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Autore: Ghillyam    04/07/2020    0 recensioni
[Partecipa alla challenge "1fraseficO2" indetta sul gruppo Facebook "Hurt/Comfort Italia" | Raccolta di drabble MayDrew]
3. Segreti
Era diventato talmente bravo a mantenere i segreti dei suoi pazienti che quando era stato il suo turno di rivelarne uno le parole avevano trovato il modo di uscire solo dopo che le aveva sparato.
17. Cravatta
Non avrebbe mai pensato che il suo regalo di compleanno sarebbe diventato una fasciatura provvisoria per le dita sanguinanti di sua moglie.
34. Hotel
Rannicchiata sotto le coperte dell’hotel da quattro soldi in cui erano riusciti a rifugiarsi, May riusciva solo a pensare a quanto avrebbe voluto che fosse Drew quello sdraiato accanto a lei.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andrew Garner, Melinda May
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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It hurts… a little bit less
 
 
1. Ginocchio
«Sta ferma, Melinda.»
La donna roteò gli occhi, ma non fece nulla per sottrarsi alle mani di Drew e al cerotto che applicò alla sbucciatura sul suo ginocchio.
 
2. Straccio
Sapeva solo che se non fosse stato per lei Andrew non avrebbe mai dovuto scoprire cosa significasse trovarsi in bilico tra la vita e la morte con solo un misero straccio a impedirgli di dissanguarsi completamente.
 
3. Segreti
Era diventato talmente bravo a mantenere i segreti dei suoi pazienti che quando era stato il suo turno di rivelarne uno le parole avevano trovato il modo di uscire solo dopo che le aveva sparato. Aveva usato un semplice ICER ma lo sguardo dolorante – e furioso – di Melinda quando si era svegliata gli aveva fatto desiderare di annullare la distanza tra di loro e limitarsi a stringerla tra le braccia.
 
4. Proiettile
Era a questo che servivano gli specialisti: a prendersi un proiettile quando la situazione lo richiedeva. Melinda avrebbe solo voluto che ciò non includesse tutte le stronzate da ospedale e lo sguardo corrucciato di Drew mentre le diceva che non avrebbe dovuto essere così impulsiva.
 
5. Telefono
Non avrebbe neanche dovuto portarlo con sé, ma era della voce calda di Andrew – «Fai del tuo meglio, Melinda, ma torna a casa.» – di cui aveva bisogno prima di gettarsi nel fuoco incrociato.
 
6. Fotografia
Era suo il viso che aveva tenuto incorniciato sulla scrivania per tutti quegli anni, sperando che la donna dietro al vetro sarebbe un giorno tornata da lui.
Ora, mentre il sole di Maui la illuminava e il vento le soffiava leggero sulla pelle, sapeva che le cicatrici di Melinda avevano trovato il modo di rimarginarsi ed era un momento che semplicemente non poteva farsi scappare: click.
 
7. Coccole
Sapeva che May non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di sentirla dire che amava quando la stringeva contro il petto e la teneva lì, sussurrandole le parole più sdolcinate tra i capelli scuri. Non sapeva però che avrebbe fatto così male vederla ritrarsi dal suo tocco come se la facesse soffrire il solo fatto di averlo vicino.
 
8. Ecografia
Mentre Andrew parlava coi medici, Melinda si concesse un breve sorriso pensando che presto un’ecografia le sarebbe servita per ragioni ben diverse da minime lesioni interne a cui ormai aveva fatto l’abitudine.
 
9. Sussurro
Glielo avrebbe voluto dire, un’ultima volta, anche solo in un sussurro strozzato. Ma mentre lo guardava piegarsi dal dolore pareva che le parole le fossero rimaste bloccate in gola: tutto ciò che riuscì a fare fu appoggiare la mano contro il vetro che li separava, sperando che Andrew capisse lo stesso.
 
10. Ultimo respiro
Lo aveva visto morire una volta – Andrew se n’era andato, al suo posto Lash – non credeva che la seconda avrebbe fatto ancora più male. Questa volta, però, non era stata lei a rimanere con lui fino al suo ultimo fiato.
 
