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Autore: amilcara95    28/06/2020    1 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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Sessantesimo capitolo

In Biblioteca dopo che Ezekiel aveva visto Cassandra aveva informato immediatamente tutti i presenti così Flynn e Jenkins avevano immediatamente iniziato ad esaminare lo specchio mentre Nicole aveva chiesto un resoconto dettagliato al ladro, chiedendogli di non omettere alcun particolare.
Alastair, Regan e Astrea per contro erano nuovamente sgattaiolati via, decisi a riprendere da dove erano stati interrotti con le armi di Artù.
Jones aveva quindi provveduto a descrivere tutto quello che aveva visto per un paio di istanti allo specchio:” Era all’interno di un locale, sembrava un bagno o qualcosa del genere...”
Nicole commentò seccata:” Mai che ci sia qualcosa di semplice in questo lavoro!”
Il marito per contro si lasciò andare a una breve risata per commentare divertito:” Sono più di dodici anni che me lo dici... Comunque potrebbe andare peggio, anche se sembra impossibile: Jake e Cass sono al chiuso e al coperto, possono riprovare a contattarci.”
Jenkins a quel punto chiede scettico:” Ed è tutto? Non ha visto altro?”
Jones rispose enormemente sarcastico mentre con una mano reggeva l’uovo di Nessie e con l’altra prendeva il telefono:” No, sto omettendo informazioni rilevanti per divertimento. È ovvio che ho detto tutto quello che ho visto!”
Mentre Flynn e Nicole si lasciavano andare a una risata divertita dalla risposta dell’australiano Jenkins disse tranquillissimo:” Magari non ha prestato abbastanza attenzione.”
Il diretto interessato disse secco mentre si alzava in piedi:” Io non presto attenzione... Sa cosa sto facendo da sta mattina? Con il telefono ho seguito tutte le anomalie meteorologiche e questa bufera, è letteralmente apparsa dal nulla!”
Flynn a quelle parole si mise fra Jenkins e il telefono, intento a osservare il fenomeno per poi cimentarsi nello snocciolare le sue incredibili conoscenze:” Non è possibile che alcuna perturbazione atmosferica abbia creato un fenomeno simile. No... qui c’entra la magia e ho un paio di ipotesi, una peggiore dell’altra, su chi potrebbe aver scatenato la bufera.”
Nicole si volle togliere un dubbio, non aveva la conoscenza del marito ma in compenso aveva molta più esperienza, così chiese sospettosa:” Cosa sappiamo esattamente della missione? Chi l’ha aggiunta nell’Agenda?”
Jenkins andò immediatamente a prendere l’Agenda del Bibliotecario, lo stesso quadernetto dove ormai quasi due anni prima avevano scritto di tornare a Collin Falls quando sarebbe stato il momento*; Nicole invece disse divertita:”  Sentiamo, qual è la vera ragione?”
Zeke disse tranquillissimo mentre Flynn osservava divertito la scena, anche lui aveva avuto lo stesso pensiero di Nicole:” Volevo essere sicuro di non essermi perso alcuna uscita con lo snowboard.”
Il ritorno di Jenkins impedì ai Carsen di fare commenti ironici, preferirono infatti sentire le informazioni del cavaliere:” È stato scritto dal Bibliotecario Gustav Von Erickson, seicento anni fa per essere precisi. Famoso storico svedese, devo ammettere che i suoi trattati sulla mitologia nordica sono davvero brillanti e ben fatti.”
Il Capo Bibliotecario aggiunse divertito nonostante la situazione fosse seria, gli aneddoti su quel Bibliotecario erano tutti parecchio divertenti:” Peccato sia passato alla storia come il Bibliotecario con la peggiore grafia! E Judson i primi tempi usava i geroglifici, giusto per capire il paragone. È lui la vera ragione per cui Gutenberg inventò la stampa.”
Nicole invece chiese incerta, aveva un pessimo presentimento:” Che cosa ha scritto?”
Jenkins fece un rapido riassunto:” Ha indicato la posizione della caverna di ghiaccio, la data e Prima Gelata Cristallo nel Ghiaccio.”
Flynn ebbe un dubbio così chiese immediatamente a Galahad:” Potrebbe passarmi l’agenda?”
Nel frattempo Jacob e Cassandra erano a un punto morto, stavano infatti pensando alla prossima mossa da fare per avere la minima speranza di poter uscire vivi da quel raduno di mostri; a un certo punto Stone che stava camminando avanti e indietro con nervosismo per il guardaroba aveva esclamato irritato:” Dovevi proprio usarlo quell’incantesimo?!”
La rossa rispose immediatamente, anche lei tesa come una corda di violino e decisamente arrabbiata da quella insinuazione:” Come prego? Dopo due anni abbondanti in cui abbiamo a che fare con la magia ogni singolo giorno mi fai una domanda simile? Certo che era il caso di usare la magia in quel caso! Se però fosse stato un algoritmo non ti saresti arrabbiato vero? Non hai mai capito fino in fondo che la magia e la scienza non sono così diverse.”
Jacob si mise di fronte a Cassandra per commentare caustico:” È diverso. Ed è pericoloso.”
La Bibliotecaria non demorse, non voleva cederete minimamente in quel litigio:” Sai cos’altro veniva ritenuto pericoloso? Fuoco, tecnologia, chimica! Sai perché? Perché pensavano fosse magia finché le persone non hanno imparato a usarli!”
Jacob, altrettanto testardo non volle arretrare di un millimetro così disse gelido:” Tu non sai come usare la magia. Non lo sai. Non sei così abile da non ferire la gente quando la usi. Non sei Merlino Cassie! E nemmeno Flynn. Apri gli occhi prima che sia troppo tardi.”
La Bibliotecaria sibilò gelida:” Nessuno si è ferito.”
Stone disse rammaricato:” Tu si.”
Quelle die parole fecero scattare qualcosa in Cassandra, che si rivolse furente al suo ragazzo, arrivando poi a tirargli dei pugni sul petto a causa di tutta la frustrazione che la donna provava in quel momento:” Io non sono fragile! Sto cercando di fare del mio meglio in una pessima situazione, proprio come te!”
