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Autore: ReikaDragneel94    28/06/2020    1 recensioni
[Izuku Fem!]
-Ti propongo un accordo pacifico che dici?- Sospirò con le braccia al petto
-Non faccio accordi con te chiaro nerd!- Abbassando un po’ il capo contro il suo
-Se entriamo entrambi all'accademia, cosa che accadrà a parere mio- continuò come nulla fosse, -Risolveremmo i “nostri” dissapori alla prima occasione che dici?-
-Penso che sei una codarda-
-Vedila come vuoi- scrollò le spalle, -Ormai tu non mi spaventi più come quando eravamo piccoli- seria, -Ho conosciuto gente più pericolosa quando ero via- orgogliosa, -E non sarai tu a vanificare tutti i miei sforzi per migliorarmi- spingendolo un po’ indietro per scendere.
***
Ciao, sono nuova in questo fandom, spero di avervi incuriositi, lasciate un commento di qualsiasi genere, soprattutto quelli che mi potrebbero aiutare ad migliorarmi, a presto ^_^
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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5° Attacco
 
 
 
La signora Bakugo accolse felicemente i due ragazzi ed abbracciò espansiva la povera Izuku che rimase travolta da tutta quella felicità e la trascinò per fino in casa, lasciando shockato il figlio per nulla preparato da quel genere di reazione. Quest’ultimo entrò con fare annoiato e sentì sua madre ringraziare la più piccola per quella fasciatura, domandandosi se in effetti gli avesse detto qualcosa in proposito; dall’altro canto, Izuku disse solo che era stato un dovere, -Ah se fosse per te sarei rimasto ferito piccola nerd?- Seccato
-Ma che dici Kacchan!?- Voltarsi a guardarlo, -Ti ho aiutato perché ti si leggeva in faccia che non saresti tornato a casa prima di cena per farti curare-
-Oh è stato per pietà?- Irritato
-Ma perché stiamo litigando per una cavolata del genere?- Sospirò, -Comunque la ringrazio per l’invito Mitsuki san, anche se sarei dovuta essere tutt’altra parte- ridacchiò nervosa
-Come sarebbe a dire? Mio figlio ti ha rapita?- Spiazzata
-Eh? Oh no!- Lo difese subito agitando le mani in avanti, -Non era... un impegno urgente, così ho... preferito venire qui, anche se abitiamo a pochi metri di distanza- sorrise
-Beh... non volevo farti cenare da sola, ho saputo che “vivi” da sola adesso-
-Sì, ma non per molto- scosse la testa, -Mamma dovrebbe sistemare i suoi impegni lavorativi e poi verrà a trovarmi-
-Capisco... sai... mi si è stretto il cuore sapere che dal giorno all’altro tutta la tua famiglia se ne andata-
-Ci è dispiaciuto anche a noi a dire il vero, ma papà ha voluto portarci con lui e poi grazie alcuni medici dove ci siamo trasferiti... mi hanno aiutato diciamo così- mentì a metà
-Davvero?-
-Sì, qui il medico mi disse che ero una quirkless e come potrà immaginare mi sconvolse per tutto il tempo, anche se non mi ha quasi mai abbattuta completamente; una volta arrivata in America, dopo un fatto particolare, i medici di lì hanno costato che qui o avevano manipolato i risultati o semplicemente avevano sbagliato a leggere i segnali- si grattò la nuca
-Davvero?- Scettico Katsuki avvicinandosi
-Sì, a quanto pare risulta così a loro, il mio quirk è... basato sull’emozioni ed è uno di quelli classificati come Quirk “emotivi” ed sono molto rari-
-Wow sentito Katsuki? Izuku ha un bel quirk... cambiando argomento, come ti trovi a scuola?-
-Bene, le lezioni non sono così pesanti come pensavo, anche se le esercitazioni pratiche da eroi sono quasi massacranti- ridacchiò, -Ora Mitsuki san avremmo dei compiti, possiamo studiare qui?-
-No, studieremo in camera mia, vieni nerd- trascinandola via
-Ehi! Che modi!- Si lamentarono le due
-Lascia la porta aperta Katsuki ok?! Voglio sentirvi- assottigliò lo sguardo simile al figlio
-Sì, sì, vecchia!- Irritato.
