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Autore: Farkas    21/06/2020    4 recensioni
Ogni ragazzino è eccitato all'idea di diventare un allenatore di Pokemon e sogna il momento in cui andrà nel laboratorio della sua regione per prendere il suo starter... ma l'eccitazione di questi ultimi non è da meno.
Treecko, Torchic e Mudkip aspettano da tutta la vita quel momento ma adesso che sta per arrivare hanno un po' di paura.
Brittany, Adrian e Xavier saranno gli allenatori a cui spetterà la scelta. Inizieranno così delle grandi avventure e delle amicizie ancora più grandi.
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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                                   L’inizio di tre grandi avventure

Capitolo 1: Scelgo te!

 
 
Era la vigilia di un giorno molto speciale nel laboratorio del professor Birch. L’indomani tre giovani allenatori avrebbero cominciato il loro viaggio, andando da lui per prendere il loro primo Pokemon.
Treecko, Torchic e Mudkip. Erano questi gli starter che i nuovi allenatori potevano scegliere nella regione di Hoenn… e che non stavano più nella pelle.
Che avventura li attendeva! Viaggi per il mondo, lotte, vedere chissà quanti Pokemon sconosciuti… eppure i tre starter oltre che impazienti, erano anche nervosi e si stavano sfogando giocando ad acchiapparello.
-Ci pensate ragazzi? Domani cominceremo il nostro viaggio!- cinguettò Torchic dopo aver finalmente acchiappato i due amici.- E’ quello per cui il professore ci prepara, da quando siamo nati!-.
-Ma non sei neppure un po’ preoccupato?- domandò perplesso Mudkip.- E non ti dispiace che non vivremo più al laboratorio? Potremmo anche non vederci mai più!-.
-C-come sarebbe a dire?- balbettò il tipo Fuoco.
-Be’ il professore ci ha detto che domani verranno tre allenatori, quindi tutti e tre verremo scelti, ma nulla ci garantisce che questi tre viaggeranno insieme, o che faranno le stesse cose, quindi potremmo anche non vederci più- spiegò tristemente il Fangopesce.
-Ma… ma… siamo amici da quando siamo usciti dall’uovo… mormorò Torchic.- Credevo saremmo stati insieme per sempre… non voglio che ci separiamo, non lo accetto! Il professore deve trovare una soluzione, o non partiremo! Noi…-.
Un attacco Botta dritto sul becco zittì il Pokemon Pulcino.
- Non resteremo insieme per sempre. Non importa chi ci sceglierà domani, prima o poi ci divideremo. Il meglio che possiamo fare è fare tesoro dei ricordi che abbiamo in comune- sentenziò Treecko con la calma e la maturità che da sempre lo contrastinguevano.- E poi il professore tiene qui i Pokemon dei vari allenatori, quando cambiano la squadra per qual che motivo no? Quindi sono certo che ci rivedremo! Quindi calmati Torchic. E tu Mudkip non fare il disfattista… se fate così è ovvio che il primo arrivato sceglierà me!-.
I tre starter si erano sempre chiesti, chi di loro sarebbe stato scelto per primo, e spesso Torchic e Treecko avevano affermato che sarebbe stato uno di loro. Mudkip aveva spesso fatto battute scherzose sulla loro piccola rivalità, ma non aveva mai voluto entrarci. In fondo l’importante era che a tutti loro capitasse un allenatore premuroso.
-Dai ragazzi giochiamo a nascondino- fece il tipo Acqua per scacciare le sue preoccupazioni.- Così vedremo chi di noi conosce meglio il laboratorio!-.
E potremo girarlo tutto un’ultima volta” si disse Treecko. Capiva gli amici. Quei due e il laboratorio erano sempre stati tutto il suo mondo… ma per quanto gli dispiacesse separarsene, sentiva che era giusto farlo. La sua vita, non poteva limitarsi solo alle cure amorevoli del professore, e all’amicizia di Mudkip e Torchic. Il mondo li stava chiamando, e tutti e tre avrebbero risposto. Proprio come per i loro futuri allenatori, era arrivato per loro il momento di crescere.
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Nella sua graziosa cameretta, in una casetta di Albanova, Xavier andava su è giù per la sua stanza tormentato dall’indecisione. Il giorno successivo avrebbe cominciato il suo viaggio di allenatore… e ancora non aveva idea di quale Pokemon scegliere come starter!
Adorava il tipo Fuoco, quindi avrebbe potuto scegliere Torchic… ma la prima palestra di Hoenn era specializzata nel tipo Roccia, quindi forse sarebbe stato meglio scegliere Treecko o Mudkip … però Torchic e Mudkip evolvendosi avrebbero acquisito un secondo tipo, mentre Treecko sarebbe rimasto sempre un tipo puro… e tutte e tre le loro evoluzioni finali erano fantastiche…