Quella scena fece capire al Bibliotecario di aver esagerato, ci teneva davvero tanto a Cassandra e voleva proteggerla a qualunque costo, aveva però scelto le parole sbagliate e in più criticare la magia non era stata la mossa più furba: era vero che non era un grande fan della magia e di sicuro non si sarebbe mai messo a praticarla, era decisamente tutto troppo complicato e rischioso, però ne comprendeva i benefici. A Stone era infatti chiaro che era un utile strumento se lo si sapeva usare: bastava pensare alla Porta sul Retro, ai prodigi che compiva Merlino o agli esperimenti di Flynn e Jenkins, che portavano sempre a risultati inaspettati...
Compreso il suo errore decise di fare un passo indietro e provare a parlare a Cassandra con tono più calmo e cercare di spiegarle il perché della sua preoccupazione:” Non credo che tu sia fragile, Cassie. Credo che tu sia troppo intelligente per essere così spericolata. Ti ricordi che a Flynn e Nicole dal primissimo giorno ci hanno detto che la magia ha un prezzo se non è usata con la giusta supervisione... Cassie non fare l’errore di perderti perché non hai avuto la pazienza di aspettare di essere pronta; hai a disposizione il mago più potente del mondo! Sono sicuro che il vecchio Merlino ti aiuterebbe di sicuro...”
Passò un abbondante minuto in cui nessuno disse nulla: Cassandra era troppo impegnata ad assimilare quello che le era stato detto, Jacob invece sperava di essersi spiegato correttamente.
Fu il Bibliotecario a spezzare quel silenzio carico di parole non dette dato che disse deciso mentre prendeva una pesante sciarpa:” Se non possiamo contattare la Biblioteca vuol dire che affronteremo la bufera, ma prima... mettiti questa.”
Cassandra lo guardò senza capire così Jacob mentre sistemava la sciarpa in modo tale da coprirle il petto disse sbrigativo:” Hai detto che non puoi usare incantesimi, a noi però serve che nessuno noti che sei diventata una luminaria temporanea. A volte basta solo un po’ di ingegno misto a creatività... vediamo se è messa bene... Angrboda.”
Quella volta non si vide alcuna luce così Cassandra sospirò soddisfatta per poi aggiungere ironica:” Almeno non mi ghiaccerò mentre andiamo a zonzo nella bufera di neve.”
Sentendo una parola in particolare Jacob disse riflessivo:” Che cosa hai detto?”
La rossa disse incerta, non capiva proprio gli sbalzi d’umore così repentini che Jake stava avendo quel giorno:” Ho detto che così non avrò freddo...”
Stone invece giunse all’epifania sulla vera identità dei misteriosi esseri che avevano organizzato quella specie di Convention:” No... hai detto che non ti ghiaccerai... penso di aver capito chi siano questi tizi.”
In Biblioteca anche Flynn era giunto alla stessa conclusione di Stone dopo aver esaminato l’Agenda, era poi andato a prendere un libro aperto su una pagina che raffigurava un gigante, che aveva poi dato a Jones dato che era quello che aveva più bisogno di informazioni; il Capo Bibliotecario disse poi a beneficio di tutti i presenti:” Sono Jotnar, i giganti di ghiaccio della mitologia nordica.”
Jones a quel punto chiese una conferma:” Sono i cattivi del primo film di Thor**? 
Nicole annuì per poi aggiungere divertita:” Certe volte sei incredibile Zeke...”
Jenkins invece decise di riportare la conversazione su toni più seri, erano in missione per la Biblioteca dopotutto!
Disse quindi impeccabile e professionale, scrivendo sulla lavagna quella che sembrava una p:” Quando Von Erickson scrisse Prima gelata non si trattava di una p; era un’antica runa Futhark***: thurs, particolarmente associata ai giganti di ghiaccio, tanto da essere usata per indicarli... si tratta di una razza di semidivinità nordiche combina guai.”
Flynn aggiunse altre nozioni:” Uno dei loro più celebri membri era il padre di Loki, e ovviamente la stessa Angrboda... ora saranno anche loro alla ricerca del cristallo.”
Nicole si sostituì a Jenkins e Flynn nella spiegazione, aveva uno spiacevole ricordo di quei tizi:” Erano venerati come dei, ora invece si occupano di sofferenza umana, divertendosi e facendo soldi dalla sofferenza della gente. Odio quei bastardi.”
Il Capo Bibliotecario si inserì nuovamente nel discorso mentre notava che Ezekiel ora si era messo ad accarezzare l’uovo di Nessie:” Non dimenticarti che sanno anche controllare il clima. Sono pronto a scommettere che quella bufera è causata da loro. La staranno usando per nascondersi e non farsi trovare da noi o da altre creature sovrannaturali che vogliono il cristallo. Se Jacob e Cassandra sono con loro si trovano in grande pericolo.”
Usciti dal guardaroba, dopo aver fatto il punto sugli Jotnar e dopo aver deciso di comune accordo di non litigare sulla magia Gino a quando non sarebbero stati al sicuro a New York, Stone fece a Cassandra il punto della situazione:” Dobbiamo attraversare la stanza, prendere le nostre cose e uscire da quelle sue porte.”
La rossa disse ironica:” E come facciamo con tutta questa gente?”
Il Bibliotecario rispose con un sorrisetto divertito:” Non sei mai stata in un bar durante una partita tra Sooners e Cowboys, vero? Sta a vedere e seguimi.”
A quel punto Stone attraversò la sala muovendosi con disinvoltura e scambiando convenevoli con fare amichevole con chiunque si trovasse di fronte, Cassandra per contro si mise dietro di lui e lo seguì senza fiatare, ammettendo che il fidanzato ci sapeva fare davvero; i due arrivarono a destinazione proprio quando dall’ingresso entrarono quattro giganti che tenevano in mano senza difficoltà l’enorme blocco di ghiaccio che conteneva il cristallo di Angrboda.
Dal nulla apparve Olaffson che disse compiaciuto, mettendo le mani sulle spalle dei Bibliotecari:” Non vedevate l’ora, vero? Nemmeno io.”
