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Autore: _Selenophile_    04/07/2020    1 recensioni
[erkenci kus]
[erkenci kus]Una ragazza dagli occhi ambra,Serena Monteforti,dopo un anno e mezzo a Londra,decide di ritornare nel paese universitario dove tutto è cominciato per affrontare i suoi demoni e riprendere in mano la sua vita.
Profondamente cambiata dal suo passato e da quello che è successo, non sa che è in arrivo per lei una sferzata di vita, totalmente inaspettata in un periodo come quello,in cui tutto era assopito e,quasi,dimenticato.
Un gruppo di ragazzi come tanti, che ha sogni,speranze, che lotta per emergere e per rimanere a galla. Un gruppo di ragazzi un po'strani e svampiti,che partorisce idee.
E un'idea,buttata lì un giorno di Ottobre, tra un aperitivo e una sigaretta.
Tutto questo causerà una tempesta violenta, dirompente e perfetta, da cui tutti usciranno diversi,cambiati.
Perchè un aquilone si alza solo con il vento contrario.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era arrivato Natale.Era passato Natale.
Stava nevicando.Era la prima nevicata di quell’inverno meno gelido dei precedenti.
Il primo fiocco era comparso all’improvviso,e giocando e volteggiando con l’aria,si era posato a terra.Subito dopo ne era seguito un altro, e un altro ancora;finchè il fiocco solitario non era diventata una pioggia innocente e delicata,ricoprendo tutto con un manto bianco di gelida bellezza.
«Non pensare di scampartela!».
Mi girai verso le ragazze;avevamo pensato di fare nuovamente un pigiama party per raccontarci le vacanze e i rispettivi Capodanno.
Siccome eravamo tutti accoppiati,i ragazzi avevano avuto in mente di regalare alle proprie fidanzate un viaggio per salutare il vecchio anno e accogliere il nuovo.
Avevamo fatto il patto di non scrivere nulla sul gruppo,per goderci al massimo quei giorni.
Fu un Capodanno memorabile per tutti.
Elisa e Victor nella capitale, a mangiare carbonara e a giocare al gladiatore e all’ancella;immaginandosi con gli abiti e le armature di una Roma imperiale.
Camilla e Daniele,nella romantica Parigi,a scambiarsi amore e anelli di fidanzamento,promettendo di sposarsi quanto prima.
Joan e Sofia,nella spumeggiante Isla Bonita tra un Caipiroska e una samba,a fare l’amore tra le onde e a rafforzare il loro rapporto.
Mercorelli e Diafa,gli eterni amici,sulle Dolomiti a sfidare le cime innevate alternando snowboarding a bombardini. Troppo amici per sfiorarsi in un modo diverso.
E io e Andrea nella suggestiva Vienna.A ballare il Valzer e ad ammirare i fuochi d’artificio nella piazza principale,mangiando Sacher  fino a stare male.Il viaggio più bello della mia vita.
 
