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Autore: Queen FalseHearth    02/07/2020    1 recensioni
Dal capitolo 2:
“C’era voluto un po’ di tempo, ma alla fine Gwen si riabituò alla sua routine. Era come se non avesse mai partecipato al reality: nessun riflettore l’accecava e le sfide che inseguiva riguardavano solo lo studio. Riaffrontò i pensieri di qualche mattina fa, le mancava il reality? Assolutamente no, ma non poté negare di essersi divertita un mondo e conosciuto emozioni e persone nuove. Per non parlare delle sensazionali avventure che aveva vissuto; negli ultimi giorni gli eventi più sbalorditivi furono la perdita momentanea del suo telefonino e l’aver trovato un dollaro per terra.
Vorresti vivere una nuova avventura, ma come?
Il telefono squillò. Una persona, guidato dal puro divertimento, aveva provveduto a sconvolgerle la vita senza permesso. La ricatterà per costringerla a lavorare nell’ultimo posto in cui una ragazza come Gwen vorrebbe lavorare, in un Maid Cafè.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Nuovo Personaggio | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Duncan/Gwen
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale
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Maid Cafè
Capitolo 15

15 Dicembre 2014, Lunedì

Era passato ormai un anno da quando Chris l'aveva ricattata per farla lavorare nel Princess Cafè, Gwen si era abituata agli orari e aveva creato una sorta di routine, per esempio mentre puliva i tavoli chiacchierava quasi sempre con un amico al telefono.
-Parto domani!-
-Devi proprio andare?- chiese Gwen dall'altra parte della cornetta triste; proprio quando aveva salvato la sua amicizia con Cameron, quest’ultimo aveva vinto una borsa di studio a New York.
-Per me è importante, lo sai. Zoey ha addirittura pianto sapendo la grande notizia- Gwen non faticò ad immaginare l’amica in lacrime, era molto affezionata al nerd.
-Non ti prometto che avrò la stessa reazione ma mi mancherai-
-Lo so- a quel punto Cameron chiuse la chiamata perché non riusciva più a trattenere le lacrime, non voleva dimostrarsi troppo sensibile all’amica.
Gwen mise il cellulare in tasca e vide il tavolo che aveva appena pulito luccicare, nell’ultimo mese i tavoli erano stati sostituiti da quelli di legno a quelli di vetro. La gotica si concesse un attimo per riflettere: nell'ultimo periodo aveva ricevuto notizie di grandi cambiamenti, il più importante fu arrivo di un nuovo capo, imprevisto come un fulmine in un ciel sereno.
Il tempo nel Princess Cafè sembrava rallentato da quando Courtney ha ceduto la proprietà del locale un mese fa. La spensieratezza che aveva accompagnato le maid nelle loro giornate lavorative era svanita.
Anne Maria, Marta e Serena compresero l'estrema decisione dell’ispanica mentre Kitty, Sammy e Carrie si sentirono tradite. Neanche Gwen accettava questa situazione: non era abituata vedere Courtney con la normale divisa da cameriera; la calma espressione che mostrava quando prendeva le ordinazioni non le addiceva. La gotica era convinta che quella tranquillità celava una profonda rassegnazione, sembrava più spenta. Inoltre i suoi turni furono ridotti, perciò Gwen la vedeva solo due volte a settimana.
La protagonista pensò a cosa fosse accaduto un mese fa, avrebbe potuto impedirlo?

