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Autore: Blyth    17/06/2020    2 recensioni
Sullo sfondo di una guerra che dura da oramai più di sessant'anni si intrecciano le storie dei nostri protagonisti: un giovane cacciatore di mostri dal destino ancora da svelare, un orfano con un segreto da custodire per poter sopravvivere e una guerrera di un ordine composto da mezzi-demoni.
Nessuna grande profezia.
Nessuna impresa eroica da grandi canti epici.
Solo il desiderio di riscatto, la sete di vendetta e una guerra che lacera e distrugge ogni cosa che incontra.
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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cap4
 4: La strega delle terre dell'Ovest.
(Note e spiegazioni per la lunga assenza a fine capitolo)













 - Di cosa stavate parlando?- domandò Ryo appena furono fuori dall'accampamento, di nuovo in viaggio, questa volta alla ricerca di un mercato per accuistare una buon cavallo.
Shyn lo guardò di traverso continuando a camminare e senza dargli risposta, ma lui non si lasciò demoralizzare -C'entra con la tua maledizione?-
Certo, riflettè Shyn quel bambino era davvero sveglio, a volte fin troppo. Non gli andava di parlarne, non sapeva nemmeno lui che farsene di quelle nuove informazioni generosamente donate dalla guerriera di cui non conosceva nemmeno il nome.
Ryo insistette ancora -Ti ha detto come liberartene?-
Shyn lasciò uscire un sospiro leggero dalle labbra, unico sengo tangibile di un emozione che non riusciva a percepire - Più o meno.-
Ryo dovette accellerare il passo per stargli dietro.
-Ha parlato di uccidere demoni e recuperare qualcosa..- chiese con il naso all'insù per nulla intenzionato a lasciare andare quella questione. Oramai lo aveva capito, quel bambino si sentiva in debito con lui, voleva ad ogni costo trovare il modo di ripagarlo per avergli salvato la vita. Per Shyn non c'era davvero nulla per cui essere in debito, non lo aveva salvato per trarne qualcosa ma solo perché vedendolo li, indifeso,  e brutalmente aggredito aveva pensato fosse la cosa giusta salvarlo.
Non aveva davvero riflettuto sull'effetto che quel gesto istintivo avrebbe potuto procurare, aiutare gli altri era uno dei principi dell'educazione ricevuta al tempio.
-Forse...- rispose pensieroso -..ma non è importante.-
Ryo storse in naso stringendo la spallina della propria tracolla - Non vuoi rompere la maledizione?- domandò titubante.
Shyn scosse le spalle -Non lo so, ho vissuto per diciannove anni così, perché dovrei cambiare le cose? Ho vissutto senza anima per tutti questi anni...non so nemmeno come si viva con un'anima completa.- riflettè ad alta voce lasciandosi scappare fin troppi dettagli.
I grandi occhi nocciola di Ryo si allargarono dietro la sua frangia spettinata -Come senza anima?! Shyn devi riprendertela! Non puoi stare senza!!- esclamò superandolo e puntando i piedi perché fosse costretto a fermarsi.
Shyn lo guardò dall'alto al basso un po' stranito da quella reazione improvvisamente scatenata, Ryo gli stava puntando contro un dito perentorio.
-Senza anima non potrai andare nel regno degli spiriti! Moriresti e....basta! Devi recuperarla!- urlò con una disperazione che Shyn non riusciva a comprendere fino in fondo.
-Veneri quella nuova divinità delle isole dell'Ovest?- gli chiese sinceramente più stupito di sentir parlare di "regno degli spiriti" piuttosto che dell'immortalità della sua anima.
Ryo si fermò per un'attimo, spiazzato da quel cambio di argomento -Sì, venero la Dea Lunare...mia mamma veniva dall'isola di Joook'ohiji.- rispose per poi scuotere la testa bruna -Ma non è questo il punto! Se anche ci fosse la reincarnazione al posto del regno degli spiriti tu non potresti tornare in vita!- insistette, rimanendo fermo sul suo obbiettivo.
-Non è così facile Ryo, la guerriera Re Kai ha solo detto che devo uccidere tutti i demoni che hanno divorato la mia anima.- spiegò incorciando le braccia al petto - Ma non so né quali siano né dove si trovino, per quello che ne sappiamo dovrei uccidere ogni singolo demone del paese delle acque per provare a riaverla....è impossibile.-
Ryo gonfiò le guance diventando pensieroso, ma si placò nella sua furia e riprese a camminare al suo fianco più silenzioso del solito.
Shyn si godé semplicemente quel momento di serenità e pace dalle sue chiacchiere continue.