-Maledizione!- imprecò il ragazzino. Di questo passo non si sarebbe mai deciso… c’era una sola soluzione: tirare a sorte. In fondo gli piacevano tutti gli starter, quindi uno valeva l’altro. Come invidiava suo fratello minore, che aveva già dichiarato che quando sarebbe stato lui a partire, avrebbe senz’altro scelto Treecko …
Il castano si diresse a tutta velocità verso la sua scrivania e prese tre pastelli, uno verde, uno rosso, uno blu.
Li rimescolò senza guardare e poi ne prese uno ad occhi chiusi. Il colore avrebbe determinato, quale starter avrebbe scelto.
Bene” si disse Xavier quando vide il risultato dell’estrazione. “Basta dubbi”.
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Brittany salì sul bus senza guardarsi indietro. Aveva già deciso che appena tornata a Ciclamipoli, avrebbe solo affrontato il capopalestra e poi via di nuovo. I suoi genitori non capivano minimamente il suo amore per i Pokemon, fine a sé stesso e se pure non avevano osteggiato il suo desiderio di fare l’allenatrice, neppure l’avevano mai approvato. Quel giorno non avevano speso neppure molte parole sulla sua partenza, troppo presi da un’importante questione di lavoro.
La ragazza prima di partire si era anche tolta lo sfizio di tingersi i capelli, come aveva sempre voluto fare… un modo in più per simboleggiare l’inizio della sua nuova vita, che ai suoi genitori non aveva procurato più di un inarcarsi di sopracciglia.
Ahhh inutile pensarci!”- si disse Brittany con rabbia. “Piuttosto spero di riuscire a prendere lo starter che voglio”.
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-Adrian stai scavando un solco nel tappeto!- rise bonariamente una donna fra i trenta e i quarant’anni.- Capisco che sei eccitato, ma potresti stare fermo per almeno cinque minuti?-.
-Ma mamma, domani comincerò il mio viaggio!- protestò un ragazzino dai cappelli neri e gli occhi del medesimo colore.- Come faccio a stare calmo?-.
-Dunque sei proprio contento all’idea di andartene in giro per il mondo, senza me e papà, eh?-.
Il ragazzo si ammutolì di bottò.
-N-no, non è questo… e solo che… -.
-Ti sembra bello avere i tuoi Pokemon personali, vedere il mondo fare nuove conoscenze… lo so… lo so…- rise bonariamente la donna.- Scherzavo. Ora però calmati o domani non avrai la forza di fare un passo-.
-Peccato solo che papà insista per accompagnarmi e non voglia partire prima di domani… ho paura di non trovare lo starter che voglio!-.
-Potrai sempre catturarlo in seguito- lo rassicurò la donna.- Ora piuttosto controlla di avere tutto il necessario-.
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Perfino l’impassibile Legnogeco, doveva ammettere di non essersi mai sentito così nervoso in vita sua. A colazione nessuno dei tre aveva sentito il sapore del cibo presi com’erano dall’emozione.
I tre starter erano disposti su un tavolo, ad aspettare i loro allenatori. Chissà che tipi sarebbero arrivati…
Le porte del laboratorio si aprirono ed entrò un ragazzo dagli scompigliati capelli castani e occhi dello stesso colore. L’unico dettaglio che colpiva del suo abbigliamento erano gli occhiali da aviatore, sulla fronte. Per il resto che indossava una maglietta blu, e dei jeans in tinta.
Il ragazzino prese a fissare i tre Pokemon che ricambiarono incuriositi il suo sguardo.
-Benvenuto, Xavier!- fece il professore alla vista del compaesano.- Allora... sai già quale Pokemon vuoi come starter? Se non ne sei ancora certo, puoi prenderti un altro po’ di tempo per decidere … sei stato il primo ad arrivare-.
-Grazie professore, ma ho già deciso. Io scelgo… Mudkip!- sentenziò Xavier deciso a rispettare l’esito del sorteggio della sera precedente. Se si fosse rimesso a riflettere, rischiava di perdere un sacco di tempo, e non voleva dare fastidio, al professore, o agli altri due aspiranti allenatori che di certo sarebbero arrivati da lì a poco.
-Kip?- fece Mudkip sorpreso di essere stato lui il primo a venire scelto. Torchic pareva altrettanto incredulo, mentre Treecko diede un amichevole pacca all’altro starter sorridendogli. Un attimo dopo aver dato un ultimo sguardo agli amici, il Fangopesce si avvicinò al suo neo-allenatore con espressione allegra.