9 Novembre 2014, Domenica

-Voglio acquistare il locale!-
-Max? Che ci fai qui?- chiese Sammy piacevolmente sorpresa dal suo arrivo, invece Max non sembrava contento di vederla nonostante abbiano gareggiato nella stessa squadra nel reality.
-Ciao Samey, mi potresti condurre dal tuo capo?- le chiese freddamente chiamandola con il nome che lei odiava.
Courtney si presentò all’entrata del maid cafè prima di essere convocata. Lo stava aspettando.
-Buonasera Max, dov'è il tuo capo?- chiese Courtney con sguardo che Gwen scambiò per diffidente, in realtà era inquieto. Nonostante il mal di testa l'ispanica riuscì ad apparire professionale.
-Sta trovando parcheggio. Nel frattempo puoi discutere con me della vendita, sono il suo socio!-
Anche Marta e Kitty (le altre due cameriere presenti quel giorno) si avvicinarono sentendo la discussione.
-È uno scherzo vero?- quando Max ha annunciato di voler acquistare il locale, le maid erano certe che si trattasse di uno scherzo ma Kitty aveva bisogno di sentire la conferma dal suo capo.
Gwen non aveva mai visto la ragazza con i codini così preoccupata nemmeno quando un bambino le aveva sporcato la divisa con la crema in un giorno a tema. Courtney sospirò.
-So che siete confuse, vi devo delle spiegazioni- la perfettina diede le spalle a Max e si rivolse verso le sue affezionate e fedeli dipendenti, non riuscì a sopportare i loro sguardi rattristiti.
-Vi avevo detto che avevo dei grossi debiti, l'altro giorno ho ricevuto una chiamata che può salvare il Princess Cafè. Il capo di Max, concorrente dell'ultima stagione di Total Drama, ha proposto di pagare i debiti se gli cedo le chiavi di questo locale- nessuna fiatò durante la spiegazione. Un cliente chiese un bicchiere d'acqua, se ne occupò Gwen nascondendo la sua preoccupazione.
-È la verità?- chiese Sammy sperando di ricevere una risposta negativa.
-Si cara…-
Kitty e Sammy non sapevano come reagire mentre Marta non sembrava molto scossa.
Mentre Gwen posò il bicchiere d’acqua al tavolo quattordici, pensò che anche le altre maid saranno turbate difronte a questa notizia. Dal primo momento in cui posò piede nel locale, la protagonista non dubitò mai che la simpatia che le cameriere del Princess Cafè provavano verso Courtney fosse falsa (tranne quella di Marta); era sicura che l’ispanica avesse creato uno splendido rapporto di fiducia con le sue dipendenti.
Per la gotica era ingiusto che Courtney fosse costretta a vendere, avrebbe voluto cacciare via Max ma i soldi erano indispensabili per la salvezza del maid cafè.
-State tranquille non perderete il lavoro. Gli orari e la paga saranno gli stessi, credo. Diventerò una normale maid ma non avrò nessuna autorità- continuò l'ispanica, l'indifferenza che mostrava fece innervosire Kitty.
-Allora perché non te ne vai dato che non mi sembri molto dispiaciuta!?- la frase dell’asiatica colpì Courtney come un pugno nello stomaco.
Max finse di tossire sentendosi ignorato, ma nessuno ci fece caso.
-Kitty posso solo dirti che mi dispiace! Lo sai che non avrei mai venduto il Princess Cafè se la situazione non fosse così grave!- le parole di Courtney furono vane, Kitty continuava a non accettare la realtà: per lei era come se le avessero detto che a momenti sarebbe caduto un meteorite.
-Allora chi sarà il capo??- chiese Kitty dando spazio a una nuova emozione, la rabbia.
Courtney proferì il nome rassegnata: il capo sarebbe stato una ex concorrente che nell'ultima puntata del reality a cui ha partecipato ha rivelato la sua vera natura. In quello stesso istante entrò.
-La polizia non sa che sono qui, perciò mantenete il segreto o vi farò pentire di essere nate ok?-

