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Autore: Yurippe    05/07/2020    5 recensioni
Per anni la morte e la notte hanno governato la terra, insieme, in perfetta pace sia tra loro che con gli umani, ma... un giorno la morte per riavere indietro il suo amato morto in battaglia fece un patto con la notte: la notte avrebbe riportato in vita l'amato ma lei in cambio avrebbe dovuto donargli un figlio e da questo patto nacque una bambina.
Ma cosa succederebbe se per un nefasto evento la bambina avesse dovuto crescere sulla terra, da genitori adottivi e ignorando le sue origini? e cosa succederebbe se dopo diciassette anni suo padre tornasse a cercarla, con dei piani non proprio pacifici? cosa succederà? come potrà difendersi da qualcuno molto più potente di lei? come se la caverà? Athena e i suoi cavalieri andranno in suo aiuto? scoprirà le sue origini? non resta che scoprirlo.
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gemini Saga, OC (Original Character), Sagittarius Aiolos
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Salve a tutti, il mio nome è Tea e sono la Dea della morte, reincarnazione niente poco di meno che di Persefone. Quello che state per leggere è un pezzo della mia storia, di come la mia vita cambiò radicalmente dopo un patto.

Tutto iniziò alcuni anni prima: dopo la sconfitta di Hades ai Campi Elisi per mano di Athena decisi di vivere sulla Terra come essere umano, aiutando mia sorella nel difficile compito di governare su questo meraviglioso pianeta e soprattutto, facilitarle la sua protezione: anche se il Dio degli Inferi era stato sconfitto infatti, ciò non garantiva l'assoluta assenza di altre minacce.

Conobbi alcuni dei difensori Dorati di mia sorella, tra cui c'erano mio fratello Shura, nato dall'unione di mia madre con un essere umano, e lui: Aiolos del Sagittario, uno dei pochi superstiti al Conflitto Sacro in cui anche mio fratello perse la vita.

Fu amore a prima vista tra noi e tutto continuò ad andare bene fino al drammatico giorno in cui, nel corso di un conflitto con un nuovo e potente nemico, egli perse la vita.

Quella volta nemmeno il mio potere riuscì a portare in vita l'uomo che amavo: qualcosa bloccava il mio Cosmo, ed il responsabile era colui che ci aveva attaccati e decimato le schiere di Athena, oltre che aver messo in difficoltà i miei Spectres. E tutto con l'aiuto dei suoi diabolici Cavalieri: i Ghost, capitanati da tre individui perennemente incappucciati di cui non conosco l'identità, in quanto rimasta sempre celata all'ombra dei cappucci.

La morte di Aiolos mi distrusse totalmente: amavo quell'uomo più di chiunque altro al mondo, non potevo accettare che se ne fosse andato per sempre.

Così decisi: non dissi nulla a mia sorella Athena, era una cosa che dovevo fare io solamente.  Mi recai da sola al Tempio della Notte, dove ero sicura il nostro nuovo nemico risiedeva.

Per una Dea come me non fu difficile sbaragliare i Ghost preposti a difesa, anzi: in un certo senso, era come se questi ultimi si fossero lasciati sconfiggere di proposito. Ma forse, questa era solo una mia impressione.

Riuscii ad arrivare di fronte all'imponente porta della Sala del Trono, che aprii senza eccessiva difficoltà. Ed a quel punto lo vidi: il nostro nemico semnrava tranquillo, forse eccessivamente tranquillo aggiungerei.

Indossava una sorta di elmo che ne copriva parzialmente il viso, tuttavia un brivido freddo mi scosse come se il mio sesto senso avesse già capito di chi si trattava.

Fu proprio la sua voce a riscuotermi dai miei pensieri: pareva conoscermi bene e, di rimando, più parlava più anche a me pareva la stessa cosa: io e quel Dio ci eravamo già incontrati prima d'ora, ne ero sicura.

Ma questo non era il momento di pensare a questo: dovevo chiedergli un favore, a lui, il solo che poteva aiutarmi dato che, ne ero certa, era il suo Cosmo che mi impediva di riportare tra i vivi il mio amato Aiolos.

*********************

Tra tutte le persone che avrebbero potuto comparirmi davanti, lei era davvero l'ultima che mi sarei aspettato di vedere: Tea la Morte, signora del Regno degli Inferi.

Ci guardiamo per qualche istante, io da sotto l'elmo e lei con quel suo sguardo determinato e fiero, anche in questa situazione.

Credo di sapere che cosa faccia qui, quale sia la ragione della sua visita tuttavia, non dico nulla: aspetto la sua mossa. Mossa che non tarda ad arrivare, infatti la vedo inginocchiarsi per la prima volta di fronte a me.