***

Un paio di giorni dopo arrivarono ad una delle vie maestre di quelle terre, uscendo finalmente dalle piccole stradine perse nei boschi.
-Nord o Sud?- domandò Shyn rivolto al suo compagno di viaggio.
Ryo non esitò un'attimo -Sud, verso Goju.-
Shyn annuì imboccando la direzione che portava alla città -Non l'ho mai visitata, ha un buon mercato dove trovare un cavallo?-
Sul viso di Ryo si allargò un sorriso che non seppe interpretare -Qualcosa di molto meglio, fidati di me!- esclamò.

***

-Mi hai portato da una fattucchiera...- mormorò Shyn guardando gli orpelli in ossa e piume colorate che ornavano l'entrata della piccola casa immersa nei boschi appena fuori la città di Goju, poi rivolse un'occhiata a Ryo che lo aspettava sull'uscio.
Il grosso cranio di montone lo guardò a sua volta dalle orbite vuote.
-Non una fattucchiera, ma una strega!- spiergò Ryo -Per la precisione la strega dell'Ovest.- asserì con il tono di qualcuno che non sta più nella pelle dall'eccitazione, poi si tuffò oltre l'entrata obbligando Shyn a seguirlo.
Dopo la porta vi era uno stretto corridoio -Cosa ci facciamo esattamente qui?- domandò Shyn arreso.
Ryo lo guardò appena, con la coda dell'occhio mentre accellerava verso la porta di perline e talismani davanti a loro -Ci facciamo dire dove sono i demoni che hanno mangiato la tua anima.- disse sbrigativamente, quasi in un sussurro inudibile prima di tuffarsi oltre la porta tintinnante.
Shyn sospirò, avrebbe voluto opposti ma oramai non poteva abbandonarlo da solo nella casa di una strega, una strega che veniva da terre lontane e straniere per giunta.
Quando oltrepassò la cascata di fili si ritrovò in un piccolo spazio quadrato, illuminato ai quattro angoli da dei calderoni accesi che creavano una cappa di fumo e calore. Davanti a loro, al centro della stanza vi era un tavolino basso dietro al quale stava seduta una vecchia donna dai lunghi capelli grigi intrecciati e adornati da piume e pietre da cui spuntavano due lunghe orecchie a punta.
Per quanto anche quelle di Shyn avessere una lieve forma appuntita non ne aveva mai viste di così lunge e fini.
Aveva gli occhi chiusi sul volto rugoso coperto da tatuaggi neri dai simboli sconosciuti ai suoi due visitatori del paese delle acque.
-Sedetevi viandanti.- disse loro la donna indicando dei cuscini posti per terra.
Shyn e Ryo si sedettero in silenzio, osservando quella donna dai tratti occidentali e così diversa da qualsiasi persona avessero mai potuto incontrare nelle loro terre.
Quando la strega aprì gli occhi e vide il volto giovane e dai tratti ancora delicati di Ryo sorrise -Oh ma guarda come sei cresciuto Ryo...- il suo sorriso si allargò mentre sul viso di Ryo si dipingeva un espressione di puro stupore.
-Si ricorda di me?- chiese esterreffatto.
Lei annuì -Ma certo che mi ricordo di te piccolo.-
-Ma sono passati anni! Avevo appena sei anni quando mamma mi portò qui.- insistette lui, non capacitandosi di quel colpo di memoria.
La donna rise coprendosi la bocca con una mano inanellata e tatuata -Ho sempre avuto una buona memoria, non tanto per i volti ma per i destini che portano con loro.- spiegò -Sapevo che non sarebbe stata l'ultima volta in cui ti avrei visto piccolo mascalzone...- il suo tono si addolcì e gli occhi verdi si intristirono -Mi dispiace per la tua cara madre, era una brava donna.-
Shyn potè vedere Ryo trattenere delle lacrime agli angoli degli occhi mentre annuiva e chinava la testa scompigliata in segno di ringraziamento.
La donna poi si voltò verso di lui -Che compagno di viaggio ancor più interessante...- la sentì mormorare a mezza voce mentre lo scrutava.
-Cosa siete? Da che demone siete stata generata?- domandò Shyn assottigliando lo sguardo, percepiva da lei un energia strana che non riusciva a decifrare, non solo nel suo aspetto bizzarro.
La donna scosse la testa scoprendo meglio le orecchie a punta -Non sono un mezzo-demone mio caro, ma un elfo. Una razza che non viene dalle vostre terre. Una profuga lontana da casa esattamente come te.-
