Rey e Connix stavano chiacchierando piacevolmente all'ombra di una delle tettoie della base, osservando alcuni uomini caricare su un cargo tutte le munizioni e gli armamenti rimasti. Con la fine della guerra, la resistenza si stava demilitarizzando e tutto quello che restava dalla battaglia di Exegol era stato donato alla Repubblica. I soldati tornavano finalmente a casa e su Ajan Kloss erano sempre di meno. Anche gli ufficiali, piano piano, sistemavano le ultime faccende, ormai di pura burocrazia e diplomazia, e tornavano alle loro famiglie.
Connix sarebbe rientrata da lì a qualche giorno, insieme ad un gruppo di militari nati nel suo stesso settore. Poi sarebbe a lavorare per il Senato Galattico, nel settore delle comunicazioni interplanetarie.
Rey stava ascoltando i suoi progetti per il futuro quando si sentì nominare.
-È laggiù, insieme al Tenente.-
-Grazie.-
 Si voltò verso destra, trovando Poe che camminava verso di loro.
-Rey!- la chiamò.
-Ciao.-
-Ciao, ciao Connix.-
La ragazza fece un sorriso.
-Rey, ho bisogno di parlarti un secondo, se non ti dispiace.-
BB-8 spuntò da dietro alle gambe del maestro, emettendo una serie di segnali acustici.
-È successo qualcosa?- chiese, preoccupata.
-Cosa? No, no, volevo solo parlarti e… scusarmi, ecco tutto.-
Il pilota abbassò il capo. Odiava dover chiedere perdono.
Connix appoggiò delicatamente una mano sulla spalla della Jedi.
-Vado a dare una mano dentro. Ci vediamo più tardi.-
L'altra annuì, mentre lui le rivolse un piccolo sorriso, ringraziandola silenziosamente per aver capito la situazione.
-Di cosa devi scusarti? Non sono arrabbiata con te.-
Rey fece una piccola pausa, incamminandosi al fianco dell'uomo, che aveva iniziato a vagare pigramente verso la foresta.
-Aspetta, che cosa devi dirmi che mi farà arrabbiare?-
Lui sogghignò.
-Niente che tu non sappia già.-
Lei fece una smorfia.
-BB-8? Dimmi la verità.-
Mentre il piccolo droide dava ragione al maestro, questo lo interruppe.
-Davvero, te lo giuro, non ho fatto niente. Volevo solo scusarmi per il mio comportamento dell'altro giorno. Ero stressato e stanco, ma non avrei dovuto urlarti contro.-
-Nessun problema. Anzi, io ho anche reagito male, potevo essere più comprensiva. Ma davvero, è tutto dimenticato.-
-No, volevo… volevo che tu capissi perché mi sono comportato in quel modo. Non giustificherà quello che ho detto, ma vorrei davvero che tu potessi vedere le cose dal mio punto di vista.-
-Poe…- sospirò lei, rallentando il passo
-No, aspetta, aspetta. Mi sono preparato il discorso, fammelo almeno finire.-
La ragazza alzò gli occhi al cielo e lo lasciò proseguire, riprendendo a camminare.
-Leia è stata… tutto per me. Da quando è morta mia madre e sono scappato di casa, lei c'è sempre stata, in qualunque caso. Quando è nata la Resistenza non ho avuto nemmeno un attimo di esitazione: mi ha chiesto di unirmi a lei e mi è sembrata la cosa giusta da fare, come se glielo dovessi, capisci?-
La jedi annuì lentamente.
-Sì, credo di sì.-
-Da quando avevo otto anni... Leia c'è sempre stata. Anche quando le cose a casa mia andavano male, quando non ne volevo sapere più nulla dei miei genitori, lei c'era. E quando ho capito perché i miei avevano combattuto, e che anche io credevo in quegli ideali, lei mi ha saputo indicare la strada. Sono più di trent'anni che mia mamma è morta, Rey. Ma per tutto questo tempo ho sempre avuto una degna sostituta. E adesso…-
Il pilota non finì la frase, lasciando scorrere lo sguardo sul paesaggio circostante. Erano arrivati al fondo di una piccola valle e l'umidità era quasi soffocante. Ma l'ombra offerta dalla vegetazione dava un po' di sollievo.
La ragazza gli appoggiò una mano sul braccio, facendolo fermare.
-Ehi, non c'è bisogno che me lo spieghi. Capisco. Non voglio che tu richiami brutti ricordi solo per me.-
-Non è questo il punto. Ho parlato con Chewbacca… mi ha detto di Han Solo e del fatto che ti aveva proposto di entrare nella squadra del Falcon. E di Luke.-
Poe esitò un attimo, osservando con la coda dell'occhio la sua reazione.
Lei deglutì silenziosamente.
-Volevo dirti che capisco, capisco davvero cosa vuol dire trovare una famiglia e perderla. Quindi, ti prego, non giudicarmi per come vedo Leia.-
Rey scosse la testa.
-Non ti sto giudicando. E non volevo farlo nemmeno l'altro giorno.- mormorò, rivolta ai suoi piedi.
Ci fu una lunga pausa, in cui BB-8 rotolo vicino alle gambe della Jedi, come per confortarla.
-Forse avevi ragione, Ben è stato molto fortunato ad avere una famiglia come loro.-
Il pilota fece una smorfia, annuendo.
-Tutti quelli che entrano nelle ribellioni lo fanno perché cercano qualcosa… o qualcuno. Entrambi siamo qui solo perché abbiamo seguito qualcuno che desideravamo come genitore.- commentò.
-E adesso che siamo soli?-
Lui fece qualche passo, per poi voltarsi a fissarla.
