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Autore: MaryFangirl    27/06/2020    5 recensioni
Un incubo ricorrente fa sprofondare Kaori nei meandri del dubbio. Fin dove la condurrà il fatto di sognare la propria morte?
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Mick Angel, Ryo Saeba
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Quando Miki se ne va, due ore dopo l'inizio del decondizionamento, non mi sento affatto bene. Deve aver scavato a fondo nel mio inconscio per farmi sbarazzare della stretta di chi mi ha spinto a suicidarmi. E non vi si è ancorato a caso. Ha fatto affidamento sulle mie paure, i miei dubbi e le mie emozioni a fior di pelle. Sulla sensazione che, nonostante tutto quello che è successo tra di noi, Ryo non mi ami davvero.

Miki è riuscita a distruggere tutto ciò che quel vile criminale ha costruito in me, ma sono rimasta segnata. I miei dubbi non si dissiperanno così facilmente. E sebbene Ryo sia stato molto esplicito con i suoi sentimenti e rimorsi, sebbene mi fidi di lui più di chiunque altro, non posso fare a meno di dubitare. È troppo bello. Chi mi dice che non lo sta facendo solo per tranquillizzarmi e poi si tirerà indietro di nuovo?

Il pensiero mi spezza il cuore. Mi gira la testa e ho la nausea. Esco dalla mia stanza il più velocemente possibile e vado dritta in bagno. Non ho niente da vomitare a parte la bile amara che mi brucia la gola, ma il mio stomaco si solleva finché non ce la faccio più.

"Kaori? Tutto bene?"

Dall'altro lato della porta, Ryo sembra preoccupato, ma sono incapace di rispondergli. Non ho più forze. Crollo in ginocchio, poi mi sento cadere di lato. La mia spalla urta contro il muro e scivolo all'indietro senza riuscire a trattenermi. Improvvisamente sento la presa di Ryo fermare la mia caduta e mi ritrovo contro il suo ampio petto.

"Kaori? Che ti succede? Kaori? Rispondimi!"

Sono stufa di essere così debole. Sono stufa di essere il giocattolo degli altri. Sono stufa che i miei sentimenti vengano calpestati da uomini senza scrupoli, compreso il mio partner. Devo ribellarmi. Devo cambiare tutto questo. E per iniziare, troverò il bastardo che ha osato rendermi così pietosa per fargli trascorrere un bel quarto d'ora. Sarà meglio che Ryo non intervenga.

"Ti riporto a letto"

Mi sento sollevata da terra. Tra le braccia dell'uomo che amo, mi concedo cinque secondi di benessere, poi dico con tono più fermo possibile:
"No. Mettimi giù Ryo, per favore"

"Ma, Kao..."

"Mettimi giù, Ryo"
Deve aver sentito la determinazione nella mia voce, perché mi lascia delicatamente in piedi. Il suolo barcolla un po', ma mi tengo stretta al suo braccio. So di cosa ho bisogno.

"Portami in cucina, per favore"
Lui obbedisce senza discutere. Non l'ho ancora guardato. Raduno il mio coraggio. So che mi servirà.

Una volta in cucina, lo dirigo verso l'armadietto, tiro fuori la sua bottiglia di whisky e ne bevo un lungo sorso, direttamente dal collo. L'alcool mi fa tossire e mi brucia l'esofago, ma le mie idee si schiariscono e soprattutto il mio stomaco si calma. Mi sento un po' meglio.

"Tutto bene, Sugar?" mi chiede gentilmente Ryo.

"Vorrei sedermi"
Mi conduce al tavolo e mi aiuta a sedermi, poi si sistema accanto a me. Finalmente lo guardo, osservandolo attentamente per la prima volta da quando mi ha salvato. I suoi lineamenti sono tirati e pallidi, e i suoi occhi espressivi non nascondono nulla della sua preoccupazione. È cambiato. È davvero cambiato. Ma voglio esserne sicura. Quindi tendo la mano sul tavolo. Aspetto che risponda, senza costringerlo a fare nulla.

Quasi immediatamente lui la prende, la stringe delicatamente, poi la porta alle labbra, senza distogliere lo sguardo da me. I suoi occhi grigi si addolciscono e assumono una luce sconosciuta, che mi smuove le viscere. Sento che non mi sta prendendo in giro. Ho l'impressione che non si tirerà indietro. In ogni caso, se lo farà, questa volta non sopravvivrò. Il mio cuore martoriato non resisterà.

"Come ti senti?" mi chiede, posando la mia mano ma senza lasciarla andare.