15 Dicembre 2014, Lunedì

Gwen mise lo straccio nello sgabuzzino del locale e andò in bagno per lavarsi le mani, si sentiva un’autonoma.
Nell’ultimo anno Gwen aveva avuto ogni giorno un motivo in più per odiare il maid café: la divisa gothic lolita da cameriera, la musica fastidiosamente allegra di sottofondo, i balli di Kitty, la puzza del spray di Anne Maria, l’ingenuità di Lindsay, le canzoni improvvisate di Ella e soprattutto il ghigno di Courtney quando le assegnava lavori imbarazzanti per la gotica.
Adesso, lavorava e basta. Senza alcuna emozione.
-Gwen, aspetta un momento- il nuovo capo la fulminò con i suoi occhi verdi prima che Gwen potesse avvicinarsi ai tavoli.
Scarlett non aveva un’aria affidabile neanche con il suo normale aspetto da secchiona e circondata da sorrisi e dall’allegria caratteristica dei maid cafè.
Quando Scarlett si presentò allo staff ricevette solo occhiatacce; le colleghe di Gwen non riuscivano ad immaginare qualcun altro al posto di Courtney: anche se fosse stata la persona più gentile e premurosa del pianeta a comprare il Princess cafè avrebbero avuto lo stesso comportamento. Inoltre l’idea di avere Scarlett come capo non rassicurava nessuno.
-Courtney mi ha spiegato molto bene il tuo ricatto, volevo dirti che cercherò di mettermi in contatto con Chris per fare in modo che tu non sia più una maid- spiegò Scarlett mostrando un sorriso che sembrava falso.
“Non credo che Chris voglia parlare con quella che gli ha quasi distrutto l’isola, posso dire addio alla mia libertà” pensò Gwen.
-Grazie…credo- si limitò a dire, ebbe l’impressione che Scarlett si stesse sforzando di essere gentile. Per quale motivo? I suoi dubbi continuarono a infastidirla anche quando la rossa si allontanò per permettere a Gwen di svolgere il suo lavoro.
“Speriamo che oggi il turno finisca prima” i suoi pensieri si rivolsero al suo appuntamento di questa sera, una piacevole sensazione le scaldò il cuore.
Ma prima il dovere. Gwen si avvicinò a un tavolo in cui c’era una famiglia che stava aspettando una cameriera.
-Benvenuti al Princess Cafè! Noto che abbiamo l’onore di avere una piccola principessa come cliente- cinguettò Gwen rivolta alla bambina; nessuno avrebbe potuto immaginare che una gotica solitaria potesse essere così amorevole.
-Abbiamo sentito parlare molto bene di questo locale, la mia Sofia adora gli anime giapponesi e ha sempre voluto venire qui- raccontò il padre.
-Vi posso assicurare che siete nel posto giusto! Posso consigliarvi i frappè arcobaleno? Sono i più richiesti-
-Si grazie e ci porti anche una torta alle fragole- -Subito!-
Nel tragitto dal tavolo venti alla cucina Gwen vide Scarlett avvicinarsi a Carrie la quale stava fissando la nuova televisione sistemata in alto su una colonna portante.
-Avete provato il nuovo televisore?- chiese Scarlett a Carrie. La maid bionda premette un pulsante a caso del telecomando, lo schermo mostrò un servizio del telegiornale. 
“In America il numero di ragazze vittime di violenza è aumentato pericolosamente negli ultimi mesi…“ comunicò la giornalista, Carrie spense la tv.
-La televisione funziona-
Non aveva mai visto Carrie così seria, come se non potesse provare emozioni positive. Gwen non aveva mai considerato l’importanza di Courtney all’interno del Maid Cafè: l’aveva vista solo come una dittatrice e a volte una persona da aiutare.
“-Ha vinto la proprietà per puro caso. Pensavo che sarebbe stata inesperta all’inizio, ma è un vero drago!- esclamò Sammy.
-È il capo migliore che abbia mai avuto- intervenne Serena.“
L'odio aveva reso Gwen cieca, perché non si era mai accorta che Courtney era un ottimo capo?

