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Autore: The_Kimo    01/07/2020    1 recensioni
Conosciamo tutti Batman...ma se fosse vissuto 300 anni fa, all'epoca della repubblica dei pirati di Nassau?
Immaginatevi gli iconici cattivi come capitani di ciurme pirata e il signor Wayne come cacciatore di pirati...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autore.
Avrete notato come i capitoli sul Joker non seguano direttamente la trama ma abbiano una propria continuity parallela. In futuro le due linee si intersecheranno, ma per il momento il Clown apparirà solo mentre fa ciò che sa fare meglio... uccidere!



Villaggio di Freetown, alba del giorno dopo.
Le case erano in fiamme. Quello strano brigantino viola era approdato al molo la sera prima alzando bandiera inglese, ma all'ultimo aveva alzato uno strano Jolly Roger raffigurante un teschio ghignante con un cappello da giullare...sembrava quasi il jolly delle carte. Solo che aveva ben poco di divertente, almeno per gli abitanti.
Era stata una notte di stupri, violenze e saccheggi. Il villaggio aveva poco da offrire a quei tagliagole, ma essi non sembravano fregarsene. Tutti portavano la faccia tinta di bianco, con dei sorrisi disegnati col sangue, come ad imitare lo strano individuo che li guidava, intento ora a disegnare a terra una scritta di saluto con gli intestini delle persone che sventrava. 
Non erano più persone quelle...erano dei mostri! Invasati seguaci di un pazzo omicida che seminava caos su ogni nave o ogni porto che toccasse. Il sindaco si trovava appeso a testa in giù, coi piedi infilati nel cappio delle esecuzioni e la testa che sfiorava la botola. Al suo fianco la moglie, stuprata da almeno una decina di pirati, era stata appesa con un rampino d'abbordaggio conficcato nella spina dorsale, e stava morendo lentamente tra le lacrime, mentre il sangue imbrattava il cadavere di loro figlio, posto sventrato ai loro piedi con le viscere che formavano la scritta: "Smile!"
Il sangue ormai era salito alla testa del sindaco. Tanto che i suoi piedi erano ormai blu, e le lacrime non gli sgorgavano più dagli occhi, che erano quasi fuori dalle orbite. Nei minuti precendenti era stato trattato come un sacco da boxe, colpito più e più volte dai pugni dei pirati, che si sbellicavano dalle risate quando lui vomitava o si contorceva come un pesce preso all'amo, ed ora cominciava a non sentire quasi più il dolore...voleva solo morire!
Uno dei piraati alzò sull'alzabandiera della città un nuovo vessillo: era il loro! Rifatto un po' più rozzamente, ma era senz'altro il loro. I cadaveri erano stati accatastati per terra, ormai quasi dissanguati, ma tre persone si erano inginocchiate al cospetto dello strano capitano. Avevan chiesto di unirsi a lui. Questi, sorridendo come un pazzo, (non che potesse farne a meno: quelle cicatrici gli impedivano di sembrare triste, serio o arrabbiato) si era avvicinato loro, e gli aveva chiesto di ucciderlo. Uno di loro si era rifiutato, col solo risultato che il pazzo aveva impugnato la pistola e lo aveva fatto fuori. Gli altri due si erano allora gettati sul capitano, che aveva facilmente messo al tappeto entrambi, per poi farli alzare a dar loro il benvenuto nella sua ciurma. 
Il sindaco provò a dibattersi un'ultima volta, non ottenendo altro che attirare l'attenzione del pirata, che si avvicinò a lui quasi ballando, per poi chinarsi in modo da guardarlo in faccia.
"Si?" Chiese mentre gli grattava la testa come se fosse un gatto.
"Perché?" Fu la sola parola che riuscì a pronunciare.
Il pazzo rise: "Il mondo è triste amico!" Rispose infilandosi un anello con n dente di squalo al posto della pietra. "Noi proviamo solo a...divertirci un po'!" 
Detto questo si alzò e, con il dente di squalo, gli aprì la pancia, strappandogli poi gli organi che lanciò addosso ai suoi uomini, suscitando nuove risate tra essi. Il sindaco sentì le forze venir meno: l'ultima cosa che vide, fu uno dei pirati chericeveva in faccia la sua vescica. Poi nulla!
   
 
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