Poco dopo, quando tutti i giganti furono seduti nel salone, Olaffson aveva indossato un mantello di pelliccia cerimoniale e aveva dato l’ordine di scoprire il blocco di ghiaccio in cui credeva fosse custodito il cristallo di Angrboda; aveva poi iniziato il suo discorso cerimoniale con fare trionfale, spalancando le braccia:” Clan degli Jotnar, a tutti voi il mio benvenuto! Ci troviamo qui riuniti, in questo tempo e in questo luogo per condividere il potere di rigenerazione racchiuso nel blocco di ghiaccio primigeneo.”
Cassandra sperò con tutto il cuore che nessuno nominasse il cristallo e, per ulteriore precauzione, si strinse più forte la sciarpa sperando che lei e Jacob potessero fuggire alla prima occasione; Olaffson nel frattempo aveva proseguito il suo discorso:” Ogni seicento anni il cristallo di Angrboda si rigenera e ogni seicento anni noi ci siamo fatti la guerra e ci siamo decimati pur di accaparrarcelo. Ma ora, dopo la dichiarazione di pace, riusciamo finalmente a condividerlo! Ad ognuno la sua quota! Così il potere e l’influenza degli Jotnar sono cresciuti a dismisura!”
In quel momento l’intera sala esplose in grida di gioia e di entusiasmo per le parole del leader, anche Jacob e Cassandra si unirono ai festeggiamenti con scarsa convinzione, dopo una breve pausa, in cui Olaffson si era goduto il bagno di gloria, il gigante di ghiaccio riprese il suo discorso:” E quest’oggi, quest’oggi, il nostro potere sta per essere rinnovato ancora una volta.”
Mentre Olaffson usava la sua magia per aprire il blocco di ghiaccio tutti i giganti erano attentissimi ad osservare le azioni del loro leader; i due Bibliotecari capirono che era l’occasione migliore per scappare così provarono a sgattaiolare via indisturbati.
Erano quasi arrivati all’uscita quando in quel preciso momento entrò un ometto di mezza età, con la chierica e tutto trafelato; Olaffson se ne accorse dato che disse furioso:” Chi sei tu?”
L’ometto per tutta risposta disse agitato:” Chi? Io? Beh, sono Finklestein.”
Sentendo quelle parole i due Bibliotecari seppero di essere ancora più nei guai, era come se fossero perseguitati dalla sfortuna quel giorno.
Meredith si era avvicinata di gran carriera e aveva detto minacciosa indicando Stone:” Se tu sei Finklestein allora quello chi è?!”
Il vero Finklestein disse immediatamente:” È un impostore! Ed è qui perché vuole il cristallo tutto per se!”
Norman disse immediatamente allarmato:” Un falso Finklestien!”
Stone capì che era il momento di passare al contrattacco se voleva avere una qualche speranza di uscirne vivo assieme a Cassandra:” Io non sono un falso Finklestein! Lui è il falso Finklestein!”
Cassandra decise di dare man forte al fidanzato:” È vero! Quello è un impostore, non è il mio Finkly!”
Olaffson decise di tagliare la testa al toro così ordinò deciso:” Prendeteli tutti!”
I giganti fecero come gli era stato ordinato così afferrarono i tre contendenti di peso e li scortarono davanti al blocco di ghiaccio, a nulla valsero le urla di protesta di Stone, nella colluttazione a Cassandra cadde la sciarpa, esponendola al pericolo di essere scoperta.
Olaffson prese la situazione sottobraccio così disse convinto e deciso:” Silenzio, silenzio. Io frequento Finklestein da diecimila anni, lo conosco meglio di chiunque altro qui dentro. Quindi... uno di voi due dovrà prima di tutto convincere me.”
Si rivolse immediatamente a Stone dicendogli accusatorio:” Per prima cosa: chi è la tua nuova ragazza? Non l’ho mai vista prima e sai bene come la pensiamo sul portare sconosciuti alla nostra cerimonia!”
Stone rispose prontamente:” Olaffson! Sei forse impazzito o ti sei instupidito tutto d’un colpo? È semplicemente più giovane di noi! Poi voglio dire, devo renderti conto di tutte quelle con cui esco? E poi da quando ti arroghi il diritto di sapere dell’esistenza di ogni singolo Jotnar senza scagliare? Se ti sei perso qualche nascita non è di certo colpa mia, perché come vedi la mia ragazza è qui, nonostante io non sventoli bandiere per farti sapere della sua esistenza! Tu nel corso di questo raduno mi hai parlato della tua famiglia o delle tue conquiste a Niflheimr, il nostro regno delle nebbie, del freddo e dei ghiacci o che sei stato sulle rive dei fiumi Élivágar? Mi è sembrato che tu non abbia detto o fatto nulla di tutto ciò. Ci conosciamo da un sacco di anni! Non sono tenuto a rispondere alle tue accuse Olaffson!”
La risposta di Stone era inattaccabile così Olaffson disse scocciato, sperando che Jacob finisse di parlare:” Ok, ok, ok... ora tocca all’altro Finklestein. Allora... altra domanda: che cosa abbiamo fatto l’ultima volta che ci siamo visti?”
Il vero Finklestein non seppe cosa rispondere dato che si limitò a fare dei versi incerti e accompagnare il tutto da balbettii confusi per poi passare a una tattica diversa:” Non lo so! Come puoi pretendere che io me lo ricordi?!”
Jacob invece rispose prontamente, aveva messo assieme tutte le informazioni che Olaffson si era lasciato sfuggire durante la giornata e con l’aiuto delle sue conoscenze storiche era sicuro della sua versione dei fatti:” È stato circa centocinquanta anni fa, il che significa... vediamo... ci siamo visti l’ultima volta durante l’epidemia di colera a Londra nel 1854. Non te la saresti mai persa! Tu adori le pestilenze, come tutti noi!”
A quelle parole si levò un grido entusiasta da tutti i giganti, Stone aggiunse poi furioso:” E ci è pure toccato parlare in cockney^ con quegli schifosi vittoriani, ma quando eravamo solo noi Jotnar potevamo usare la lingua antica, quella di che era bella.”