Per Gwen la zona preferita del Princess cafè era la cucina anche se era arredata in modo sdolcinato, in quel posto venivano prodotti dolci deliziosi.
-Serena mi servono tre frappè arcobaleno e una torta di fragole-
-Sono finiti i coloranti arancione e verde. Va bene lo stesso?-
-Si tanto non se accorgeranno, altrimenti spiegherò che un troll cattivo ha mangiato quei due strati-
-Dopo un anno hai capito l’essenza di essere una maid!- scherzò Serena.
La cuoca preparò i dolci in pochi minuti e Gwen non si stupì più del talento straordinario della rossa. Come sempre, fece attenzione a non far cadere il vassoio.
Dopo aver servito la piccola famiglia, sentì la voce melodiosa di Ella che stava intrattenendo il tavolo vicino al suo.
-Che deliziosa famiglia! Vi consiglio di prendere soufflé con glassa alla vaniglia!- a rovinare la gioia creata da Ella fu il nuovo manager del locale (di cui nessuno sentiva il bisogno).
-Ella! La smetti di cantare?!- interruppe Max il quale si divertiva ad abusare del suo nuovo ruolo: riprendeva le maid per ogni singola sciocchezza anche quando era tutto in regola.  Non si sa ancora il motivo per cui Scarlett si sia portata appresso il concorrente più buffo e irritante della sesta stagione che (non dimentichiamolo) aveva cercato di uccidere.
-Non siamo al reality, posso cantare quanto voglio mio caro- il dito di Ella pigiò sul naso di Max come ai vecchi tempi, questa volta il viola non si limitò a guardarla male.
-Canta solo nel fare gli incantesimi e al karaoke, no nel prendere le ordinazioni! Così stoni tutti con la tua voce stridula!- con quell’offesa Max guadagnò l’odio delle cameriere. La mora vestita di rosa non si aspettava un simile rimprovero, ma non disse nulla per peggiorare la situazione.
Max si voltò e ispezionò il locale in cerca della prossima maid da riprendere, nel mentre Ella si scusò con i clienti per la sgradevole interruzione con un inchino. 
-E perché Sammy fissi quella finestra?!- continuò nervoso il nano viola.
Gwen s’insospettì quando non sentì alcuna risposta dalla maid dagli occhi verdi. Si guardò attorno e vide la sua amica immobile che fissava la finestra, sembrava che stesse tremando. Avvicinandosi scoprì la causa del suo turbamento: Amy.
Sammy, tremante, uscì dal maid cafè per affrontare la sorella, ormai l’aveva scoperta. Gwen la seguì in silenzio.
-E così passi il pomeriggio a fare ciò che ti riesce meglio, la stupida?- disse Amy con arroganza come se si fosse già preparata il discorso. Dopo il reality, Sammy non riuscì a ribellarsi alla sorella senza l’aiuto di Jasmine: era ritornata la gemella sottomessa.
-Per favore te ne puoi andare? Se fai una scenata mi licenzieranno! Ho un nuovo capo devo fare attenzione-
-È proprio ciò che ho intenzione di fare, non mi sono dimenticata della figuraccia che mi hai fatto fare sull’isola- Amy era pronta a urlare per mettere nei guai Sammy quando Gwen intervenne.
-Lasciala in pace- disse con voce fredda.
-E tu chi saresti?- chiese nervosa Amy, detestava quando qualcuno prendeva le difese della sorella. Sammy non riuscì a intervenire: faceva fatica a trattenere le lacrime. Non voleva essere debole, ma in quel momento tutto il suo coraggio era sepolto da qualche parte nel suo cuore.
-Una sua amica. Hai convinto Sammy di essere uno zerbino quando il vero rifiuto umano…sei tu- per un momento la gemella crudele si sentì indifesa: nessuno le aveva parlato così. Quel momento di esitazione durò poco.
-Che cazz…chi ti credi di essere? E lei si chiama S-A-M-E-Y- -
-Non decidi tu il suo nome. E poi Sammy sta lavorando, tu non hai di meglio da fare che rompere il cazzo?- disse Gwen, voleva a tutti i costi difendere la sua amica da quel mostro.