«Oddio!»,Andrea urtò una scarpa lasciata sul pavimento. Io risi,ubriaca e felice,stringendomi ancora di più a lui,che aveva la forza di tenermi sollevata con una mano.Il nuovo anno era arrivato,dalla strada si sentivano  le musiche tradizionali e le urla di gioia di chi non voleva ancora rientrare,benchè l’ora tarda.
«Eccoci!»,mi mise su uno sgabello della cucina e si tolse la giacca,« Ma quanto hai bevuto!?».
Mi sventolai con una mano.«Ho bevuto quanto te!»,ciancicai.
Mi tolse cappotto,sciarpa e cappello e mi diede un bacio sulla fronte.«Piccola,sono il triplo rispetto a te!».
A quell’aggettivo,persi completamente contatto con il cervello,era da un po’di tempo che volevo fare l’amore con lui ma non avevo mai avuto il coraggio di prendere in mano la situazione.
Mi gettai tra le sue braccia,la voglia di lui mista all’alcool che mi aveva reso così audace. Lo baciai spingendolo verso il letto nella stanza accanto.Si staccò ma era a disagio,si vedeva lontano un miglio,era a disagio ed eccitato.
«Serena..»,si schiarì la voce che gli si era abbassata,«Serena..?». Il respiro gli si mozzò quando gli baciai il petto e lo spinsi all’indietro.Lui cadde sul letto con un tonfo.
Ne approfittai per mettermi a cavalcioni su di lui,che sgranò gli occhi e spalancò la bocca,sorpreso dalla mia intraprendenza.
«Si vede proprio che sei ubriaca.»,mi guardava con una punta di malizia e curiosità nello sguardo scuro.
Lo baciai un’altra volta,infilandogli le mani sotto la maglietta,sentendolo rabbrividire al contatto con i miei palmi freddi.
Si lasciò sfilare la maglia e piegò la testa,assecondando i miei baci e la mia bocca.Mi passò le mani sulle cosce coperte dal leggins termico,fermandosi sulla mia vita e posizionandomi meglio su di lui.
«Stai cercando di provocarmi..?»,chiese affannato mentre passavo a baciargli gli addominali.
Gli presi il viso tra le mani.«Io voglio…»,il cuore cominciò la sua corsa forsennata,«..voglio che tu sia mio.».
Gli occhi scuri gli si accesero.«Sono già tuo.».
«Fino in fondo..».Chiusi gli occhi,respirando sul suo viso.
Da quando avevo cominciato il mio assalto,fu lui a baciarmi per primo,stringendomi un braccio sulla vita e affondando la mano nei miei capelli.Ricambiai il bacio con passione,stringendomi a lui e sentendo il cuore esplodere.
Scesi con le mani sul suo petto e sulla sua pancia che sentii ritrarsi,andando a posizionarsi sulla cintura dei suoi jeans,slacciandola.Quel tintinnìo sembrò riportarlo alla realtà.
Mi bloccò le mani con le sue e si staccò.«No..»,la sua voce era roca,lo sguardo eccitato e il respiro affannoso.
«No che..?!»,sbattevo le ciglia confusa.
«Non ti avrò in questo modo.Da ubriaca.Domani potresti pentirtene.»,faceva fatica a parlare.
«Ma io ti voglio.»,mormorai tremante ed eccitata.
«Lo so.E io voglio te.Ma devi essere lucida.»,mi guardava come se fossi la cosa più bella che avesse tra le mani.
«Ma io voglio sentire la tua bocca e le tue mani sul mio corpo!»,piagnucolai ormai senza freni.
Lo vidi sorridere contento,poi poggiò la fronte sulla mia e mi sfiorò il naso con il suo.«Viva la sincerità.»,mi strinse e capovolse le posizioni.
 