"Non bene" ammetto senza mezzi termini, "ma si sistemerà. Ryo, voglio regolare i conti con questo tipo subito"
"Mick e Falcon non tarderanno" dice alzandosi. "E nel frattempo, ho quello che ti serve per ravvivarti, Sugar"

Mi bacia la mano un'ultima volta prima di lasciarla, va verso il frigo e tira fuori un piatto coperto di alluminio. Lo riporta sul tavolo, lo rivela e io posso solo salivare. Yakiniku*! Sa che ne vado matta e di solito non esita a prendere in giro la mia propensione a ingozzarmi più di quanto dovrei. Ma questa volta si limita a impilare tutto su un piatto e infilarlo in microonde. Quando mi rimette il piatto davanti, divoro tutto in un boccone.

Mentre mangio, lo osservo guardarmi, mi dettaglia da tutte le angolazioni. Sono un po' imbarazzata e sento che le mie guance si stanno cuocendo, ma allo stesso tempo apprezzo l'attenzione. Per la prima volta mi ammira a lungo, senza commenti sgradevoli, senza disprezzo nei suoi occhi, e mi piace molto. Mi sento davvero meglio.

Lui spizzica qualche spiedino e ne scalda degli altri, e in un batter d'occhio svuotiamo il piatto. È passato molto tempo dall'ultima volta che abbiamo condiviso un pasto e devo ammettere che mi è mancato molto. Sono finalmente in posizione di attacco.

"Vado a farmi una doccia" dico alzandomi. "E poi andremo a prendere a calci questo delinquente. Grazie, Ryo"

"Ma ti prego, Sugar"

Si alza a sua volta, si avvicina a pochi centimetri da me, poi mi posa teneramente una mano sulla guancia. Posso contare le pagliuzze scintillanti del suo sublime sguardo di onice. Sento il respiro che esce dalle sue labbra sulle mie. Il tempo sembra fermarsi. Dopo alcuni secondi mormora:

"Sto morendo dalla voglia di baciarti, Kaori. Ma non so se ne hai ancora voglia. Quindi facciamo così: puoi baciarmi quando lo desideri. Se non vuoi farlo, lo capisco. Se hai bisogno di tempo, aspetterò"
"Io...ho bisogno di...un po' di tempo, Ryo" balbetto, sconvolta. "Devo...fare il punto...delle mie emozioni"

Mi sorride, poi mi bacia teneramente sulla fronte. Le sue labbra mi bruciano e mi lasciano come una cicatrice invisibile. Il mio corpo si liquefa e mi manca il respiro. Lo amo. Lo amo! Le mie emozioni, fino ad ora assolutamente assenti, si innalzano in me come uno tsunami devastante. Per non soccombere alla loro violenza, mi aggrappo alle sue spalle. Mi circonda con le sue braccia, sostenendomi molto efficacemente.

Mi lascio andare. Mi sento così bene, nel calore e nella sicurezza del suo abbraccio! Appoggio la testa sul suo petto e lui passa le braccia intorno alla mia vita. Mi tiene contro di sé senza dire una parola, ma i suoi gesti la dicono lunga. Ryo non è loquace, e so che si esprime molto meglio con uno sguardo o un gesto che con mille parole.

Rimaniamo allacciati per un minuto buono e il mio morale sale di diversi gradi. Se fossimo rimasti nella fase precedente, si sarebbe contorto per districarsi e avrebbe borbottato vaghe scuse, ma ora mi tiene tra le sue braccia senza cercare di fuggire. È così piacevole! Alla fine, sono io che mi separo per prima. Ho davvero bisogno di questa doccia!

Mi lavo alla massima velocità, poi indosso abiti larghi adatti a combattere. Sono determinata a punire a colpi di martello il bastardo che mi ha fatto precipitare nel vuoto. Sentirà ogni colpo, è sicuro!

Quando torno in salotto, Mick e Falcon si stanno sedendo sul divano.

"Buongiorno Kaori" dice Falcon senza scomporsi.

"Buongiorno Umi"

"Mia Kaori adorata!" esclama Mick prima di correre verso di me. Ma prima che io possa tirare fuori il mio martello 'Pervertito special', Ryo estrae la sua Python e la punta sotto il naso dell'ex sweeper che impallidisce a questa visione e soprattutto all'aura omicida che il mio partner emette.

