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Autore: HarryMacy2020    29/06/2020    1 recensioni
Un giorno come tutti gli altri, tutto può cambiare.
A volte, quando la vita ti sfida, devi cambiare punto di vista per andare avanti.
Un'altra ff hacy, scritta a 4 mani con la mia amica Marzia, con protagonisti Harry e Macy, del reboot di Charmed.
Questa volta abbiamo voluto esplorare i loro sentimenti da più angolazioni e, per far questo, è stato necessario creare una trama più complessa. Abbiamo quindi deciso di dividere questo percorso" in 3 storie, ognuna delle quali, a sua volta, composta da 7 capitoli.
Speriamo vi piaccia e siamo curiose di conoscere le vostre opinioni 😘
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LA LOGGIA DI KAIROS

In una notte stellata, la luna splendeva alta nel cielo e con la sua luce orientava le anime più laboriose della città. Il vento soffiava melodioso, portando con sé suoni di un altro tempo, di un altro mondo.
In una chiesa abbandonata e scomunicata, alcune persone si erano riunite per celebrare quella notte magica; una notte in cui i pianeti allineati erano di buon auspicio per la realizzazione di un cambio ardito.
Nella sala, attorno a un altare in pietra, c'erano 7 persone incappucciate, intente a recitare all’unisono preghiere al proprio credo. Esse erano rivolte alla divinità rappresentata da una statua, posizionata dietro l’altare, che raffigurava un giovanotto con le ali ai piedi, una bilancia sblilanciata dal dito, un ciuffo davanti alla fronte e la testa rasata.
Sulla loro tonaca era presente un simbolo, due linee parallele che formano due cerchi, ognuno in senso inverso ed sopra una linea verticale con una stella. Il simbolo di Kairos.
Al centro di un pentagramma, distesa sull’altare in pietra, una ragazza dai capelli castani e la carnagione chiara, era stata bendata e legata. Non si muoveva a causa dell’effetto delle sostanze che le avevano iniettato in corpo. Appoggiato sul corpo della ragazza, all’altezza del cuore, un talismano di forma rotonda, raffigurante gli stessi simboli presenti sulla tunica dei partecipanti.
Ai quattro angoli dell’altare erano posizionati quattro oggetti : un braciere d’incenso dal profumo di lavanda; una ciotola di sale, una coppa d’acqua consacrata in una notte propizia e una miscela di erbe medicinali molto rare.
Tra loro spiccava un uomo, la cui tunica color rosso si differenziava da quelle marroni dei suoi compagni. Era il Maestro, cosi lo chiamavano, colui che avrebbe proceduto all’iniziazione del rito.
“Fratelli e sorelle”, iniziò con voce solenne, guardando i presenti. “Siamo qui stasera per rendere omaggio al nostro unico Dio, il grande e potente Kairos. Lui, che è sempre stato ritenuto un dio minore, sconfitto dal proprio fratello Kronos, eppure amato e pieno di risorse. Come lui, anche la nostra Loggia è sempre stata denigrata, soprattutto da colei che è indegna del posto che occupa. Il Demone Overlord, una donnetta con sangue impuro, che pensa di poter dar ordine nel grande regno degli inferi. Lei che con l’inganno – cos’altro altrimenti - ha imbrigliato il giudizio di molte creature portandole a servirla e autoproclamandosi loro capo. Questo però cambierà. Stanotte daremo inizio a un cambiamento. Se il mondo infernale ha deciso di sottostare al volere di questa donna, noi faremo sì che lei segua i nostri ordini, che glorifi il nostro credo. Stanotte, grazie al suo prezioso amuleto, Kairos ci permetterà di avere ciò che ci spetta e di governare sugli inferi”.