Amy doveva riprendere il controllo della situazione, decise di concentrare gli insulti sulla gotica vestita da maid che aveva difronte.
-Ma te sei vista? Come pretendi di essere presa sul serio con quel vestitino che hai addosso? Aspetta che ti faccio una fo…- Amy non riuscì a terminare la frase: lo sguardo ostile di Gwen la spaventò. Si sentì intimorita con un semplice sguardo, non le era mai successo.
-Non ho tempo per le tue stronzate, mi chiedo come Sammy faccia a sopportarti. E poi so che tipo di persona sei: ti comporti come se fossi la reginetta del ballo ma in realtà vali come la polvere, per questo hai bisogno di maltrattare qualcuno per sentirti importante-
In quel momento arrivarono Kitty, Carrie, Ella e Serena pronte per prendere le difese della maid dagli occhi verdi, Amy non poteva affrontare cinque persone da sola.
-A casa non rivolgermi la parola- si limitò a dire Amy alla gemella per poi andarsene.
Le altre maid abbracciarono la loro Sammy per consolarla: il peggio era finito. Sammy adesso si sentiva la ragazza più fortunata del mondo per avere delle amiche così affettuose.
Gwen cercò di stare in disparte ma tutte la riconobbero come l’eroina della situazione, Kitty addirittura applaudì sorridente, non era così raggiante da un mese.
-Sei stata strepitosa- esclamò l’asiatica.
-Ha ragione! Grazie infinite Gwen!- Sammy aveva considerato Gwen un’amica speciale da quando l’aveva consolata dopo essere ritornata dal reality, adesso era la sua supereroina.
“Grazie a te per essere stata la mia prima amica all’interno del maid cafè“ pensò la gotica, un giorno glielo avrebbe detto.
-Fai parte della nostra piccola famiglia- dichiarò Carrie e, prima che Gwen potesse dire la sua, Ella si sentì esclusa da quel momento affettuoso (dato che faceva parte dello staff da due mesi).
-E io?-
-Anche tu ne fai parte Ella! Quando Max ti ha ripreso volevo strangolarlo!- disse allegra Kitty.
-Scusate scusate! Io odio questo posto, ho solo difeso un’amica! State esagerando- disse Gwen quasi urlando. Non aveva previsto che si sarebbe affezionata a quel luogo, era lì solo a causa di un ricatto!
-Hai smesso di odiare il maid cafè da molto tempo, Gwen- le disse dolcemente Serena.
La dark aveva stretto dei legami nel maid cafè senza accorgersene ed essere una cameriera non le sembrava più la cosa peggiore del mondo. Non poteva negare l’evidenzia, oppure si?
-Ehy voi che ci fate tutte fuori?! AL LAVORO! E fa un freddo cane qui fuori come fate a non essere congelate?!- urlò Max dalla finestra, le cameriere rientrarono a malavoglia eccetto la cuoca e la protagonista.
-Gwen…- esordì Serena con un’espressione seria.
-Tu non odi più il maid cafè e vuoi come noi che Scarlett se ne vada. Da quando è qui mi sento …in pericolo, ho addirittura nascosto le chiavi di riserva della porta di sicurezza in un barattolo di biscotti! L’altro giorno ho sentito Scarlett mormorare qualcosa di strano quando è venuta a controllarmi in cucina- continuò.
-Cosa ha mormorato?-
-Visto che t’interessa! Ha detto qualcosa del tipo che adesso può finalmente realizzare il suo piano. Sono sempre impegnata a preparare i dolci e non posso indagare, tu per caso puoi tenerla d’occhio?-
-Se faccio un passo falso Scarlett può obbligare Chris di rendere pubblico il video che ha usato per ricattarmi, scusami ho le mani legate- spiegò Gwen veramente dispiaciuta.
-Capisco, mi dimentico che non sei qui di tua spontanea volontà. Mi sembri una ragazza intelligente per questo te l’ho detto, le altre potrebbero fare qualcosa di stupido guidate dai loro sentimenti. Cercherò di inventarmi qualcosa, non sentirti in colpa-
Kitty, di nascosto, ascoltò la conversazione attentamente. Voleva proteggere le persone a cui voleva bene, non poteva più rimanere ferma senza far niente. Prese il telefono e chiamò la sorella.