Finklestein si portò una mano alla testa e fece un gesto come a voler dire che era stato così sciocco a non ricordarsi nulla di tutto quello che aveva detto il Bibliotecario; Olaffson decise quindi di concludere quella farsa con una domanda decisiva:” D’accordo. Ultima domanda: da quanto tempo siamo amici?”
Stone basandosi sulle esperienze di quella
Giornata disse tranquillo:” Noi siamo amici da sempre, da quando eravamo in fasce. Due piccoli giganti sempre a fare danni.”
Il Bibliotecario, preso dall’entusiasmo della sua recita fece anche una risata, per poi proseguire, con tanto di gesti che segnavano la vicinanza fra lui è Olaffson per so fermare le sue parole e per rafforzare la sua recita:” Olaffson e Finilestein. Finklestein e Olaffson.”
Il vero Finklestein aveva però qualcosa da dire in merito alle parole di Stone dato che commentò ironico e leggermente schifato:” Io e lui in verità non siamo mai stati amici!”
Dopo una brevissima pausa Finklestein decise di sfogarsi e di dire tutto quello che pensava di Olaffson, rivolgendosi direttamente a lui con tono arrabbiato :” Tu sei sempre stato geloso! I guerrieri vichinghi avevano giurato eterna fedeltà a me perché a loro piacevo più io e questa cosa ti faceva impazzire!”
Olaffson rispose altrettanto alterato, alzando il tono della voce:” Ma quella fedeltà aveva un prezzo! La promessa che avrebbero attraversato gli oceani!”
Mentre i due giganti litigavano Stone e Cassandra si scambiarono uno sguardo preoccupato, molto probabilmente stavano per essere in guai ancora più grossi; Finklestein nel frattempo rispose decisamente alterato:” E ci sono riusciti!”
Olaffson fece un gemito di disappunto così Finklestien proseguì la sua invettiva, sempre urlando:” E poi ti ricordi quella ragazza? La cinese?”
Il capo dei giganti iniziò a dire una raffica di no, per evitare che Finklestien proseguisse ma l’ometto non aveva intenzione di lasciar cadere il discorso:” Le piacevo molto di più io! Sissignore! A tutti piaccio di più io, molto più di te!”
Olaffson ruggì furente:” Sai che ti dico? Che sei il solito, lurido, viscido verme schifoso!”
Concluse la sua frase tirando un violento pugno in faccia a Finklestein, che cadde a terra per il contraccolpo e venne poi immediatamente soccorso da Meredith; Olaffson emise anche il suo verdetto indicando l’uomo a terra:” È lui il vero Finklestein!”
A quelle parole i due Bibliotecari si diedero immediatamente alla fuga, così Olaffson dovette esortare i suoi giganti perché li inseguissero:” Forza! Prendeteli!”
In Biblioteca invece Nicole fece un brevissimo riassunto di tutto quello che Flynn e Jenkins avevano teorizzato e dedotto dalle loro ricerche e dai loro studi, la Guardiana commentò ironica:” Quindi fatemi capire: in mezzo a una bufera magica c’è un edificio magico evocato da quei bastardi degli Jotnar?”
Jenkins annuì per poi commentare serafico:” Ha fatto un eccellente riassunto signora Carsen.”
Ezekiel, che si era fatto portare una coperta per tenere meglio al caldo l’uovo di Nessie chiese una conferma mentre si avvicinava a Jenkins e al computer, forse aveva avuto un’idea:” Jenkins questo computer è in grado di rilevare le tracce termiche o cose del genere?”
Il cavaliere annuì con tono annoiato, volle però fare una precisazione:” Si, certo. La rilevazione è attiva ma in piena bufera non troverà di certo segnali termici.”
Flynn, rientrato proprio in quel momento con un libro in mano e i tre figli, che avevano  l’aria di essere stati sorpresi con le mani nel barattolo di marmellata, al seguito commentò interessato:” Credo che Ezekiel non intenda usarlo per rilevare la temperatura, sbaglio per caso?”
Il ladro disse ironico:” Come al solito no... ma non ti stufi mai di avere sempre ragione?”
Rivenendo un no come risposta Jones spiegò la sua idea anche agli altri, mentre Nicole scoccava ai figli uno sguardo di rimprovero che prometteva guai, così disse deciso:” Dovremmo monitorare un’attività magica.”
Jenkins rispose immediatamente spiegando come stavano i fatti, scocciato di dover dire un’ovvietà:” I satelliti non rilevano la magia.”
Zeke non si scompose dato che disse deciso, mentre continuava a esaminare il pc assemblato alla bell’e meglio con i più svariati oggetti, fra cui un frullino manuale:” Dipende. Il D.O.S.A. potrebbe avere i satelliti giusti. È da un po’ che seguono la magia, sapranno che tracce lascia. Se abbiamo noi l’attrezzatura volete che non ce l’abbiano anche loro?”
Nicole si lasciò andare a un ghigno divertito per poi commentare sprezzante:” Di sicuro quegli incompetenti capeggiati da quel colonnello avranno l’attrezzatura più schifosamente costosa e all’avanguardia per cercare di stare al passo con noi. Prego Zeke, hackera tutto quello che vuoi!”
Flynn vedendo quella reazione da parte della sua Guardiana le chiese divertito:” Non ti è ancora andato giù il fatto che ci hanno intralciati a Boston, vero?”
Nicole annuì solo, così Flynn disse divertito, tra le risate dei figli:” Sei proprio una Psicopatica.”
Jacob e Cassandra invece avevano provato a scappare da quell’albergo ma avevano terminato la loro fuga con il risultato di essere circondati da almeno una cinquantina di Jotnar infuriati; il Bibliotecario alzò le mani in segno di resa e disse con il suo miglior tono diplomatico:” Ok, ok, ok. Si è vero, vi abbiamo mentito. Ma c’è un motivo se l’abbiamo fatto.”
Cassandra, altrettanto disperata provò a dare man forte al fidanzato:” Ed è un motivo più che valido. Cioè che noi siamo dei Bibliotecari.”
La rossa sperava davvero che l’autorità di Flynn potesse proteggerli in qualche modo e che magari i giganti, intimoriti, li lasciassero andare via vivi.
Norman disse arrabbiato:” Bibliotecari?! Questo non è fantastico!”