A queste parole, un impeto di approvazione e di gioia invase la sala e i presenti, estasiati all’idea di questo futuro radioso per la loro Loggia.
Con voce alta proclamò: “Io, Maestro della Loggia, questa sera sono qui ad offrirti l’energia vitale di questa giovane per dare forza e potenza al tuo Talismano affinché la tua Loggia trionfi."
Dette queste parole, il ritualista prese l’amuleto e con gesti lenti e controllati lo passò su ogni oggetto posizionato ad ogni angolo dell’altare. Ogni oggetto rappresentava un elemento e ad ogni gesto, una luce con un colore diverso ne scaturì per poi riversarsi nell’amuleto.
Conclusa questa parte, il Maestro riposizionò l’amuleto sul petto della ragazza la quale emise un urlo di dolore e iniziò a contorcersi, emanando una forte luce blu, risucchiata dal talismano aleggiante sopra di lei.
I partecipanti proseguirono con le loro preghiere; mentre dal corpo della ragazza veniva risucchiata la sua energia vitale. A questo serviva infatti il rituale, a caricare il talismano della linfa vitale di una giovane strega.
Proprio quando la ragazza sembrò ormai privata di ogni energia, un’improvvisa forza invisibile, simile a una folata di vento, fece volare per la stanza alcuni oggetti presenti, creando confusione tra i partecipanti. Distratti da quanto successo, essi interruppero il rituale, provocando anche l’interruzione del flusso di energia dalla ragazza al talismano il quale cadde sul petto della stessa. La ragazza restò però immobile, esausta.
Una seconda ondata di vento riuscì a fare cadere alcuni degli uomini. Mentre alcuni degli incappucciati cercarano di aiutare gli altri a rialzarsi, caddero a loro volta su un pavimento diventato improvvisamente ghiacciato e scivoloso.
Ed ecco che dal fondo della sala apparvero le sorelle: Macy, Maggie e Mel.
****
Le ragazze, avvertite dal Witchboard di una strega in pericolo, si erano teletrasportate nella Chiesa.
Fu subito chiaro a tutte quanto la situazione fosse critica e richiedesse un intervento immediato; soprattutto la ragazza sofferente, dal cui corpo veniva risucchiata tutta quell’energia, aveva bisogno di aiuto.
D’istinto Macy usò i suoi poteri. Sebbene l’obiettivo fossero gli uomini incappucciati e l’oggetto sferico sopra la ragazza, Macy riuscì a fare volare diversi oggetti presenti nella stanza, distraendo così i partecipanti e interrompendo il flusso di energia rubata. Purtroppo era cosciente del fatto di non aver ancora acquisito una completa padronanza dei propri poteri e sebbene ciò la facesse arrabbiare, sapeva che ci sarebbe voluto del tempo. Da parte sua, Mel ghiacciò il pavimento attorno all’altare causando così la caduta di alcuni di loro.
Avvantaggiate dall’effetto sorpresa, le sorelle si diressero velocemente verso il centro della stanza. Mentre Mel e Macy fronteggiavano gli uomini incappucciati scagliatisi contro di loro; Maggie andò subito dalla ragazza, slegandola e togliendole la benda per poi aiutarla ad alzarsi. Era visibilmente stanca e senza forze. La ragazza guardò Maggie con occhi interrogativi.
“Ciao, sono Maggie”, le sussurrò cercando di rassicurarla. “Siamo qui per portarti via. Tu come ti chiami?”, le chiese abbozzando un sorriso con la speranza di darle fiducia. “Sara”, risponde con un filo di voce, visibilmente provata.