In sala era calato il silenzio.
«E poi..?»,chiese Diafa interessata.
«E poi…poi..»,arrossii,«..e poi a voi che importa?».
«Eh no,cara!»,mi minacciò Elisa,«A me avete costretto a raccontarvi i particolari!Adesso è il tuo turno!».
«Uffa!Ma lo sapete che mi imbarazza!».
«E a me no?!»,ribattè la mia amica.
«Serena!Veloce,parla!»,si intromise Sofia.
Emisi un gemito:«Abbiamo fatto tutti i preliminari!».
«Anche tu?»,mi chiese Camilla con gli occhi spalancati.
Annuii mesta,cercando di scacciare il ricordo della sua immagine con la testa reclinata all’indietro e le mani che stringevano il lenzuolo spasmodicamente.
«..e com’è stato?».
Le mie giance si imporporarono.«Beh..insomma..meglio di come pensassi!Credo che ci siano molti pregiudizi a riguardo!».
«Ma la cosa fondamentale è questa..»,cominciò Diafa,«..dove è venuto?!».
«Diafa!»,esclamammo in coro tutte.La solita esagerata.
«Vi spiego..»,la mia coinquilina incrociò le gambe,«…in base a dove viene,mostra il rispetto che ha di te.».
«Ma perché finiamo a parlare sempre di sesso?!»,chiese Camilla.
«Infatti,perché?»chiesi anche io.
«Parla,Serena..o lo chiedo direttamente a lui!».
«Non lo faresti..»,cominciai.Ma quando vidi la sua espressione mi bloccai:Diafa non aveva peli sulla lingua,e non si faceva neanche molti scrupoli.L’avrebbe fatto,eccome se l’avrebbe fatto.
«Io vi odio…»,borbottai,«Comunque,non so dove sia venuto;mi ha scostato all’improvviso.».
La mia coinquilina applaudì.«Bravo,Andrea!Bravo ragazzo!».
«Questo vuol dire che lui ha rispetto di lei?»,chiese Sofia con un sopracciglio inarcato.
«Esatto!».
Camilla alzò gli occhi al cielo.«Ma questo si era capito da almeno un mese!».
«A proposito…»,cercai di portare l’attenzione su altro,«..ma questa futura sposina?».
Alla mia coinquilina si riempirono gli occhi di lacrime,mentre allungava la mano per mostrarci l’anello.
Era un semplice diamantino rotondo,incastonato in un intreccio di oro bianco.Semplice e di classe come il fidanzato che glielo aveva regalato.
Il diamante catturava la luce dei neon in sala e brillava,ma non come gli occhi della mia coinquilina nel raccontarci la sua proposta.
«…quindi siamo in cima alla Torre Eiffel,mentre impazzano i fuochi d’artificio e il profumo degli oleandri. Lui ad un certo punto si inginocchia ed esclama: “Amore mio,vita mia,mio cuore. Tu mi hai salvato dalla spirale di invidia e meschinità in cui la mia ex mi aveva condotto. Da qualche parte ho letto un aforisma di un poeta  secondo il quale ognuno di noi nasce con una sola ala,perché l’altra è in possesso della propria metà. Vuoi essere la mia seconda ala per sempre?».
«Oddio..»,Elisa e Sofia erano una appoggiata all’altra,l’aria sognante e gli occhi lucidi.
«Che bello..»,anche io ero emozionata.
Camilla aveva le guance rigate di lacrime.«Sì,amiche.È stata un’emozione.».
«E adesso quando avete intenzione di spiccare il volo?».
Lanciai un cuscino a Diafa,era sempre la meno romantica del gruppo,però aveva gli occhi lucidi,anche se cercava di nascondersi.