Meredith aggiunse secca:” Una volta uno di voi provò a rovinarci la Cerimonia.”
Finklestein concluse arrabbiato strappando la targhetta con il suo nome dal petto di Stone e mostrando quanto fosse basso rispetto a tutti i presenti:” Ve l’avevo detto! Vogliono tenersi il Cristallo!”
Cassandra cercò di mediare la situazione:” Ok. Noi forse vogliamo tenerci il Cristallo ma non siamo i soli.”
Jacob diede man forte alla fidanzata dato che aveva notato lo strappo nella giacca a vento dell’ultimo arrivato:” È vero, non siamo i soli. È vero, eravamo alla grotta in cerca del Cristallo ma non eravamo soli. Ma la con noi c’era anche qualcun altro, qualcuno che non accettava di condividerne il potere con voi altri. Finklestein dico bene?”
L’ometto mugugnò qualcosa di indistinto mentre gli altri giganti iniziavano a guardarlo con sospetto; Olaffson gli chiese accusatorio:” Perché hai fatto tardi? Quelli come noi non si fanno fermare da una tormenta.”
Finklestein balbettò la prima scusa che gli venne in mente:” Perché... sono rimasto bloccato nel traffico.”
Stone decise di spiegare come stavano le cose con tranquillità e in sorrisetto di superiorità stampato addosso:” Ha fatto tardi perché gliele stavo suonando.”
Il suddetto interessato gli rispose subito piccato:” Tu non me le stavi suonando proprio per niente!”
Decise poi di rivolgersi agli altri giganti:” Se, e attenzione, sottolineo se, se alla ricerca del Cristallo io fossi andato da solo qualcuno mi dice per quale motivo sarei qui con voi?” 
Meredith disse sospettosa:” Potrebbe essere che ce l’abbia ancora addosso!”
A quel punto prese a perquisire Finklestien con l’aiuto di Norman tra le varie proteste e lamentele dell’accusato, che alla fine disse scocciato:” Smettetela! Così mi fate il solletico!”
Cassandra invece, che da un bel pezzo aveva ripreso a comportarsi normalmente, aveva deciso che era il momento di mettere ancora più nei guai il gigante che aveva rovinato la loro fuga:” Ve lo spiego io perché siamo certo che fosse Finklestien! È andato alla grotta per cercare il Cristallo e voi altri dovreste vergognarvi di voi stessi! Tutta quella invidia e le lotte intestine vi hanno resi paranoici e sospettosi!”
Un gigante tra la folla chiese perplesso:” Ma allora chi ce l’ha il Cristallo di Angrboda?”
In quel momento il petto di Cassandra prese a brillare di un’intensa luce azzurra così lo sguardo di tutti i presenti si focalizzò sulla Bibliotecaria che chiese una conferma inutile a Jake:” Per caso ho iniziato a lampeggiare?”
Stone annuì secco, perché ogni volta che sembravano essere sul punto di cavarsela qualcosa incasinava tutto quanto?
In Biblioteca Ezekiel aveva rispolverato da chissà dove un marsupio per neonati e ora teneva l’uovo lì dentro, a contatto con il suo petto; Regan aveva chiesto sarcastico e pungente alla madre nell’osservare quella scena:” Mamma credi che Zeke sia ufficialmente impazzito?”
La Guardiana gli rispose incerta e altrettanto sarcastica:” Non saprei Reg. O hai ragione oppure Zeke ha sviluppato un istinto genitoriale in tempi record. Non so quale delle due ipotesi sia peggio...”
Nel frattempo il suddetto Bibliotecario stava dando ordini a Flynn e Jenkins su come posizionare la rudimentale antenna, costruita con quanto avevano raccattato nell’ufficio in pochi minuti, per poter hacker are i satelliti del D.O.S.A.; mentre Flynn era arrampicato su una scala a metà altezza Jenkins era al secondo piano.
Jones aveva proseguito con i suoi comandi rivolto al cavaliere mentre osservava i dati del pc:” No, un pochino più a sinistra... ancora un po’ a sinistra... meno a sinistra. Meno a sinistra!”
Jenkins gli rispose pungente, per nulla incline ad essere comandato così a bacchetta:” Sì, sì. Per la cronaca meno a sinistra può anche essere più a destra!”
Ezekiel sbuffò spazientito mentre Nicole e i suoi figli osservavano divertiti la scena:” Senta, non voglio disturbare il segnale usando la forza bruta, ok? Sto clonando i dati del satellite e dei suoi comandi. È un’operazione molto delicata.”
Flynn dall’alto della scala disse ironico e divertito:” Per questo abbiamo lasciato a te carta bianca.”
Non cogliendo l’ironia l’australiano disse secco, prima di tornare a lavorare:” Finalmente qualcuno lo capisce. Grazie.”
Una volta inquadrata la Svezia Jones si mise a spiegare a tutti quanti quelli che aveva scoperto, mentre indicava una grossa macchia verde:” Questa è la bufera di neve. Essendo di origine magica è molto luminosa ma il satellite non è in grado di localizzarla, gli mancano i dati.”
Nicole disse calma:” Noi però a differenza di quegli idioti patentati del D.O.S.A. abbiamo a disposizione la Biblioteca, la sua conoscenza e i suoi artefatti.”
Flynn dalla scala si inserì nella conversazione:” Se non fosse che sei stata anche tu un’agente governativo sarei tentato di credere che tu ce l’abbia a morte con loro... però stiamo pur sempre parlando del D.O.S.A. quindi da me otterrai solo totale appoggio e dedizione alla tua causa Nicole. Comunque sia quando viene lanciata una magia questa porta la firma del suo creatore, come un’impronta digitale.”
Jenkins si inserì nella spiegazione del capo Bibliotecario:” Ha ragione signor Carsen. Se riuscissimo a rintracciare e isolare la firma magica della signorina Cillian in mezzo a tutti questi dati potremmo localizzarla e inviare la una Porta.”
Astrea, che ormai aveva accumulato una discreta conoscenza sulla magia grazie agli studi con Merlino, disse immediatamente la sua idea:” Servirebbe qualcosa su cui Cass abbia usato la magia nelle ultime ventiquattro ore... come l’uovo di Nessie!”
