Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: pampa98    01/07/2020    0 recensioni
[Storia partecipante alla challenge "Slot machine!" indetta da Juriaka sul forum di EFP]
Dieci personaggi e tante situazioni diverse in cui farli interagire. Cercherò di scrivere il più possibile su Jaime e Brienne, ma compariranno anche altre coppie, da pseudo-normali a completamente assurde.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Brienne di Tarth, Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Margaery Tyrell
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Coppia: Jaime/Brienne.
Prompt: E’ Natale, ma 4 non sa proprio cosa regalare al\alla suo\sua amato\amata. Genere!Bonus: lemon
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BUON NATALE, JAIME




«Questo è perfetto.»
Margaery le mostrò un lungo abito verde con le maniche che arrivavano fino al gomito e una fantasia floreale sulla gonna lunga.
«Le starà benissimo, ne sono sicura» rispose Brienne con un sospiro.
«Non ti piace?»
«No, no, mi piace moltissimo. È solo che… Tu sei entrata qui per cercare un regalo a Sansa e nemmeno cinque minuti dopo hai già trovato il vestito perfetto. Hai idea da quanto tempo mi stia scervellando per trovare un regalo adatto a Jaime?»
Margaery le sorrise, mettendole una mano sul braccio.
«Oh, tesoro. Io e Sansa abbiamo gusti molto simili, per questo per me è semplice trovarle dei regali. Dai, ti aiuto io a trovare qualcosa. A cosa avevi pensato per ora?»
«A tutto» rispose Brienne sconsolata. «Vestiti, ma ne ha già. Un orologio nuovo, ma Cersei gliene regala uno ogni anno. Non legge molto quindi un libro non sarebbe il massimo. Avevo quasi pensato di regalargli una spada, e quella di sicuro gli piacerebbe, ma il nostro appartamento è piccolo e ho paura dell’utilizzo che potrebbe farne. È sempre angosciante dovergli fare dei regali.»
«Hai pensato a qualcosa di meno… materiale?» suggerì Margaery.
Brienne arrossì.
«Sì, ma l’ultima volta che ho cucinato per lui, ecco… Non è andata bene» disse, ricordando l’intossicazione che Jaime aveva avuto il giorno successivo a San Valentino. Aveva mangiato tutti i cioccolatini che gli aveva preparato nonostante fossero disgustosi e da allora Brienne aveva sempre optato per dei peluche a forma di orsetto, abbandonando la cucina. «E anche come sarta non sono un granché. E poi dei guanti invernali glieli ho già fatti due anni fa. Non provo nemmeno a fargli un maglione, verrebbe deforme e come minimo finirei per amputarmi entrambe le mani.»
Margaery sorrise, prendendola sottobraccio.
«Va bene, allora non quel tipo di cose. Che ne diresti di fargli una sorpresa sexy?»
Il volto di Brienne divenne paonazzo.
«S-Scusami?»
«Vieni. Mentre venivamo qui ho visto una cosa interessante. Sarebbe stato il mio piano B con Sansa se non avessi trovato questo.»
 
