Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: LilyLunaMandrake    29/06/2020    4 recensioni
Se avete apprezzato “Risvegliarsi a Hogwarts”, e se gli scoppiettanti battibecchi tra l'anonima Leanne e il professor Piton vi hanno intrattenuto, non potete perdervi questa buffa "slice of life". (Scritta su richiesta)
Ernie MacMillan si reca a casa di Leanne, sono giorni che non la vede a lavoro, ed è preoccupato. Si troverà davanti qualcosa di inaspettato!
“Beh, suono alla porta di casa sua e... Non indovinerete mai chi mi sia trovato davanti!”
“Uhm... Boh?”
“Tutti i mariti della signora Zabini?”
“Katie Bell? Lo sapevo che non erano solo amiche, accidenti!”
“Non dite scemenze! Io ancora fatico a crederci... Ad ogni modo... Beh, mi trovo davanti il professor Piton!”
Genere: Commedia, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ernie Macmillan, Justin Finch–Fletchley, Leanne, Padma Patil, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'Leanne, anonima Tassorosso'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Una scoperta assai curiosa

 

Finalmente giungo all'Humphrey BoGGart.

Ho appuntamento con Justin Finch-Fletchley e Padma Patil per bere qualcosa, in questo nuovo pub per giovani maghi. L'atmosfera è allegra e dal sistema audio del locale sento la ultima canzone dei Boccini Schiantati. Adoro questa band!

Trovo subito il tavolo dei miei amici.

“Ehi, grande Ernie, ce l'hai fatta a raggiungerci eh!”

“Allora posso procedere con le ordinazioni, ragazzi?” chiede una cameriera dal sorriso largo e i capelli tinti di azzurro.

“Ora che ci siamo tutti, sì! Birra?”

“Due birre! Facciamo tre?”

“Oh no, ragazzi, a me ci vuole qualcosa di forte...”

“Ti porto un buon whiskey incendiario. Fidati, questa riserva è eccezionale!”

“D'accordo, mi fido.”

“Benissimo, a tra poco!”

La cameriera ci lascia soli, e io sto ancora sudando.

Padma mi osserva preoccupata.

“Ma che faccia, che hai! Sembra tu abbia visto un fantasma! Che ti è successo?”

“Oh, non crederete mai a cosa ho visto... È assurdo... Vi giuro, io non capisco come sia potuto accadere...”

“Dai, racconta!”

“Beh, avete presente Leanne, no?”

“Sì, e quindi?”

“Era qualche giorno che non si faceva vedere a lavoro. Stiamo entrambi al Ministero, eravamo soliti beccarci alla pausa caffé. Insomma, un suo collega di ufficio voleva mandarle un gufo con delle dispense da controllare da casa, e io ho pensato di passare da lei per portargliele di persona, e sapere come stava... Beh, suono alla porta di casa sua e... Non indovinerete mai chi mi sia trovato davanti!”

“Uhm... Boh?”

“Tutti i mariti della signora Zabini?”

“Katie Bell? Lo sapevo che non erano solo amiche, accidenti!”

“Non dite scemenze! Io ancora fatico a crederci... Ad ogni modo... Beh, mi trovo davanti il professor Piton!”

“Cosa? Ma come mai passava di lì?”

“Si diceva, infatti, che avesse lasciato Hogwarts...”

“Non avete capito niente! Non passava di lì! Lui mi ha aperto la porta di casa di Leanne!”

“Beh, è caduto in basso, se si è messo a fare l'usciere!”

“Sei proprio scemo!”

Allora racconto loro tutto, le scene sono ancora vivide davanti ai miei occhi.

..
 

Sono pieno di stupore e confusione. Ho visto un solo campanello, quindi ho dato per scontato fosse quello di Leanne. Piton sosta sull'uscio, visibilmente infastidito, e io mi sento come se avessi di nuovo undici anni, quando il terribile pipistrello dei sotterranei di Hogwarts ci terrorizzava senza pietà.

“Buonasera, professor Piton...”

Si rende perfettamente conto, dal mio tono di voce, che sono imbarazzato e confuso.

“Buonasera, MacMillan. Di cosa hai bisogno?”

Mi guarda torvo, come se preferirebbe fare qualsiasi altra cosa al mondo, piuttosto che perdere tempo a conversare con me.

