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Autore: Kim WinterNight    21/06/2020    10 recensioni
Delle semplici pillole di demenzialità.
Un'immersione nella quotidianità di due ragazzi che si amano e si divertono insieme.
Martin e Joe, come al solito, ne combineranno di tutti i colori.
- Raccolta partecipante alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul Mancini sul forum di EFP.
- 9: "Il vento è fuori", si è classificata SESTA a pari merito al contest "Fast 'n' Flash Writober" indetto da Carmaux sul forum di EFP.
- 12: "In un caffè", si è classificata SESTA a pari merito al contest "Tra il Dove e il Quando" indetto da _Earth_ sul forum di EFP.
- 14: "Alla fine l'acqua è sempre fredda", si è classificata QUINTA a pari merito al contest "Dimmelo Con Queste Parole" indetto da _Earth_ sul forum di EFP.
- 2: "Finestra assassina", 3: "Retrogusto strano", 8 "Simpatica anziana", 15: "Destra o sinistra?" e 16: "Supposizioni intelligenti" partecipano alla "Real Life Challenge" organizzata da ilminipony sul forum di EFP.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Martin&Joe'
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Finestra assassina
 
 
 
 
 
 
Joe, seduto al tavolo rotondo della cucina, era intento a scrivere in braille quando un fragoroso frastuono proveniente dal bagno lo fece sobbalzare.
«Ma porca puttana, cazzo!» imprecò Martin a gran voce.
«Che succede?» si allarmò il riccio, mettendosi in piedi e lasciando cadere il punteruolo. Questo si schiantò contro la superficie in legno, per poi piombare sul piede nudo del ragazzo.
Joe lanciò un grido di dolore e si chinò a massaggiarsi la parte lesa, andando a scontrarsi con il braccio sul bordo del tavolo. «Che cazzo!» sbraitò, sentendo le lacrime pungergli gli occhi.
«Merda, che casino!» imprecò ancora Martin.
Joe si sollevò e, ignorando il proprio dolore, fece qualche passo avanti.
«Fermo dove sei!» gli intimò immediatamente il compagno, uscendo dal bagno e notando che stava avanzando scalzo verso di lui, una mano protesa in avanti per intercettare eventuali ostacoli.
«Ti sei fatto male? Cos’era quel rumore di vetri rotti?»
Martin si portò le mani tra i capelli corti e sospirò. «Erano proprio vetri rotti.»
Joe aggrottò la fronte. «Hai spaccato lo specchio? Porta sfortuna, ecco perché mi è caduto il punteruolo sul piede!»
«No, mi è caduta la finestra del bagno addosso.»
Joe fece una smorfia confusa. «Come sarebbe a dire che ti è… oddio, ti sei fatto male?!» Barcollò in avanti con la preoccupazione dipinta sul volto.
Martin lo trasse a sé e cercò di tranquillizzarlo, accarezzandogli piano i capelli. «Sto bene, tranquillo. Stavo pulendo il cesso e, quando mi sono sollevato per sciacquare lo straccio, l’anta della finestra si è sfilata dai cardini ed è caduta! Il vetro si è rotto e il legno si è scheggiato in più punti. Torna a sederti in cucina, ti porto un paio di scarpe.»
Joe rimase sbalordito, poi si scostò dal compagno e d’improvviso scoppiò a ridere. «Ma che cazzo di finestre abbiamo?»
«Non so cosa dirti, fanno cagare» bofonchiò Martin, tornando in bagno e mettendosi nuovamente le mani tra i capelli. «Per fortuna è estate e abbiamo la zanzariera. Chissà quanto ci vorrà per aggiustare questa roba.»
I suoi occhi si posarono sul pavimento cosparso di minuscoli pezzi di vetro, per poi osservare l’anta appoggiata al lavandino.
«Oddio, non oso immaginare quanto riderà Maddy quando glielo racconterò!» gracchiò Joe dalla cucina.
Martin lasciò il bagno e si spostò in camera, recuperando le infradito nere di Joe per poi raggiungerlo.
Si chinò di fronte a lui e gli infilò le pantofole ai piedi, solleticandoli appena. Notò il segno lasciato dal punteruolo sul dorso del sinistro, poi sollevò gli occhi e si godette il viso delicato e bellissimo del suo compagno illuminato da un ghigno divertito.
«So mettermi le scarpe da solo, ma te lo concedo solo perché hai rischiato di essere ucciso da una finestra assassina!»
Martin scoppiò a ridere e raccolse il punteruolo da terra, infilandolo nella mano sinistra del compagno. «Io vado a ripulire il bagno, tu cotinua pure a preparare la lezione.»
«Tanto ormai ho perso la concentrazione… forse è meglio se chiamo un falegname!»
 
 
 
 
 
 
♥ ♥ ♥
 
[Prompt 30: “Tanto ormai ho perso la concentrazione…”]
 
Eccoci al secondo, demenzialissimo capitolo di questa raccolta *-*
So che tutti gli aggiornamenti di questa raccolta partecipano alla challenge di Soul, ma questo in particolare ci tengo a dedicarglielo perché oggi ha compiuto ben CINQUE ANNI SU EFP!!!!
Scusami tanto, sorella, avrei voluto scrivere qualcosa di più per questa ricorrenza, ma credo – anzi, spero – che apprezzerai anche questa fesseria XD
Ebbene, per scrivere questa flash mi sono ispirata a un evento realmente accaduto, proprio in camera di Soul: un giorno un’anta della sua finestra si è praticamente sfilata dai cardini ed è caduta a terra, con tanto di vetri rotti e legno scheggiato XD sì, beh, la realtà supera di gran lunga ciò che potremmo inventarci, in quanto a demenzialità e assurdità!
Spero di avervi fatto sorridere, ma penso che viverla di persona sarebbe stato molto più esilarante! E potevo evitare di far succedere questa cosa a questi due? :P
Prima di lasciarvi, vi spiego soltanto che quando parlo di Joe che prepara la lezione in braille, intendo che lui lavora come insegnante di braille! L’ho accennato in altre storie, ma ovviamente lo dico per chi non avesse letto tutti i racconti della serie ^^
Grazie a chiunque sia giunto fin qui e ancora tantissimi auguri alla mia carissima Soul, cinque anni su EFP sono un importantissimo traguardo! E grazie per tutte le emozioni che le tue storie e le tue mille iniziative sono state in grado di donarmi finora, e che continueranno sempre a regalarmi, ne sono sicura *-*
Alla prossima ♥
  
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