Jacob e Cassandra invece erano sempre più nei guai dato che erano stati presi dagli Jotnar e legati in modo tale da non causar loro problemi: il cowboy era stato legato per i polsi da una spessa corda e poi issato in aria e lasciato a penzoloni in quella che era una posizione decisamente dolorosa; Cassandra invece era stata legata al blocco di ghiaccio dal quale aveva estratto il Cristallo, vedendo che Meredith era a poca distanza da lei tentò una disperata richiesta di aiuto:” Ti prego Meredith, aiutaci! Tutto questo è davvero necessario?”
La gigantessa disse con una mezza smorfia:” A dire il vero in un certo senso sì. Mi dispiace, avrei voluto conoscerti meglio... mi sembri simpatica. Però c’è un lato positivo: non facevamo un sacrificio umano da secoli. Sarà meraviglioso!”
Olaffson riprese quindi a officiare la cerimonia:” Clan degli Jotnar, a tutti voi il mio benvenuto. Ci troviamo qui riuniti in questo tempo e in questo luogo...”
Venne però interrotto da Finklestein che commentò acido:” Non dirmi che hai intenzione di recitare tutta la formula?!”
Olaffson rispose secco mentre si levavano grida da tutti i presenti:” La liturgia è fondamentale! Non puoi cercare sempre scorciatoie.”
L’obiezione di Flinklestien arrivò rapida:” Ma noi non dobbiamo aprire il ghiaccio! Dobbiamo aprire la ragazza. Non occorrono belle parole!”
Nel frattempo Jacob aveva iniziato a escogitare un piano per liberarsi e poi scappare così decise di prendere tempo rivolgendosi al gigante:” Ehi Olaffson! Te la do io qualche bella parola. Ti piace Dylan Thomas?”
Cassandra non stava capendo il piano di Jake, tanto che mormorò a mezza voce:” Ma che cavolo sta dicendo?”
Il Bibliotecario invece proseguì indisturbato il suo discorso, anche se iniziava a sentire un dolore atroce alle spalle:” Non andartene docile, in quella buona notte...”
Il gigante disse tranquillo e quasi educato:” Non ci serve aiuto Bibliotecario.”
Stone allora gli rispose prontamente:” Va bene... allora McCain. Benché in minoranza mostriamoci arditi e per mille dei loro colpi assestiamone uno mortale.”
Cassandra approfittò di quelle distrazioni per cercare di liberarsi dalle corde che la legavano al blocco di ghiaccio; Finklestien provò ad azzittirlo dicendo minaccioso:” Sta buono o ti arriva il colpo mortale!”
Per nulla impressionato e intimorito Jacob commentò deciso:” Finklestien non sei minimamente minaccioso, Nicole Noone fa decisamente più paura di te! Comunque ho un’ultima citazione per voi. Cassandra Cillian: la magia può essere uno strumento e io nutro molta fede.”
La rossa colse l’invito a usare la magia per aprire il ghiaccio e quindi riuscire a scappare e poi aiutare il povero Stone, appeso come un salame; la Bibliotecaria recitò la stessa formula che poche ore prima l’aveva messa nei guai:” De antiquis invoco Deos, quia opus factum est. Ut quietam.”
Immediatamente il blocco di ghiaccio si aprì facendo si che il pilone a cui era annodata la corda che imprigionava Jacob si allentasse e quindi il Bibliotecario cadde a terra libero; osservando la scena Olaffson ordinò furente:” Su, fate qualcosa!”
Stone però era pronto e reattivo dato che, sfruttando la sua esperienza nelle risse da bar e gli insegnamenti di Nicole, si mise a schivare i colpi e contemporaneamente iniziò a imbrigliare i giganti con la corda che aveva ancora legata ai polsi mentre si difendeva eccellentemente e riusciva anche a sferrare parecchi colpi; Cassandra invece si era liberata delle corde e quando Olaffson aveva detto di fermarla era scivolata a terra per poi schivare Meredith e trovarsi di fronte Finklestein. 
Prima che potesse fare qualunque cosa venne fatto girare prontamente da Jacob che si mise a combattere contro il gigante e dopo avergli bloccato il braccio sinistro gli disse pungente:” Te l’ho detto. Sei debole di sinistro.”
Dopo aver pronunciato quelle parole diede un violento pugno in faccia al gigante e lo mise al tappeto.
Rialzandosi barcollante Finklestein aveva uno squarcio sulla guancia colpita che faceva intravedere una pelle bluastra mentre parla pelle umana era a penzoloni; i due Bibliotecari osservarono disgustati la scena prima di darsi alla fuga, mentre molto degli Jotnar erano ancora seduti ai tavoli a ubriacarsi come se niente fosse mentre si godevano quel caos.
In Biblioteca invece Jenkins aveva preparato tutta la strumentazione che sarebbe servita per tracciare Cassandra sotto lo sguardo vigile dei Carsen e quello di Ezekiel ormai diventato una mamma chioccia in tutto e per tutto; dopo aver messo all’uovo una serie di elettrodi  il cavaliere prese un tampone e lo strofinò sul guscio proprio mentre Ezekiel confortava l’uovo con fare materno e protettivo:” Non devi aver paura, non farà male e tu stai andando alla grande.”
Alastair vedendo quella scena chiese ironico e scettico:” lo abbiamo ufficialmente perso, vero?”
Astrea gli rispose con lo stesso tono:” Credo di sì.”
Regan invece disse convinto:” Non voglio avere figli se corro il rischio di diventare così!”
Flynn sentendo quelle parole si lasciò andare ad un sorriso, mantenendo un contegno di serietà, Nicole invece disse divertita:” Ricordatevi che siete ancora nei guai signorini. Non provate a distrarmi facendo battute su Zeke.”
Flynn giocando in anticipo rispetto alle lamentele dei figli disse tranquillissimo:” La prossima volta ci penserete due volte prima di sgattaiolare in Biblioteca e rischiare di ammazzarvi con le armi di Artù.”
Jenkins invece aveva lavorato senza farsi coinvolgere nelle chiacchiere e dopo qualche minuto in cui le apparecchiature avevano lavorato aveva esclamato soddisfatto:” Ah ah! Eccola!”