-Piacere di conoscerti Mudkip! Da adesso in poi, siamo compagni di viaggio!- sentenziò il castano carezzando la testolina del tipo acqua, che venne poi risucchiato nella sua sfera. Poco dopo Xavier se ne andò dopo aver ricevuto altre cinque sfere, e il Pokedex.
-Buona fortuna per il tuo viaggio, e mi raccomando: prendetevi cura l’uno dell’altro, tu e il tuo Mudkip!-.
-Ne sia certo professore! E lei abbia cura di sé, e dei Pokemon che le manderò!-.
-Alla fine nessuno di noi due, è stato preso per primo- commentò Treecko.- Però mi fa piacere per Mudkip. Hai visto, com’era felice?-.
-La sfida tra noi due è ancora in corso- ribattè il tipo Fuoco.- Uno di noi due, verrà comunque scelto prima dell’altro-.
Le porte del laboratorio si aprirono di nuovo, ed entro una ragazzina abbronzata, con i capelli neri a strisce viola, vestita interamente di nero.
-Benvenuta. Tu sei Brittany giusto?-l’accolse il professore.- Purtroppo la tua scelta sarà limitata a due soli Pokemon, Mudkip è già stato preso…-.
-Non fa niente. Tanto io voglio Treecko- chiarì la ragazza.
Senza degnare di uno sguardo il tipo Fuoco, la nativa di Ciclamipoli si avvicinò al tipo Erba e dichiarò:- Piacere di conoscerti Treecko. Sono certa che sarai un Pokemon valido-.
-Treecko!- dichiarò fieramente lo starter, alzando una zampa, come se volesse mettersi sull’attenti. Brittany sorrise, e fece entrare il suo starter nella sfera.
Torchic non ricordava di aver mai provato una sensazione del genere. Aveva quasi voglia di piangere.
Sono… sono stato scartato… il mio allenatore, dovrà accontentarsi di me… magari non mi vorrà nemmeno, ma mi prenderà solo per poter partire… magari avrebbe preferito Mudkip, o Treecko…-.
Il professor Birch accarezzò la testolina di Torchic, vedendo l’aria afflitta del tipo Fuoco:- Non preoccuparti Torchic! Sei un Pokemon che chiunque sarebbe felice di avere, e il tuo allenatore sarà molto fortunato-.
-Chic…- mugugnò il pulcino poco convinto... quando le porte del laboratorio, si aprirono per la terza volta.
Un ragazzo dai capelli neri, con indosso una maglietta blu elettrico, e dei pantaloncini gialli entro di corsa, finendo per scivolare, e sbattere la faccia per terra.
- Ahia! Oh be’ tutto a posto… solo un po’ d’orgoglio ammaccato. Mi chiamo Adrian e sono venuto qui per prendere il mio starter-.
-Ehm… be’ piacere… comunque l’unico starter ancora disponibile è Torchic…- mormorò un po’ interdetto il professore.
-Ragazzi, se non è fortuna questa! Arrivo per ultimo, e trovo comunque lo starter che volevo! Allora Torchic sei pronto alla nostra grande avventura?!-.
-Chic, chic!- esultò il pulcino saltando in braccio al suo nuovo allenatore.
-Vedo che l’entusiasmo non vi manca- rise il professor Birch- Prendi anche questi: cinque sfere pokè e un Pokedex-.
-Allora quale starter hai scelto?-chiese un uomo moro, sulla quarantina, entrando nel laboratorio.
-Torchic!- dichiarò fiero Adrian, mostrando il pulcino al padre. -Non che avessi molta scelta, visto che era rimasto solo lui… fortuna che era quello che volevo! Te l’ho detto mille volte di sbrigarti stamattina!-.
-Ok, forse ho perso un po’ di tempo, ma in fondo hai trovato lo starter che volevi no? Non ti arrabbiare… e dammi un abbraccio! So che Petalipoli è vicina, ma guai a te se non ti fermi a casa un paio di giorni! Per arrivarci a piedi da qui un po’ di tempo ti servirà… e basterà perché io e tua madre sentiamo la tua mancanza. Mi raccomando Torchic, fai del tuo meglio per aiutare mio figlio!-.
-Chic!- garantì il tipo Fuoco scattando sull’attenti come meglio poteva.
Il professore sorrise vedendo il ragazzo uscire di corsa, con il suo starter che gli trotterellava dietro.
Tutti e tre ce l’avrebbero fatta. Anzi tutti e sei. Ne era più che sicuro.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

E rieccomi con un’altra mini-long in questa sezione. Se gli allenatori sono eccitati quando partono per il loro viaggio, di certo lo saranno anche gli starter che devono essere scelti da loro. Ho voluto usare quelli di terza generazione, perché è stata da quella che ho cominciato a giocare ai giochi di Pokemon.
Grazie mille per essere arrivati fin qui. Vi do appuntamento al prossimo capitolo in cui vedremo i neo-allenatori e i loro starter alle prese con l’inizio della loro avventura.
  
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