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Autore: Juriaka    16/06/2020    3 recensioni
Questa è per Sabriel_Little Storm! Buon compleanno, Giadina! ♥
Minuscola IwaOi ambientata ad Amsterdam, in cui sulla pista di pattinaggio faranno la conoscenza di un personaggio davvero speciale.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Nuovo personaggio, Tooru Oikawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Iwaizumi Haijime, Oikawa Tooru, Sindy
Coppie: IwaOi
Raiting: verde
Avvertimenti: presenza di un OC
Note: in questa storia è presente Sindy, un OC di Sabriel_Little Storm che ha costruito una bellissima serie incentrata su di lei, 'La Casa di Cristallo'. (Link: https://efpfanfic.net/viewseries.php?ssid=18095&i=1 )
Sindy è un raggio di sole che ama il pattinaggio sul ghiaccio alla quale è toccata un'autrice veramente perfida che le fa capitare le cose peggiori in assoluto (ma ti adoriamo anche per questo, davvero, o forse no).
Inizialmente avrei dovuto scrivere una fanfiction sulla sua originale, ma avevo paura di creare drammi (e rompere amicizie HAHHA) con l'IC, dunque ho deciso di unire l'idea di partenza al fandom di Haikyuu, che 'conosco' meglio e sul quale sono più sicura (ma guarda come sono brava a pararmi le chiappe).
Sabriel, io comunque sappi che conto sui regali delle altre HAHAH. A scopo illustrativo, visto che non conosci i personaggi: Iwaizumi e Oikawa sono amici di infanzia (in questa storia hanno una relazione) e niente, non ho altri riferimenti da esplicitare relativi al fandom visto che non ne ho fatti (sono stata brava, oibò!!!)

Beh, insomma, cara Giadina tantissimissimi auguri di buon compleanno! Love you so much! ♥


