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Autore: _Ash    05/07/2020    2 recensioni
Shinichi Kudo era sempre stato un ragazzo razionale, credeva solo a ciò che di tangibile c'era nel mondo. Ma poi un'esperienza cambiò la sua vita, per sempre.
Dal testo:
Shinichi Kudo gli rivolse lo stesso sorriso strafottente, per poi voltarsi verso la finestra; quel giovane era sveglio, non c'era alcun dubbio, ma aveva tralasciato un piccolo particolare molto rilevante, ma decise di tenerselo per sé.
Genere: Angst, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Heiji Hattori, Juzo Megure, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo
Note: AU, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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CAPITOLO 3



L'appartamento era in zona Kabukicho, specificatamente in una stradina del quartiere del Golden Gai, famosa per la movida notturna all'insegna del divertimento e dell'alcol e sicuramente una
zona poco raccomandabile per una famiglia per bene.

L'intero appartamento puzzava di tabacco, alcol e altri odori sgradevoli che Heiji non riuscì a identificare.
Shinichi trovò il posto adatto allo stile di vita della vittima, un uomo sulla cinquantina d'anni a cui, giudicando le bottiglie che fuoriuscivano dalla dispensa, sparse per il cucinino, piaceva bere.
Si avvicinò al corpo e notò svariati segni di morsi e graffi sparsi per sull'intero cadavere; era posizionato in modo quasi innaturale contro la parete della cucina, con tracce di capelli e sangue disseminati lungo tutta l'area e continuando verso il piccolo corridoio che dava alla portafinestra della sala.

Caspita, deve esserci stata una bella colluttazione” commentò Heiji guardandosi attorno, mentre Megure al telefono, stava chiamando la scientifica e Shinichi era chino sul cadavere a studiarlo per bene.
A giudicare dall'entità di questi segni, posso dire che molti sono stati fatti di recente, mentre altri se li portava dietro da un bel po'” disse alzandosi sotto lo sguardo indagatore e smeraldino di Heiji. Senza degnarlo, continuò ad esporre i fatti.
Di sicuro conosceva il suo aggressore, non ci sono segni di scasso sulla maniglia della porta.”
Si avvicinò alla porta d'entrata, perfettamente intatta.

Ma che bravo, allora forse non sei così scarso...” lo schernì Heiji.
Oh sai, pare che io sia un brillante Detective” lo rimbeccò lui.
O forse...” le gambe di Heiji si mossero verso Kudo, afferrandogli il polso, non curandosi del brivido di freddo che gli attraversò la schiena: “...avevi previsto tutto fin dall'inizio, non è così?”
Un piccolo spasmo passò sul volto di Shinichi, sentendosi in qualche modo preso alla sprovvista.

Sai, mi sono appena ricordato che cosa mi hai detto ieri sera in macchina, e mi sembra strano il fatto che tu ci abbia azzeccato...'brillante detective'.” Heiji sembrava aver dedotto qualcosa, o forse era solo molto arrabbiato con Shinichi; la sua presenza lo irritava a tal punto?
Un sorrisetto beffardo fece capolino sul volto di Shinichi: “Come ho già detto, sono un brillante detective, la mia era solo una semplice intuizione.” Si liberò con grazia dalla presa del giovane del Kansai, avviandosi nel piccolo salotto per esaminare un'altra ala dell'abitazione e scovare altri indizi.


La scientifica arrivò circa una quindicina di minuti dopo e vi restò per tutta la giornata, esaminando, raccogliendo prove e mettendo sottochiave anche quell'appartamento per future indagini.
Per l'intera giornata Heiji osservò il suo coetaneo e potè studiarlo senza dare nell'occhio, appuntandosi certi comportamenti o semplicemente osservandolo in tutta la sua persona.

Notò che era un ragazzo molto pallido, molto più di altri giapponesi dell'Ovest che aveva incontrato fin'ora. Parlò molto con Megure, come fossero amici di vecchia data e spesso elargiva sorrisi amichevoli, come se volesse in qualche modo farsi compiacere da lui; rivolse domande anche agli agenti della scientifica e andò in giro a raccogliere informazioni dai vicini della vittima, che si fermavano a dare una sbirciata davanti all'ingresso dell'appartamento, reso inaccessibile alle persone forense dal nastro giallo e nero, o che semplicemente tornavano a casa dopo aver svolto le loro commissioni. Risultava un tipo affabile, tutti lo ringraziavano, sentendosi rassicurati dai suoi modi cordiali e dall'efficienza che la polizia impiegava nel risolvere il caso. Ci sapeva fare con le persone, era come se riuscisse ad incantarle e a rasserenarle che in qualche modo erano al sicuro e che presto il colpevole sarebbe stato acciuffato.

In tutto questo anche Hattori cercò di fare del suo meglio per raccogliere indizi e testimonianze, non voleva essere un passo indietro rispetto al nuovo collega, anche se avevano due stili diversi nel raccogliere indizi e interagire con le persone; Heiji era meno paziente e, anche se cercava di rassicurare tutti, non aveva lo stesso effetto che aveva Shinichi.


L'arrivo del tramonto dipinse le estremità dei vicoli di un colore rossastro, mentre calò l'oscurità al loro interno.
Gli abitanti dei vicoletti si prestava ad entrare nei bar e iniziare le loro notti tra birra e Nihonshu.
Gli agenti lasciarono quel luogo per tornare nelle loro abitazioni, mentre Megure, Heiji e Shinichi erano in macchina, intenti a confrontare le loro ipotesi: “Dunque, non c'era uno straccio di indizio sul presunto colpevole...” sospirò l'uomo con i baffi, frustrato.

Veramente, un indizio importante io l'ho trovato.” Heiji attirò l'attenzione di entrambi su di sé.
Sia la vittima precedente che quella di oggi, avevano due strani segni sul collo, e per di più entrambe erano praticamente dissanguate. Mi sembra una coincidenza troppo strana.”
L'attenzione di Shinichi ora non era più rivolta verso la strada al di là del finestrino, ma bensì al ragazzo seduto al posto di guida.

'E così li ha notati.'

Stai insinuando che potrebbe trattarsi di un Serial Killer?” chiese, senza dar vita ai suoi pensieri.
Esattamente, non c'è altra spiegazione” rispose Heiji con un sorrisetto beffardo.
Si, concordo anch'io, ma siamo di nuovo punto e a capo. Non abbiamo nessun nome, nessun indizio.” Il povero Megure non sapeva cosa pensare e dove altro sbattere la testa.
Mi creda, troverò il filo che unisce le due vittime e arresterò il Killer, sarà solo questione di tempo” Heiji era molto sicuro di sé e molto determinato.
Non puoi farlo da solo.” rispose piccato Shinichi.
Me la sono sempre cavata, non ho bisogno di nessuno” ribattè scocciato.
Sono stato affidato al caso quanto te, quindi ti darò una mano.” A questo punto dovevano per forza di cose lavorare assieme.
Neanche per sogno!” rispose arrabbiato Heiji e a quel punto anche Shinichi perse la calma:
Sei così...testardo! Potrebbe essere una cosa più grande di te, lo sai? Non puoi farcela da solo!” la sua rabbia prese alla sprovvista entrambi i presenti, sopratutto Heiji dopo che aveva osservato il suo comportamento composto di quel pomeriggio.
Shinichi ha ragione, collaborerete assieme ed è la mia ultima parola.” Fu cosi che anche Megure perse quella pacatezza che lo contraddistingueva, facendo calare poi un silenzio carico di tensione che durò per l'intero tragitto fino alla centrale.

   
 
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