Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: ZarxielZerg    02/07/2020    0 recensioni
Questa fanfiction è un remake dell'originale Pokémon Ghost, con la fanfiction principale e lo spin-off uniti in una sola fanction dove i personaggi sono studiati in maniera più ampia e i Pokémon hanno più spazio. La fanfiction originale non verrà interrotta, ma seguirà di pari passo con questo remake.
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Dovremmo sfidare la Palestra.” Disse improvvisamente Leaf nel bel mezzo del pranzo.
Raziel, Draconix e Giuls la guardarono mentre mangiavano. La ragazza fu la prima a rispondere “Vuoi dire adesso o-”
“Abbiamo passato gli ultimi tre giorni ad allenarci dopo il festival, ormai siamo pronti, non credete?”
“Io passo.” Rispose Draconix “Questa è un’altra palestra nella quale non avrei alcun vero vantaggio. Charmeleon è debole là e Fearow da solo non potrebbe fare molto.” Disse.
“Ti sei allenato ogni giorno, tutto il giorno, più di chiunque altro. Non starai esagerando?” Rispose Leaf.
“Non c’è allenamento migliore del sovrallenamento.” Rispose Draconix.
“Sono abbastanza sicuro che questa mentalità non sia affatto salutare.” Commentò Raziel “Ma a sto giro temo di dover passare pure io. Non ho una strategia pronta contro Starmie.”
Leaf scosse la testa “Suvvia ragazzi, non potete allenarvi ogni giorno finché non avete la certezza assoluta di sconfiggere la Capopalestra, a volte bisogno buttarsi.”
“Questo è letteralmente quello che fa qualsiasi allenatore che vuole sfidare la Lega.”
Leaf ora mise il broncio “ “Questo è letteralmente quello che fa qualsiasi allenatore che vuole sfidere la Lega”.” Ripetè esagerando sul tono “E dai! Sarà divertente!”
Raziel sospirò “Giuls, tu come la pensi?”
Giuls non rispose e tutti si voltarono a guardarla mentre era assorta nei suoi pensieri. Alzò lo sguardo e vide i tre che la fissavano “Ah, uh, che cosa?”
“Tutto bene? Rimugini parecchio negli ultimi giorni, e di solito questo è il compito del tipo dei fantasmi.” Disse Leaf.
“Hey!” Rispose Raziel “Non rimugino, cerco solo di darmi un certo tono, come tutti gli specialisti Spettro.”
Leaf lo ignorò “Seriamente Giuls, sei parecchio sovrappensiero, tanto che a malapena ti sei concentrata durante gli allenamenti, addirittura Ivysaur ha dovuto usare Frustata su di te per farti concentrare!”
 Draconix ridacchiò, ma sia Raziel che Leaf gli lanciarono un’occhiataccia. Giuls sospirò “Penso tu abbia ragione. Devo fare un tentativo, anche se non ne sono sicura.”
Il sorriso di Leaf si allargò, mentre Raziel e Draconix la guardarono entrambi increduli “Ne sei sicura?” Chiese Draconix “Voglio dire, se te la senti di sfidare la Palestra, vai pure, ma seriamente stai dando retta al giudizio di Leaf su quello che dovresti fare?”
“Hey!” Gridò Leaf “Sono giudiziosa.”
“Non ci avevi detto di aver ordinato ad Ivysaur di caricare contro cinque membri del Team Rocket contemporaneamente durante l’attacco?”
“E ha funzionato!” Rispose sorridendo con orgoglio “E poi, voi due siete gli ultimi che dovrebbero farmi la predica sull’essere giudiziosi, mi avete raccontato che avete fatto nella caverna.”
Draconix sospirò ancora una volta “D’accordo, d’accordo. Se è davvero quello che vuoi, ma io non verrò con voi due.”
“Nemmeno per assistere?”
“Certo che verrò per assistervi!” Rispose Draconix. Raziel annuì.