-Non siamo soli. Me lo hai detto tu. Dobbiamo cercare un'altra guida, oppure lasciarci guidare da ciò che Leia, Han e Luke ci hanno lasciato.-
-O diventare noi stessi delle guide. Poe, ho visto come gli uomini ti guardano. Sei un grande generale, Leia sarebbe fiera del lavoro che hai fatto. Forse sei davvero pronto a prendere il suo posto.-
Lui scosse la testa, ridacchiando.
-No, no. La Resistenza finisce qui il suo percorso. E spero che non ci sia mai più bisogno di tutto questo per vivere in pace. Adesso dobbiamo imparare tutti a vivere come persone normali, non come soldati.-
Rey ammutolì e si morse l'interno della guancia.
-Che c'è?- chiese lui, confuso.
-Han, Luke e Leia sono stati come dei genitori, certo, ma adesso siete voi la mia famiglia. E se la Ribellione si scioglie… io non ho più nulla.-
-Ehi, ehi, non è vero. Ci siamo io, Finn, Rose, Connix. Jessika, Karé, tutto lo squadrone nero. Nessuno ti lascerà indietro.-
Lei scosse la testa.
-Non è così. Tutti torneranno a casa propria, nulla sarà come prima. La loro vita li aspetta e io sono solo un peso morto. Anche Finn vuole ritrovare la sua famiglia. Io ripercorrerò le vie della Forza, studierò tutto quello che Luke e Ben non mi hanno insegnato… ma poi? Dove sarà la mia casa?-
Poe sospirò.
-Casa non è un luogo fisico, Rey. Guarda me: domani torno su Yavin da mio padre, ma quella per me non è casa. Per me casa è un'ala X, un dormitorio in accademia, la plancia di un incrociatore. Devi solo trovare ciò che ti fa stare bene, o una persona che ti faccia restare. Dovunque, ma restare.-
Le rivolse un piccolo sorriso.
-E intanto puoi sempre contare sugli amici. BB-8, verrà con te su Tatooine.-
L'esclamazione di Rey arrivò in contemporanea ai cinguettii del droide.
-Cosa?!-
-Avrai bisogno di un astrodroide fidato che ti guidi nel tuo girovagare per la galassia.- proseguì lui incrociando le braccia -E inoltre avrai un po' di compagnia-
-No, stai scherzando. Voi due siete inseparabili, non potrei mai.-
-Rey, conosco la rotta per Yavin IV come il palmo della mia mano, potrei andarci ad occhi chiusi. BB invece non vede l'ora di visitare quel settore, non è vero?-
Il robottino emise una serie di suoni entusiasti.
-Poe, potrei stare via per degli anni! Voi due vi lamentate a restare separati solo per alcune ore!-
-Qualche anno non sono nulla per la vita di un droide.-
-E per la vita di un uomo?- rispose secca lei.
-Diciamo che mi sentirei molto più in colpa a saperti sperduta nell'orlo esterno con un navigatore di sottomarca.-
Il pilota si lasciò sfuggire una piccola risata.
-Davvero Rey, so cosa significa rimanere soli. BB verrà con te, vi farete compagnia. Io sarò impegnato a riallacciare i rapporti con mio padre.-
Istintivamente, la ragazza lo abbracciò.
Lui, preso alla sprovvista, fece un piccolo passo indietro per bilanciarsi, ma la strinse a sua volta.
-Grazie mille Poe.- gli disse, trattenendo l'emozione.
-Grazie a te. Nessuno si dimenticherà di te, te lo prometto.-
Si allontanarono.
-E poi...- continuò lui sorridendo -Devi riportarmi BB-8. O questa non te la perdono.-
Lei scoppiò a ridere voltandosi per dare un'occhiata al piccolo droide. Poi si rimisero in marcia verso la base.





Angolo autrice
Buongiorno a tutti! Come state! Eccomi ancora una volta qui a speculare sul finale di episodio IX! Per chi avesse letto la mia ultima one-shot, avevo lasciato lì in sospeso Poe, Rey e Finn dopo una discussione. Niente di tragico, ma innanzitutto mi sembrava giusto farli riappacificare. E poi, riflettendoci su, chi è Rey per criticare così duramente l’attaccamento che Poe prova per Leia, quando lei stessa pende letteralmente dalle labbra di Han dopo tre minuti di film?
Entrambi hanno trovato una famiglia in Han, Leia e Luke e, di conseguenza, nella Resistenza. Ora che la vecchia generazione non c’è più, che hanno perso le figure genitoriali, devono anche affrontare la separazione della grande famiglia che è la Resistenza (scusate l’indecente sequenza di ripetizioni). Tutti ora devono tornare alle proprie case e reimparare a vivere la vita di tutti i giorni. Ovviamente non sarà facile, ma di sicuro chi ha dei parenti o degli amici che li aspetta sarà avvantaggiato. I nostri tre eroi non hanno una vera e propria famiglia a cui tornare. Immagino che Finn, accompagnato da Jannah e altri stormtrooper parta alla ricerca delle proprie origini, e chi non lo farebbe; Poe deve riallacciare i rapporti con il padre (qualcuno mi sa dire se il nonno è ancora vivo?); Rey si è autoinvestita del titolo di Skywalker, ma questo non la rende meno sola. Per loro sarà difficile trovare una tornare alla normalità che forse non hanno mai avuto o che non esiste più. Spero che nuovi fumetti o romanzi ci raccontino un po’ quello che succederà.
Ma fino a quel momento posso immaginare.
Grazie per essere arrivati fino a qui. Un grande abbraccio.
Saluti!!:)