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Autore: Alibanana97    06/07/2020    0 recensioni
Crossover scritto a quattro mani con claudd97.
Immaginate se i personaggi di Glee facessero parte del mondo magico: all'improvviso, si ritrovano a doversi trasferire per un intero anno ad Hogwarts, dove conoscono i personaggi di Harry Potter. Cosa succederà? Quali amori nasceranno?
Dal testo: "Gli studenti, a partire dal quinto anno, verranno divisi nei vari gruppi dei laboratori e saranno mandati in varie scuole da ogni parte del mondo. [...] Precisamente, voi verrete accompagnati alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts"
Buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Blaine Anderson, Hunter Clarington, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci giunti al capitolo 20! Spero vi piaccia!

Tra i ragazzi che c'erano in pista, si distinguevano Quinn e Puck, che, dopo aver ballato, avevano iniziato a baciarsi appassionatamente, sotto lo sguardo incredulo e anche un po' divertito degli altri, perché tutti sapevano che sarebbe finita così tra loro due. Seguendo il loro esempio, anche altre coppie avevano iniziato a scambiarsi effusioni. Perfino Sam, sceso dal palco dopo aver finito di parlare, era tornato da Mercedes, per ballare molto vicini. Intanto Trent, non riuscendo a godersi pienamente lo spirito di festa che aleggiava tra tutti gli altri ragazzi poiché era stato da solo per la maggior parte della serata, fu uno dei primi a lasciare il party e si rifugiò in camera sua, dove si sdraiò sul letto a pensare, con le mani dietro la testa, fissando il soffitto. Quella sera era stata davvero una tortura per lui: aveva visto tutte quelle coppie stare insieme apertamente, mentre lui purtroppo non poteva neanche palesare la sua pseudo-relazione che aveva con Hunter. Ma era davvero una relazione la loro? Non lo sapeva neanche lui; sapeva solo che provava qualcosa per Hunter e che forse anche quest'ultimo ricambiava, ma sembrava non avere nessuna intenzione di mostrare i suoi sentimenti né a lui né agli altri. In preda a queste preoccupazioni, si addormentò poco dopo, subito dopo lo scadere della mezzanotte, mentre giù tutti stavano festeggiando l'inizio del nuovo anno con un brindisi e dei fuochi artificiali presi dal negozio Tiri Vispi Weasley.

Più tardi, molti dei ragazzi si allontanarono dalla sala, alcuni per andare a dormire, altri per appartarsi, tra cui Sam e Mercedes e Quinn e Puck, presi dai loro baci. Così rimasero solo poche persone alla festa, intente ancora a ballare o a chiacchierare.  In un angolo della sala, Harry era seduto su una sedia con in mano il suo bicchiere semi vuoto, quando Thad, anche lui solo, lo raggiunse. “Ehi, come va?” mormorò il Tassorosso, sedendosi di fianco a lui. “Tutto a posto... più o meno” rispose Harry, sospirando. “Cosa c'è che non va?” “Beh, è difficile stare a guardare tutte queste coppie, quando sei da solo” “Ti capisco... anche tu problemi di cuore?” domandò Thad guardandolo. Harry annuì. “Già. Mi piaceva questo ragazzo e all'inizio sembrava che io non piacessi a lui, sai ci siamo sempre odiati, ma ultimamente sembrava sempre evitarmi e avvicinarsi allo stesso tempo... e poi l'altra sera, al ballo, ci siamo baciati e poi mi ha ignorato” gli spiegò tutto d'un fiato Harry. “Oh, wow... Non sei in una bella situazione” “Esatto. Più che altro è che non capisco proprio che intenzioni abbia Draco e cosa provi davvero per me, sempre che provi qualcosa” continuò il Grifondoro. “Beh, effettivamente, la mia situazione è simile. Io e questo ragazzo siamo sempre stati distanti, non ci siamo mai parlati molto e comunque non avevamo un buon rapporto, ma poi io e lui abbiamo fatto una scommessa e tutto è cambiato... Ha iniziato a piacermi sul serio e lui ha iniziato a provarci con me, ma non nel modo in cui vorrei io.” raccontò Thad, per poi sospirare. “Mi dispiace, ma temo che io e te siamo sulla stessa barca. Forse è meglio non pensarci, almeno per stasera” concluse Harry, per poi cambiare argomento e continuare a parlare con il Tassorosso.

