Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: lmpaoli94    04/07/2020    1 recensioni
Rossana ed Heric vivevano uniti in matrimonio dopo anni spesi a lottare per la loro felicità.
Dopo aver annunciato a suo marito l’attesa di un figlio, qualcosa nelle loro vite cambierà per sempre.
Nuove rivelazioni sulla vita passata e segreta della donna scuoteranno una famiglia spezzata dai timori, dalle paure e dalle bugie.
Rimasta sola a combattere, Rossana dovrà fare di tutto per riconquistare il suo onore di donna e di madre.
P.S.: La storia si svolge nel Parco Lazienki, dove i nostri protagonisti abitano in un sontuoso palazzo posto in mezzo allo splendido lago.
Buona lettura.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Avendo dormito poche ore, Rossana ebbe tutto il tempo di prendere le sue cose più importanti.
< Rossana, sei già in piedi? > gli domandò sua madre.
< Sì, madre. Partiremo tra pochi minuti. >
< Quindi hai deciso… >
< Avevate ragione voi: lasciare questo posto non può che farmi bene. >
< Hai litigato con tuo marito? >
< Adesso non ha importanza, madre… Io sono pronta. E voi? >
< Aspetta. Non vedi che sono ancora in camicia da notte? E poi devo sempre fare colazione.>
< Potete farla quando saremo fuori da questa proprietà. >
< Rossana, ascoltami bene: noi due faremo colazione come si deve, che ti piaccia o no. Anche se saremo in compagnia di tuo marito e di quel nobile da strapazzo. >
< Allora vorrà dire che farò colazione in cucina. >
< Allora non mi sono spiegata! Faremo colazione tutti assieme. Non transigo su questa faccenda, capito? Così farai vedere a loro che non ti vergogni di stare in loro compagnia. >
< Non è una questione di vergogna… E’ solo che la loro presenza in questo momento mi da’ molto fastidio. >
< Fa lo stesso! Tu ascoltami per questa volta. Vedrai che non sbaglierai… Adesso lasciami preparare, altrimenti perderemo solo del tempo per discutere. >
 
 
Durante la colazione nella sala da pranzo, Rossana non degnò di uno sguardo né suo marito né Charles.
< Madre, vi aspetto sulla carrozza. >
< Vai pure, Rossana. Ti raggiungo tra un momento. >
Senza salutare i presenti, la giovane donna uscì dal palazzo con le borse di sua madre in mano mentre era accompagnata da altri servitori.
< Che fretta aveva vostra figlia? > domandò Charles punzecchiando la donna.
< Quello che fa’ mia figlia, non sono affari che vi riguardano. >
< Ho solo domandato… Almeno poteva congedarsi educatamente. >
< Signor Lons, vi assicuro che mia figlia è molto più educata di voi. >
< Signora Smith, vi vorrei ricordare che io sono il nobile Lons. >
< Per me non siete nulla, Lons. >
< Adesso finitela > intervenne Heric cercando di spegnere gli animi.
< Heric, sapevo che avevi una suocera molto maleducata, per non parlare di tua moglie… >
< Evitate di peggiorare la situazione. Non servirà a nulla… Con permesso, miei signori > replicò la Signora Smith alzandosi dal tavolo < Signor Akito, potrei parlarvi in privato? >
Incuriosito di sapere cosa aveva da dire sua suocera, Heric acconsentì alla richiesta.
< Posso fare qualcosa per voi? >
< Sì. Più che altro vorrei che esaudisse un mio preciso desiderio: visto che appoggio la decisione di mia figlia di non rivedere quell’individuo in sala da pranzo, vorrei che l’ascoltasse. Per il vostro bene e per quello del vostro matrimonio. >
< Sì può sapere cosa avete tutti contro il mio amico Charles > domandò irritato Heric.
< Amico? Questa sì che è buona > rispose la donna mettendosi a ridere < Voi considerate quell’uomo vostro amico? Allora siete più sciocco di quello che pensavo. >
< Come prego? >
< Lasciate perdere… E’ stato un piacere alloggiare qui da voi s’eppur per poco. Ah, un’ultima cosa: non porto via con me mia figlia solo per farvi arrabbiare e irritare, bensì per fargli capire che ha anche una famiglia al suo seguito. >
< Questa sì che è una vera sciocchezza. >
< Scusate? >
< Signora Smith, dov’eravate voi e la sua famiglia durante il giorno delle sue nozze? >
< Avevamo da fare… E poi questi non sono affari vostri. >
< E’ qui che vi sbagliate. Sono affari miei e di vostra figlia, nonché mia moglie… E comunque non crederò mai che avevate qualcosa di più urgente che venire al matrimonio di vostra figlia. >
< So di aver sbagliato e ho già chiesto scusa a Rossana > mentì la donna < Devo anche chiedere scusa a voi? >
< Lasciate perdere. Ora non ha più importanza… Buon rientro a casa, Signora. >
< Aspetti un momento: se non aveva più importanza, perché avete rivangato questo momento? >
< Per mettervi alla prova… Ma come ho detto, non ha più importanza. Meglio pensare al presente. >
< Avete ragione. Buona giornata, Heric Akito > disse infine la signora prima di fissare il ragazzo parlare con Charles.
< Madre, perché ci avete messo così tanto? >gli domandò Rossana mentre guardava la donna montare sulla carrozza.
< Dovevo vedere se i servitori avevano preso tutto oppure no. >
< Certo che avete preso tutto. Abbiamo fatto la borsa assieme ai servitori. >
< Sempre meglio ricontrollare. Anche nelle piccole cose >
Ma Rossana non si fidava delle parole della madre, intuendo che stava nascondendo qualcosa.
< Avete per caso discusso con Heric? >
< Niente discussioni. Ho solo messo le cose in chiaro. >
< In che modo? >
< Niente di cui tu ti possa preoccupare… Adesso pensiamo al nostro viaggio verso casa. >
 
