Una
rosa tutta spine
«Mi
chiamo Kaito Kuroba, e
tu?» si presenta, porgendole una rosa.
Non ha mai
rimpianto la sua
scelta, non si pente di chi è diventato.
Kid è
l’ultimo legame che ha
con suo padre, l’esile filo che lo guiderà ai suoi
assassini. Inoltre,
assumerne i panni è dannatamente divertente.
Eppure ora non
ha alcuna
voglia di ridere. Si è lasciato
assorbire dalla sete di verità e
rivincita al punto da scordare tutto il resto, è diventato cieco
alle
priorità di un tempo.
Non si
è reso conto di
essersi ricoperto di spine ben più nocive di quelle delle
rose che tanto si
diverte a donare.
Kid è
una rosa tutta spine
che ferisce chi ama.
Aoko ha smesso
di sorridere:
regalarle un fiore non basta più.
«Per
favore, Kaito» mormora
un giorno, la testa bassa e le gote rigate di lacrime.
«Sconfiggi Kid. Per me».
Kaito la osserva
muto,
incapace di esaudire il suo unico desiderio.
Il sorriso di
Aoko è l’unica
cosa che non avrebbe mai voluto rubare.