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Autore: Alphisia    17/06/2020    2 recensioni
Lucifer se n'è andato. Chloe, distrutta, viene raggiunta da Amenadiel e Mazikeen, che discutono di cosa fare.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amenadiel, Chloe Decker, Mazikeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardo in alto nel cielo opaco e inquinato di Los Angeles. 
Non c'è più. Se n'è andato, forse per sempre. 
Mi appoggio alla balaustra di vetro per sfogare l'ultimo pianto. Sento male a ogni singhiozzo di più, nel centro del petto. 
Se n'è andato davvero. Con quelle sue ali bianche da angelo, e non da diavolo. Non capiva. Non capiva che non era quello che credeva di essere. Non lo era per me, non lo era per molti. Non doveva prendersi un compito che non gli appartiene, punire le persone. Amare le persone! Questo era ciò che doveva provare a fare una volta per tutte, senza paure. E, per primo, amare se stesso. 
Una sferzata di vento mi colpisce dietro la schiena. Mi volto mentre una speranza già sana il dolore nel petto. Nella penombra dell'attico abbandonato non ci sono le ali candide e divine di Lucifer, ma quelle grigie e metalliche di Amenadiel. 
Mi accovaccio, abbattuta insieme all'ultima mia speranza. Mi raggiunge subito. 
-Sono arrivato prima che ho potuto, ho sentito qualcosa...
Si siede per terra con me, mi abbraccia e io lo stringo forte. 
-Se n'è andato, vero?
Annuisco mentre mi accarezza i capelli. Sospira e mi culla tra le sue braccia. 
-Mi dispiace Chloe. 
L'incrollabile Amenadiel ha la voce rotta dal pianto. 
-Ha detto che doveva andare, doveva andare per proteggerci tutti! 
-Chloe!
La voce di Maze risuona forte nella sala. Con un balzo agile si accovaccia accanto a noi. 
-Sei ferita? Cosa è successo?
Mi dà una carezza al viso, ma non riesco a rispondere alla mia amica. Amenadiel lo fa per me.
-Lucifer è tornato all'inferno. 
Alzo gli occhi dal petto del mio consolatore dopo qualche istante di silenzio di troppo. L'espressione di Mazikeen si ghiaccia. 
-Non è vero...
-Sì, è tornato all'inferno. 
-Non può essere...
-Era il suo posto. 
-NON ERA IL SUO POSTO!
Si alza in piedi, agita per aria il suo fido coltello nero. Avrà sentito anche lei che c'era qualcosa che non andava, proprio nella casa del suo re. 
-IL SUO POSTO ERA QUI! SULLA TERRA! CON NOI E CHLOE!
-Non poteva rimanere. 
-PERCHÈ?!
-Perché hai visto cosa è successo oggi! A che pericolo siamo stati esposti tutti solo perché l'inferno non aveva il suo guardiano! 
-Abbiamo tenuti a bada quei demoni e li abbiamo affrontati! Perché è scappato?!
Amenadiel scuote la testa, ma non lascia la presa. 
Forse è davvero il suo posto. Forse doveva davvero tornare per proteggerci tutti. 
-Maze, sono dispiaciuto quanto te. Ma ha fatto la cosa migliore. 
-NO!
-Sì invece. 
Abbandono a fatica il caldo nido delle braccia di Amenadiel. Maze sembra molto sorpresa delle mie parole. 
-Cosa ti ha detto?
-Che doveva tornare a regnare sull'inferno. Non poteva permettersi di mettere in pericolo le persone che amava per un suo capriccio. 
Neanche per stare insieme a me. 
Quanto tempo perso a battibeccare, a non capirci, a non capire che ciò che voleva l'altro era la stessa cosa. 
-E ora? Cosa facciamo? - allarga le braccia Maze. 
Mi appoggio al vetro, freddo per la notte. Trattengo le ginocchia al petto per farmi calore. 
-Cosa vorresti fare? È tornato all'inferno per rimanerci. 
-Cazzate. 
-E sentiamo, che idee hai?
-Semplice, andare a prenderlo - inizia a camminare sul terrazzo, dandoci le spalle. 
L'angelo abbassa di nuovo la testa. 
-Tu non puoi andare all'inferno, ricordi?
Si volta e punta il coltello verso l'angelo, come se fosse il prolungamento del suo dito. Il ghigno appare sul suo volto. 
-Io no. 
Amenadiel cambia espressione. Le guance rimangono rigate dalle lacrime. 
-No. 
-Oh sì. 
-No, Maze. Non lo farò. 
-Certo che lo farai!
Si alza in piedi, per sottolineare che almeno per stazza Mazikeen avrà la peggio. 
-No, non andrò all'inferno. 
-Non dovrai andare tu. Dovrai portare me. 
-Non se ne parla - Amenadiel incrocia le braccia - se non ti ci ha portato lui, ci sarà un motivo. 
-E cosa vorresti fare una volta lì? - chiedo mentre sono in silenzio. 
-Mi sembra ovvio. Convincerlo a tornare sulla terra. 
-Non credo che ci riuscirai. 
-Allora porterò Linda con me. 
Dovrà passare sul cadavere di Amenadiel prima di farlo. Il suo sguardo infatti cassa subito l'idea della demone. 
-E allora come possiamo fare!
-Non devi fare niente! Dobbiamo rimanere solo qui sulla terra e accettare la sua perdita - la afferra per le spalle - Maze, siamo tutti atterriti da questa sua decisione, per la verità la più saggia che abbia mai preso, ma dobbiamo andare avanti. Non crede che non sia stato doloroso anche per lui. Dobbiamo accettare il suo sacrificio che ci concede una vita sicura, qui, con le persone che amiamo. 
La demone non oppone più resistenza e finalmente sfoga anche lei sulla spalla dell'angelo un pianto che teneva nascosto. 
-Non doveva andarsene così!
Non doveva, ma ha voluto. 


 


Dopo un po' di pausa, si torna a scrivere! Mi sono concentrata su una serie che ormai seguo da molto tempo e che mi ha colpito molto. Ho deciso di immaginare la scena dopo la conclusione della quarta stagione, in attesa della quinta (chissà se arriverà mai!). Un piccolo riscaldamento, magari per qualche testo più corposo. 
Fatemi sapere cosa ne pensate :) 
Alphisia
   
 
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