"Basta con lo show, Mick" afferma con voce fredda come il ghiaccio. "Smettiamola di giocare. Tu non ti avvicini più a Kaori e io la smetto con le mie idiozie. Amo Kaori e non permetterò a nessuno di farle del male. Mai più. Quindi vai da Kazue e sii felice"

Mick, senza parole per lo stupore, rimane immobilizzato mentre Falcon sorride maliziosamente sotto i baffi. Non riesco a vedere l'espressione di Ryo, in piedi tra Mick e me, ma posso vedere la tensione nei muscoli della sua schiena. Deve essergli costata una dose enorme di coraggio ammettere il suo amore per me davanti ai suoi migliori amici. E quest'affermazione davanti a tali testimoni mi rassicura più di ogni altra cosa. È finalmente pronto a impegnarsi ufficialmente. E questo, per me, vale più di tutti i gioielli e i fiori del mondo. Mentre combatto contro le lacrime per l'emozione e per la sconfinata felicità che mi travolge, Mick alza le mani in segno di sconfitta e dice:

"Va bene, Ryo. Nemmeno io gioco più"

"Ho la tua parola?"

"Sul mio onore. E io ho la tua?"

"Su tutto ciò che mi è più caro"

Ryo rinfodera la sua pistola ed entrambi prendono posto sul divano. Mi siedo accanto al mio partner che si gira verso di me sorridendomi e guardandomi teneramente, poi si rivolge ai suoi compari:

"Allora ragazzi, cos'avete trovato?"

"Si chiama Yoshihiro Umezawa" inizia Falcon. "Un rinnegato dei Senju-kai. Il suo capo lo ha preso a calci dopo che aveva fallito le prove per diventare un vero e proprio yakuza per la terza volta. Quindi naturalmente ha pensato..."

"...che uccidere City Hunter avrebbe dimostrato al suo capo che non è un incapace e che è degno di diventare yakuza", finisco senza che ci siano sorprese. "Che buffone!"

"Ed è stato subdolo" dice Ryo incupendosi. "Prendersela con noi minando Kaori..."

Mi prende la mano e la stringe delicatamente nella sua, e questo gesto mi scalda il cuore. Sento che sto risalendo la china a grande velocità. Ryo non si tirerà più indietro, ne sono convinta. Ma prima di avanzare con lui...

"Dov'è questo Yoshihiro Umezawa?" chiedo con calma. "Ho una piccola visita di cortesia da rendergli"

"Figurati che questo squallido tizio si è fatto espellere dal suo tugurio" dice Mick con disprezzo, rivolgendomi uno sguardo caloroso, chiaramente felice per me. "Dorme letteralmente sotto i ponti. Di solito rimane nei pressi del parco di Shinjuku, perché non può allontanarsi troppo dal vostro appartamento per rimanere nel raggio del walkie talkie"

"Si è reso conto di essere stato smascherato?"

"Non credo proprio" dice Ryo. "Ho disattivato il talkie, ma non può immaginare di essere stato individuato. Sa solo che il suo tentativo di manipolarti non è ancora riuscito"

"Uno dei miei informatori lo tiene d'occhio" annuncia Falcon con un sorrisetto spaventoso. "Vi porterò da lui, poi vi regolerete voi"

"Perfetto, Umi, grazie" dico alzandomi, imitata da loro. "E grazie, Mick"

"Ma ti prego, mia bella" dice lui, abbracciandomi come un fratello maggiore con la sua sorellina. "Ti auguro di essere felice, Kaori"

"Non preoccuparti più per me, Mick"

"Penso che non sia più necessario in effetti" dice, scambiando uno sguardo consapevole con Ryo. "Forza, City Hunter! All'attacco!"

Mi metto una giacca e Ryo indossa il suo spolverino, e usciamo dall'appartamento. Mick ci saluta e torna all'ovile mentre Falcon si mette al volante della sua jeep. Non sono nemmeno nervosa che sia lui, cieco com'è, a guidare. È incredibile.

Ci conduce sul lato ovest e scendiamo per trovare un mendicante in stracci che ci indica il ponte più vicino. Umibozu ci lascia continuare da soli e cammino accanto a Ryo, focalizzata sul mio obiettivo. Non voglio uccidere questo tipo, ma sentirà parlare di Kaori Makimura!

Una volta in vista del ponte, capisco meglio perché questo Umezawa è stato cacciato da Senju-Kai, che non è nemmeno l'organizzazione più selettiva di Tokyo. È evidente che non abbia inventato l'acqua calda. Ma ribollo di collera. A causa di questo rifiuto umano disteso su dei cartoni sotto il ponte e che russa beato, quasi ho commesso l'irreparabile separandomi da Ryo per sempre.

Fiancheggiata da Ryo, mi incammino verso il tizio che ha il buon gusto di svegliarsi e sembra terrorizzato nel vederci.