Katsuki spinse dentro la ragazza e socchiuse la porta, cosa che fece ricordare alla verdina che Mitsuki gli aveva chiesto di tenerla aperta, ma dovette zittirsi all’occhiataccia del giovane, che poco dopo la raggiunse sul letto. Izuku iniziò ad indietreggiare che finì contro la parete, facendo sfoggiare un ghigno divertito al biondo, -Non dicevi che non hai paura di me?-
-Infatti non mi intimorisci- secca e trovando una calma che non provava
-Oh davvero?-
-Non mi faresti nulla, se no dovresti spiegare a tua madre perché hai socchiuso la porta invece di tenerla aperta-
-Lo sai che non me ne importa nulla di quel che pensa quella donna-
-Giusto ma la temi- ridacchiò
-Adesso parliamo seriamente- serio ignorando quel commento, -Non credo ad una sola parola di quello che le hai detto sul tuo quirk-
-E te pareva, per te mento soltanto- sbuffò
-Dimmi allora... ti interessa qualcuno della nostra classe?-
-Eh?-
-Ti piace qualcuno?- Avvicinandosi al suo viso
-Ma che... ohi togliti!- Lo spinse via con un po’ troppa forza.
Katsuki, non aspettandosi una tale reazione o meglio, tutta quella forza, andò a sbattere contro la parete e picchiando la testa, cosa che fece accorre la signora Bakugo che aprendo la porta si ritrovò una scena al quanto singolare. Izuku era parzialmente sdraiata con le braccia propense come se avesse spinto qualcosa lontano da se e vedendo che il figlio era spiattellato contro il muro, immaginò che fosse effettivamente così; per la sicurezza della loro ospite, Mitsuki cercò di mantenere la calma che gli rimaneva, doveva aspettarsi qualcosa del genere, da quel cretino del figlio.
-Si può sapere che è successo?- Immaginandosi già la risposta
-Nulla!- Dissero i due nel panico
-Davvero?- Incrociò le braccia al petto
-Certo che sì- quasi imbarazzata Izuku
-Farò finta che tu!- Indicando il figlio, -Abbia tenuto la porta aperta come ti avevo detto-
-Senti un po’ strega, io ed Izuku dovevamo parlare in privato e poi l’avrei riaperta- secco
-Ma non mi dire, solo parlare eh?- Alzò un sopracciglio
-Certo che sì!- Rispose il figlio irritato
-Allora mi spieghi come sei finito contro il muro? Dubito che ci sei finito da solo e di tua volontà- lui rimase muto, -Bene... ora studierete in salotto- uscendo
-Grazie- le sorrise tesa Izuku, seguendola.
La ragazza si sentì più calma una volta tornata in salotto sotto l’occhio vigile della donna; non riusciva a capire per quale stramaledetto motivo “l’amico” si fosse comportato in quel modo e poi fargli una domanda del cavolo come quella e non era nemmeno la prima volta che gliela rivolgeva. Sospirò esasperata con se stessa, non riusciva a trovarci un senso logico, ma non vedendo via d’uscita da quei pensieri decise di buttarsi sullo studio e nel momento che lo fece, fu raggiunta da Katsuki, che era ancora irritato per prima.
-Ehm... tutto ok?- Gli chiese
-Tch! Pensa per te- sibilò
-Sei tu che mi sei “saltato” a dosso senza apparente motivo e fare domande... scomode- per poi inclinare la testa di lato, -A meno che...- pensierosa
-A meno che, cosa?- Sulla difensiva
-Che tu non l’abbia fatto per aiutare qualcuno della nostra classe- scrollò le spalle
-Ma quando mai farei un favore a qualcuno?- Stizzito
-Giusto- ridacchiò, -Tu lo faresti solo se ci fosse un tornaconto per te- sorrise calmo; -Comunque la domanda rimane, per quale motivo ti stai “impicciando” dei fatti miei?-
-Non sono solo affari tuoi- schioccò la lingua sul palato
-Lo sono invece-
-No!- Sbottò
-Sì!-
-Che avete da urlare!?- Intervenne Mitsuki
-Kacchan non vuole ammettere che ho dato la risposta giusta alla domanda d’inglese e per giunta non vuole studiare- incrociò le braccia sotto il seno
-Ma che diamine blateri!?- Katsuki irritato sottovoce, ma stupito
-KATSUKI!- Mollandogli un pugno in testa, -Mettiti sotto con lo studio... a proposito Izuku cara ti piace ancora il katsudon?-
-Sì, perché?-
-L’ho fatto per cena-
-Non si doveva disturbare-
-Nessun disturbo- sorrise lei, -Vado a finire la cena; fra non molto dovrebbe tornare anche mio marito- tornando in cucina
-Sei veloce a mascherare una discussione, quanti segreti sei riuscita a mantenere?- Commentò Katsuki una volta soli
-Tanti e tali rimarranno- fece un mezzo sorriso.