 

Il turno finì alle otto di sera. Gwen aveva nostalgia delle frasi provocatorie di Courtney di fine giornata del tipo “la prossima volta presentati con una faccia meno indemoniata”.
Dopo che si cambiò, uscì dal Princess Cafè con indosso il suo nuovo giubbotto di pelle e sciarpa nera. Si guardò attorno sorridente e intravide Duncan dall’altra parte della strada. Era così contenta di vederlo che attraversò la strada con il semaforo rosso, per fortuna non fu investita.
-Perché non mi hai aspettata dentro? Fa freddo!- disse Gwen quando lo raggiunse.
-L’ultima volta che sono entrato nel Princess Cafè Courtney voleva attaccarmi con una spada fatta di pan di spagna, volevo evitare il disturbo-
Erano pronti per il loro appuntamento quando Gwen notò Kitty furtiva (con i suoi abiti normali) che camminava avanti e indietro difronte all’entrata del maid cafè.
-Quella è Kitty, una mia collega. Cosa sta tramando?-
-Sembra che stia aspettando il suo complice per fare una rapina- commentò Duncan.
-Vado a controllare-
-Non mai riesci a non fare gli affari tuoi?- disse il punk con tono scherzoso, Gwen gli sorrise e non aggiunse altro: entrambi sapevano la risposta.
-Mi toccherà aspettare al freddo del Polo Nord per altri cinque minuti-

Gwen ritornò sui suoi passi e raggiunse l’entrata del Princess Cafè nell’esatto momento in cui una ragazza dai lunghi capelli neri uscì dalla macchina che aveva appena parcheggiato nelle vicinanze.
-Emma sei venuta sul serio! Grazie!- l’euforia di Kitty fu interrotta quando si accorse dello sguardo severo di Gwen.
-Cosa vuoi fare?- chiese la gotica come se sapesse che Kitty stesse per fare qualcosa di stupido.
-Kitty questa sera devo finire di studiare, una cosa veloce- disse Emma un po’ irritata.
-Va bene! Ok Gwen ti spiego…voglio scoprire che cos’ha in mente Scarlett e perché ha comprato questo maid cafè, per questo andrò nel suo ufficio con l’aiuto di mia sorella per cercare indizi- disse Kitty a bassa voce facendo attenzione che nessuno le ascoltasse. 
-Courtney lo sa?- anche se non aveva più il ruolo del capo, per lo staff era ancora la perfettina che doveva essere al corrente di ciò che succedeva nel Princess Cafè.
-Mi avrebbe sicuramente fermata- si giustificò Kitty guardando in basso come una bambina.
-Capisco…e tu Emma perché la vuoi aiutare? Da quel che ho capito non vuoi che Kitty sia una maid- chiese Gwen, per lei Emma non aveva l’aspetto di una ragazza che aiuta gli altri a fare cose illegali.
-Nemmeno tu hai l’aspetto di una ragazza che assocerei a un maid cafè- fece notare Emma.
-Ricatto di McLean- rispose Gwen quasi automaticamente.
-Il conduttore? È davvero sadico come dicono se ti obbliga a lavorare in un posto del genere- commentò Emma, la gotica non poté fare a meno che ritrovarsi in totale accordo con il suo pensiero
-Comunque riguardo alla tua domanda, mia sorella è convinta che voglia salvare il Princess Cafè perché il suo stipendio mi paga l'ingresso all'università, in realtà ho visto anche io Total Drama l’isola di Pahkitew e non la lascerò lavorare sotto il comando di una pazza. A proposito perché non è ancora in galera?-
-Ci ha ricattato il primo giorno in cui si è presentata…- rispose Gwen ricordando nei minimi dettagli quel giorno di novembre.
-Motivo in più per indagare- disse Emma seria.
Allora stavano davvero per entrare illegalmente nel locale, pensò la gotica.
-Perché vuoi infrangere la legge e rischiare di finire nei guai?- chiese di nuovo Gwen rivolta a Kitty.
-Voglio che tutto torni alla normalità! Lo so che sembro una bambina che non accetta i cambiamenti, ma non puoi negare che l’atmosfera nel Princess cafè nell’ultimo mese sia...più tetra! Voglio sapere se questo sia solo un mio capriccio o se Scarlett nasconde qualcosa di losco!- disse fermamente Kitty, convinta come non lo era mai stata.
A quel punto Gwen non poteva opporsi alla determinazione della ragazza con i codini, neanche il più sagace manipolatore avrebbe potuto farle cambiare idea.
-Volete una mano? Duncan è un maestro nello scassinamento delle serrature-
-Non preoccuparti va a divertirti con il tuo principe, cacceremo la Regina Rossa e il suo servitore!- esclamò entusiasta, Gwen fece le spallucce sorridendo.
Kitty non voleva mettere nei guai Gwen: aveva ascoltato la sua conversazione con Serena e sembrava molto spaventata all’idea che venga rivelato quel video segreto.
La gotica riattraversò la strada di nuovo, sperò che fosse l’ultima volta. Duncan era a braccia conserte indifeso dal freddo invernale.
-Andiamo o devi aiutare una vecchietta ad attraversare la strada?-
Gwen sorrise e cercò di dimenticarsi del maid cafè per godersi la serata, ma prima si chiese se Kitty e Emma sarebbero riuscite a scoprire il segreto di quella Scarlett.