“Eccellente!” Disse Leaf sorridendo, tornando finalmente a sedersi e a ridare attenzione al suo pasto “Finiamo qui e mettiamoci all’opera.”
Giul guardò in basso. Sentì un nodo allo stomaco a pensare alla sfida in Palestra. Era preoccupata, realizzò che lo era non solo per via della Palestra. Temeva di fare un errore nel fiondarsi così, ma temeva anche che aspettare troppo avrebbe reso scontenta Ivysaur. Voleva combattere alla fine del torneo, qualcosa di più serio di un allenamento, e voleva che fosse felice ‘Devo solo vincere. Tutto qui.’ Pensò “Leaf.” Iniziò.
La ragazza dai capelli castani si voltò verso di lei “Si?”
“Grazie. Avevo bisogno di un impulso per poter decidere.”
“Oh, suvvia.” Disse sorridendo “Dopotutto, a cosa servono gli amici?”
-
La Palestra di Celestopoli era più simile ad una gigantesca piscina pubblica a prima vista. Leaf entrò nell’entra per sfidanti ridendo senza sosta, mentre Giuls la seguiva con calma. Accanto a Giuls c’era Ivysaur, la quale non poteva fare a meno di chiedersi come due allenatrici tanto diverse potessero essere amiche.
Entrambe le ragazze scelsero di percorrere le piattaforme anziché andare a nuoto, ed Ivysaur seguì la sua allenatrice. Era simile ad un labirinto, con loro ed un altro gruppo di allenatori che camminavano sulle piattaforme per arrivare alla Capopalestra.
La Pokémon Erba guardò in basso verso l’acqua. Non era mai stata una nuotatrice, ma non c’era alcun problema. Il suo fiore era talmente grosso da permetterle di galleggiare d’altronde, ma avrebbe comunque dovuto muovere le zampe per stare a suo agio. Continuando a camminare, raggiunsero una curva, dove le accolse un allenatore che nuotava nell’acqua “Salve.” Disse con un sorriso “Mi chiamo Luis. Posso chiedervi quante medaglie avete?” Chiese.
“Una.” Risposero le due allenatrici e lui annuì.
“In questo caso, vi chiedo di usare un Pokémon a testa. Se dovessero cadere in acqua o doveste cadere voi, per oggi dovrete rinunciare alla sfida in Palestra.” Disse ed aprì due Poké Ball con un sorriso. Un Horsea apparve accanto a lui, mentre uno Shellder atterrò sulla piattaforma.
Ivysaur osservò i due Pokémon. Lo Shellder poteva essere problematico, ma era convinta di poter vincere se ci si fosse impegnata. Con un sorriso, avanzò in sua direzione, ma Giuls la fermò e mandò Clefairy. Ivysaur si accigliò. Negli ultimi giorni ebbe l’impressione che Giuls non la stava usando spesso come prima. Sapeva di non essere gelosa, ma sin dal torneo la sua allenatrice sembrava sentirsi... in colpa. ‘Ho fatto qualcosa?’ Si chiese. Pensava di essere stata brava al torneo al torneo, e di essere riuscita a dimostrare la sua forza e il suo valore. Ma Giuls che si comportava in quel modo era... strano. Lei la guardò.
“Non starà mica pensando che io sia debole, vero?” L’idea la colpì come una frusta in maniera così scioccante da averlo pensato ad alta voce. Ok, aveva vinto il torneo solo grazie al Miracolseme, ma... “Oh santo Arceus, pensa che io sia debole.” Capì “D’accordo, è vero, la mia prima lotta seria è stata una sconfitta, poi mi sono fatta scappare Clefairy. E’ per questo che preferisce usare Clefairy?”
“Come no.” Le disse una voce alle sue spalle per poi essere colpita da uno schiaffetto sulla nuca. Si voltò per vedere chi fosse, e vide Clefairy uscita vittoriosa contro lo Shellder “Seriamente, torna a fare la solita che si crede superiore principessa, o ti prendo a sberle sul serio.” Disse.