Faccio perdire qualcosa ma la voce non sembra voler collaborare, almeno fino a quando non è lei a prendere parola. " So che siamo nemici, ma se mi trovo ora di fronte a te senza intenzioni ostili è per chiederti un favore ". Quelle parole hanno il potere di attirare la mia attenzione: la Dea della Morte che si abbassava a chiedermi un favore? Sogghigno quasi in modo impercettibile per poi decidermi a parlare.

" Bene, cos'è che potrei fare io per la grande Dea che ha addirittura il potere di governare a suo piacimento sulla vita e sulla morte? ". Chiedo in tono quasi solenne. Lei cerca di incrociare il mio sguardo per potermi riconoscere, ma io non lo permetto: mantengo l'elmo a coprire la maggior parte del viso, rendendomi al momento irriconoscibile. Mi affronta con lo sguardo per qualche interminabile momento, per poi finalmente riprendere parola.

" Non so per quale ragione, ma sento che mi stai impedendo di riportare in vita il mio amato, il Cavaliere d'Oro della costellazione del Sagittario. Quindi, se sono di fronte a te adesso è per chiederti di lasciare che riporti in questo mondo l'uomo che tanto amo. In cambio, nè io nè lui leveremo più la mano su di te o sui tuoi Cavalieri: lasceremo la battaglia nelle mani di Athena e dei rimanenti Cavalieri preposti a sua difesa. Ci ritireremo ad una vita comune, lontani dalla battaglia ". La guardo seriamente: davvero è convinta che Aiolos di Sagitter accetterà di non combattere per la difesa della sua Dea? E soprattutto: è davvero convinta che questa promessa mi basti? Non è così. Di proposito rimango in silenzio per qualche momento per poi ridere, mentre lei mi osserva confusa e forse un pò arrabbiata, credendo la stia prendendo in giro.

" No, non mi basta questa tua promessa ". Sentenzio io. Lei rimane sconvolta e fa per dire altro, ma io sono più rapido. " Vedi, Tea: c'è una valida ragione per cui non ti sto permettendo di portare in vita Aiolos, una ragione che forse un giorno ti rivelerò. Per ora, sappi solo che non posso accettare questa tua proposta ". Continuo mentre lei mi guarda da prima arrabbiata, poi nuovamente confusa, shoccata, disperata.

" Non capisco chi tu sia e quale sia il tuo fine. Perchè tutto questo? La Guerra contro Athena, la morte di Aiolos e degli altri Cavalieri d'Oro: chi sei tu veramente? Perchè ho come la sensazione di conoscerti? ".

Quelle sue parole hanno colto nel segno: certamente, ci conosciamo ma questo lei non lo sa ancora. Pongo le mani sul mio elmo, pronto a rimuoverlo e senza mai perdere il mio ghigno.

" E' vero, Dea della Morte: io e te ci conosciamo già. Anche se tu non ricordi, un tempo io e te governavamo questa Terra insieme, prima dell'avvento di Athena ". Dico mentre finalmente, lei pare riconoscermi.

" Non è possibile! Allora tu sei... ". Mentre pronuncia finalmente il mio nome a mia volta io rimuovo il mio elmo: ora i nostri occhi si possono incontrare, finalmente: per la prima volta dopo anni ci rivediamo, noi che un tempo governavamo la Terra per volere del Sommo Zeus, prima dell'avvento di Athena e dei suoi Saint. " Saga la Notte! ". Mi riconosce e questa consapevolezza, l'aver scoperto la mia vera identità pare averla sconvolta e non poco: la vedo tremare anche se cerca di nasconderlo dietro quella maschera di fiera ed orgogliosa Dea. " Ti sei reincarnato sulla Terra... anche tu... ". Mormora frasi sconnesse ed io prendo parola di lì a poco, prendendo ora un'espressione seria.

" E' così: dopo aver perso il dominio della Terra a causa tua e di tuo padre, Zeus, ho deciso di rinascere e vendicarmi dell'affronto subito: per questo ho mosso guerra ad Athena, per questo non posso esaudire il tuo desiderio. A meno che... ". Mi fermo: sembra che quell'ultima frase abbia dato una speranza a colei che un tempo, insieme a me, dominava incontrastata su questa Terra e sui suoi abitanti.

" A meno che, cosa? Devi dirmelo, ti prego! ". Chiede quasi supplicandomi. Finalmente decido: esaudirò la sua richiesta, ma ad una condizione ben precisa.

" E sia: ti restituirò Aiolos di Sagitter, ma ad una sola condizione ". Lei mi guarda tra lo speranzoso ed il preoccupato, probabilmente sa bene che la mia richiesta comporterà delle conseguenze molto gravi per lei o per la Terra che tanto ama e che tanto si ostina a proteggere. " Il tuo primo figlio, dovrà essere mio. Solo a questa condizione riporterò in vita quell'uomo ". Sentenzio in un tono quasi freddo e senza dare ulteriori spiegazioni riguardo questa mia richiesta, mentre lei mi guarda da prima shoccata. In fine prende la sua decisione.

Capitolo scritto da Sarah Shirabuki.

  
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