PROMISE
«Io resterò al fianco del Re per sempre.»
Quel ragazzino parla a vanvera. Ti segue ovunque, pieno di energia e di passione. Non lo vuoi intorno, non ti importa di lui. Non può stare con te: la fiamma che alberga nel tuo corpo è pericolosa, mortale.
Ma vai a trovarlo ogni giorno in ospedale, senza un motivo, senza volerlo. Lui crede che tu lo abbia accettato e ti rinnova la sua lealtà, sempre. Non gli credi, non davvero: dopotutto chi potrebbe amare una bestia?
Eppure Totsuka continua a fare promesse con il suo sorriso sincero e Mikoto inizia ad abituarsi alla sua presenza.
«Un domatore di bestie deve sempre stare vicino al suo leone, Re.»
Sospiri, dandogli un pugno in testa e intimandogli di mettersi a dormire. Lui obbedisce – a modo suo ti obbedisce sempre – e si accoccola contro il tuo petto. Non cerchi nemmeno di impedirglielo: la tua fiamma serve a proteggere, non a ferire. Te lo ha ripetuto così a lungo che hai iniziato a crederci tu stesso.
Lo stringi a te, chiudendo gli occhi in attesa che un sonno senza incubi ti accolga.
Anni dopo Totsuka è ancora lì e Mikoto sa che il suo vassallo non lo abbandonerà mai.
«Re… Non ti arrabbiare.»
Osservi la bara estinguersi, senza lasciare sangue, né ossa, né cenere.
La tua fiamma non è in grado di proteggere. È distruzione, follia, morte.
Dici a Kusanagi che è tutto finito, anche se sai che hai ancora un ultimo, inevitabile compito da svolgere.
Getti la sigaretta consumata nella sabbia e osservi il tramonto di fronte a te. Totsuka lo avrebbe immortalato con la sua fotocamera; tu non provi a farlo nemmeno con lo scatto del cuore.
Totsuka ha infranto la sua promessa, ma adesso sarebbe stato Mikoto a pronunciarne una.
Questa volta per l’eternità.