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Autore: lmpaoli94    02/07/2020    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Perse completamente le sue tracce, Il Conte Raymond Steele giaceva nelle segrete del Castello di Ashford mentre tutti i giorni era sottoposto a torture psicologiche e fisiche che lo rendevano debole e molto vulnerabile.
Nessuno si stava domandando dove fosse finito uno degli uomini più potenti d’Irlanda oppure se era ancora vivo oppure no.
La Contessa Carla May Wilks si domandava ogni tanto dove suo marito si potesse essere cacciato, ma la voglia di trasformare la sua figliastra ad immagine e somiglianza della donna, la rendevano molto occupata.
Anastasia invece, credeva che suo padre era sempre a Dublino a sistemare i suoi affari e quando sarebbero maturati gli eventi, sarebbe tornato subito a Limerick.
Ma nemmeno lei poteva aspettare che suo padre potesse aiutarla nella sua risalita visto la loto rivalità e l’insolenza della giovane ragazza che era divenuta incontrollabile.
Quindi solo i nemici stretti del Conte Steele sapevano dove si potesse nascondere: Sawyer, il dottor Isaac e Jack Hyde, Duca di Ashford.
Il giovane Duca sarebbe giunto molto presto nella dimora di Raymond per provare a sua volta a portargli via tutto quello che un venale senza scrupoli come lui si poteva aspettare.
Infatti Jack Hyde era conosciuto anche come un uomo molto impaziente che non si sarebbe mai arreso dinanzi alle circostanze.
E tutto questo il Conte Steele lo sapeva e doveva fermarlo al più presto. Ma come poteva fare rinchiuso da giorni nelle prigioni di un castello sfarzoso con due uomini che non lo mollavano nemmeno un secondo?
Doveva elaborare un piano nella sua debole e stanca mente e poterne approfittare appena i due uomini sarebbe stati vulnerabili.
< E’ davvero sensazionale come questo vecchio uomo possa sopravvivere dopo martorianti torture. Molti altri sarebbero già morti. >
< Sawyer, stiamo parlando del Conte Steele, una delle figure più importanti del Regno. >
< Già… Ma la sua figura sta per essere oscurata del tutto… Isaac, non mi va di prenderlo ancora a calci come faccio da qualche giorno a questa parte. Possiamo toglierlo di mezzo e basta? >
< Il Duca di Ashford desidera che il suo prigioniero sia ancora in forze. Quando il nostro padrone avrà conquistato Limerick, io e te potremmo tornare tra la gente irlandese e organizzare la nostra rivoluzione. >
< Sareste disposto a tradire un uomo così potente? >
< A noi che cosa ce ne viene in tasca ubbidendo ai suoi ordini? >
< Rimanere in vita e avere una vita agiata. Non vi pare abbastanza? > domandò awyer confuso.
< No… Perché molto presto il Duca si sbarazzerà di noi per cancellare queste prove. È tipico di lui. Gli uomini potenti sono tutti senza scrupoli. >
< Non credo che la contessa Anastasia sia come i veri nobili.lei si è ribellata alla sua posizione e sta ancora meditando giustizia. >
< Una giustizia che non verrà mai alla luce essendo completamente sola e indifesa. >
< State parlando di mia figlia? > domandò Raymond con tono flebile.
Vedendolo sveglio, Isaac fu lieto di constatare che aveva ancora molte forze da usare.
< Buongiorno, Conte Steele. Lieto di vedervi ancora vivo… Eh sì, stavamo prorpio parlando di vostra figlia. Un vero portento, non trovate? >
< Ho sempre odiato i ribelli. Non fanno altro che portare problemi alla gente che vive degnamente. >
< Caro Conte, parlate voi che avete dietro il vostro passato crimini ed estorsioni di goni genere? La popolazione irlandese non si è mai dimenticata di voi, sapete? Tutti credono che siate scomparso misteriosamente e che tutti i loro problemi siano risolti. Presto la popolazione arriverà al potere con un colpo di stato destituendo gli oppressori come voi. Ci saranno molte teste tagliate e io sarò ben felice di brindare sui vostri cadaveri. >
< Una situazione molto remota che non si concretizzerà mai, Dottor Isaac. Almeno finché gli eserciti delle più forti famiglie d’Irlanda rimarranno dalla nostra parte. >
< Anche loro vengono ussati e maltrattati con i vostri stupidi scopi. Ma fortunatamente avremmo degli alleati in più. >
< Ne dubito fortemente. >
< Dottor Isaac, lo vuole far tacere una volta per tutte? Non riesco a opportare la sua voce. >
< Se è per questo nemmeno io. Sto preparando un veleno molto leggero che intaccherà le vostre funzioni celebrali rendendovi storpio e peggio ancora paralizzato. La vostra vita e la forza di volontà si affievoliranno molto presto. >
Spaventato per la situazione che si stava venendo a creare, il Conte Steele cercò di liberarsi dlele catene che gli stavano cingendo i polsi.
< Liberatemi, vi prego. Sarete ricompensati adeguatamente. >
< Risparmiate il fiato, Conte Steele. Non accettereste mai di allearvi con la plebaglia come noi. >
< No, non è vero! Insomma, avete ragione a far valere i vostri diritti. Io non swono nessuno per guidare incontrastato questo paese, pensando anche che il mio tempo sta per finire. Ma userò le mie residue energie per portarvi nel punto esatto dove voi popolani vi spetta. >
< Dottore, spero che non gli diate corda… >
< In verità credo che avremmo bisogno di un’alleanza potente. >
< Abbiamo abbastanza uomini che sposeranno senza problemi la nostra causa. Non abbiamo bisogno di un tiranno! >
< Ma i suoi soldi e le sue influenze potrebbero farci arrivare molto più in alto del previsto… Se non ricordo male avete un grosso quantitativo di oro e denaro nascosto nel vostro castello di Malahide, giusto? >
< Esatto. Ma non potete andarci da soli senza una guida. Se mi aiutate a liberarmi, sarò molto lieto di portarvici personalmente. >
< E chi mi garantisce che non mi tradirete alla prima occasione? >
< Vi do la mia parola da buon irlandese. >
Non sapeva come, ma il Conte Steele era riuscito a convincere il Dottor Isaac ad aiutarlo in questa impresa.