L’altra mia coinquilina si asciugò le lacrime.«Non lo so.Dobbiamo sistemare molte cose.Speriamo tra non più di tre anni..»,ci guardò,«..sarete le mie damigelle,vero?».
«Ma certo!».Ci buttammo tutte sopra di lei,emozionate.
«Sì,però a Serena la mettiamo nell’ultima fila..»,cominciò Sofia,«..a quanto è maldestra,potrebbe calpestarti il vestito e farti rimanere in giarrettiera e bustino!».
«Non mi siete mancate per niente!»,borbottai.
 
Elisa ronfava nel mio letto,mentre io giocherellavo con il telefono aspettando il suo messaggio. I ragazzi avevano deciso di andare al bowling e ancora non erano tornati.
L’intensità della nevicata era aumentata e io cominciavo a stare in pensiero.
Sentii la porta blindata aprirsi e poi chiudersi cercando di fare il minor rumore possibile:Daniele era arrivato e avrebbe dormito con Camilla.
Il telefono lampeggiò:sono sotto casa tua.
Cercando di non fare rumore,afferrai sigarette e chiavi e scesi.
Picchiettai ritmicamente le mani sul cofano della sua macchina e aprii il suo sportello.
«Aspetta,aspetta..»,mi bloccò Andrea.Spinse il sedile indietro e mi tese le mani,aiutandomi ad arrampicarmi su quella bestia di suv.
«Ciao!»,lo baciai.
Lui mi passò le mani sulle braccia coperte dal pigiamone rosa.«Tu e la tua brutta abitudine di uscire senza giubbotto!».
Ridacchiai.«Volevo vederti e non ho perso tempo!».
Si sfilò il suo soprabito scuro e lo appoggiò sulle mie spalle,poi accese il quadro e l’aria condizionata.«Però le sigarette le hai prese!»,mi ammonì,«Guarda che non fumi nella mia macchina,eh!».
Misi il broncio e lo guardai torva,lui mi sorrise e mi passò le mani sulle cosce.«Con questo pigiamone e le ciabatte a forma di unicorno,dimostri tredici anni!».
«Non ti aspettavo,altrimenti avrei messo altro.».
Lui alzò il sopracciglio.«Hai intenzione di sedurmi?!».
Feci la faccia più innocente che mi riuscì.«E chi lo sa…forse!».
«Sto creando un mostro!».
Ridemmo complici,dalla notte di Capodanno il nostro rapporto aveva assunto un’impennata positiva,io mi imbarazzavo di meno riguardo certe cose,lui si lasciava andare un po’di più su certi argomenti.
«Com’è andato il vostro pigiama party?».
«Bene!»,cominciai a raccontargli la serata,mentre lui mi regalava tante carezze.
«..però mi ha detto Camilla che lo sanno solo i più stretti!Dobbiamo mantenere il segreto!».Andrea sorrise ma non rispose.
«Non ci credo!»,mi scostai da lui,«Tu lo sapevi!»,esclamai dandogli una botta,«Tu lo sapevi!».
«Io lo so dalla sera del vostro primo live al Dada!»,mi cinse la vita con le braccia,«Secondo te chi l’ha accompagnato a comprare l’anello?».
«Cosa?!»,esclamai,«Ma il live è stato quasi due mesi fa!».
«Esattamente!»,prese la mia mano e la baciò,«..sono sempre il cugino.».
Cominciò a baciarmi ogni dito,«E comunque..»,mi disse tra un bacio e l’altro,«..l’ha detto.. anche agli altri..stasera..».
«..sei un delinquente…»,risposi baciandolo.
 