“Cosa?”
“Mi hai sentito bene.” Disse Clefairy, mentre l’Ivysaur di Leaf sconfisse l’Horsea “Negli ultimi giorni ti sei preoccupata fin troppo, a tal punto da non accorgerti che Giuls è tanto preoccupata quanto te, tanto da aver smesso da non fare più la superiore con gli altri.”
Ivysaur arrossì “Ma sono preoccupata! Sembra non fidarsi più di me.”
“Perché è preoccupata che tu non ti fidi più di lei. Santissimo Dialga, siete davvero fatte l’una per l’altra.” Disse Clefairy “Fidati di me, voi due vi state preoccupando per la stessa cosa.” Continuò proseguendo mentre Giuls e Leaf ringraziarono Luis e continuarono per la loro strada.
Ivysaur era perplessa. Aveva davvero troppo sovrappensiero? Negli ultimi giorni, Giuls non era molto coinvolta nel loro allenamento, tanto che ad un certo punto l’aveva colpita con una delle sue liane per farla concentrare. E’ anche vero che l’aveva colpita un po’ troppo forte, ma comunque...
“Seriamente, rilassati.” Disse Clefairy “Mi stai preoccupando, sei parecchio sciatta e preoccupata, sembri un Pokémon completamente diverso. Fai sempre così quando perdi?”
Ivysaur non poté fare a meno di pensare se tutto ciò non fosse a causa della sua sconfitta contro Gastly. Lo Spettro era stato il secondo a dimostrarle che non era affatto invincibile come pensava agli inizi. Era una lezione che aveva già imparato, ma forse davvero si stava facendo abbattere troppo da una semplice sconfitta “Hai ragione.” Decise “Grazie Clefairy.”
“Oh, suvvia. A cosa servono gli amici?” Chiese, mentre le due giovani allenatrici continuarono ad avanzare. Poteva sentire le vibrazioni delle loro voci. Ma anche con il suo udito sviluppato sembravano a malapena dei sussurri.
-
“Dunque, vuoi farlo davvero?” Chiese Giuls, ora con un’espressione totalmente diversa. Leaf sorrise. Lo aveva detto solo perché sperava che il suo umore sarebbe migliorato e aveva funzionato.
“Si. Se vinco chiederò a Draconix di uscire.” Rispose Leaf. Sentì le sue guance arrossarsi, ma fece finta di ignorarlo.
“Da quando ti interessa?!” Chiese Giuls con un sussurro a malapena udibile “Voglio dire. Avevo notato che lo guardavi, ma...”
“Oh, beh, sai. Incontri un tipo, viaggi con lui ed il suo amico gotico-emo-punk e inizi a chiederti se fra te e lui... sai... possa esserci qualcosa...” Rispose Leaf. Lo strillo di Giuls la fece sorridere ancora di più. Era la sua migliore amica. Sapeva che Giuls non poteva resistere ad una roba del genere ‘Non che io stia mentendo del tutto.’ Pensava sul serio che Draconix fosse figo, e non le sarebbe dispiaciuto averlo come ragazzo ‘Anche se dire che ne sono innamorata sarebbe troppo.’ Continuò nella sua testa. Si conoscevano troppo poco secondo lei.
Giuls annuì, poi le mise una mano sulla spalla mentre aveva gli occhi incandescenti “Non perdere. Cercherò il ristorante più romantico di Celestopoli. Ti farò avere l’appuntamento migliore di sempre!”