Mentre l’aiutava ad alzarsi, da dietro le loro spalle spuntò il Maestro con fare minaccioso. Cercò subito di bloccare la strada alle ragazze e si avventò su Maggie, la quale reagì d’istinto assestandogli un calcio all’altezza delle costole. Lasciò che la ragazza si sedesse a terra. L’uomo, rialzatosi, si avventò nuovamente su Maggie che stavolta cadde a terra. Lui si sedette a cavalcioni su di lei e le strinse le mani alla gola, cercando di strangolarla. Maggie sentì l’aria mancarle, si dimenò per cercare di liberarsi da quella morsa mortale. Poi mise le sue mani sopra le sue e afferrò con tutte le sue forze le dita della mano dell’aggressore. Non con poco sforzo, riuscì a piegarle all’indietro per allentare la presa. L’uomo gridò nuovamente. Alzò il bacino e con tutta la forza che aveva lo ruotò per farlo cadere. Si rialzò velocemente e prima che potesse attaccarle di nuovo sopraggiunse Mel che gli congelò un braccio, per poi colpirlo con foga. Scivolò su una parte del pavimento scivolosa a causa del ghiaccio e cadde proprio su una sporgenza appuntita, che lo trafisse. Pietrificato, sparì in una nuvola di fumo.
“State bene?”, chiese Mel rivolgendosi a sua sorella e alla ragazza. Maggie era provata e respirava pesantemente cercando di riprendersi. Gli insegnamenti di Jordan per il combattimento a mani nude le erano stati molto utili quella sera; ma era comunque faticoso. Anche la giovane strega stava bene, sebbene fosse chiaramente frastornata dalla situazione e faticasse a restare in piedi.
Eliminato il Maestro, gli altri partecipanti ancora in vita divennero meno baldanzosi e decisero di darsi alla fuga; lasciando le ragazze sole e tutto dietro di loro, incluso l’amuleto.
“E questo cos’è?”, si chiese Macy raccogliendo il talismano da terra ancora caldo. “Questo simbolo è lo stesso presente sulle tuniche. Non può essere una coincidenza.”
“Torniamo al centro di comando per capirne di più”, disse Mel.
“Ed anche per far curare Sara.”, disse Maggie la quale stava sorreggendo una Sara svenuta.
****
Al centro di comando, Harry fu felice di vedere che le sue pupille erano tornate sane e salve.
Le aiutò a coricare Sara su un divano nella stanza e la curò prontamente.
Una volta ripresa, Sara raccontò alle ragazze ciò che le era successo; cercando di non omettere alcun dettaglio sebbene non fosse semplice. Non ricordava molto. Stava camminando per strada quando qualcuno si era avvicinato, le aveva messo un cappuccio in testa e l’aveva portata via in quello che credeva fosse un furgone. In particolare disse loro ciò che aveva sentito dire dagli adepti della Loggia a proposito di un Demone Overlord e di un piano per destituirlo. In particolare, ricordò che avessero detto che avrebbero fatto in modo che questa donna seguisse i loro ordini.
A quel nome, Macy guardò Harry e le sembrò di vedere nei suoi occhi della preoccupazione. Fu un attimo, ma non sfuggì allo sguardo attento di Macy, la quale conosceva bene l’indole buona del loro Angelo Bianco.
Sara parlò loro dell’amuleto e di come per gli uomini incappucciati quello fosse la chiave per il loro trionfo. A quel punto, Macy tirò fuori l’amuleto dalla tasca e lo mostrò a Harry, il quale riconobbe subito i simboli appartenenti al mito di Kairos e quindi alla sua Loggia. La stessa Sara confermò di aver sentito pronunciare quel nome.
Dopo aver detto tutto ciò che sapeva, Harry riportò Sara a casa orbitando; mentre le sorelle iniziarono a cercare qualche risposta nei libri.
Dalle ricerche, le sorelle scoprirono chi fosse Kairos.