Fin da piccole le due sorelle si divertivano a giocare alle spie ed erano sempre alleate, nella stessa fazione. Crescendo erano cambiate ma erano rimaste una squadra affiatata.
Scarlett aveva avuto un impegno e aveva affidato la chiusura al suo distratto manager, pessima scelta dato che Kitty riuscì a rubargli le chiavi senza farsi accorgere.
La ragazza con i codini aprì la serratura in fretta mentre Emma sorvegliava la zona con sguardo indifferente per non destare sospetti.
Entrarono furtive e si allontanarono dalle porte di vetro, non accesero la luce per sicurezza. Era la prima volta che l'asiatica vide il suo posto preferito silenzioso e spento, temeva che avrebbe provato questa sensazione di nostalgia anche durante i turni di lavoro.
-È stato facile entrare ma dobbiamo fare attenzione, ancora non ci credo che mi sono lasciata convincere-  Emma la mise in guardia da brava sorella maggiore e responsabile, come risposta Kitty ruotò gli occhi.
-Non vedo niente di strano qui intorno, andiamo subito nel suo studio- continuò Emma a bassa voce.
La porta non era stata chiusa chiave, era come se la fortuna stesse facendo il tifo per loro. La neo-universitaria usò l’applicazione del suo telefono per fare un po’ di luce.
Kitty non credeva ai suoi occhi: se prima lo studio del capo era una semplice stanza vuota dalle pareti bianche, adesso si era stato trasformato in un laboratorio a tutti gli effetti. In ogni angolo c’erano macchinari e computer super tecnologici che illuminavano la stanza buia con delle strane luci blu.
-Un notevole spreco di corrente, Scarlett non spegne mai sti' computer?- notò Kitty, Emma era impegnata a ispezionare con occhi sgranati il luogo che la circondava per darle ascolto.
-Ehm…qual è il tuo piano adesso?- chiese Emma cercando di sopprimere il suo stupore.
-“Il modo migliore per provare che il capo si merita il ben servito è documentare ogni singola infrazione che fa. Per esempio raccogliere le prove come ricevute e registrazioni che dimostrino il comportamento illegale o sbagliato del capo.
Non importa quanto desideri che il tuo capo sparisca, inventare prove o bugie per accelerare il processo, potrebbe portare al tuo licenziamento”- disse Kitty come se stesse esponendo una verifica orale a memoria.
-Da dove hai preso questi punti?- chiese Emma stupita per la memoria della sorella.
-Wikihow-
Emma preferì non commentare, non doveva perdere la concentrazione.
-…cerchiamo prove, tu da' un'occhiata nella scrivania mentre io controllo quella cassettiera- disse Emma, avrebbe voluto ispezionare il computer ma aveva paura di far scattare qualche allarme.
Kitty eseguì gli ordini e trovò vari documenti sparsi sul tavolo, dato che Scarlett li aveva lasciati in bella vista l’asiatica pensò che non fosse nulla d’importante ma preferì lo stesso esaminarli con attenzione. Posò sulla scrivania le chiavi del locale e prese in mano un foglio.
-M-Manipolazione della mente?- Kitty quasi urlò leggendo quella frase evidenziata in giallo sul documento.
Emma, avendo trovato solo qualche assegno e fattura da pagare nella cassettiera, si avvicinò per controllare la scoperta della sorella.
-“Studi hanno dimostrato che una mente felice è più propensa ad essere controllata”…assurdo- nel foglio era descritta accuratamente la procedura per gestire a proprio piacimento la volontà di una persona, Kitty non riusciva a credere a ciò che stava leggendo: sembrava il diario di uno scienziato pazzo.