< Dottor Isaac, cosa sta facendo? >
< Lo libero dalle catene. Abbiamo bisogno del suo aiuto, Sawyer. Non c’è altro via d’uscita. >
< Vi ringrazio. Vi sono debitore. >
< Adesso lasciamo stare i convenevoli. Malahide è molto lontano e dobbiamo ancora radunare i nostri uomini. >
< Oh, ma certo… Sarò lieto di portare la notizia della vostra morte. >
Tirando fuori un coltello dalle sue scarpe, il Conte Steele tranciò la carotide del Dottor Isaac facendolo capitombolare in un bagno di sangue.
< Dottore! >
Cercando di prendere la sua arma, Sawyer fu attaccato alle spalle del vecchio Conte che gli teneva stretto il collo.
< E’ un vero peccato che non abbiate creduto in me, Sawyer… Abete tentato di uccidermi come il Dottor Isaac, ma dovete capire che io sono molto più furbo di voi. >
Dopo aver ucciso anche l’ultimo tirapiedi del Duca di Ashford, il Conte Steele era rponto per tornare al Castello di Limerick cavalcando incessantemente senza fermarsi dinanzi a nulla.
 
 
Il marchese José Gonzalez si sentiva molto a disagio in compagnia della giovane Leila Williams, ma essendo sotto ricatto della Contessa Madre, non poteva sottrarsi ai suoi doveri.
< E’ davvero una bellissima giornata, non trovate marchese? >
< Sì. Sono molto rare in questo periodo dell’anno. >
< Sapete? Quando ero rinchiusa a Kylemore, le mie uscite dalla mia cella sacrestale erano molto limitate. Dovevo pregare la buona anima di Dio per il mio ritorno a corte e la Madre superiora mi impediav molte volte di essere libera. >
< Ma voi non lo siete mai stata stando ai vostri racconti… Perché avere una vita di limitazioni e di prigionia invece che rimanere qui a Limerick? >
< Perché non c’era posto per me. Io ero la secondogenita della famiglia Steele e non ero autorizzata a rimanere a corte. >
< Che sciocchezza. I vostri genitori vi volevano allontanare perché eravate la figlia minore del conte? >
< Purtroppo è così. Ma vi prego, non prendetela come una cosa stupida. >
< Vi hanno portato via i vostri migliori momenti della vita, Contessa Steele. Perché non riuscite a capirlo? >
< Anche a Kylemore, ho avuto modo di passare anni molto belli in compagnia della madre superiora. Lei non mi faceva mai mancare niente, soprattutto il suo affetto. Mi accudiva come se fossi sua figlia ed io non potrò mai dimenticarlo. Se non fosse stato per lei, probabilmente non mi sarei trovata qui. >
< Raccontate di questa Madre superiora come una divinità. >
< E’ la persona piùi mportante della mia vita, marchese: Madre Elena. Dovreste conoscerla, sapete? Quando un giorno di questo tornerò a Kylemore sarò felice di farlo... Ma purtroppo molti impegni ci lgeano a rimanere qui a Limerick per un po’. >
< Contessa Steele, posso farvi una domanda? >
< Tutto quello che volete, marchese. >
Il giovane José fissava gli occhi impercettibili e pieni di felicità che la giovane Leila non aveva mai mostrato a nessuno nel corso della sua vita.
Anche se era manovrata dai desideri della Contessa madre, non era una ragazza crudele come Anastasia poteva pensare.
“Non so se riuscirò a togliere di mezzo questo fiore sbocciato. Mi fa molta pena e sto davvero provando sentimenti puri e amorevoli per lei… Ma non potrò mai essere davvero innamorato come voi, Anastasia. Desidero ardentemente passare tutta la mia vita con voi.”
< Marchese, vi sentite bene? >
< Scusatemi. Ero immerso nei miei pensieri. Ogni tanto mi capita > rispose sorridente l’uomo.
< Capisco… Che cosa mi volevate dire? >
< Ecco, non vorrei essere troppo sgarbato ma… devo sapere se voi mi amate davvero. >
La domanda del giovane marchese lasciò interdetta per qualche secondo Leila.
< Marchese, ho acconsentito a sposarvi. Perché non vi dovrei amare? >
< Péerchè questo è un matrimonio combinato, Contessa. E nei matrimoni come questo è difficile che ci sia amore. >
< Josè, vi parlarò con tutta franchezza: anche se vi conosco molto poco, sono convinta che rimanendo insieme potremmo imparare ad amarci. La mia Madre superiora mi ha insegnato che non ci sono nemici nella vita, ma persone che cercano di scoprire chi sei e imparare a conoscersi. Io credo fermamente in un mondo molto migliore di questo, ma devo ancora avere delle certezze. E per ora voi siete colui che me le potrebbe dare senza rimpianti. >
< Contessa, io non so… >
< Imparate ad amarmi, marchese. E’ tutto quello che vi chiedo. >
Improvvisamente, Leila si appoggiò sul corpo del giovane marchese prima di baciarlo sotto lo sguardo sorridente e deciso della Contessa madre.
< Leila… >
< Non parlate. Il silenzio vale più di molte parole. Passeggiamo ancora? >
< Certo, come volete voi > rispose infine l’uomo ancora confuso da quello che era successo.
   
 
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