-Voi non sapete da dove vengo.- disse lui.
-Non solo so da dove vieni ma so anche dove andrai giovane dall'animo diviso...la mia gente ha imparato da molti secoli come guardare oltre i veli del tempo.- spiegò l'elfa afferrando una piccolo sacchettino nero dal tavolo e iniziando a mescolare il tintinnante contenuto -Ma dovete comunque pormi una domanda per avere una risposta.-
-Dove si trovano i demoni che hanno divorato la sua anima?- esclamò Ryo fulmineo prima che Shyn potesse intromettersi e opporsi.
La strega rovesciò le sue pietre colorate ed incise con strani simboli sul tavolo, su cui era raffiguara, intagliata a bassorilievo una cartina del paese delle acque. Le pietre rotolarono sul legno laccato posizionandosi in modo sparso e apparentemente confuso.
- Non ho mai detto di volerlo sapere Ryo.- disse Shyn con un tono piatto, guardandolo mentre il più piccolo alzava lo sguardo dalle pietre.
-Lo so, so che non hai ancora deciso ma nel caso decidessi di si voglio essere pronto. Per favore...ascoltiamola è tardi per tirarsi indietro.- insistette lui rivolgendogli una faccia da cucciolo davanti a cui persino il cuore freddo e morto di Shyn non poteva che piegarsi.
Chinò il capo in segno di resa passandosi una mano sul viso e tornado a guardare l'elfa intenta nello scrutare le sue pietre mistiche.
Stava muovendo le dita sulle pietre sussurrando qualcosa in una lingua che non conoscevano, la lingua del suo popolo suppose Shyn nel sentire quei suoni delicati e lievi che scivolavano fuori dalle labbra fini della strega.
Fu solo quando si fermò dal recitare queste parole che iniziò a parlare per loro  -I demoni che hanno divorato la tua anima sono sei, se li ucciderai e perforerai il loro cuore con la tua lama potrai avere in dietro pezzo per pezzo ciò che ti è stato rubato.- esserì guardandolo dritto negli occhi -I demoni si trovano in diverse province dei grandi stati in guerra del paese delle acque, non sarà facile trovarli: uno a Nobe nel profondo sud, uno nella provincia di Mito, uno infesta le grotte nei pressi di Anju, due viaggiano sempre in coppia ed infestano le terre di Dantu e l'ultimo risiede nelle terre rigogliose di Zhan a nord...li dove tutto è iniziato.- si fermò lasciando che il silezio cadesse nella stanza, poi allungando una mano ossuta afferrò il braccio di Shyn con una forza che non si sarebbe mai aspettato da una donna pelle e ossa -Ma attento mio giovane ragazzo, se deciderai di percorrere questo cammino non sarà facile per te. Hai vissuto così a lungo senz'anima che ritrovarla potrebbe avere esiti disastrosi.- Shyn potè solo sentire Ryo squittire accanto a lui, l'elfa lo aveva intrappolato nei suoi occhi verde smeraldo, profondi e saggi.
- Se non per te certamente per coloro che vivono grazie al banchetto che è stato compiuto della tua anima.- concluse mollando la presa e liberandolo dai suoi occhi.
Shyn mandò giù un groppo di saliva, non si era nemmeno accorto di aver trattenuto il fiato - Cosa vorrebbe dire?-
Lei scosse la testa in un gesto lento e pesante -E' qualcosa che non ti posso dire ora, è qualcosa che devi scoprire ragazzo mio.-
















Note:

Mi scuso per essere sparita, ma ho avuto di fila problemi al pc e un infortunio alla schiena che mi ha impedito di stare seduta per 15 giorni.
Finalmente posso tornare al pc per scrivere, correggere e aggiornare.
Si riparte da dove eravamo rimasti, la rivelazione da parte delle misteriosa guerriera ha portato ad effetti immediati. Shyn può opporsi quanto vuole ma se Ryo si mette in testa qualcosa è impossibile smuoverlo!
Riuscirà a convincere il ragazzo più grande a imbarcarsi in un avventura per recuperare i pezzi delal sua anima? Lo scopriremo presto (giuro non sparirò più)

Se siete arrivati a leggere fino a qui vi ringrazio per la pazienza e vi invito a darmi un piccolo parere sul capitolo, o anche sgridarmi per il silenzio stampa <3
Ci vediamo settimana prossima,



Blyth

  
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