Katsuki avrebbe voluto allungarsi e mordere quelle labbra e solo a quel pensiero non solo arrossì fino alla punta dei capelli, ma fece scoppiare addirittura qualcosa portando a galla un dolore allucinante; gemendo attirò l’attenzione delle due donne che lo fissarono e prontamente la prima a reagire era stata proprio Izuku. Gli corse prontamente al fianco e guardò la mano per poi toccare delicatamente il punto che sembrava far male al ragazzo e fece uscire anche se non volontariamente, un fascio di luce di color acqua marina su quel punto, cosa che portò alla sparizione del dolore nel biondo.
-Stai bene?- Apprensiva
-Sì, sto bene ma... come hai fatto?- Stupito
-A far che?- Si staccò da lui
-Ad alleviare il mio dolore?- La fissò negli occhi
-Eh? Io non ho fatto nulla, giuro- alzò le mani al cielo
-Non starete litigando ancora spero?- Seria la donna
-No mamma, chi litiga- seccato, -Stavo cercando di capire come ha fatto ad alleviare il dolore dell’esplosione che avevo causato- sospirò
-Sicuro che sia stata lei?- Alzò un sopracciglio
-Certo, chi se no?!- Irritato
-Giuro, non lo so nemmeno io- mentì in parte, -Anche se...- sussurrò a se stessa
-Ohi nerd che hai da borbottare?- Curioso ed irritato
-Nulla!- Presa in contro piede.
La donna li fissò con un sopraciglio alzato, aveva notato più di una volta lo sguardo del figlio posato sulla ragazza, gli ricordava molto lo sguardo di un marito verso la propria amata moglie; ridacchiò, quei due avevano una cotta l’uno per l’altra, solo che non se ne rendevano conto. Il suono della serratura fece voltare tutti e tre e poco dopo in salotto comparve il signor Bakugo che sorrise calorosamente alla loro ospite e poi alla moglie dandogli un dolce bacio.
-Allora Izu-chan, come vanno le cose?-
-Molto bene signor Bakugo e lei con il lavoro?-
-Tutto ok posso dire- si sedette sul divano, -I tuoi?-
-Tutto bene, papà è stato promosso come socio d’affari e mia madre lavora come impiegata- scrollò le spalle
-Interessante, torneranno in Giappone?- Curioso
-Papà non credo, mamma dovrebbe tornare di sicuro per le vacanze natalizie- sorrise
-Allora questo inverno la rivedremo? Se la senti, dille che sarà ben venuta qui con noi-
-Lo farò grazie per l’ospitalità- gentile la ragazza
-Tu che dici cara? Sono stato troppo precipitoso?- Guardando la moglie
-No, l’avrei proposto pure io- sorrise.
Il resto della serata proseguì in maniera abbastanza tranquilla dove si raccontavano, più che altro Izuku, alcune vicende passate; era intenta a riprendere le sue cose, quando gli arrivò un messaggio di Toshinori che le chiedeva se si potessero vedere a casa sua. La giovane per un momento si morse il labbro inferiore dubbiosa, per poi uscire salutando velocemente tutti quanti; arrivata a destinazione, sulla porta trovò, Izuku trovò non solo il suo mentore ma anche l’infermiera della scuola e quindi li invitò velocemente in casa dove offrì loro del the. In seguito si scusò, di nuovo, per il loro mancato incontro, spiegando un po’ la situazione che si era avvenuta creare dopo le lezioni; i due adulti scossero la testa tranquillizzandola dopo di che Recovery Girl le chiese più informazioni sul suo quirk curativo. Titubante, la giovane spiegò che non aveva nessuna idea se non il sentore che si attivasse ad emozione, poi spiegare cosa fosse successo a casa Bakugo; Recovery Girl pensierosa le chiese di raccontarle come e quando aveva utilizzato la prima volta.
