Enigma al Café Poirot

(289 parole)

Quella persona che si avvicinò loro si schiarì la voce.
«Scusate, che cosa state facendo?»

Quando udirono la sua voce sobbalzarono entrambi, come colti in flagrante. Wataru Takagi lo guardò: quel biondino si teneva la mano sul fianco, e indossava un sorriso alquanto dubbioso, senza dargli la possibilità di intuire se fosse cattiveria, malizia o malvagità. Amuro Tooru era il suo nome se si ricordava bene.

Come... Cosa stavano facendo? Osservò Miwako Sato, la sua partner di vita e di lavoro, ancora sdraiata su quei cuscinetti rivestiti di ecopelle rossa. La sua canotta alzata lasciava vedere il suo addome e parte del suo reggiseno, dove poco prima vi erano le mani di Wataru, impegnate ad esplorare ogni centimetro di lei.

Giusto... Cosa stavano facendo, lui e Miwako impegnati ad amoreggiare, al café Poirot?

Amuro fissò Takagi, attendendo una risposta, senza mai togliersi quel sorrisetto dalla faccia.
Perché lo stava guardando in quel modo così ambiguo?

Una goccia di sudore lo accarezzò lungo tutto il viso. Quella sensazione lo fece trasalire.

Aprì gli occhi.

Era completamente sudato, confuso. Si trovava da solo, nel suo letto, accanto a lui non c'era nessuno: Miwako non era con lui. 
Non aveva grandi ricordi della serata precedente, ma sapeva solamente che quel mal di testa non gli sarebbe sicuramente passato. Si sarebbe fatto raccontare da Miwako cos'era successo durante la festa.

Non riuscì più a riprendere sonno, non tanto per aver sognato di aver toccato Miwako sui divanetti del café Poirot, d'altronde era quello che più gli piaceva di quel sogno, ma più per quell'espressione di Amuro.
Quel sorrisetto, così enigmatico, lo preoccupò più di qualunque altra cosa.
Chi era veramente?

Ma forse era meglio non farci caso.
Era solo un brutto sogno, vero?





Note Autrice:
Innanzitutto, grazie per aver letto! Spero che vi sia piaciuta, nonostante sia molto breve.
L'idea/spunto mi è arrivata da Sion, che ringrazio tantissimo.

Avete mai avuto delle fisse "strane"? Ecco, io sono fissata su come si rapportano tra loro Takagi e Amuro, se ci pensate ci sono parecchi casi in cui si incontrano in cui tutta la situazione è molto strana. Non so se sono io o meno ma tra quei due c'è qualcosa di strano, come se Takagi non si fidasse di Amuro, ma magari è solamente una mia impressione...
Fatemi sapere se non sono pazza e anche per voi è interessante il rapporto che c'è tra questi due personaggi, o se semplicemente non li avete mai guardati insieme XD

Tutta questa flash-fic è risultata un sogno di Takagi. Spero di essere riuscita a spiegare la situazione in poche righe nella lettura: Takagi e Sato erano ad una festa la sera precedente, di cui Takagi non si ricorda nulla; il risultato della festa è un enorme mal di testa, ma leggerete la situazione completa in un'altra one shot u.u (sì, ho pubblicato prima il continuo ahahah -spoilersss delle mie stesse ff-)
In breve Takagi rivive in modo diverso ciò che c'è stato durante quella festa, in quasi un bel "What if" se ci fosse stato Amuro e si fossero trovati al Café Poirot.

Il motivo di questa flash-fic è proprio far realizzare a Takagi che per davvero Amuro è molto enigmatico, ambiguo; o meglio, è ciò che il suo inconscio pensa di Amuro. Perché io sono convinta che prima o poi Takagi realizzerà tutto, verrà a conoscenza della verità. (o semplicemente mi illudo perché è il mio personaggio preferito... ahahah)

Fatemi sapere cosa ne pensate e scusatemi per queste note più lunghe della fan fiction stessa :|
Se non vi fosse piaciuta o avete altri commenti da fare, lasciatemeli in una recensione! Mi piacerebbe sapere la vostra opinione ;)

Ringrazio nuovamente per aver letto fin qui! (327 parole. AHAH)
A presto