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Autore: Alex Ally    01/07/2020    0 recensioni
Sono passati cinque anni dalla fine della guerra e la vita di tutti procede tranquilla finchè non appare un nuovo nemico molto particolare che metterà a dura prova Aang.
a volte i confronti col passato non sono come ci aspettiamo.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aang, Katara, Quasi tutti | Coppie: Katara/Aang, Mai/Zuko, Suki/Sokka
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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“Io non lo so! Dico sul serio cosa vi prende a tutti? Io sono cieca!”
-Toph, La fuggitiva.


“Mio caro signore del fuoco spero che perdonerai la mia piccola bugia, ma cerca di capire dovevo tenere la guardie occupate mentre mi vendicavo di vostro padre. Almeno adesso anche lui sa cosa ha provato la mia famiglia, ma non temere tu e l'Avatar rimanette i miei obbietivi in particolare quest'ultimo. A presto Ravi.”
Tutti quanti erano rimasti schioccati dalla notizia appena ricevutta.
Sokka si era messo in disparte a pensare, Ozai non era più una minaccia da cinque anni eppure per vendetta l'aveva uccisso, molto probabilmente Ravi c'è l'aveva con la Nazione del Fuoco e sinceramente Sokka non poteva dargli torto visto che erano stati al causa delle guerra dei cent'anni. Evidentemente a casua di Ozai Ravi aveva perso la famiglia e voleva vendetta, ma ancora Sokka non capiva cosa c'entrasse Aang in tutto questo.
A quanto pare Ravi voleva ucciderlo perchè gli era antipatico, ma non aveva senso anzi non era proprio un motivo per uccidere qualcuno e da guerierro Sokka pensava che una motivazione simili fosse un disonore e poi perchè Aang?
Era una delle persone più simpatiche del mondo che riusciva a fare amicizia con chiunque persino con Zuko che per quasi un'anno aveva tantato di catturarlo e che ha Ba si seng era stato indirettamente responsabille del fulmine che Azula gli aveva lanciato. A questo proposito un dubbio si insinuo in Sokka.
«Penso che dovresti mandare qualcuno a sovvergliare tua sorella.» disse Sokka diretto a Zuko.
«Stavo pensando la stessa cosa, si trova ancora in ospedale ed sovergliatta ventiquattr'ore su ventiquattro, ma aumentero la soverglianza nel fratempo nessuno deve conoscere la morte di mio padre e stavolta parlo sul serio.» disse Zuko lanciando un'occhiatta abbastanza eloquente all'Avatar che distolse lo sguardo con aria colpevole.
Il gruppo usci dalla sala del consiglio e mentre usciva Sokka sbatte contro qualcuno che si rivelo essere Suki.
I due si guardarono evidentemente a disagio prima che Sokka si decidese a parlare.
«Come stai Suki?» disse il ragazzo.
«Bene grazie e tu?» chiese a sua volta Suki.
«Bene cioè due dei miei migliori amici sono stati minacciati di morte, ma a parte questo sto bene.» rispose Sokka.
«Inefetti è una situazione un po' complicata, ma infondo nìè siamo usciti da peggiori.» disse Suki.
Sokka distolse lo sguardo non sapendo più cosa dire, ma per sua fortuna in quel momento arrivo Toph che lo trascino via.
«Grazie Toph mi hai salvato da una situazione imbarazzante.» disse Sokka alla ragazza cieca.
«Non l'ho fatto per quello.» mormorro Toph.

Ipocrita.
Ecco cos'era, solo un'ipocrita e l'aveva appena dimostratto.
Possibile che nemmeno dopo cinque anni riuscisce a dimenticare quella stupida cotta infantile?
In realtà pensava di averlo fatto sopratutto perchè aveva avuto vari corteggiatori e sopratutto varie relazioni in quegli anni, ma non ci poteva fare niente se quando aveva visto Sokka e Suki assieme aveva di nuovo provato una fitta di gelosia.
Non voleva stare con Sokka, aveva superato l'infatuazione per lui, ma per qualche motivo non voleva che stesse con un'altra ed era questo il motivo per il qualle era un'ipocrità. O forse era semplicemente arrabiatta per il fatto che Sokka non si fosse mai accorto che ai tempi del loro viaggio lei lì moriva dietro, ma d'altronde come poteva saperlo?
Toph l'aveva sempre nascosto a tutti quanti e nessuno se n'era accorto al contrario di Aang che all'epoca lasciava trasfarire la cotta per Katara in maniera cosi vivida che a Toph basto uno sguardo per capire i sentimenit dei due... e lei era cieca!
Dopo la guerra il gruppo aveva fatto un paio di viaggi assieme, ma ognugno di loro poi era tornato dove apparteneva e lei era tornata a casa dai suoi genitori. Parlarono per giorni, urlandosi a vicenda o ascoltandosi in maniera pacifica, ma alla fine si erano capitti. In quell'anno Toph aveva fatto cosa che pensava impossibili, aveva viagiatto, fatto amicizia, messo fine ad una guerra ed era riuscita a riaparcificarsi con i suoi e tutto questo per merito di Aang.
Quindi se questo Ravi pensava che sarebbe stato cosi facile fare del male al suo amico si sbagliava di grosso anche perchè di una cosa Toph n'è era certa.
Nessuno era al livello della migliore dominatrice della terra del mondo!

Aang e Sokka stavano finendo di caricare le valigie su Appa per tornare al Polo Sud, visto che oltre ad Aang anche Zuko era un versaglio di Ravi la cosa più sensata era che non fossero mai troppo vicini per evitare che Ravi n'è approfitarsi per liberarsi di entrambi contemporaneamente.
«Mi spiace che tu e Suki non siate riusciti a chiarirvi.» disse Aang all'amico.
«Non ti preoccupare infondo ci siamo detti tutti a suo tempo, non potevamo abbandonare le nostre case per seguire l'altro tutto qui.» rispose Sokka.
Aang si rabbuio avrebbe tanto voluto aiutare Sokka, ma non sapava come fare perchè quello che l'amico aveva detto era vero. Si riteneva fortunato a poter stare con Katara, ma poi pensava a coloro che non poteva fare altretanto perchè divisse delle proprie nazioni e popoli.
A questo Aang ci pensava già da un po', ma sarebbe stato bello creare un posto unico per tutti come una quinta nazione formata da coloro ce voleva vivvere assieme ad altri per creare famiglie come quella che un giorno lui voleva con Katara.
Forse però era possibile, in passato durante la guerra la nazione del fuoco aveva occupato parte di quella della terra formando le proprie colonie, se si potesse rifare, ma in maniera pacifica e collabornado tra le varie nazioni allora forse questo suo progetto poteva benissimo diventarè realtà.
N'è avrebbe dovutto parlare con Zuko e con gli altri sovrani, ma forse per quanto piccola c'era una possibilità. Ora come ora però la sua concentrazione doveva essere rivolta solo a Ravi e allo scoprire la sua identità.
  
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