11. Mutazione
Non avevano neanche dovuto estrargli i proiettili: il corpo di Andrew – Lash – li aveva espulsi da solo. Avrebbe dovuto evitare certi pensieri, ma Melinda non poteva fare a meno di chiedersi se il modo in cui il suo corpo era mutato avesse cambiato davvero ogni sfaccettatura dell’uomo che aveva conosciuto.
 
12. Potere
Ogni Inumano aveva il suo scopo, ogni potere una sua ragione. May avrebbe semplicemente voluto che quello di Drew non fosse di scavare dei buchi nel petto delle persone – il suo, il primo da cui aveva iniziato.
 
13. Libertà
Niente SHIELD, niente fatica, niente paura. Solo loro due e un oceano sconfinato davanti ai loro occhi.
 
14. Suono
Era il bip delle macchine che ascoltava: il loro suono intermittente l’unica cosa che ancora lo ancorava alla realtà. Ce l’aveva fatta anche stavolta, la sua Melinda.
 
15. Crollo
Mentre il cemento cedeva sotto di loro, Andrew l’aveva afferrata per ripararla dalla caduta. Avrebbe dovuto sapere di lasciare fare a lei: in quel caso non si sarebbe trovato nella condizione di doverli tirare fuori entrambi dalle macerie, le dita fisse sul polso di Melinda per assicurarsi che i battiti continuassero a ripetersi.
 
16. Fissazione
All’improvviso era come se tutti – Andrew in primis – avessero il diritto di preoccuparsi di quanto mangiasse, dormisse o se la sua pressione fosse regolare. Si erano talmente fissati da non lasciarle un attimo di respiro, ma Melinda era ancora al terzo mese e se avesse voluto avrebbe saputo come farli ammutolire tutti.
 
17. Cravatta
Non avrebbe mai pensato che il suo regalo di compleanno sarebbe diventato una fasciatura provvisoria per le dita sanguinanti di sua moglie. Forse era stato meglio così: Melinda non avrebbe mai più cucinato e lui non sarebbe stato costretto a indossare una cravatta gialla.
 
18. Paura
Aveva perso Andrew, e aveva sofferto la perdita di Lash. Se era di paure che quella dimensione si nutriva avrebbe dovuto sapere che rivederlo non era tra quelle; temeva solo di non riuscire a salvarlo di nuovo.
 
19. Panico
Era solo questione di continuare a incamerare aria, un respiro dopo l’altro. Ma al pensiero di non vederlo rialzarsi mai più da quel letto sentiva il petto stringersi in una morsa dolorosa, da cui non era sicura sarebbe mai riuscita a liberarsi.
 
20. Muscolo
May aveva sempre pensato al cuore come a un muscolo, nient’altro, per questo si stupiva di essersi affidata proprio a quello per ricordare a Lash cosa lei e Andrew fossero stati.
Se ci fosse riuscita forse si sarebbe potuta risparmiare di sparare anche un solo colpo.
 
21. Albero
Lei lo aveva sfidato e lui non si era tirato indietro – era stato un idiota, succede. Mentre finivano di ingessargli la gamba rimpiangeva solo di non essersi arrampicato più in alto di quanto non avesse fatto lei.
 
22. Memoria
Incredibile come la sua pelle ricordasse ancora come le dita di Andrew fossero in grado di cancellare ogni male semplicemente sfiorandola. Certe cose semplicemente non si potevano cancellare.
 
23. Perdita
Si era illuso che lo sguardo vuoto che aveva visto sul volto di Melinda fosse dovuto allo shock iniziale. Non aveva capito che sua moglie si era persa nell’abisso oscuro della sua stessa mente, e che per raggiungerla avrebbe dovuto restituirle una parte di sé scomparsa per sempre.
 
24. Inganno
Si era messa a cercarlo con la speranza che l’UCMA sarebbe riuscito a trovare una cura. Quel flebile accenno di speranza – avrebbe dovuto saperlo, si ripeteva – si era rivelato l’ennesima pista morta con cui aveva tentato di ingannare se stessa.
 
25. Giustizia
Il pensiero che fosse tutta una montatura – mare e sole per cancellare anni di sofferenza impressi nel profondo dell’anima, come no – l’aveva sfiorata. Solo, non pensava che Andrew fosse davvero il tipo da abbandonarla senza voltarsi indietro per ripagare una porta sbattuta in faccia sette anni prima.
 