I vetri erano appannati dai nostri baci e dai nostri sospiri,mi allungai e spensi l’aria condizionata o sarei morta di caldo.«Mi distrai sempre..com’è andata la vostra serata al bowling?».
«Classica serata tra ragazzi.»,mi guardò divertito,«Mercorelli ha fatto colpo!».
Spalancai la bocca.«Davvero?!Raccontami!».
Cominciò a giocherellare con le mie dita:«In sostanza…eravamo a prendere qualcosa da bere e una biondina ha cercato di attaccare bottone.».
«E..?».
«Non è successo niente.Mercorelli non era interessato alla ragazza..»,ridacchiò,«..però lei lo placcava;quindi,per farla breve,ha dovuto fingersi gay.».
«Che cosa?!»,scoppiai a ridere.
Rise anche lui.«Sì.Ha trovato appoggio in Victor.Immagina quei due che facevano finta di amarsi..»,continuava a ridere senza ritegno.
«Povero Mercorelli..»,anche io ormai ridevo senza freni,«…mai una gioia!Poveraccio!».
«Ma io gliel’ho detto che poteva provarci.»,scosse le spalle,«Era niente male.».
Alzai un sopracciglio.«Niente male?!».
«Beh sì..»,fece un sorriso da sfinge,«..i capelli biondo rossicci,grandi occhi verdi,una spruzzata di lentiggini e forme al punto giusto. Bel tipetto..».
Sentii la morsa della gelosia avvilupparmi.«Stai cercando di provocarmi,vero?».
«..e a giudicare da come tu ti sia irrigidita,ci sono riuscito.».
«Tu sei proprio..»,provai a colpirlo,ma lui mi bloccò e agitò le gambe,andai a finire spalmata sul suo petto.
Mi cinse in un abbraccio e mi spostò i capelli indietro.«Come devo fare con te?Ci cadi ogni volta!»
«Quindi non era bella?»,mormorai sul suo collo.
Lo sentii rabbrividire.«Era molto bella.Ma io ho occhi solo per te.».
Mi dimenai dalla sua stretta e percorsi con le mani le sue braccia,posizionandole dietro il suo collo.Lo guardai adorante.
Più volte in quel lasso di tempo,mi aveva dimostrato il suo sentimento e l’attrazione che provava per me.Dopo la lite a causa di Melissa,avevo imparato a tenere a freno la mia gelosia e a rimangiarmi le mie insicurezze,quando queste cercavano di uscire prepotentemente,maturando insieme al mio amore verso di lui. A prescindere da tutto,lui era con me.
Per quanto potesse giudicare attraenti e belle le altre ragazze;alla fine passava con me ore intere al telefono a chiacchierare. Era me che baciava,stringeva e coccolava.Lui mi aveva fatto crescere.
«Lo so.»,mormorai sulle sue labbra.
Andrea tirò un po’giù la cerniera del pigiama,per avere un accesso più facile al mio collo.Lo lasciai fare,beandomi delle emozioni del contrasto che la sua barba e i suoi baci delicati mi davano.
«Ti sei arresa completamente..»,bisbigliò sul mio collo.
I brividi mi portarono a stringermi a lui.«Lo sai che effetto mi fanno i tuoi baci..».
Sorrise e si staccò.«Bene..adesso che sei così estatica,posso dirtelo..».
Mi feci immediatamente attenta.«Dirmi cosa?!».
«Una ragazza ci ha provato con me.».
Tirai la testa indietro e lo guardai sbattendo le palpebre.«Che ha fatto?!».
«Avevano messo la musica e i ragazzi stavano ballando,erano belli andati,ero solo al tavolo.. »,mi soppesò con lo sguardo.
«..continua..»,glielo ordinai ringhiando.
Sospirò e poi continuò il racconto:«..all’improvviso,una ragazza in maniera provocante si sedette vicino a me e mi invitò in pista;ma io ho rifiutato dicendo che avevo una fidanzata che mi stava aspettando a casa,e quindi non potevo darle quello che voleva. ».
Quella sua risposta mi spiazzò.«Sul serio?».Fece un cenno affermativo,senza rispondermi.
Piegai la testa di lato,cercando di tenere a freno le emozioni. Ci avevano provato con Andrea,lui aveva rifiutato e me l’aveva detto.
«..poi?»,chiesi senza fiato mentre il cuore batteva forte.
Deglutì un po’di saliva.«..lei continuava a provarci;più passavano i minuti,più si avvicinava a me.».Mi venne la pelle d’oca.Andrea stava parlando quasi sussurrando;ero sicura che ci fosse altro.
Qualcosa nella mia espressione dovette cambiare,perché si mosse a disagio sotto di me,senza parlare.
Cercai il suo sguardo con il mio.«Quindi..?!».
«..ci ha provato..»,aveva lo sguardo sconsolato e il tono colpevole.
Il sangue defluì dal viso.Ero sconvolta e senza fiato;il cuore stretto in una morsa.
«Vi siete..»,la voce si piegò sotto le lacrime che minacciavano di scendere,«..vi siete baciati?».
«No!»,sbuffò,«..appena mi sono reso conto di quello che aveva in mente di fare,l’ho scansata e sono andato via.».
In un primo momento fui tentata di urlare e scendere dalla sua macchina,ma poi lo guardai meglio:indossava un jeans blu con una maglia e una giacca nera,adornata con medaglie e catene. Aveva il suo solito codino e i suoi accessori. Me lo immaginai con il soprabito scuro che aveva poggiato sulle mie spalle,mentre entrava al  bowling con la sua solita andatura:era stato uno spettacolo da guardare.
Purtroppo era il prezzo da pagare per avere al mio fianco un uomo del genere,dovevo scendere a patti con questa cosa.
Era bellissimo,ma era mio.Poteva anche non dirmi nulla della ragazza e stare al gioco,tanto gli altri in pista non avrebbero visto nulla.Eppure aveva scelto di rispettarmi e,cosa più importante,di raccontarmelo.
Questi mesi con lui avevano portato i miei ragionamenti ad un altro livello.
«Devo spaventarmi?».
Gli misi due mani sulle guance e lo baciai sulla fronte.«Grazie per avermelo raccontato.».
«Questa mi è nuova!»,era sorpreso,«..pensavo ti saresti arrabbiata con me.».
«Non è colpa tua.Tu non c’entri nulla..»,gli diedi dei baci rapidi sulle labbra,«…io posso toccarti..baciarti..posso parlare con te..»,lo guardai,«..lei può solo sognare.».
Mi accarezzò le braccia e le mise sulle sue spalle.«Ma tutta questa maturità?!».
«Non tentare la sorte!Non sono arrabbiata con te,mica non sono arrabbiata!».
Lui flettè le ginocchia e mi ritrovai di nuovo sul suo petto ampio.
Dopo un’eternità passata a baciarci,mi staccai da lui,continuando a sorridere.«Devo andare.È tardino.».
Mi diede un bacio sul cuore.«Domani vieni da me?Facciamo colazione insieme e ti fermi tutto il giorno.».
«Sì!».Lo abbracciai con impeto,stringendolo forte.
 