Kairòs era una divinità minore legata al concetto di tempo in senso qualitativo. In lotta continua con suo fratello Kronos, era sempre stato perdente. Kairó rappresentava l’occasione da cogliere, il particolare che fa la differenza, il sesto senso che ci dice che il momento di agire è ora. II Momento giusto è sempre e solo personale: è, in sintesi, il libero arbitrio.

In sua venerazione era nata una Loggia di demoni, il cui scopo era quello di istituire un nuovo culto ad immagine del loro Dio e di diventare la nuova guida del mondo infernale, ovvero il nuovo Demone Overlord al posto di Abigail Caine.

L’idea di vedere destituita Abigail non dispiaceva alle sorelle che non provavano per lei una grande ammirazione. Il loro legame con lei poteva avere dei vantaggi, come la tregua tra le sorelle e i demoni sotto il suo comando che, sebbene non fossero tutti quelli esistenti, erano una bella fetta.

Macy in particolare non disprezzava completamente l’idea che qualcuno potesse dare una lezione ad Abigail. Ai suoi occhi, Abigail era una donna subdola, lasciva e disposta a tutto per ottenere ciò che voleva; poco importa se con l’inganno o con altri mezzucci. Il solo pensiero di lei la infastiva enormemente. Anche se era stata lei a cercarla, Macy non poteva certo dimenticare che le aveva sottratto i suoi poteri e non solo. Su questo ultimo dettaglio, però, Macy non volle soffermarsi nemmeno con il pensiero.

“Ma a cosa serve l’amuleto? A cosa serviva il rituale?”, chiese Mel rivolgendosi alle sorelle.

“Qui dice che l’amuleto può essere caricato di energia vitale di un essere magico e con il suo potere può cambiare le sorti del destino.”, rispose Macy leggendo l’unico libro trovato finora sull’argomento e tradotto grazie allo scarabeo fornito dalla Sentinella.

“Energia vitale? E’ questo che hanno fatto a Sara. L’hanno prosciugata della sua energia.”, concluse Maggie. “E in che modo questo avrebbe permesso alla Loggia di avere la meglio su Abigail?”, chiese infine Maggie riassumendo l’unica e vera domanda essenziale che le stesse sorelle si stavano ponendo. “Sara ha parlato del fatto che la Loggia fosse convinta di poter piegare Abigail al loro volere. Ma come?”

Abigail impotente e soggiogata era un’immagine difficile da visualizzare perché se c’era qualcosa che proprio non le si addiceva era il ruolo di vittima indifesa.

“Qual è il suo super potere?”, aggiunse infine pensierosa.”Fa il lavaggio del cervello?”

“Per farlo, bisogna avercelo… il cervello, intendo”, disse Macy acidamente sarcastica.

“Qualsiasi sia il suo potere bisogna capire cosa fare. Avvertiamo o non avvertiamo Abigail?”, intervenne Mel cercando di smorzare i toni.

Le sorelle si guardarono in silenzio. L’atmosfera si fece seria, carica del dilemma che le affliggeva.

“Credo che sia giusto farlo”, rispose Maggie. “Anche se non ci piace, ciò non significa che possiamo lasciarla al suo destino.”

“Ma non sappiamo neanche noi cosa dirle.”, precisò Macy. “Insomma. Non sappiamo quale fosse il piano della Loggia e comunque ora il talismano lo abbiamo noi e i seguaci sono scappati. Magari non c’è più alcun pericolo”, concluse Macy non tanto convinta.

“Abbiamo un dovere morale di intervenire”. Una calda voce maschile si era unita al discorso, facendo sobbalzare le ragazze e riassumendo in poche parole un concetto molto chiaro che non lasciava spazio a dubbi.

Harry era rientrato orbitando e aveva ascoltato parte del discorso. Conosceva le sue protette molto bene ed era consapevole del fatto che ci fossero degli screzi con Abigail. Lui stesso, sebbene per certi versi ne fosse attratto, poteva capire perché le sorelle non si fidassero di lei e fossero riluttanti ad agire.

Tuttavia, lasciare che degli invasati demoniaci le nuocessero non era da loro. Infondo, fintanto che lei fosse restata il Demone Overlord, loro stesse ne avrebbero beneficiato. Come se non bastasse, per metà, lei era una strega come loro.

Con questi argomenti, Harry cercò di far capire alle ragazze che avrebbero dovuto andare subito da Abigail per avvertirla. E’ vero che il loro Maestro era morto, i seguaci si erano dispersi e il talismano era in loro possesso, ma non potevano essere sicuri che tutto fosse finito. Se c’era un complotto contro Abigail, lei doveva esserne informata.

Il monologo di convincimento di Harry fu molto accorato, pronunciato con particolare coinvolgimento emotivo. Nuovamente ciò non passo inosservato agli occhi di Macy.

Convinte della correttezza delle loro azioni, le sorelle e Harry presero il talismano, le informazioni in loro possesso e orbitarono da Abigail.

  
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