«Non mi abbandonerete da solo con la mia famiglia, Jaime.»
«È anche la mia famiglia» gli ricordò Jaime, mentre cercava di aprire la porta di casa senza far cadere il telefono e i pacchi regalo che aveva con sé, «solo che a differenza tua io evito di organizzare delle cene con loro.»
«Ti prego, Jaime. Tysha e Pod vanno da sua madre stasera e io ho bisogno almeno di te.»
«È la vigilia di Natale. Senza offesa, ma preferisco trascorrerla con la mia ragazza.»
«Infatti Brienne è la benvenuta qui.»
Jaime sbuffò.
«Certo. L’ultima volta che nostro padre l’ha incontrata ha avuto da ridire su ogni singolo aspetto della sua persona. E non voglio pensare a cosa accadrà se ci sarà anche Cersei.»
«La mamma terrà a bada tutti e due. Ti prego, Jaime. Tanto quali sarebbero stati i vostri programmi?»
«Cenetta a lume di candela e coccole sul divano?»
Tyrion rise.
«Se la cena la prepara uno di voi due, domani vi troveremo al pronto soccorso.»
«Sempre meglio che trascorrere tre ore con la mia famiglia.»
«Ricordami chi ha fatto in modo che ti dichiarassi alla donna che ami.»
Jaime sbuffò: Tyrion usava sempre la scusa di essere stato la ragione per cui lui e Brienne stavano insieme quando voleva qualcosa.
«Sai che potrei rigirarti la domanda, vero? Non puoi chiedere a Tysha di rimandare la cena con sua madre? La vede ogni settimana. Brienne!» Jaime si chiuse la porta alle spalle, interrompendo momentaneamente la conversazione con il fratello. «Sono a casa.»
«Vieni in camera» rispose lei.
«…di nostro padre più di Brienne» concluse Tyrion.
«Non ho sentito l’inizio, ma non mi interessa» rispose Jaime, posando i regali distrattamente sotto l’albero e percorrendo il corridoio che portava alla camera. «Comunque se vuoi ti faccio parlare anche con Brienne, così saprai che entrambi abbiamo…»
Le parole gli morirono in gola non appena varcò la soglia della stanza.
«Ciao, Tyrion.»
Chiuse la chiamata e appoggiò il cellulare sul comodino.
«Buon Natale, Jaime.»
Brienne era sdraiata sul letto con indosso un costume da Babbo Natale, anche se non era il tipo di travestimento con cui ci si poteva presentare a una festa di bambini. Il vestito rosso, ricamato in bianco, era sbottonato sul petto e la gonna – se così si poteva chiamare – le copriva a mala pena il fondo schiena. Jaime non riuscì a pronunciare parola, troppo preso a fissare le lunghe gambe bianche che di rado aveva l’occasione di osservare in quel modo in inverno.
«È… È stato stupido» disse Brienne, tirandosi il cappello rosso sulla faccia. «S-Senti… Fa’ finta di non aver visto niente, va bene? È stata un’idea di Margaery, accidenti a lei!»
«Ehm… Ti ho mai detto che mi piacciono molto le idee di Margaery?»
Jaime uscì dalla trance e si tolse il cappotto, sedendosi sul letto accanto a lei. Gentilmente, le tolse il cappello e sorrise divertito nel trovarsi davanti un’altra tonalità di rosso.
«Questo vestito mi piace molto» le sussurrò con voce suadente.
«È poco più di una maglia…»
«Ecco perché mi piace» disse, accarezzandole un braccio.
Brienne lo fissò con i suoi grandi occhi blu, deglutendo. Non stava cercando di essere attraente in quel momento, e proprio per questo lo risultava ancora di più agli occhi di Jaime.
«Non sono brava a trovarti dei regali» confessò. «E quindi…»
«Mi hai regalato te stessa» concluse Jaime per lei, dandole un bacio sulla bocca. «Non potevi fare di meglio.»
Brienne ridacchiò.
«In teoria, avrei potuto» si sporse oltre il bordo del letto e quando si voltò di nuovo verso di lui, teneva un grande fiocco rosa sulla pancia. «Avresti dovuto scartare il regalo.»
Jaime scosse la testa, ridacchiando. Si avvicinò a lei, togliendole il fiocco di mano e baciandola finché lei non fu con il corpo completamente premuto sul materasso.
«Posso scartare il pacco anche se non c’è il fiocco» disse Jaime.
Brienne gli sorrise, mentre la paura di aver preso una pessima decisione svaniva dalla sua mente.
«Non c’è nessun pacchetto da scartare però» gli fece notare lei.
Jaime ridacchiò, accarezzandole una guancia e scendendo poi verso il collo.
«Qualcosa da scartare si trova sempre.»
Scese sul suo petto e cominciò a sbottonare il vestito, scoprendo con piacere la pelle nuda sotto di esso.
«In effetti qui c’è subito il regalo» disse, dandole un bacio sulle lentiggini.
«Chi ti ha detto che è quello il regalo?»
«Oh, tranquilla: so che in realtà si trova più in basso, ma voglio godermi il percorso.»
Brienne scosse la testa.
«Il solito presuntuoso.»
Con un colpo di fianchi, Brienne ribaltò le loro posizioni, intrappolandolo sotto il suo peso.
«Oh, sembra che il mio regalo sia piuttosto aggressivo» notò Jaime con una risata.
«Credevi che sarebbe rimasto lì inerme a farsi fare tutto quello che volevi?»
«In realtà sì» rispose, passando le mani sulle sue cosce e risalendo sotto la gonna. «Di solito gli piace molto quello che le faccio. Soprattutto con la mia lingua.»
Brienne si chinò su di lui, chiudendogli la bocca con la propria. Gli passò le mani sul petto, sbottonandogli la camicia, mentre Jaime risaliva il percorso verso i suoi seni.
«Strano» Brienne soffiò sulle sue labbra, «perché quella è proprio la parte di te che non sopporta.»
«In effetti in certe occasioni mi diverto a portarla al limite della sopportazione. Ma non ricordo che se ne sia mai lamentata.»
In quel momento il telefono squillò e Jaime riuscì a trattenere a stento un’imprecazione.
«È Tyrion» lo informò Brienne, tornando seria. «Ci stavi parlando anche prima?»
«Purtroppo sì» Jaime allungò il braccio verso il comodino, prendendo il cellulare. «Fammi chiudere questa storia così non ne riparliamo più. Fratello caro!»
«Tu e Brienne dovete venire qui, chiaro?»
«Scusami, Tyrion, ma c’è stato un imprevisto.»
«Se l’imprevisto non prevede nessuno di voi due morto, può aspettare.»
«Temo di no. È venuta a trovarmi Mamma Natale e non mi lascerà uscire di casa finché non mi sarò dimostrato un bravo bambino. Mi conosci, sai che questo richiederà almeno tutta la notte. Saluta i nostri parenti da parte mia.»
 

 
   
 
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