«Buongiorno, amore mio!»,mi accolse con un sorriso e un abbraccio,scortandomi in sala.
«Buongiorno a te!»,ci baciammo e poi si diresse in camera,mentre mi sfilai il cappotto.
«Wow!Sei una clessidra,bimba!»,simulò la forma con le mani.
Io lo guardai interrogativa.Avevo indossato un completo formato da jeans e giacchino in velluto rosa,spezzato da un body bianco.
Mi si avvicinò e mi diede un bacio a stampo.«Devi indossare più spesso questi colori.Fanno risaltare i tuoi capelli e i tuoi occhi.».
«Eddai!Lo sai che mi imbarazzo!»,mi nascosi contro il suo collo.
Andrea mi diede un bacio sui capelli e poi si accomodò sul bracciolo del divano,facendomi spazio tra le sue gambe.«A pranzo arrivano anche gli altri.Così ne approfittiamo per rivederci tutti.È da Dicembre che non ci vediamo.».Mi aveva confidato che anche lui si era affezionato a loro.
 
Gli altri arrivarono mentre Andrea mi stava spiegando il campo magnetico terrestre.
Ci salutammo tutti abbracciandoci l’un l’altro e prendemmo in giro Mercorelli per la sua conquista.
«Comunque,l’accoppiata scemo più scemo non sbaglia mai!»,commentò Diafa.
«Dillo che sei gelosa,eh!?»,Mercorelli ammiccò.
«Ma neanche per sogno!Poraccia a chi ti piglia!».
«Ha parlato lo zuccherino!»,si intromise Victor.
«Vedi?!»,Joan mise un braccio intorno alle spalle di Elisa,«Già cominciano a spalleggiarsi.Sicuro che tu non sia solo una copertura?!».
«Calma,ragazzi,calma!»,Andrea tornò in sala con una busta gialla aperta.La riconoscemmo immediatamente.
«Non ci credo!È quella?!»,Mercorelli cominciò a farsi prendere dal panico.
«Sì,Merco. È proprio lei!»,mi alzò di peso,si sedette al mio posto e poi mi fece sedere tra le sue gambe.
«Per Andrea,Serena è una bambolina.»,commentò Elisa.
«Basta così!Forza! Siamo in finale?!Non siamo in finale?!Andiamo,Andrea!»,lo spronò Mercorelli agitando le mani.
«I nomi dei finalisti sono sul sito del concorso.Dentro questa busta c’è altro.»,disse accendendo il Mac.
Notai che la busta era aperta.«Ma tu già sai il contenuto?».
«Io so l’esito,piccola. È diverso!».
«E da quando?!»,non riuscivo a capire.
«Da stamattina.Ho trovato la busta nella cassetta.».
«Che?!»esclamai,«Mi hai tenuto all’oscuro apposta?!».
«Proprio così!»,mi rispose senza guardarmi,mentre accedeva al server,«È giusto che tu lo sappia con gli altri.Niente preferenze!».
«Quindi..».
«Sssh!Ecco il video di presentazione dei finalisti.».
Cominciai a tremare,mentre scorrevano i video della band finaliste,chiedendoci se mai fosse arrivato il nostro.
Avevamo scoperto che Andrea aveva la passione della fotografia e del montaggio video,per cui lui si era occupato del servizio fotografico,delle riprese e del montaggio,aiutato per le riprese dall’alto dai droni che Victor e Daniele avevano rubato in facoltà.
Più passavano i minuti,più mi sentivo il cuore esplodere dall’ansia,lui mi teneva abbracciata e aveva appoggiato le labbra sulla mia tempia,per cercare di farmi calmare.
Ultimo gruppo ad aver accesso alla finale di SingLouder,i Black Leather Jackets! A voi la loro presentazione.
Il salone di Andrea esplose,mentre partiva il video che avevamo mandato.
Nessuno di noi capì più niente.Ci furono urla, abbracci,Mercorelli dovette sorreggersi a Daniele per non cadere a terra dall’emozione.
Cominciai a piangere,mentre il mio ragazzo mi abbracciava.«Complimenti,amore mio!».Era felice anche lui,come me,anche se non riuscivo a crederci.
«Cioè..sul serio..?!»,piansi tra le sue braccia,che mi coccolava e mi rassicurava sul fatto che non fosse un sogno.
«Ma tu…tu lo sapevi?!»,gli chiesi piangendo.
Annuì e mi baciò.«Sì.Non volevo rovinarti l’emozione di condividere questo traguardo con gli altri.».
Non riuscì ad abbracciarlo,perché Joan mi prese e mi fece girare,ridendo e cantando.
«Ce l’abbiamo fatta!»,poi ci stringemmo tutti in un grande abbraccio,di quelli grandi e potenti.
 