 
Castello di Meylres. Alcuni giorni dopo


Rossana rimase entusiasta dalla residenza estiva di sua madre.
Il Castello di Meylres si ergeva in tutto il suo splendore tra le abitazioni e i boschi che lo circondavano.
< Davvero un bellissimo castello! > esclamò Rossana felice < Non me lo ricordavo così. >
< Anche perché ci sei venuta una volta quando eri molto piccola. >
Appena giunti dinanzi all’ingresso principale, Rossana si congedò da sua madre per scoprire le meraviglia celate in quel luogo.
< Aspetta un momento, Rossana. >
< Che cosa c’è, madre? >
< Non scrivi a tuo marito che sei arrivata sana e salva? >
< Devo proprio? >
< Non fare la stupida. Anche se avete litigato, non hai nessun diritto di trascurarlo. Soprattutto dopo un viaggio così lungo. >
< D’accordo, avete ragione voi. Lo farò più tardi. >
< Fallo subito! Altrimenti te lo scordi. >
< Ma non so neanche dove sarà la mia stanza. >
< Segui la domestica. Lei ti dirà dove alloggi. >
Dopo essere arrivati all’ultimo piano del castello, Rossana poté notare la grandezza e lo splendore della sua camera da letto e il meraviglioso panorama di cui poteva godere.
< Spero che la stanza sia di vostro gradimento, signorina. >
< Altroché! Non ho mai visto niente di simile > replicò Rossana Eccitata.
< Molto bene. Se avete bisogno di qualsiasi cosa, non esiti a chiamarmi. >
< UN’ultima cosa. >
< Ditemi pure.>
< Sapete dove posso trovare Robbie? >
< Il maggiordomo? Deve essere qui nei dintorni. Vuole che lo porti da lei? >
< Sì, appena sarà possibile. >
< Senz’altro. >
< Grazie mille. >
Continuando ad ammirare il panorama dalla sua stanza, Rossana stava scrivendo a suo marito dicendogli che il viaggio era stato molto lungo ma senza alcuna insidia.


 
Heric, spero di mancarti quanto tu manchi a me. Mi dispiace che abbiamo litigato il giorno della mia partenza… Ma sappi che ti amo e che ti amerò per sempre.