“Beh, ecco... io... Credo di essermi sbagliato... Credevo di trovare Leanne Wharton, mi scusi se l'ho disturbata...”

“Come hai avuto questo indirizzo?”

“Beh, me l'ha dato Leanne... Forse c'è un errore, può capitare...”

“Se te l'ha dato lei, sarà necessariamente quello giusto. Sarebbe vergognoso, alla sua età, non riuscire neppure a comunicare correttamente il proprio indirizzo...”

“Quindi Leanne abita davvero qui? Posso parlarle?”

Il professore mi guarda col suo caratteristico sguardo astioso.

Col tono distaccato a cui aveva abituato tutti, finalmente mi risponde.

“No. Non puoi.”

Chiude la porta, lasciandomi fuori pieno di perplessità.

Che cosa sta succedendo?

Pieno di dubbi a cui non so dare una risposta, torno il giorno dopo, finito il mio turno di lavoro.

Suono il campanello, in bilico tra la curiosità e l'ansia.

Piton apre l'uscio, guardandomi con aria di sufficienza.

“B... Buonasera, professore... Posso parlare con Leanne?”

Lui alza un sopracciglio, scrutandomi con severità.

“Ritengo non sia affatto possibile.”

Mi richiude la porta in faccia.

Non capisco.

..

 

“Oh, per Merlino, l'avrà fatta a pezzi!”

“Non essere sciocca, Padma, al massimo la terrà prigioniera per i suoi esperimenti... Si diceva in giro, che sin da giovane fosse un tipo... creativo...”

“Meglio fatta a pezzi, allora...”

“Voi ridete e scherzate, ma con la fama di Piton, mi sono ritrovato a pensare alle cose più assurde e spaventose!”

“Certo che anche tu, Ernie, te ne stai qui bello tranquillo a bere, quando invece dovremmo chiamare gli Auror!”

“Relax, Padma, relaaaax... Ti pare che sarebbe qui, dai...”

“Justin ha ragione... Devo parlarvi di oggi pomeriggio!”

..
 

Anche oggi, dopo il lavoro, sono tornato a casa di Leanne.

Sembra tutto troppo strano ed inquietante!

Mille scenari spaventosi si susseguono nella mia mente, ma oggi pretendo una risposta!

Suono nuovamente al campanello, Piton apre nuovamente la porta con la sua solita aria sdegnosa.

“Hai montato una tenda davanti casa mia, MacMillan?”

“Buonasera, professore. Oggi non me ne vado da qui, se prima non mi fa parlare con Leanne! Voglio sapere come sta, e voglio che sia lei a dirmelo!”

Mi squadra come se stesse osservando un bambinetto noioso, quante volte ho subito quello sguardo! Che fastidio!

“Ti do al massimo 15 minuti. Poi ti voglio fuori di qui!”

La sua voce è imperiosa, chiaramente devo accettare le sue condizioni.

Faccio un cenno affermativo col capo, mentre mi chiedo come sia possibile tutto questo.

Piton apre interamente la porta e si sposta, per permettermi di varcare la soglia. Mi aspettavo di vedere un ambiente cupo e inquietante quanto l'uomo che mi ha fatto entrare, al contrario mi trovo in un soggiorno semplice, dall'aspetto rassicurante. Un grosso cane dal pelo color caramello viene a salutarmi, scodinzolando allegro, ma questo non mi impedisce di sentirmi tanto intimorito da rimanere in piedi, come se la mia presenza fosse inopportuna e sgradita.

“Barnie! Vai a chiamare Leanne!”

Il cane sparisce oltre una porta socchiusa. Lo sento abbaiare, e poco dopo compare lei. È sempre bella, ma ha un aspetto davvero terribile. Profonde occhiaie solcano il suo bel visino, i capelli sembrano esplosi e il pigiama spiegazzato rivela che ha passato intere giornate a letto.

“Leanne! Come stai?”

“Oh, ciao Ernie! Sei stato molto carino a passare, ma perdonami, temo non potrò dedicarti molto tempo, oggi...”

“Infatti, MacMillan. Ti rimangono 12 minuti.”

“Su, Severus, non essere maleducato. Ernie non mi vedeva da giorni a lavoro, magari era preoccupato...”

“Sì, è proprio così! Che succede?”