«Ai Black Leather Jackets!»,facemmo scontrare i bicchieri carichi di spumante.
«Dai!Qualcuno faccia un discorso!»,propose Camilla.
«Serena,fallo tu che sei brava con le parole!»ropose Sofia.
«No!..»,ero seduta sul tavolo,«..non sono abbastanza ubriaca!»,mi girai verso Andrea,«..e poi,dovrebbe farlo il nostro manager,no?!».
«Il vostro manager è in ferie!»,rispose Andrea,accarezzandomi una coscia con sguardo fiammeggiante.
«Ehm..abbiamo dei minori qui!»,scherzò Victor.
«Dai…»,Mercorelli si alzò traballante,«..lo faccio io!».
«Sicuro che te la senti?»,chiese Elisa.
Il mio amico assentì e si riempì il bicchiere.«Questo è un grande traguardo..»,biascicò,«..un traguardo che abbiamo raggiunto tutti insieme.Perchè i BLJ non sono solo la voce di Serena,il basso di Victor,la chitarra di Daniele e il mio sintetizzatore..»,la voce gli si incrinò,«..ma sono anche il sorriso di Camilla nello spronarci,l’appoggio incondizionato di Diafa,l’emozione di Elisa nel sentirci cantare,i pareri sempre sviscerati di Sofia sui brani..»,eravamo tutti commossi,«..ma soprattutto,prima di ogni altra cosa..».
«Sta’a vedere la botta,eh!»commentò Sofia tra le lacrime.
«..prima di ogni altra cosa,i Black Leather Jackets sono Andrea e la sua caparbietà nell’aver creduto in noi,prima di noi stessi!».
Ci fu un applauso scrosciante,mentre il mio professore arrossiva e sgranava gli occhi.
«..i BLJ siamo noi,tutti insieme!»,concluse il mio amico.
Abbracciai Andrea.«Non me l’aspettavo proprio..»,farfugliò tra i miei capelli,emozionato,«..sul serio.».
«Getti luce su ognuno di noi,amore mio..»,gli dissi tra le lacrime stringendolo forte.
 
Avete mai giocato a Jenga? Cinquantaquattro blocchi su più piani formano una torre di diciotto piani,con tre blocchi ciascuno. I giocatori a turno sottraggono un blocco di legno a loro scelta,con una mano o due,e lo posizionano sulla sommità della stessa.
Durante il gioco,la torre diventa sempre più instabile,così quando uno dei giocatori sottrae il pezzo che la fa crollare,quel giocatore ha perso.
Non avevo ancora capito quanto fossero simili la torre tremolante di Jenga e la mia vita.
Che gioco stupido.
 
_______________

Salve a tutti!

Ecco il capitolo,un po'più lungo dei precedenti ma,come dice il titolo,è un punto di snodo in quanto ho cercato di farvi vedere come sono evolute le varie vicende durante questo lasso di tempo.

Elisa e Victor e Joan e Sofia stanno portando avanti le loro storie d'amore;Camilla e Daniele hanno in mente di sposarsi;Diafa e Mercorelli,invece,continuano la loro amicizia,senza volere altro.

Anche Serena e Andrea sono al settimo cielo,anche se comunque ancora le insicurezze e la gelosia di lei minano la loro stabilità. Però la serata di Capodanno è un po'un trampolino di lancio per permettere ai due ragazzi di vivere il loro rapporto anche in maniera più erotica,e questo è evidente nella scena in cui Andrea le tira giù la cerniera del pigiama,senza che lei lo fermi;o anche quando lei scherza sopra la sua mise non seducente.

Spero di essere riuscita a farvi capire bene l'evoluzione di tutte le vicende;soprattutto di quella principale. E spero di essere riuscita anche a farvi capire la crescita di Serena,che Andrea ha fatto maturare molto in questo lasso di tempo.

Vi lascio con il sorrisone di Serena.Io,personalmente,sono innamorata di questa attrice!

Spero nel vostro supporto!

A presto.
S.

 
   
 
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