La giovane dalla chioma rossa oltrepassa la grande porta di quel palazzo ormai abbandonato da anni. Quel palazzo in cui sua madre le proibì severamente di avventurarsi, ed Alfreda gliene spiegò la ragione: quel castello appartiene alla famiglia Ushieomiya, che si diceva essere una potente famiglia di stregoni. La ragazza ha sempre obbedito ahli ordini materni, fino a quel momento almeno: una strana musica proveniente da un pianoforte l'ha attratta in quell'antico palazzo. L'ha attratta e non s anemmeno lei perchè: si concentra meglio. è una musica da prima dolce ma, se la si ascolta bene, si possono percepire delle note malinconiche e tristi, una tristezza ed una malinconia che giungono fino al cuore della ragazza dai capelli rossi. Si ferma di fronte ad una porta chiusa, al di là di essa pensa, c'è colui o colei che suona il pianoforte. La candida mano della ragazza inizia a tremare mentre sfiora la maniglia. " Coraggio, Kairi! ". Sussurra solamente la rossa, per poi proseguire il proprio monologo. " Devi entrare ". Si fa coraggio ancora una volta per poi aprire finalmente la porta. Di fronte a lei qualcuno di spalle sta suonando il pianoforte: indossa un lungo mantello nero che ne copre il vestiario per intero, tuttavia ciò che la ragazza nota da suito è la chioma rossa di quel giovane. " Così simile alla mia. Ma come... ". Sussurra nuovamente l'erede della Duchessa Williams. Improvvisamente e come se l'avesse sentita il misterioso ragazzo smette di suonare.

" Di solito la mia musica attira solamente creature soprannaturali: ti confesso che la tua comparsa mi lascia alquanto perplesso ". Quella voce! Kairi è sicura di non averla mai udita prima, allora come mai la percepisce così dannatamente familiare? ! Allora? Non hai nulla da dire? ". Chiede poi il rosso, interrompendo ogni possibile pensiero della fanciulla, e Kairi pare quasi riscuotersi da quello che potrebbe definire un sogno ad occhi aperti.

" E... ecco, io... veramente... ". Borbotta. Solo dopo qualche istante riesce a tornare in sè ed a proporre una frase a senso compiuto, senza più balbettare sillabe incomprensibili. " Mi dispiace di essere entrata senza invito, ma la musica che stavate suonando mi ha attratta " Ammette la ragazzina. Pur non mostrandole il volto e dandole ancora le spalle il giovane sogghigna compiaciuto. In seguito si alza per poi voltarsi verso Kairi mentre, per un solo istante, una brezza gelida sfiora la figlia della Duchessa.

" Avvicinati ". Fa solamente lui, mentre lei rimane sconvolta: anche gli occhi di quell'uomo sono uguali ai propri. Dopo alcuni istanti di esitazione tuttavia, la fanciulla muove alcuni passi fino ad arrivare vicina a lui.

" Chi sei tu? ". Chiede in un sussurro, ma lui non le risponde.

" Siediti ". Suona quasi come un ordine il suo, mentre con un cenno della mano indica lo sgabell osu cui, poco prima, sedeva lui. Kairi rimane perplessa ancora qualche istante, in seguito tuttavia obbedisce: le fa uno strano effetto, è come se già fosse stata in quel luogo. " Ed ora, suona. Suona la melodia che ti detta il cuore ". Fa ad un certo punto il rosso, rimanendo dietro a Kairi e chinandosi lievemente, posando poi le mani su quelle di lei. " Coraggio ". La incita. Lei prende un profondo respiro per poi iniziare a suonare: inconsciamente da vita a quella stessa, identica melodia. La stessa che poco prima quell'uomo suonava.

" Cos'è questa sensazione nostalgica? ". Chiede più a sè stessa la rossa. " Dimmelo, ti prego: chi sei tu? ". Chiede poi. Lui esita qualche istante per poi avvicinare lentamente il viso al suo orecchio.

" Io sono... ". Questo è tutto ciò che Kairi ode: una lacrima involontaria riga il suo viso mentre una farfalla dorata le passa accanto: quell'uomo è scomparso ma, stranamente, Kairi non pare esserne sorpresa. Mentre le lacrime iniziano a scorrere sul suo viso ricomincia a suonare la musica che le detta il cuore.

Chi sarà mai l'uomo misterioso che Kairi Williams incontra al vecchio palazzo degli Ushieomiya, che si dicevano essere una potente famiglia di stregoni?