 
Dopo aver finito la lettera, Rossana la consegnò direttamente al messaggero di corte.
< Vi prego di fare il più velocemente possibile.>
< Signorina, il Parco Lienzki non è dietro l’angolo. Ci vorranno molti giorni… Però vedrò di fare il possibile. >
< Vi ringrazio > replicò la donna con un sorriso.
Mentre era impegnata a contemplare le bellezze del luogo, Rossana riconobbe Robbie che stava parlando con un giovane ragazzo come lei.
< Robbie! > gridò la donna richiamando la sua attenzione.
Appena l’uomo girò lo sguardo, rimase allibito.
< Rossana! Ma sei davvero tu?! >
Una volta rincontrati, i due si abbracciarono fino a quasi stritolarsi a vicenda.
< Accidenti! Adesso sì che sei una vera signorina. >
< Mentre tu non sei cambiato affatto. >
< Magari! Purtroppo gli anni passano anche per me… Ora però vorrei farti conoscere una persona. >
Vedendo la giovane ragazza accanto a Robbie, Rossana fu molto sorpresa nel vedere che si trattava di un’amica di vecchia data.
< Funny! Che sorpresa! >
< Non avrei mai creduto che mi avresti subito riconosciuto immediatamente, Rossana > replicò Funny sorridente.
< Sono molto contenta di rivedervi tutti e due. Così stasera potremmo festeggiare insieme. >
< Mi dispiace darti una simile notizia, ma tra poche ore devo fare un viaggio importante di lavoro che mi porterà fino in Russia. >
< Che cosa? devi partire subito? Oh no! >
< Mi dispiace, ma è un viaggio molto importante. È da mesi che l’ho organizzato. >
Dispiaciuta per la partenza della sua amica, la felicità che inondò lo sguardo di Rossana, si dissolse velocemente.
< Però ti prometto che ci manterremo sempre in contatto. >
< Lo spero bene. Anche perché starò qui solo pochi giorni visto che sono incinta. >
< Che cosa?! aspetti un bambino?! Questa sì che è una bella notizia! > gridò Robbie facendosi sentire per tutto il castello.
< Ti faccio le mie più sincere congratulazioni > ribatté Funny.
< Grazie. Ma mi verrai a trovare nella mia casa, vero? >
< Certo! Dove abiti? >
< Al Parco di Lienzki. Così ti farò anche conoscere mio marito Heric. >
< Non vedo l’ora… Magari al ritorno potrei passare davvero a trovarti. Chissà. >
< Mi faresti una bella sorpresa. >
< Adesso però ti devo lasciare. Devo preparare le mie ultime cose. Ci vediamo più tardi. >
< A più tardi, Funny > disse infine Rossana rimanendo sola con Robbie.
< Sono molto sorpreso che tu molto presto diventerai madre. >
< Lo sono anch’io, Robbie. Però ho paura che qualcuno possa venire a sapere il segreto che lega me a questa famiglia. >
< Di questo non ti devi preoccupare >la rassicurò l’uomo < Ora che ti sei sposata con uno degli uomini più importanti d’Europa, sei una nobile a tutti gli effetti. >
< Purtroppo se i genitori e mio marito venissero a sapere che sono una mezzosangue, mi ripudierebbero all’istante. >
< Anche tuo marito? >
< Ho il timore di sì. Sono molto fissati con le famiglie nobili purosangue. >
< Comunque non si pone questo problema visto che nessuno sa del tuo segreto. >
“Vorrei tanto che fosse così”
< Parlando di te Robbie, cosa mi racconti? >
< Non c’è molto da dire al riguardo, tesoro. A parte che è già un anno che mi sono trasferito nella casa estiva di tua madre e ci sto benissimo. >
< Sono contenta. >
< Per il resto, continuo a sopportare le richieste di tua madre > ribadì divertito l’uomo.
< Ahahah e scommetto che non sono poche. >
< Puoi scommetterci. >
< Rossana! > gridò la Signora Smith richiamando l’attenzione della ragazza.
< Cosa c’è, Robbie? Sono con Robbie. >
< C’è una persona che ti vorrebbe salutare. >
Incuriosita da chi potesse essere, Rossana si precipitò verso sua madre.
< Alyssa! Non ci posso credere! >
Presa da un impeto di gioia, Rossana travolse la sua amica che non vedeva da molto tempo.
< Che cosa ci fai qui? >
< Ero in vacanza con Terence e ho deciso di passare da queste parti. >
< Hai avuto un’idea splendida! >
< Tu come stai? >
< Benissimo ora che ho rivisto te e Robbie… Spero solamente che non devi ripartire subito come Funny. >
< Tranquilla. Partirò tra qualche giorno quando Terence ci raggiungerà qui. Adesso è impegnato in un convegno molto importante in Italia. >
< Splendido! Così potrò vedere anche lui! >
< Rossana, sarebbe meglio che tu ti riposassi un po’ visto il tuo stato. E poi hai fatto un viaggio molto lungo. >
< Il tuo stato? > domandò confusa Alyssa.
< E’ di questo che ti dovevo parlare. Vieni con me. >
< Rossana, mi hai sentito? >
< Mi riposerò questa sera, madre. State tranquilla. > disse infine la ragazza sparendo con la sua amica Alyssa.
   
 
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