“Oh, una brutta infezione da Scrofungulus. L'ho presa lavorando con Turner del quarto livello... Lui sta al San Mungo ora.”

“E dovresti starci anche tu...”

“Ma io ho già qualcuno che si prende cura di me!”

Sorride graziosamente, e trovo paradossale che si stia riferendo a quell'uomo tutt'altro che rassicurante, in piedi con le braccia incrociate al petto, e che sa essere minaccioso anche solo esistendo, senza proferire parola.

“A proposito, è già ora...”

“Oh, Severus, ti prego! Ha un sapore disgustoso!”

“Sono profondamene addolorato da questa constatazione. Credo non ci dormirò stanotte...”

Appella una piccola boccetta.

“Bevi e non discutere. Capirò se non la assumi.”

Lei dapprima mette il broncio, poi si arrende.

Datemi una leva e vi solleverò il mondo, avrebbe detto Archimede.

A Severus Piton basta sollevare un sopracciglio, per far sì che la gente agisca come vuole lui.

“Molto bene. MacMillan, ti rimangono 10 minuti, sfruttali bene. Poi ti voglio fuori di qui. E tu, potresti essere ancora contagiosa, rispetta le distanze di sicurezza e dopo vattene a letto. Ti chiamo io per la cena.”

Detto questo, sparisce senza salutare oltre la porta socchiusa di prima, da cui è giunta Leanne poco fa. Il cane lo segue scodinzolando allegramente.

Dire che sono allibito è poco! Ma che situazione è questa?

Leanne si siede a un tavolo, e mi fa cenno di accomodarmi sul divanetto, un poco distante da lei.

Non riesco più a trattenere la mia curiosità!

“Scusa ma... Tu e Severus Piton?”

“Capisco la tua perplessità, Ernie, si leggerebbe a miglia e miglia di distanza...”

“E... Quindi? State insieme o cosa? Per Merlino... Vivi col professor Piton! Era un nostro insegnante! E tralascio tutto il resto!”

Scoppia a ridere di gusto!

“Ahahahahahahaah! No! Non stiamo insieme! Ma... la guerra crea legami... strani. Non saprei davvero come spiegarlo in un altro modo...”

“Infatti non ho capito...”

“Non preoccuparti, tanto non ci ho capito niente neppure io!”

E io sono sempre più perplesso...

“Ma quindi adesso cosa fa?”

“Produce pozioni per corrispondenza. Credo sia la cosa migliore, per lui. E poi frutta bene, quindi va bene così.”

“Certo che è difficile immaginarselo, al di fuori di Hogwarts...”

“Lo credeva anche lui, ma alla fine l'ho convinto, sono stata brava...”

“Cosa? L'hai convinto tu a lasciare la scuola?”

“Eggià... Pensa a quanti ragazzini ho salvato! Ho fatto un buon lavoro, no?”

Ridacchia ancora, sorridendomi.

“A proposito di lavoro, ti ho portato queste dispense. Quando ti senti meglio dacci un occhio. Volevano spedirtele con un gufo, ma ne ho approfittato per sapere come stavi.”

“Hai fatto bene a passare, mi ha fatto piacere. Però ora devi andare, se non rispettiamo il coprifuoco poi Severus ci mette in punizione!”

“Ma com'è vivere con lui? Non hai paura che ti avveleni durante la notte, o cose di questo tipo?”

Lei sorride.

“In realtà è piuttosto pacifico. Basta rispettare quelle due o tre regole di convivenza civile, per organizzarci al meglio, sai... E poi, finchè il mio cane l'adora, va bene così.”

Si alza, come a farmi capire che dovrei alzarmi anch'io.

Sapendo che può essere ancora contagiosa, mi limito a salutarla a parole.

“Ci vediamo a lavoro, Leanne. Buona serata.”

“Ciao, Ernie...”

Lascio quella casa, pieno di perplessità e confusione, come se avessi assistito a una stramberia unica.

..
 

“E questo è tutto, ragazzi...”

Padma è rimasta a bocca aperta, senza parole. Ed è difficile che avvenga.

Per fortuna Justin rompe il silenzio.

“Evvai, benvenuti a voi, traumi esistenziali! Credo che abbiamo bisogno tutti di un altro giro, per digerire questo gossip!”

“Mi sa che hai ragione! Alla salute!”

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LilyLunaMandrake