"Ci...City...Hunter...aaaah!"

"Squittisci come un topo, Umezawa" dico con voce tagliente, piantandomi di fronte a lui e ancorando saldamente i piedi per terra. "Quindi è te che devo ringraziare per le mie notti irrequiete e i pensieri oscuri?"

"Io...io...io non..."

"Non sei fortunato, non sono il tipo che uccide subito" annuncio facendo apparire il mio martello più grande, quello da 500 tonnellate in titanio che nessuno, nemmeno Ryo, ha mai dovuto subire. "Ma subirai la collera di City Hunter!"

"Pi...pietàààà!"

Sento Ryo ridacchiare discretamente alle mie spalle, deve esultare di non essere dalla parte sbagliata del martello, per una volta. Come un battitore di baseball, faccio oscillare la mia arma prima di lanciarla sulla testa di Yoshihiro Umezawa. Quest'ultimo, completamente k.o., rimane a terra per un po', fino a quando non sollevo il martello e Ryo lo afferra per il colletto. Lo scuote un po' e il poveraccio ha la cattiva idea di svegliarsi.

"Ma...che...eeeeeh! Noooo!"

Ryo inizia a schiaffeggiarlo dappertutto e la faccia del delinquente si copre di lividi e sangue. Non mi piace molto questa tappa, ma è essenziale per la nostra protezione. Soprattutto per la mia. City Hunter deve farsi rispettare e inviare un segnale forte all'ambiente. Quando il tipo sembra ormai la polpa di un'arancia schiacciata, Ryo si ferma e gli dice, minaccioso come non mai:

"Che ti serva di lezione, Umezawa! Non puoi attaccare City Hunter senza pagarne il prezzo. E City Hunter siamo noi due. Ricordatelo. Capito?"

"Ca...capito" articola con difficoltà il burattino nelle sue mani.

"Kaori?" mi chiede Ryo lasciando cadere la sua preda a terra senza riguardo. "Un ultimo botto?"

"Con piacere, partner" gli sorrido mentre mi preparo a schiacciarlo di nuovo.

"Pi...pietààà!"

Baaaam! Il martello spiattella di nuovo lo scarafaggio e sono finalmente soddisfatta. Sospiro di sollievo, sentendo i nodi della tensione che si sciolgono.

"Aaah! Mi sento molto meglio!"

"Tanto meglio" dice Ryo, posandomi delicatamente la mano sulla schiena. "Che ne dici di rientrare, partner?"

In risposta, appoggio la testa sulla sua spalla e afferro un lembo del suo spolverino, e ci rimettiamo in cammino. Attraversiamo il parco, deserto in questo giorno seguente al Natale, e rabbrividisco un po'. Ryo mi circonda con il suo braccio e mi fa passare sotto lo spolverino, e mi sento finalmente al mio posto. Sono vicino a Ryo, tra le sue braccia. Ho trovato il mio posto in questo mondo.

Sono pronta. So che non tutto si è risolto e che i dubbi richiederanno tempo per scomparire, se mai succederà, ma voglio andare avanti. Voglio vivere. E voglio vivere con l'uomo che amo. Mi fermo e mi giro, affondando con il viso nel maglione del mio partner. Lui non dice nulla, mi circola tra le sue braccia e mi lascia piccoli baci tra i miei capelli corti. Finalmente trovo il coraggio di alzare lo sguardo e tuffarmi nell'oceano di acciaio dei suoi occhi.

"Ti amo, Ryo"

Mentre si abbassa verso di me, mi alzo sui punti dei piedi. Le nostre labbra si incontrano per la prima volta, ma certamente non l'ultima. La neve inizia a cadere dolcemente intorno a noi, non riuscendo a raffreddare i miei ardori mentre scopro con gioia i tesori del mio compagno. La vita comincia per noi. Non avrei potuto chiedere un regalo di Natale più bello.

 

 

 

*varietà di piatti a base di carne alla griglia, spesso accompagnata da diverse verdure.

 

 

Ed eccoci arrivati al finale di questa long breve (piccolo ossimoro) come vi avevo anticipato ^__^ spero vi sia piaciuta, ma attendete altre storie che ho in cantiere (una finita, le altre da lavorarci ancora in quanto al momento mi sto occupando anche di una fanfiction di un altro fandom ^^) e che mi auguro apprezzerete come le ho apprezzate io. Ringrazio chiunque abbia letto e gradito la storia, ma come sempre un cuoricino in più va a chi ha commentato: Kaory06081987, Stellafanel87, Saori Chan, luciadom, Kyoko_09, Alice21. A presto :)

  
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