter dal 15 giugno fino al 21 Giungo si tiene la settimana dedicata a Shoyo Hinata. Potevo perdermela? Nossignori! L’ Hastang  è #SweatyShoyoWeek. 
Ho deciso di fare una raccolta di Flashfics e drabble, one shot (la lunghezza dipende da quanto mi ci vuole per esprimere l’idea), per ogni Prompt un capitolo, spero di essere riuscita a cogliere lo spirito. Il titolo della ff è preso da questa canzone, mi sembrava azzeccata per il tema. 

OOC: il mio obbiettivo è sempre quello di rispettare i caratteri dei personaggi, spero di esserci riuscita.
 
Ovviamente: *SPOILER ALLERT* SE NON SEGUITE LE USCITE GIAPPONESI DEL MANGA NON PROSEGUITE!!!
Se proseguite con la lettura, lo fate ha vostro rischio e pericolo.
 
 
 
 
 
 

Fever

 
  Prompt: Beach short -1
[ 855 parole]
 

«È una pubblicità di che cosa?»

Bokuto ammiccò allusivo, ridendo sotto i baffi: «Una bibita dissetante, qualcosa per riequilibrare i sali minerali.»
Atsumu distolse lo sguardo dalla strada di fronte a sé, per guardare il suo compagno di squadra.  Aggrottò il naso e riportò l’attenzione alla guida.

«Cosa c’è da ridere?» chiese perplesso.
«Hey, hey, hey!»
Bokuto, molto divertito da non si sapeva bene cosa, rispose soltanto: «Vedrai!»
Shoyo-kun era stato scelto come testimonial da un importante ditta che produceva bevande e integratori, per promuovere un loro nuovo prodotto. Perciò, Hinata li aveva invitati ad assistere alle riprese del suo spot pubblicitario

«Perché si tiene proprio in spiaggia, invece?» chiese Tobio dal sedile posteriore dell’auto; aveva l’aria di uno che avrebbe voluto essere in qualsiasi altra parte ma non lì.

Atsumu si chiese perché avesse accettato l’invito di Shoyo; se era così tanto scocciato poteva rimanere a casa, come aveva fatto Sakusa.
 
«Ninja Shoyo è molto famoso, no?» spiegò Kotaro allegramente.

“Ha senso,” pensò Atsumu.
 Il prodotto che doveva sponsorizzare sembrava avere a che fare con la sete e il caldo estivo e il beach volley era uno sport che faceva pensare alla bella stagione.  

I ragazzi non faticarono a trovare la porzione di spiaggia in cui la troupe avrebbe girato lo spot. Era completamente transennata per impedire ai curiosi di invadere la scena, al cui centro, c’era un campo di beach volley posizionato in modo tale da avere sullo sfondo il mare azzurro.

Le telecamere sui piedistalli erano pronte per riprendere in varie angolazioni e gli operatori stavano controllando la luce e le varie attrezzature. Poco più in là c’era un camper con un gruppo di gente davanti. Potevano intravedere anche il resto degli attori, dei fotomodelli che stavano ripassando le battute.

«Hinata dev’essere lì,» Bokuto diede una pacca alla spalla di Astumu prima di incamminarsi verso il camper.

 Mentre si avvicinavano, Tobio lanciò un’occhiata ai modelli: «Mi dici cosa c’entra Hinata con loro?»
Atsumu non fece in tempo a rispondere che la sua saliva si prosciugò, il cuore gli si bloccò di colpo.

Shoyo stava scendendo dalle scalette del camper: aveva un cappello di baseball in testa e indossava un pantaloncino da spiaggia che lasciava immaginare tutto quello che c’era sotto.
Il corpo di Hinata era ricoperto da un olio illuminante, il cui scopo era quello di far risaltare i muscoli del petto, gli addominali e il ventre piatto. Shoyo non era alto ma aveva comunque spalle larghe e vita stretta, una figura longilinea e tonica.
Dovevano aver fatto qualcosa anche al viso, perché gli occhi d’ambra di Hinata sembravano molto più grandi e luminosi e le labbra erano piene e invitanti di come ricordava.
“Oppure è sempre stato così attraente?” si chiese allarmato.

«Ragazzi, siete arrivati!» esclamando sorridente Hinata
«Hey, Hinata!» lo salutò Bokuto.

Cercò di deglutire un paio di volte, la temperatura si era alzata improvvisamente per colpa di uno short dannatamente fasciante.
Tobio era nel suo stesso stato, le guance rosse, fissava il suo ex compagno di squadra con espressione pietrificata.
Con un filo di voce a malapena udibile disse: «I giocatori di beach non sono così…»

«Credo che ai tizi della pubblicità è poco importante essere verosimili,» rispose mesto.
«La mia pubblicità non…» farfugliò indignato.
«Pubblicizzavi riso, Tobio-kun,» gli fece notare.
 
 Lui e Atsumu non erano gli unici a notare lo spettacolo. Più di un passante, maschi e femmine, si era fermato ad ammirare il panorama, e no, non era il mare.
Mya  iniziò a sentire una sensazione di fastidio salirgli delle viscere fino alla gola, senza che potesse fare nulla a riguardo.

 Ma, il peggio doveva ancora venire…lo spot doveva ancora essere girato.

Il primo ciack consisteva in un al quanto normale azione di gioco: battuta, ricezione, palleggio e schiacciata. nel secondo ciack, Hinata dava un virile batti cinque al suo compagno; invece, nel terzo Shoyo prendeva una bottiglia da un cestino posizionato sulla sabbia, e iniziava a bere.
Astumu, Bokuto e Tobio erano posizionati dietro al regista, da lì potevano vedere sia il primo piano del obbiettivo dallo schermo, sia Shoyo a poca distanza da lì.
Mentre Hinata beveva molto lentamente la bibita, delle goccioline d’acqua, comparse quasi per magia, scivolavano dalla gola, al petto, fino a raggiungere quei dannatissimi short arancioni.
Da quando un costume da bagno era così sexy?

Sentì Tobio grugnire: «questa roba è…»
Eh.
Kotaro, accanto a loro se la rideva sotto i baffi osservandoli sornione: «Vi piace lo show?»
Altroché, lo avrebbe perseguitato anche nei suoi sogni.
Atsumu credeva aver perso dieci vite, sudava e aveva la bocca secca, avrebbe volentieri preso anche lui una sorsata di quella bibita.

 Finito di girare Shoyo fu subito da loro, le labbra da baciare piegate in un sorriso solare.
«Come sono andato?»
«Hey, hey, hey, sei stato fantastico,» esclamò Kotaro, «come il mio degno discepolo!»
Né Tobio, né Atsumu riuscivano a proferire parola.  Erano ipnotizzati da tutto quello che era Shoyo, carismatico, estroverso, pieno di energia e bello come un Dio.
«Mi hanno contattato anche una famosa marca di intimo per uomo…»  annunciò Shoyo.



A quel punto Tobio sbottò: «Per carità, le mutande sexy, no!»


Note finali


Per descrivere la pubblicità ho usato motto la mia fantasia: non so bene quali attrezzature si usa. Però, mi pare, che il regista abbia un video con cui può vedere la scena dal primo piano, mentre dirige. È una One shot senza pretese e mi sono divertita molto a scriverla.
In fine, spero che vi piaccia e vi diverta! Se potete lasciarmi una recessione per darmi le vostre impressioni.
Kiss
Risa

 
 
 
   
 
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