Immediatamente dopo si era diretto al mappamondo che permetteva di controllare la Porta sul Retro e aveva atteso che la magia facesse il suo corso; vedendo che il portale non era nitido come al solito Flynn si avvicinò con cautela e disse assorto:” La connessione è instabile, noi non possiamo raggiungerli. Dovranno essere loro ad attraversare la Porta e tornare in Biblioteca. Dobbiamo solo avere pazienza.”
Jacob e Cassandra invece stavano scappando nuovamente dagli Jotnar, questa volta era più facile dato che tutti erano dietro di loro; decisero sei scappare al piano di sopra della struttura il più velocemente possibile mentre fuggivano dai loro inseguitori, con Finklestien che li guidava.
Raggiunto il piano superiore si addentrarono fra i corridoi della struttura fino a quando non trovarono una porta in legno che poteva essere sprangata, così da poter guadagnare un po’ di tempo ed elaborare un nuovo piano.
Jacob prese un’accetta anti incendio e la usò come spranga poi si mise assieme a Cassandra in difesa della porta, per evitare che i giganti dall’altro lato la sfondassero con le loro spinte.
La rossa chiese preoccupata:” Credi che la porta reggerà?”
Jacob per contro rispose preoccupato:” Non lo so... se hai qualcuna delle tue idee per un salvataggio in extremis questo è il momento di tirarla fuori.”
Proprio in quel momento dall’altra parte del corridoio apparve una Porta sul Retro, da cui si vedevano le figure di Flynn e Nicole che li incitavano a raggiungerli al sicuro; il Capo Bibliotecario alzò la voce per essere sicuro di essere sentito e spiegò brevemente il da farsi ai due Bibliotecari nei guai:” Sbrigatevi, il collegamento è instabile.”
Stone immediatamente disse secco:” Forza, vai. Io li trattengo.”
Cassandra gli disse decisa:” No. O con te o niente, non ti lascerò in balia dei giganti.”
Capendo che non sarebbe servito a nulla cercare di convincere la fidanzata a mettersi in salvo per prima Jacob annuì per poi partire a tutta velocità verso la Porta, affiancato da Cassandra; quando erano quasi arrivati alla porta essa tornò ad essere una comunissima porta di un albergo, la connessione era stata persa.
Fortunatamente l’accetta reggeva, così quando ci fu una vibrazione che fece muovere il carrellino del servizio in camera lasciato fuori da una camera vicina alla Bibliotecaria venne un’illuminazione:” Queste vibrazioni... l’albergo è parte integrante della bufera!”
Proprio in quel momento gli Jotnar sfondarono la porta così i due Bibliotecari ripresero a fuggire, mentre la rossa proseguiva con la sua spiegazione:” Siamo in movimento, per questo la frequenza non si aggancia.”
Svoltato l’angolo videro nuovamente la Porta così corsero con tutte le loro forze in quella direzione sperando vivamente di intercettarla; Stone disse deciso, vedendo una nuova opportunità di fuga:” Prendiamola al volo!”
Cassandra aggiunse preoccupata:” Prima che quelli prendano noi!”
La Porta però svanì all’ultimo momento così il Bibliotecario finì a terra dopo aver sbattuto violentemente contro la porta, tornata alla normalità.
Il Bibliotecario si rialzò dolorante mentre commentava:” No, così non funziona...”
La rossa spiegò la ragione di quel fallimento:” Perché cercano un punto fisso in uno spazio variabile...”
Mentre riprendevano la loro corsa la Bibliotecaria aggiunse terrorizzata dagli Jotnar sempre più vicini:” Devono tracciare una successione di punti per creare un modello di movimento!”
Vedendo nuovamente Flynn e Nicole la rossa urlò sicura dei suoi calcoli:” Dite a Jenkins di agganciare l’ascensore!”.
Confusi il Capo Bibliotecario e la Guardiana fecero come gli era stato detto mentre Olaffson, avendo sentito nominare l’ascensore elaborò un piano per circondare i fuggitivi:” L’ascensore! Norman, fate il giro dall’altra parte!”
Norman e altri tre Jotnar fecero come gli era stato detto così i due gruppi di Jotnar ripresero l’inseguimento.
Arrivati all’ascensore Cassandra premette furiosamente il pulsante di chiamata, sperando che Jenkins si sbrigasse mentre Jacob aveva aperto le porte del l’ascensore per qualche miracolo^^; in quel momento arrivarono i giganti così Olaffson disse secco:” Quel cristallo appartiene a noi!”
Il Bibliotecario per contro si rivolse alla fidanzata e le disse sicuro e fiducioso:” Di me un po’ ti fidi?”
Per tutta risposta la rossa gli afferrò la mano e immediatamente dopo i due saltarono giù dal pozzo dell’ascensore; per loro fortuna la Porta sul retro si attivò trasportandolo al sicuro in Biblioteca; appena arrivati Stone disse affannato:” Chiudete immediatamente la porta!”
Ezekiel, Che stava cullando l’uovo, chiese allegro:” Allora, com’è andata oggi?”
Regan vedendo il comportamento dell’australiano sentenziò deciso:” Non penso ci servano altre conferme. È pazzo.”
Gli Jotnar rimasero quindi senza cristallo, furenti per essersi fatti sfuggire i Bibliotecari; Olaffson si voltò verso Finklestien e gli ringhiò contro furente:” Finklestein  quel Bibliotecario come faceva a sapere che hai un sinistro debole?”
Il gigante balbettò in evidente difficoltà:” Beh... io...”
Meredith rispose furente al suo posto:” Volevi tenerti il Cristallo tutto per te!”
L’accusato prese la palla al balzo per scaricare il barile su altri:” È stata tutta colpa di Olaffson!”
Il gigante ringhiò secco, decisamente ben oltre il limite della sua sopportazione:” Come sarebbe a dire che è colpa mia?!”
Finklestein spiegò rabbioso le sue ragioni:” Non sarei andato a cercare il Cristallo se tu non fossi stato così spilorcio con me seicento anni fa!”
Olaffson urlò furioso:” La tregua è revocata!”
