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Autore: Willow99    30/06/2020    0 recensioni
Ricordi che ho vissuto con una persona davvero importante per me, con la persona con cui ero cresciuto giorno e notte. Con la persona che davvero mi voleva incondizionatamente, ma io l'ho fatta solo soffrire.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18                                   

                                                                                       -Crampi-


Eighteenth Memory 


#Diarrea


Nathan: 19 anni Shiver: 17 anni


Nathan's pov


Mi portai le mani all'addome, imprecando dai forti crampi, avevo un fottuto mal di pancia. Sembrava quasi che stessi in travaglio, ogni cinque secondi avevo una fitta alla pancia che mamma mia non vi so spiegare!


Andavo e venivo dal bagno, stava anche incominciando a farmi male l'ano e le chiappe per tutto il tempo seduto sulla tazza. Corsi di nuovo in bagno ed ecco un altro attacco di diarrea, Madonna mia, che brutto momento che stavo passando. 


La colpa era anche mia del mal di pancia, forse non era stata una così buona idea mangiare un intero pacco di merendine al tiramisù. Sì, mi ero mangiato dieci merendine tutte insieme, merendine che erano anche scadute del resto. 


Mi dispiaceva buttarle nella spazzatura, era un peccato perché comunque mia madre non andava a rubare i soldi e così le avevo mangiate tutte senza pensarci due volte. Avrei dovuto pensarsi mannaggia la zozza ladra!


Mi alzai dal bagno, mi pulii il sederino lavandomi poi le parti intime nel bidet per togliere i residui della cacchetta. Lo facevo sempre, ogni volta che facevo i miei bisogni subito dopo mi sciacquavo il popò. 


Mi lavai le mani e mi asciugai, tirai lo sciacquone e spalancai gli occhi spaventato “ora mia mamma mi ammazza!” pensai. Avevo intasato il bagno, “oh no, sono morto stecchito!” pensai ancora. L'unica che poteva aiutarmi era Shiver e così la chiamai.
 

«Shiver, vieni subito da me!» Dissi non appena lei rispose alla chiamata.
«Motivo?» Domandò.
«Vieni e basta!» Ordinai, andando nel panico.
«Dammi una motivazione!» Esclamò lei.
«HO INTASO IL BAGNO!» Urlai, nel panico più totale. 
«Arrivo subito.» Disse, staccando la chiamata.


Posai il cellulare sul lavabo del bagno, Shiver bussò alla porta di casa e andai di corsa ad aprirle, entrò in casa mia con addosso il suo pigiama. Chiusi la porta e ci dirigemmo insieme al bagno e lei guardò nella tazza.


«Oh Santo cielo!» Esclamò, vedendo il bagno.


Era anche un pò disgustata, ma non potevo darle torto, la scena faceva schifo anche un pò a me. Insomma, non era vedere il bagno intasato, l'acqua era di un color marrone chiaro, e c'erano alcuni pezzetti delle mie feci e dalla carta igienica.


«Aiutami tu Shiver, sennò mia madre mi ammazza!» Piagnucolai.
«Apri la finestra, c'è una puzza.» Disse, sventolandosi la mano vicino al naso.
«Non è così terribile...» Sussurrai, aprendo comunque la finestra.
«Dammi lo stura lavandini.» Mi disse lei, alzandosi le maniche del pigiama.


Presi quello che mi aveva chiesto, lei afferrò lo stura lavandini e lo mise nel bagno, iniziando a far pressione con esso nella fessura dei tubi. Lei bestemmiò anche i morti del bagno, mi chinai a ridere per un bel pò.


«Che lavoro di merda!» Esclamò, infastidita.
«Letteralmente!» Dissi divertito, e sturò alla fine il bagno.
«Oh... è stato abbastanza facile.» Ammise.
«A saperlo lo facevo io.» Dissi.
«Seh...» Disse lei, sbuffando. 


Non le risposi per non far iniziare una possibile discussione stupida, non avevo per niente voglia di litigare adesso, anche se mi piaceva molto quando lei si arrabbiava nei miei confronti. Perché poi facevamo pace e lei mi riempiva di coccole. 


Comunque la ringraziai per avermi aiutato con il mio “problema”, lei sorrise e si lavò accuratamente le mani mentre io presi a pulire lo stura lavandini mettendolo poi apposto. Mi venne una fitta alla pancia e mollai una scoreggia silenziosa.


«Sento ancora quella puzza di merda.» Si lamentò lei.
«Scusa.» Mi scusai.
«Per cos- no, non ci credo.» Sbarrò gli occhi.
«Mi è scappata!» Esclamai.
«Scostumato!» Mi incolpò.
«Non lo sono.» Mi difesi.
«Ti sbagli.» Controbattette lei.
«Stiamo in confidenza.» Protestai.
«Ma che vuol dire?!» Domandò, confusa.
«Che mi sento libero di scorreggiare apertamente.» Risposi, ovvio.
«E' una cosa stupida.» Disse lei, convinta.
«E' romantica!» Esclamai.
«Ma piantala.» Mi guardò male.
«E' un segno d'affetto.» Continuai.
«Taci, ti prego.» Disse lei.


Shiver uscì poco dopo dal bagno, feci lo stesso chiudendo la porta di esso, a mia madre dava fastidio quando lasciavamo la porta del bagno aperta. Diceva sempre “chiudete sempre la porta del bagno, e quando dovete fare i vostri porci comodi bussate prima.” Hahah.


Comunque, Shiver si era seduta sul divano, mi misi accanto a lei avvertendo sempre quel fastidio all'ano e mi sentii un pò a disagio per questo. Accesi la televisione, misi su un canale a caso, infatti misi su Rete4 dove stavano trasmettendo Forum.


Io e Shiver guardammo la televisione schifati, quello era un programma da vecchi. Se ci fosse stata mia madre sicuramente si sarebbe fatta il caffè, si sarebbe messa comoda sul divano e si sarebbe accesa una sigaretta... le piaceva Forum.


Così, cambiai subito canale, mettendo sul mio canale di fiducia Telecapri, e stavano mandando in onda un film di Nino D'Angelo per mia fortuna: Discoteca. Era un bel film e adoravo la partecipazione di Bombolo. 


Ma all'improvviso mi venne un altro crampo alla pancia, così mi alzai di scatto e corsi subito in bagno perché me la stavo facendo letteralmente sotto. Non appena mi sedetti sul bagno, ve lo giuro, la cacca uscì da sola!


Comunque, mi sedetti appunto sul bagno, e solo Dio sa quello che successe in quei minuti. Come prima, dopo aver fatto i miei bisogno, mi pulii il sedere, mi lavai le parte intime e le mani, mi asciugai e tirai lo scarico. 


E di nuovo lo avevo intasato... ma che problemi avevo all'intestino. 


«Shiver.» La chiamai.
«Dimmi!» Urlò lei.
«L'ho intasato di nuovo.» Urlai di rimando.
«Ma che cavolo Nathan!» Esclamò.
«Aiutami!» Implorai.


Venne in bagno con l'aria esasperata, come prima mi fece aprire la finestra e le passai lo sturai lavandini. Ci impiegò più tempo quella volta, minacciandomi anche di incollarmi l'ano con la colla a caldo. 


Quando riuscì a sturare il bagno, pulimmo esso per togliere ogni traccia e ritornammo seduti sul divano a vedere il film. A quel punto mi presi qualcosa per la diarrea e potei rilassarmi, però restava il fatto che mi bruciava l'ano.  
   
 
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