 Leaf sorrise ‘Santo Arceus, cos’ho appena fatto?’ Pensò. Sapeva che per Giuls una roba del genere era incredibilmente seria. Ecco perché di solito non le diceva nulla prima di un primo appuntamento. Era un’ottima amica, ma avrebbe sempre cercato di aiutare a modo suo, il che significava rendere qualsiasi appuntamento molto più romantico di quanto Leaf volesse. Probabilmente le avrebbe trovato un ristorante pieno di rose e cuori, con violinisti su ogni tavolo e qualche Pokémon che usa Attrazione nei dintorni per creare l’atmosfera giusta, se l’avesse lasciata fare “Grazie Giuls.” Rispose semplicemente. Sapeva che l’amica aveva bisogno di una distrazione per rilassarsi prima della sfida in Palestra.
“A cosa servono gli amici?” Chiese quando finalmente raggiunsero la Capopalestra. Vedendole ancora gli occhi accesi, Leaf sospirò ‘Cos’ho fatto?’
-
Vidigulfo si appoggiò sullo schienale della sedia. Dopo quello che era successo il giorno prima, i Prescelti di Giratina avevano guidato le loro motociclette fino a Fucsiapoli tenendo un basso profilo per poi occupare un piccolo pub alla periferia della città.
Era seduto lì, a bere un po’ di birra, anche se era più acqua che birra, tanto da considerare l’idea di lanciarla in faccia al proprietario, sebbene i suoi muscoli erano comparabili a quelli dei due Machamp che facevano da buttafuori. Aveva un’aria intimidatoria, cosa che Vidigulfo non ammette facilmente.
Era ancora sovrappensiero quando un giovane dai capelli blu si sedette accanto a lui, accompagnato da un Meowth che si sedette in una sedia accanto. Vidigulfo li ignorò mentre l’uomo bevette un sorso della birra per poi rabbrividire disgustato “Amico, fa proprio schifo, non credi?” Chiese guardando il motociclista.
“Senti, non sono in vena di chiacchierare, quindi faresti meglio a-”
“Si, davvero penoso. I Prescelti di Giratina scacciati da un moccioso. Davvero penoso.” Continuò “Specialmente perché questo di sicuro non farà contento chi li ha assunti.”
Vidigulfo rimase paralizzato e socchiuse gli occhi “Quindi, è per questo. Beh, la colpa è di chi ci ha ingaggiato. Avevamo un patto, il quale ci assicurava che i Capipalestra sarebbero stati impegnati, invece uno di loro mi chiama per informarmi che ci avrebbe invaso se non avessimo rinunciato a quello che stavamo facendo. Quindi, al massimo è lui quello che fa pena.”
L’allenatore dai capelli blu ridacchiò “Beh, il Capo non sarà contento.” Disse “Proprio per niente. E sai cosa succede quando il nostro Capo non è contento?”
“E’ un bluff stupido.” Rispose Vidigulfo “Vi sono ancora utile, perciò non si sbarazzerà di me.”
“No, hai ragione. Ma possiamo comunque punirti.” Disse con un sorriso “Sbaglio, o hai un fratello di nome Fabiolo?”
“E quindi?”
“Beh, potrebbe avere un piccolo incidente. Niente di grave. Tipo qualche mese ingessato, per cominciare.”
Vidigulfo si bloccò sputando un po’ della birra che stava bevendo “E’ un discorso ipotetico o qualcosa di concreto?”
“Dipende da te.” Rispose l’uomo dai capelli blu “Il Team Rocket protegge sempre i suoi amici, ma non i suoi nemici.”
“D’accordo. Direi che siamo tutti amici allora, che dobbiamo fare?”
“Oh, voglio solo che tu faccia un piccolo lavoretto per noi fra un mesetto circa. Sii pronto ad agire, amico.” Disse l’uomo alzandosi, seguito dal Meowth “Dirò alla mia partner di assicurarsi che a Fabiolo non succeda nulla di male. Ovviamente vogliamo essere certi che lui stia in forma.” Disse.
“Ovviamente.” Rispose Vidigulfo “A cosa servono gli amici?” Farfugliò. L’altro ridacchiò e all’improvviso il motociclista ebbe l’impressione di aver accettato qualcosa di peggiore del solito.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: ZarxielZerg