26. Bambino
Aveva sognato di stringerne una al petto, una creaturina innocente da amare come mai aveva fatto prima; Andrew accanto a lei e un sorriso radioso a increspargli le labbra. Ora ne teneva una tra le braccia e insieme a lei moriva il suo intero essere.
 
27. Missione
Le opzioni erano due: restare al suo fianco a tenergli la mano o inseguire chi su una barella lo aveva fatto finire. E ovviamente Melinda non aveva esitato a fiondarsi a capofitto in quella nuova missione.
 
28. Porta
Avevano varcato la soglia per la prima volta insieme, felici e ubriachi d’amore – anche il whiskey aveva fatto la sua parte. Melinda adesso la stava attraversando da sola, le parole di Drew per convincerla a restare – poteva aiutarla, ne era sicuro – un’eco lontana persasi nel tonfo del legno che sbatteva.
 
29. Abbraccio
Doveva confortarla, questo era lo scopo. Ma il singulto di Melinda quando lo sentì vicino gli fece capire che non solo lei sarebbe rimasta scottata da ciò che era successo.
 
30. Doccia
La prima volta che aveva provato a unirsi a lei sotto il getto caldo – la prima dopo il Barhain – ci era mancato poco che Melinda lo piantasse contro la parete. Off limits, il messaggio era arrivato forte e chiaro; sperava solo che non lo diventasse ogni aspetto del loro matrimonio.
 
31. Rimpianto
AIDA aveva cancellato il Barhain, eliminato il capitolo più oscuro della sua storia, e al suo posto le aveva dato il Cambridge.
Potendo finalmente fermarsi a ragionare su quanto successo, Melinda aveva realizzato che ciò che rimpiangeva di più era di aver perso Andrew un’altra volta, di nuovo senza poter far niente per salvarlo.
 
32. Costole rotte
«Non puoi farmi ridere così, fanno ancora male.»
«Almeno la prossima volta ci penserai due volte prima di correre dietro ai cattivi.»
 
33. Guarda
«Guarda, quello sembra Nemo!»
Se non fosse stato per il tono entusiasta con cui l’aveva chiamata, Melinda non si sarebbe affrettata verso di lui e Andrew non sarebbe stato costretto a toglierle le spine di un maledetto riccio di mare dal piede.
 
34. Hotel
Rannicchiata sotto le coperte dell’hotel da quattro soldi in cui erano riusciti a rifugiarsi, May riusciva solo a pensare a quanto avrebbe voluto che fosse Drew quello sdraiato accanto a lei. Non che l’immagine di lui rattoppato alla bell’e meglio e pieno di lividi la esaltasse particolarmente.
 
35. Zona rossa
Era come se attorno a lei si fosse alzata una barriera che gridava “Zona rossa: vietato entrare”. E Andrew non aveva idea di come fare breccia per aiutarla a uscirne.
 
36. Taglio
A dir la verità trovava che le cicatrici fossero sexy da morire. Per questo gli aveva risparmiato uno dei suoi commenti sarcastici – lo aveva ricucito invece – quando era riuscito a tagliarsi andando a sbattere contro la finestra che lui aveva deciso rimanesse aperta.
 
37. Braccio
Non si era rotta niente, ma il medico aveva insistito che tenesse il braccio a riposo per almeno sette giorni. Una scusa in più per lasciare che fosse Drew a spogliarla.
 
38. Muscoli
Per quanto si comportasse come se fosse invincibile, trovava incredibilmente piacevoli i massaggi con cui Andrew riusciva sempre a sciogliere la tensione che le contraeva i muscoli in morse dolorose.
 
39. Battito
La sua ormai era diventata un’abitudine, non poteva farne a meno. Ogni volta che Melinda tornava a casa dopo una delle sue missioni top secret – più o meno ammaccata, ma ormai aveva fatto l’abitudine anche a quello – le prime notti l’unica cosa che riusciva a farlo addormentare era il battito regolare di sua moglie sotto il palmo della mano.
 
40. Orrore
«Ssh, andrà tutto bene, vedrai.»
Mentre parlava, sperò solo che nei suoi occhi Melinda non potesse leggere tutto l’orrore che, vederla sanguinare davanti a lui, gli faceva crescere nel petto.
   
 
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