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Autore: karter    20/06/2020    0 recensioni
Aura Sally Jackson è una donna con un passato difficile alle spalle.
Orfana di entrambi i genitori ha intrecciato la sua vita con quella di Haley Brooks.
In questa raccolta, vedremo alcuni momenti della vita di Aura intrecciarsi con quelli dei protagonisti della serie, partendo dalla prima stagione.
Stagione 1
1. Il nome perfetto [Storia partecipante alla challenge “ Fandom 100’s ” indetta da Ghostmaker sul forum di EFP]
2. Importanti decisioni
3. Rimproveri e sorprese
4. L'ennesima occasione mancata
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aaron Hotchner, Haley Hotchner, Jack Hotchner, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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L'ennesima occasione mancata




-Sono a casa!-
Aura sorrise varcando la soglia del soggiorno, non prima di aver posato zaino e valigia all'ingresso. Era il compleanno del suo papo e non poteva mica fare toccata e fuga come suo solito!
-Ciao, splendore!-
Haley sorrise a sua volta vedendo la sua sorellina. Era incredibile pensare come lei, che studiasse dall'altro lato dello stato fosse più presente nella vita di Jack rispetto al padre. Scosse il capo, era meglio non pensarci, voleva godersi tutto il tempo che aveva a disposizione con le due donne della sua vita e il suo piccolo angelo.
-Ciao, mamma orso! Ehi, Jess! E quello laggiù non è il mio bellissimo orsacchiotto?-
La ramata sorrideva mentre salutava le due donne e si fiondava a prendere in braccio il piccolo Jack che, non appena la vide, iniziò a ridere. Erano così belli insieme. Sembravano un quadro di un'altra epoca che faceva bene al cuore.
Haley e Jessica si scambiarono un sorriso complice.
-Non vedo il festeggiato, però- riprese il discorso la più piccola senza smettere di ondeggiare con Jack in braccio, lasciandolo libero di giocare con i suoi lunghi capelli ramati.
Movimento che si fermò nel momento in cui vide gli occhi delle due donne adombrarsi. Non poteva essere davvero come credeva, non...
Scosse il capo, avvicinandosi alla donna cui doveva tutto e posandogli tra le braccia il suo figlioccio, non prima di avergli lasciato un bacio sulla fronte, per poi dirigersi verso l'ingresso ignorando le voci delle altre due.
Si sarebbe fatta perdonare quello scatto, ma in quel momento sentiva davvero il bisogno di scambiare due chiacchiere con l'uomo che aveva sempre considerato come un fratello maggiore o un papà alle volte. Possibile che la chiacchierata dell'altra volta non fosse servita? Possibile che non sapesse rispettare una stupida promessa?
 
***
 
-Hotchner-
La voce di Aaron era ferma, decisa, come ogni volta, peccato che la persona dall'altro capo del telefono non fosse un semplice agente che doveva sottostare ai suoi ordini. No, e nel momento in cui lo comprese fu troppo tardi per tirarsi indietro.
-Jackson-  gli rispose la voce facendolo sobbalzare.
Non si aspettava una sua chiamata, eppure avrebbe dovuto immaginarlo che la sorpresa di cui aveva tanto sentito parlare fosse una sua visita. Si sentiva ancora più in colpa in quel momento. Era certo che Aura avesse abbandonato baracca e burattini per rientrare a Washington  e lui era volato in Messico.
-Se abbiamo finito con i convenevoli vorrei sapere perché- riprese la ragazza con voce stanca.
Odiava quella situazione. Per quanto volesse bene ad Aaron non ne poteva più di dover coprire le sue mancanze con Haley e tentare di rassicurarla tutte le volte che lui preferiva il lavoro alla sua famiglia. Poteva capire la sua passione e il suo senso di giustizia, anche lei sognava di entrare nell'FBI, ma così non si poteva andare avanti.
L'agente del BAU rimase in silenzio qualche attimo cercando di trovare le parole da dire per spiegare il suo punto di vista, ma non ci riusciva. In quel momento gli pareva tutto superfluo. Come poteva spiegare a lei i motivi che lo spingevano ad abbandonare la sua famiglia per inseguire il lavoro quando l'unico desiderio di Aura era avere una famiglia che l'amasse? Si sentiva così stupido.
-Lo so che il tuo lavoro è importante, che quello che fai aiuta tante persone. Sono orgogliosa di te per questo, lo sai. Ma odio quando metti da parte Haley e Jack per correre dietro l'ennesimo psicopatico- sospirò lasciandosi scivolare in terra.
Era in un piccolo parco, nascosta dietro dei cespugli. Odiava quella situazione, le straziava il cuore non poter fare nulla per poter aiutare la sua famiglia. Perché Haley, Aaron e Jack erano tutto il suo mondo e non avrebbe mai voluto vederli in difficoltà come in quel momento. Quanto tempo sarebbe riuscita a resistere ancora? Quante altre occasioni Aaron avrebbe saltato?
-Tu hai una famiglia meravigliosa a casa e non fai altro che deluderla, non immaginando nemmeno quante persone che questa fortuna non la hanno ti invidino. Per favore, papo, non buttare tutto nel cesso- lo supplicò mentre una lacrima le rigava il volto prima di buttare giù lasciando l'uomo immobile come una statua.
Sapeva che la diciannovenne aveva ragione ma non sapeva come uscire da quel circolo vizioso.
Sospirò .
Purtroppo non aveva tempo per pensarci in quel momento. C'era un SI da prendere e non poteva permettere che gli scappasse o avrebbe deluso la sua famiglia inutilmente.
 




 
  
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