-Beh... ho scoperto di avere questo quirk solo dopo aver incontrato per la seconda volta, di persona, All Might e visto il suo vero aspetto- si grattò la nuca
-Ti ascolto- sorrise gentile la donna
-Beh... avevo circa 10 anni all’epoca e stavo rientrando a casa da scuola a piedi, quando lo vidi saltare da un palazzo all’altro per poi sparire dentro un vicolo. Curiosa com’ero lo raggiunsi e solo in quel momento lo vidi tornare Toshinori-
-Me lo ricordo, ti eri pietrificata per la sorpresa, per poi preoccuparti- sorrise quest’ultimo
-Poco dopo mi feci coraggio e lo raggiunsi chiedendogli se stesse bene visto che avevo notato un espressione dolorante- sbuffò, -Come tutti gli uomini tentò di negare l’evidenza, ma mi accorsi che si teneva il fianco- sospirò, -Non so con che spudoratezza, ma mi lanciai su di lui e gli sollevai la maglia per vedere e per poco non mi venne un mancamento, la ferita era enorme-
-Confermo, era sbiancata come un cadavere, ma dovevi vedere i suoi occhi Recovery, erano determinati- sorrise gentile l’eroe
-Va avanti cara- la incitò la donna ignorando l’uomo
-Pensai che quella ferita doveva essere stata procurata, infatti dall’ultimo scontro contro il suo famosissimo nemico ossia All For One e questo mi portò a pensare e provare una... sensazione di volerlo aiutare e fargli capire quanto lo ammiravo; senza pensarci due volte baciai la ferita e poi allungai una mano “sull’epicentro” del danno e lì comparve una luce acquamarina che curò all’istante il danno, ma non permise il “ripristino” della sua unicità- sospirò
-Interessante- mormorò la donna
-Dopo di che la portai in ospedale, perché era svenuta- spiegò in fine All Might, -Fu lì che decisi che lei era la mia degna erede e scoprimmo infatti che era anche una delle più rare persone che aveva un quirk ad attivazione emotiva- spiegò
-Sì, ne avevo sentito parlare di questo tipo di quirk- mormorò la donna, -Molto bene, ne parlerò anche con il tuo insegnante ragazza- decisa
-Farò di tutto per imparare e migliorare-
-Sono orgoglioso di te già da adesso e... si è fatto tardi, ti domani avrai una prova di salvataggio, ops... non dovevo dirlo- divertito All Might
-Sarò muta come un pesce- sorrise.
Il giorno dopo in città ci furono un po’ troppi “crimini” ed All Might, che stava andando all’UA, li fermò tutti, ma a costo di finire il tempo giornaliero di trasformazione; a scuola, il professor Aizawa e la 1-A si avviarono per fare la prova del giorno. L’uomo spiegò che la prova sarebbe stata nell’aria d’allenamento U.S.J. The Ultimate Space For Jams; lì avrebbero svolto una prova di salvataggio e per arrivarci avrebbero utilizzato l’autobus della scuola.