Nel frattempo, tra i ragazzi che erano ancora sulla pista, c'erano Finn e Rachel, che dopo un duetto insieme, si erano guardati negli occhi e si erano scambiati un bacio appassionato. “E' stata una serata davvero magnifica” sussurrò Finn sorridendole. “Già, mi sono divertita molto, è bello iniziare l'anno nuovo con te” rispose lei. Finn annuì. “Già… Senti, ti andrebbe di continuare l’anno nuovo e la serata da soli insieme?” domandò titubante: non voleva spingere Rachel a fare qualcosa che non volesse, però l’amava e anche lui, come Kurt e Blaine, voleva portare la relazione al passo successivo, se lei fosse stata d’accordo. Rachel lo fissò negli occhi, poi annuì, sorridendogli dolcemente, così poi Finn la prese per mano e la portò in camera sua.

Dall'altro lato della pista, Ginny e Dean si erano avvicinati molto quella sera, infatti avevano ballato insieme tutto il tempo. Quando ebbero finito, si sedettero ad un tavolino e iniziarono a chiacchierare del più e del meno; dopo un po', Ginny si alzò. “Grazie per la bella serata e per aver ballato con me” “E' stato un piacere per me, era da tanto che volevo passare una serata così con te” mormorò Dean, poi la salutò, dandole un bacio sulla guancia, dopodichè lei se ne andò.

Una delle coppie che rimasero per ultime furono i Klaine, che stavano ancora ballando abbracciati al centro della pista come se non ci fosse nessuno intorno a loro. “E' bellissimo averti qui tra le mie braccia” gli sussurrò Blaine all'orecchio. Kurt arrossì. “Per me è bello anche solo stare qui con te” gli rispose. Blaine sorrise e gli si avvicinò, per poi appoggiare le proprie labbra su quelle del castano. Ben presto il bacio si approfondì e i due si staccarono l'uno dall'altro solo quando gli mancò il respiro. Blaine lo guardò negli occhi intensamente e, prendendo coraggio, iniziò a parlargli. “Sai Kurt, è da poco che stiamo insieme, ma pensandoci credo di non aver mai provato una cosa simile per qualcuno. Non riesco a spiegarlo a parole... Tu mi hai cambiato la vita, in meglio. Da quando stiamo insieme, sei tutto per me e spesso ho paura di perderti. L'unica cosa che so di per certo è che ti amo. Mi piacerebbe portare la nostra relazione al livello successivo, ma non voglio fare le cose di fretta se tu non provi lo stesso per me o se non ti senti pronto” Kurt si commosse. “Blaine, nessuno mi aveva mai detto delle cose del genere... Anche tu sei speciale per me e ti amo da impazzire... Mi fido di te e sento che è il momento giusto, voglio affidarmi a te” rispose Kurt guardandolo negli occhi. Blaine gli sorrise, dopodichè lo prese per mano e lo trascinò per i corridoi di Hogwarts.

Il mattino dopo, Blaine si svegliò in un letto che non era il suo, così si mise seduto e si guardò intorno e notò che era nel dormitorio dei Grifondoro, solo allora si ricordò della sera prima e si girò verso la figura al suo fianco, sorridendo, mentre lo osservava dormire beatamente. Dopo poco, si avvicinò al viso di Kurt e gli diede un leggero bacio sulle labbra. Kurt, a quel contatto, si svegliò e, aprendo gli occhi, si trovò di fronte un Blaine tutto spettinato. “Ti trovo ancora più adorabile quando non hai tutto quel gel nei capelli, lo sai?” mormorò Kurt, passando una mano tra i ricci del moro, che gli sorrise di rimando. “Tu sei sempre adorabile” sussurrò poi Blaine, facendo arrossire Kurt. “Grazie… e grazie per stanotte, è stato fantastico” rispose il castano con gli occhi che gli brillavano. “Anche per me. È stata una delle più belle esperienze della mia vita. Non ho mai provato niente di simile con nessun altro, Kurt. Ti amo” disse Blaine, guardandolo intensamente negli occhi. “Ti amo anche io, Blaine” sussurrò Kurt, prima di baciarlo.