-Se questi documenti sono veri allora Scarlett ha comprato il maid cafè perché è la caffetteria più felice d’America! Può fare tutti gli esperimenti che vuole sui clienti! Kitty dobbiamo chiamare la polizia- disse Emma agitata.
-Ti ho detto che non possiamo! Dobbiamo risolvere la questione da sole- quelle parole furono dettate dall’agitazione, Kitty tremava come una foglia.
-Ma come…- in quel momento sentirono il rumore di una porta che si apriva
-Chi va là?- disse una voce maschile. Le due sorelle si nascosero sotto la scrivania, uno spazio molto angusto ma non avevano altra scelta.
-Se Scarlett scopre che ho perso le chiavi mi ammazza, devo prendere quelle di riserva-
Quando sei nascosto basta il rumore dei passi vicini per farti venire un infarto: le due sorelle dovevano combattere e sopprimere la propria agitazione.
“Merda non abbiamo chiuso la caffetteria” pensò Emma.
“Non si è accorto che la caffetteria era aperta è proprio scemo" pensò invece Kitty, anche in quel momento critico non poteva fare a meno di deridere la stupidità di Max nella sua mente.
-Dove sono le chiavi…mmmmmh…eccole, non ricordavo che fossero sulla scrivania!-
I battiti dei cuori delle sorelle accelerarono: sul tavolo Max aveva trovato le chiavi rubate da Kitty no quelle di riserva. Non potevano elaborare nessun piano in quella situazione: erano in trappola. Le due sorelle aspettarono di sentire il suono dello scatto della serratura della porta per poter uscire dal posto ristretto in cui erano nascoste.
-E adesso come usciamo?- quasi urlò Emma preoccupata.
-D-Dalla porta di sicurezza della cucina, Serena nasconde le chiave nel barattolo dei biscotti!- la ragazza con i codini non credeva che quell’informazione che aveva ascoltato quel pomeriggio si sarebbe rivelata indispensabile.
-Meno male…- Emma tirò un sospiro di sollievo, avevo temuto il peggio.
-Prima di andarcene fotografa questi documenti, poi devo avvertire Gwen e le altre il prima possibile!-
-Non vuoi avvertire la polizia ma loro si?! Kitty come ragioni? Facciamo così: tu non dirai niente, in questi giorni stai attenta a Scarlett mentre io trovo un modo per incastrarla-
-Sapevo che potevo fidarmi di te, sei la migliore!-


 

👑💎 Angolo Autrice 💎👑
Se scrivessi i titoli ai capitoli questo si chiamerebbe indubbiamente amicizia, ma ci starebbe bene anche rivelazioni scioccanti.
…Sto impiegando più tempo per scrivere i capitoli perché, dopo che li finisco, non sono come me li ero immaginati e li devo riscrivere finché non ne rimango soddisfatta; inoltre in questo periodo il mio stato d’animo è sempre nero che influisce sulle mie storie (cioè mi viene spontaneo scrivere solo storie tristi). Però cercherò di impegnarmi per la mia adorata fanfiction. E poi cerco di distrarmi dai miei sentimenti negativi: per esempio creo video divertenti (non so perché con le mie storie non riesco a utilizzare la parte del mio cervello creativa ma con i video si) e sto imparando a cucinare.
Infine vi lascio il link del trailer di questa ff che ho realizzato per youtube qualche mese fa, se volete date un’occhiata e condividetelo con i vostri amici fan di total drama (quanto mi faccio schifo a farmi pubblicità da sola): https://www.youtube.com/watch?v=HQFhD3Fc5DI&t=2s

 

   
 
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