A piccoli passi


Iwaizumi sospirò, esalando uno sbuffo di condensa che si disperse nell'aria. Oikawa era aggrappato stretto al suo braccio, le guance arrossate e i denti perlacei scoperti in un sorriso raggiante. Bancarelle colorate costeggiavano la parte destra della piazza, illuminata dalle luci natalizie che s'arrotolavano sui lampioni e sulle vetrine dei negozi. Nonostante il gelo di dicembre penetrasse spietato nelle ossa, l'atmosfera che aleggiava era calda e confortevole.
«Allora Iwa-cha, andiamo?»
«Scordatelo» ringhiò Iwaizumi, aggrottando le sopracciglia. «Io resto qui. Tu fai pure tutte le giravolte di questo mondo, io ti guardo.»
«Ma non voglio pattinare da solo!» pigolò Oikawa, imbronciato. «Non ha senso così, voglio che andiamo insieme
Iwaizumi sospirò di nuovo, frustrato. Gli dispiaceva deludere le aspettative del compagno, tuttavia era certo che se avesse mosso anche solo un passo in avanti si sarebbe ritrovato con la faccia spiaccicata sulla lastra di ghiaccio in una pozza di sangue.
«Dai, Iwa-chan, quando ci ricapita un'occasione del genere?»
Sinceramente Iwaizumi l'avrebbe portato in vacanza anche ogni settimana, pur di vederlo tanto entusiasta, ma prima che potesse replicare una ragazza esile, dai capelli corvini, si esibì in una piroetta proprio davanti a loro, conquistando diversi applausi da parte del pubblico che affollava la pista.
«L'hai vista?!» esclamò Oikawa, esaltato. Iwaizumi annuì, continuando a tenere gli occhi puntati su quella figura sottile e leggera, che pareva stesse per spiccare il volo da un momento all'altro. Scivolava sul ghiaccio con la stessa eleganza con cui un cigno solca le acque placide d'un lago, i movimenti erano precisi e aggraziati. Si librò nuovamente nell'aria, allargando le braccia, poi tese la gamba verso l'alto e si afferrò la caviglia, girando veloce su se stessa.
«Ma quanto è brava?!» esclamò Oikawa, allibito. «Sembra una fata, Iwa-chan! Io ora vado a parlarci e la convinco a insegnarti a pattinare.»
Iwaizumi si irrigidì. «No, Shittykawa, non le rovinare il pomeriggio... Ehi! Shittykawa, accidenti, torna qui!! Giuro che ti uccido, Tooru!»
Ma l'altro era già andato via. Iwaizumi potè solo rimanere impotente a fissarlo mentre Oikawa le rivolgeva la parola, aggrappato alla recinsione che delimitava la pista. Inizialmente la ragazza si corrucciò in un'espressione diffidente e infastidita - Iwaizumi temette il peggio - poi si rabbonì. Probabilmente Oikawa le aveva raccontato del suo rifiuto di muovere anche solo mezzo passo, a causa del terrore di finire con le chiappe al vento.
E difatti, dopo qualche istante entrambi si avviarono verso di lui.
«Questa è Sindy!» esclamò Oikawa, in inglese. Iwaizumi borbottò un 'ciao' imbarazzato. «Mi ha detto che pattina da quando era piccola!»
«Dammi le mani. Ti insegno io» disse l'altra senza tanti complimenti, tendendo i palmi verso di lui.
Imparare era l'ultimo dei suoi desideri. A Iwaizumi piaceva sentire la terra concreta sotto i piedi, non quelle lame sbilenche che pareva avessero come unico obiettivo quello di sabotare l'equilibrio fisico (e psicologico) delle persone. Gettò a Oikawa l'occhiata più infuriata di cui fosse capace, giurando a se stesso di tempestarlo di pugni non appena si fossero ritrovati soli nella stanza dell'hotel, ma poi con un leggero inchino afferrò le dita tiepide di Sindy accettando il suo aiuto. Insomma, Iwaizumi era pur sempre un gentiluomo educato, e che diamine!
Sindy indietreggiò, costringendo Iwaizumi ad avanzare.
«Non essere rigido» aggiunse, secca. Poi continuò più morbida, stendendo le labbra. «Non è che il ghiaccio voglia farti cadere.»
Iwaizumi deglutì e mosse il piede, sentendo la lama sfrigolare sulla superficie. Con suo enorme stupore, non capitombolò rovinosamente come si era aspettato.
«Visto?» sussurrò Sindy, accennando un sorriso. Lo spinse a fare passi sempre più ampi e veloci, finchè non fu in grado di muoversi decentemente senza aver bisogno di qualcuno che lo trascinasse o lo sorreggesse.
«Sindy!» gridò una voce, dall'altra parte della recinsione. Una ragazza dai capelli scarlatti la chiamava con un sorriso raggiante, quasi affamato, stampato sul viso.
Sindy esitò un momento, prima di rivolgersi nuovamente a lui. «Beh, io devo andare. Buone vacanze.»
Scosse il braccio per salutare Oikawa con gli occhi luminosi, e Iwaizumi la osservò sparire tra la folla.
«Hai visto, Iwa-chan? Non era difficile» sorrise l'altro non appena lo raggiunse, con una punta di malizia che gli brillava negli occhi.
«In hotel ti uccido, Shittykawa» sibilò Iwaizumi, passandosi infastidito una mano fra i capelli.
«Mmh, non vedo l'ora.»
Dei piccoli fiocchi di neve iniziarono a svolazzare leggiadri nell'aria, posandosi sui loro piumini, incastrandosi fra le ciglia. Oikawa lo afferrò per un polso, muovendosi in avanti.
«Ne è valsa la pena, però. Almeno possiamo pattinare insieme, no?»
Iwaizumi avvampò, tirandosi la sciarpa fin sotto al naso mentre una vampata di calore gli esplose nel petto. Intrecciò strette le dita a quelle di Oikawa e si lasciò condurre lontano.

Note d'autrice
Beh, è un pensierino (Giada, hai visto che alla fine Alex l'ho infilata HHAH?). Di nuovo, tanti auguri! ♥ E grazie a tutti quanti voi per la lettura!
  
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