I giorni successivi passarono velocemente e si avvicinò presto il ritorno dei ragazzi che avevano passato le vacanze fuori da Hogwarts. Tutti i ragazzi infatti tornarono nella prima nuvolosa domenica di Gennaio. Uno dei primi ad arrivare al castello fu Draco, che, appena entrato, vide i suoi amici e si diresse proprio da Pansy e Blaise, che era arrivato solo poche ore prima. Mentre parlava con loro, Harry lo notò. Poco dopo, quando Draco decise di allontanarsi dai suoi amici per andare nel suo dormitorio, il Grifondoro ne approfittò per avvicinarsi a lui e bloccargli il passaggio. Il Serpeverde lo vide e lo guardò, un po’ confuso. “Cosa c’è, Potter?” gli domandò guardandolo negli occhi. “Dobbiamo parlare, Draco” disse Harry deciso, voleva assolutamente parlare con il biondo di ciò che era successo. “Non ho niente di cui discutere con te, Potter. Spostati” rispose secco Draco. “Io sì, e lo sai bene. Non mi hai ancora spiegato cosa è significato quello che è accaduto tra di noi” continuò il moro, avvicinandosi a lui. Il Serpeverde lo guardò. “Non c’è niente da spiegare, Potter” mormorò. “Ma come non c’è niente da spiegare? Quel bacio non era niente allora?” domandò allora Harry irritato, avvicinandosi ancora di più a lui. Draco arrossì, poi scosse la testa e lo spinse con una mano. “Levati” sussurrò, per poi andarsene piuttosto velocemente, lasciando lì Harry deluso che lo fissava allontanarsi. Poco più tardi, al castello arrivarono insieme anche Hunter e Sebastian, che, appena videro i ragazzi del Glee chiacchierare nella Sala Grande, camminarono verso di loro. Trent li notò e li vide avvicinarsi, ma continuò imperterrito a conversare con gli altri, non aveva intenzione di interagire con Hunter. Puck, che stava parlando con gli altri, li vide e sorrise. “Ehi ragazzi!” esclamò, facendo girare tutti, compreso Thad, che rimase sorpreso nel vedere Sebastian. I due ragazzi appena arrivati ricambiarono il saluto. Hunter li guardò, soffermandosi su Trent, che non aveva ancora parlato e stava tenendo lo sguardo lontano dal suo. “Vi siamo mancati?” domandò poi sorridendo, mentre Sebastian fece un ghigno. A quella domanda, Trent finalmente si girò verso di loro, ma solo per guardare male Hunter, che rimase scosso dal suo sguardo, mentre Thad arrossì verso Sebastian e gli altri ridevano. “Come sono andate le vostre vacanze?” domandò loro Finn, sorridendo. Sebastian sorrise maliziosamente. “Oh, benissimo direi. Ho conosciuto tanta gente interessante e la notte di Capodanno l’ho passata con uno di loro a letto, se capite cosa intendo” mormorò ghignando. Thad a quelle parole rimase di stucco, non si sarebbe mai immaginato che Sebastian potesse fare una cosa simile, almeno non dopo quello che avevano passato, o meglio, lui aveva sperato che non facesse una cosa del genere. “Smythe risparmiaci i dettagli! Non vogliamo sapere i particolari della tua vita sessuale!” esclamò Santana, disgustata. Sebastian rise di gusto, poi continuò a parlare con loro, mentre Thad rimase in silenzio per il resto della mattinata, c’era rimasto troppo male.

Finito di salutare tutti, Sebastian si incamminò verso il suo dormitorio senza degnare neanche di uno sguardo Thad, il quale, sconfortato, lo osservò andare via. Il Serpeverde, nonostante sentisse gli occhi del Tassorosso puntati su di lui, continuò a camminare imperterrito. Una volta che fu arrivato nella sua camera, sospirando si tolse il mantello e solo allora si accorse di avere al polso il braccialetto regalatogli da Thad. Istintivamente sorrise vedendolo, poi però si domandò perché l’avesse ancora addosso. Probabilmente si era dimenticato di toglierlo visto che da quando l’aveva ricevuto lo teneva sempre su. Così si sedette sul bordo del suo letto e si slacciò il bracciale, per poi riporlo nel cassetto del comodino. Negli ultimi giorni aveva riflettuto molto e si era accorto di essersi molto legato al Tassorosso, forse troppo, addirittura da non riuscire a stare con altri ragazzi. Per questo aveva deciso di allontanarsi da lui, mettendo un muro tra di loro e cercando di essere il più possibile freddo con lui per troncare il rapporto che si era venuto a creare tra loro dopo la notte passata insieme; infatti, appena l’aveva visto, aveva pensato bene di ignorarlo e di mentire di fronte a tutti riguardo a ciò che aveva fatto durante le vacanze.
  
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