Film > Pocahontas
Segui la storia  |       
Autore: The_Kimo    22/06/2020    1 recensioni
Ho voluto cercare di ipotizzare un sequel alternativo al film (diciamocelo, il 2 non era sto granché!)
La Discovery sta tornando in Inghilterra...ma Ratcliffe non è morto! Ed anche da prigioniero è tutt'altro che innoquo!
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Governatore Ratcliffe
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Come sta?"
Pocahontas era in ansia: da due giorni ormai Smith era nella capanna di Kecaka, il vecchio stregone del villaggio, che stava cercando di fare il poossibile per rimetterlo in sesto. Da due giorni l'inglese era nella capanna, da due giorni Kecaka non usciva, e da due giorni Pocahontas non si spostava dall'ingresso della capanna, chiedendo informazioni ogni volta che il vecchio scostava la tenda che fungeva da porta per far entrare aria fresca.
"Biondo Capello è molto forte!" Le disse lo stregone: le sue mani erano coperte di sangue secco. "Ma le ferite sono molto profonde!" Esclamò poi intristendo la ragazza, sulle cui guance spiccavano delle lacrime già mezze congelate. "Ma c'è una buona notizia! La palla di ferro è uscita! E i vermi han mangiato via gran parte delle infezioni!" Fece una pausa nel notare lo sguardo ora speranzoso di Pocahontas: "Ora però dovrò usare le fiamme per chiudere le ferite! La sua schiena soffrirà molto!"
La figlia del capo sospirò: "Se servirà a salvarlo, fallo! Non voglio che muoia!" Decise tornando a piangere, ma stavolta di speranza.
"Gli ci vorranno mesi per tornare in piedi!" Chiarì lo stregone. "Se anche poi sopravvivesse...non potrà mai parlare!"
"In che senso?" Chiese la ragazza preoccupata. 
"La sua lingua!" Disse Kecaka mentre era in procinto di rientrare nella capanna: "Gli è stata tagliata!"
 
*
 
"Muori!" Urlò Jones recidendo la testa di un'indiano intento ad arrampicarsi sulla fiancata della Godspeed, ormai attaccata da quasi tutti i lati. Erano almeno un centinaio gli uomini e le donne che si stavano lanciando addosso alla sua nave, privandola di tutte le vie di manovra e costringendola a combattere. 
Sul ponte di coperta erano già saliti almeno una dozzina di indigeni, incredibilmente a torso nudo, nonostante il gelo, e stavano tenendo egregiamente testa ai sedici uomini della guardia di maestra, due dei quali giacevano agonizzanti sul pagliolato. Il castello era stato preso d'assalto da un uomo sui cinquant'anni, calvo, con un cerchietto pieno di piume rosse, che aveva morso la gola di un giovane marinaio ed ora, assieme ai suoi uomini, stava lanciando frecce verso il cassero, che era rimasto in mano agli inglesi grazie agli otto soldati che dal casseretto sparavano contro gli indigeni che tentavano la scalata delle murate. Oltre che per i diciotto marinai che, terrorizzati per le loro sorti, si battevano meglio che potevano per riprendersi la nave.
L'anziano pennuto, probabilmente capo di quel villaggio, balzò sul ponte, brandendo due delle strane asce di pietra indiane, e spaccò il cranio del nostromo, incastrando una delle sue armi in mezzo ai suoi occhi. Accanto a lui, Peter, il dodicenne mozzo della nave, reagì con incredibile destrezza, infilandogli il suo pugnale sotto l'ascella, facendogli cacciare un urlo di dolore così forte che per un momento tutti i suoi guerrieri furono distratti dal grido. 
"AAAAH" Con un urlo selvaggio, Jones si lanciò alla carica: percorse i due passi che lo separavano dall'accesso della scala che conduceva sul casserod al ponte, e a colpi di daga abbattè due indigeni, seguito poi a ruota da sei dei suoi uomini, che vedendo la foga del capitano non vollero rischiare di sfigurare davanti ai suoi occhi.  Costui tirò una spallata ad un trerzo avversario, mandandolo ad inciampare sull'affusto di un cannone, ed approfittò della caduta per calare la lama sul suo inguine, che venne dilaniato dal metallo ed iniziò a zampillare sangue. Con altri quattro passi cercò di avvicinarsi al giovane Peter, per salvarlo dall'ira del capo indiano ferito, ma non fece in tempo! Trovò il ragazzino con diversi buchi nella testa, causati dal Tomawak rimasto in mano al vecchio indigeno, che lo osservò in cagnesco prima di lanciarglisi addosso.
Era un uomo basso ma incredibilmente muscoloso, malgrado ora il suo braccio sinistro pendesse inerte sul fianco col sangue che fuoriusciva a fiotti dall'ascella. L'indiano menò una serie di colpi molto veloci verso Jones, i primi dei quali furono parati con relativa facilità, ma la cosa non durò a lungo. Un fendente della strana ascia aprì la manica destra della giubba del capitano, facendone uscire un rivoletto di sangue scuro. A questo colpo seguì un poderoso calcio, che mandò al tappeto il marinaio. 