A quelle parole tutti gli Jotnar iniziarono a combattersi fra loro fin quando albergo e bufera sparirono nel nulla improvvisamente, così come erano arrivati lì.
In Biblioteca Nicole era andata a frugare nella sua scrivania per poi tornare da Stone e dargli una boccetta:” È un unguento filippino miracoloso per le ustioni da corda, se però dovesse farti male chiedi a Flynn di darti una sistemata con la magia. Ammetto che è diventato parecchio bravo con gli incantesimi di guarigione.”
Stone annuì per poi commentare in un sussurro:” Se penso con chi abbiamo avuto a che fare ci è andata decisamente bene.”
Flynn si inserì nella conversazione:” Avete fatto un ottimo lavoro voi due. Gli Jotnar sono decisamente irritanti da affrontare... Al, Reg, As è ora di andare a casa!”
I quattro Carsen sparirono immediatamente grazie alla porta sul retro, Nicole si attardò un attimo per dare una pacca sulla spalla a Ezekiel e dirgli divertita:” Ricordati che domani l’uovo tornerà a Nessie.”
Il Bibliotecario, troppo occupato a cullare l’uovo non ascoltò mezza parola così la Guardiana scosse la testa rassegnata prima di andare a casa.
Cassandra invece era entrata nell’ufficio assieme a Jenkins, che si era premunito di fare alcuni esami alla rossa; la Bibliotecaria gli chiese quindi una conferma:” Avere il cristallo nel mio torace mi renderà immortale?”
Il cavaliere le rispose tranquillo, mentre consultava un libro:” Direi di no, stando a Von Erickson non essendo lei una divinità norrena e non avendo legami di parentela con qualcuno di loro il Cristallo non ha alcun effetto. Domani mattina Merlino provvederà a rimuoverlo in modo sicuro ed indolore dal suo organismo.”
La Bibliotecaria raggiunse quindi Jacob, che si era seduto sulle scale che portavano al piano superiore dell’ufficio per mettersi l’unguento in tranquillità; arrivò in tempo per sentire il fidanzato sussurrare disgustato dall’odore dell’unguento:” Quanto puzza!”
Cassandra mentre aiutava Jake a medicarsi gli chiese incerta:” Sei ancora arrabbiato per la magia?” 
Vedendo che Jacob non accennava alcuna risposta Cassandra prese un respiro profondo e provò a chiarire il suo punto di vista:” Siamo entrati in quello che anni fa era uno sgabuzzino e ci siamo ritrovati in Svezia, quando diciamo che siamo Bibliotecari la gente ci lascia andare ovunque, Merlino è lo zio acquisito del nostro capo e lui stesso sa fare incantesimi... la magia ci aiuta tantissimo in questo lavoro.”
Jake sbuffò prima di chiarire il suo punto di vista:” È vero Cassie, però la magia è anche pericolosa. Come ci dicono sempre Flynn e Nicole è un’arma a doppio taglio che va padroneggiata alla perfezione prima di poterla usare con leggerezza. Non dico che la magia sia cattiva, dico che mi preoccupa il fatto che tu sia concentrata solo sugli aspetti positivi della magia e che tendi a dimenticare troppo spesso che la magia ha un prezzo se non si sa cosa fare esattamente. Cassie hai imparato tanto in questi anni ma devi imparare molto di più se vuoi usare la magia a tuo piacimento. Potresti seguire l’esempio della piccola e chiedere a Merlino di insegnarti. Ci vorrà del tempo, forse troppo per i tuoi gusti ma almeno sarai al sicuro... hai talento Cassie ma non sei al livello di Flynn. Nessuno di noi lo è ad essere sincero... Quello che sto cercando di dirti è che non devi correre rischi inutili solo perché non pensi a tutte le conseguenze.”
Sentendo quelle parole la Bibliotecaria capì che aveva molto su cui riflettere e molto a cui pensare nei prossimi giorni; era vero: lei era entusiasta di quello che poteva fare e ottenere con la magia e quindi non pensava alle conseguenze. Le conseguenze però le aveva sotto gli occhi ogni giorno con il suo lavoro.
Si limitò a sussurrare:” Credo che tu abbia ragione...”





Note:

* vi rimando alla fine della 1x09

** il film è del 2011, qui siamo negli ultimi mesi del 2016

*** se siete interessati vi rimando a Wikipedia: https://it.m.wikipedia.org/wiki/%C3%9Eurisaz

^ vi rimando all’episodio natalizio della prima stagione 

^^ da quello che so serve una forza sovrumana, facciamo finta che sia per l’adrenalina...

Note dell’autrice:

Che dire, spero di essere riuscita a colmare il nonsense e i buchi di trama di alcune parti dell’episodio. Comunque sia la cosa che mi premeva era dare una svolta molto più sensata al dibattito tra Jake e Cass sulla magia; nella serie Jacob mi sembra sia i voluto un sacco nella percezione della magia visto che lavora sempre a contatto con essa e la usa; il confronto si è spostato qui di sulle conseguenze dell’uso della magia quando solo soggetti incapaci e non istruiti ad usarla. Jake ha in mente i ragazzini della fiera della scienza, Lucy, il D.A.R.P.A. e tutte le persone che ha incontrato da quando fa il Bibliotecario; si basa quindi su questo la sua diffidenza e vuole quindi proteggere la donna che ama dall’uccidersi a causa dell’incoscienza o perché ha sottovalutato gli aspetti negativi. Direi quindi che questo Jacob è il Bibliotecario che ha appreso meglio le lezioni di Flynn e Nicole sulla magia e sull’Equilibrio.
Ho poi sfruttato i tre piccoli Carsen e in minor misura Flynn e Nicole per ironizzare su Ezekiel mamma chioccia e ho anche evitato che il piccolo Nessie subisse l’imprinting con Zeke, altrimenti credo che Nessie si sarebbe alterata parecchio oppure Jones avrebbe dovuto allevare un piccolo mostro marino da qui fino al 2030...
Credo di aver detto tutto quindi non mi resta che ringraziarvi per la lettura dei miei capitoli e soprattutto grazie nappa per la recensione ^^
Al prossimo capitolo Librarians :)
 
  
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