-Sai Midoriya, sono sempre stata una ragazza molto diretta e schietta e dico sempre ciò che mi passa per la mente- disse una ragazza dai lunghi capelli verdi e fattezze di una rana
-Oh ciao Asui!- Spiazzata Izuku
-Chiamami Tsuyu e poi sai... il tuo quirk assomiglia molto a quello di All Might- disse di getto
-Ma davvero?- Ridacchiò Izuku nervosa
-Ferma Asui, All Might non si fa mai male nell’utilizzare il suo quirk- intervenne Kirishima, -Senza offesa- sorrise teso verso Midoriya, -Anche se un po’ invidio il tuo quirk, è fenomenale-
-In realtà nemmeno io mi faccio male con il mio quirk- borbottò Izuku
-Davvero?- Stupito, -Ma l’altra volta-
-L’altra volta è stato solo un caso capelli di merda- intervenne Katsuki, -Deku è stata costretta fare un movimento brusco per non farsi saltare in aria dal sottoscritto- fulminò il rosso
-Kacchan! Sii più gentile con le persone- sospirò Izuku
-Ma dai non vorrai dire...- fu interrotto
-Glielo stavo per spiegare con più calma- lo guardò con nonchalance
-Tch!- Secco, -Fa come vuoi nerd di merda-
-Il solito bambinone- borbottò la ragazza, -Per darvi una spiegazione, nel mondo ci sono vari quirk che si assomigliano tra loro ed anche il mio non fa eccezione- sorrise; -Forse ti è sembrato simile, solo per come lo utilizzo, mi sono proprio ispirata ad All Might, tutto qui- spiegò gentile
-Capisco- sorrise, -Mi era sembrato-
-Tranquilla, non sei la prima che me lo domanda- accarezzandole i capelli.
Nel momento in cui tutti gli studenti misero piede all’interno della struttura rimasero completamente affascinati, solo che c’era un problema mancava qualcuno all’appello, di fatti Aizawa chiese sottovoce al collega, il professore e Pro Hero Tredici, dove fosse All Might. L’eroe presente spiegò di rimando, sempre sottovoce, che purtroppo quel giorno All Might aveva esaurito il tempo per trasformarsi per motivi eroici; come ci si poté aspettarsi, la situazione stizzì Aizawa, in ogni caso i due decisero di apportare qualche modifica, ma comunque iniziarono la lezione. Izuku, però, si guardava costantemente in giro con fare ansioso, sentiva al livello dello stomaco una strana sensazione, come se da un momento all’altro dovesse accadere qualcosa di brutto; ciò non passò inosservato, sia Katsuki che la stava osservando da un po’ e sia professore Aizawa, che quella mattina presto aveva parlato proprio con Recovery Girl della giovane e quindi aveva deciso di tenerla d’occhio.
-Ehi ragazzina che c’è?- Le sussurrò appoggiandole una mano sulla spalla
-Non lo so professore... ho... un fastidio allo stomaco, come se...- borbottò sottovoce
-Cosa?- La voltò per guardarla negli occhi
-Come se oggi dovesse accadere qualcosa di...- per poi sgranare gli occhi per lo stupore e spavento
-Cosa?- La incoraggiò
-Come quello- indicando qualcosa alle loro spalle
-Ma che?!- Si girò il professore e vide una specie di buco nero, da cui uscirono delle persone
-Dannazione, che c***o sta succedaneo?- Imprecò Katsuki
-State vicino! Tredici proteggi i ragazzi!- Urlò Aizawa mettendosi degli occhiali sul viso
-Che succede?- Confuso Kirishima
-Sono... Villan!- Mormorò spaventata Izuku
-Come?- Spiazzati
-Oh Eraserhead e Tredici, secondo i documenti che abbiamo rubato ieri dovrebbe esserci anche All Might- parlò quella specie di buco nero
-Non ditemi che abbiamo riunito così tanti amici per questa “festa” e l’ospite d’onore non è presente?- Parlò un ragazzo dai capelli color indaco ed occhi rossi coperti da una mano inquietante; -Cosa accadrebbe se sapesse che vi abbiamo uccisi tutti?- Per poi scoppiare a ridere.
A quelle parole si scatenò un certo putiferio, i ragazzi si compattarono schiena contro schiena e fianco a fianco per puro istinto, mentre da quel buco nero continuavano uscire sempre più gente; Izuku corrugò la fronte, ma era decisamente pronta a combattere contro criminali del genere, se non fosse che la mano del professore le bloccò l’avanzata. Le bastò un’occhiata da parte sua per capire il significato, lei e gli altri non avrebbero dovuto combattere ed infatti si aggiunse il comando verso il collega da farli andar via sani e salvi prima di lanciarsi nella mischia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che ne dite? Izuku starà a guardare o combatterà? Seguirà gli ordini ed andrà via con Tredici? Se avete suggerimenti li accetto... alla prossima!
  
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