Jones, ritrovatosi con la schiena sul ponte, vide la sagoma del capo indiano incombere su di lui col tomawak alzato, pronto ad essere calato su di lui. Sentendo il dolore sul petto infiò una mano sotto alla giubba...e trovò la sua pistola...Ti prego Signore, pensò, fa che sia carica!
Non molta gente lo avrebbe detto, ma a quanto pare gli spiriti in cui gli indiani credevano, quel giorno dormivano! Ed il Dio degli inglesi era ben sveglio!
Il colpo centrò in mezzo al naso il capo indiano, che crollò all'indietro privo di vita, causando la distrazione di uno dei suoi guerrieri, che si voltò per un istante, ritrovandosi una gaffa infilata nella gola.
Questo diede nuovo vigore a soldati e marinai: a suon di proiettili e spade riconquistarono il ponte di coperta, sebbene non senza perdite, e gli indiani rimasti si radunarono sul castello, dal quale protendevano le loro armi per tenere a distanza gli inglesi, stremati per lo scontro. 
"Soldati!" Urlò Jones infilandosi dietro l'albero maestro, in modo da usarlo come scudo per la sua pellaccia. "Sulla coffa di maestra, presto! Sbarazzatevi di questi idioti!" Si voltò ad indicare alcuni marinai, acquattati dietro l'affusto dei cannoni per proteggersi dai dardi: "Presto, spiegate la gabbia! Non potremo accedere al trinchetto, ma se spieghiamo almeno la gabbia e la randa potremo allontanarci e costringere quei selvaggi a rituffarsi in mare!"
In pochi secondi le sartie di maestra brulicavano di uomini: solo una dozzina di essi rimasero sul ponte per impedire agli indiani di scnedere dal castello, tutti gli altri si precipitarono ai propri posti. In un paio di minuti le canoe ormeggiate ai lati della nave vennero ribaltate o distrutte dal movimento dello scafo, mentre i soldati presero posto sulla coffa e fecero cadere una pioggia di piombo sul castello. 
Jones sperava che questo avrebbe spinto gli ultimi guerrieri Powatan ad abbandonare la nave, ma questi invece affrontarono le gaffe ed i mezzimarinai che si opponevano a loro e si ributtarono sul ponte, causando una nuova mischia ancor più fitta della precendente, il tutto mentre i soldati non cessavano di ricaricare e sparare. Fu proprio uno di questi spari a mettere fine allo scontro: un barile di polvere da sparo era stato scelto da un indiano come supporto dal quale scoccare le sue frecce, e la pallottola diretta a lui mancò di poco il bersaglio, andando invece a colpire il suo piedistallo.
L'esplosione fu decisamente violenta: il castello venne sventrato, così come quasi tutti coloro che occupavano sia esso che il ponte di coperta, mentre l'albero di trinchetto, colpito in pieno dall'esplosione, si spezzò inclinandosi verso dritta e finendo in mare, dove fece da perno per la rotazione della nave, chje si trovò poco tempo dopo ad averela fiancata di sinistra rivolta verso il villaggio e la prua nel letto del vento, andando così a fermarsi.
Jones si rialzò dolorante: alcune schegge si erano conficcate nella sua gamba destra, ma lo stivale lo aveva protetto quasi del tutto.
Lo stesso non si poteva dire della sua nave! Non correva certo pericolo di affondare, ma ne era uscita davvero malconcia! Guardò verso l'alto: la gabbia sbatteva, per fortuna non aveva preso fuoco, ma la coffa di maestra era andata in mille pezzi, facendo piombare i suoi occupanti sul ponte della nave, dove ora agonizzavano doloranti.
"Capitano, sta bene?" Era Nathanael, il primo ufficiale, che si trovava al coronamento ed era uscito quasi illeso dall'esplosione. 
"Credo di sì!" Rispose Jones zoppicando verso prua. Si provò a guardare attorno...almeno venti indiani respiravano ancora, seppur a fatica, e dal cassero i marinai sopravvissuti stavano dirigendosi verso il centro della nave. Attendevano ordini.
"Uccidete subito i nemici feriti e gettateli in mare!" Disse cercando di nascondere il dolore fisico che provava: "Portate sottocoperta i nostri feriti e cercate di medicarli! Poi mettiamoci al lavoro per lapazzare l'albero e rimettere la nave in moto!"
Mentre i supestiti eseguivano l'ordine, Nathanael si avvicinò al capitano: "E con il villaggio signore?"
Jones osservò l'ammasso di capanne sulla terraferma: tre dei cannoni di sinistra non erano stati divelti dagli affusti, quindi potevano fare fuoco..."Distruggetelo!"
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pocahontas / Vai alla pagina dell'autore: The_Kimo