Valerio vent'anni fa partì alla volta della Romania,
credeva che le sue parole fossero per Anna incantesimi e magia.
La trovò fra le braccia di un marito ungherese geloso,
per Satu Mare e mille taverne vagò come uno zingaro a ritroso.
Un giorno si ritrovò ubriaco sotto una catapecchia
a blaterare parole circa una storia ormai vecchia.
Venne preso dai poliziotti e sbattuto in isolamento,
continuava a pensare a quella storia mai iniziata,
a credere a un falso tradimento,
a pensare a una donna da sempre amata.
Pochi giorni dopo fu messo sul primo aereo per l'Italia,
lo aspettavano a casa la madre e la nonna Amalia,
era un adulto ma allo stesso tempo un bambino che aveva bisogno della balia.
Vedeva Anna ogni notte sul suo letto,
ma Venere aveva già emesso il suo verdetto.
Non si rassegnava,
beveva ma non la dimenticava
Un giorno incontrò un gruppo di girovaghi musicisti,
smise di bere e girò per città e paesi mai visti.
Giunto nella città di Romeo e Giulietta,
s'imbattè nel chiodo che scacciò l'altro chiodo fisso, la dolce Fiammetta.