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Autore: Linduz94    06/07/2020    1 recensioni
Hinata è una ragazza troppo timida, tanto che il suo problema rende persino insopportabili alcune situazioni.
... e se due uomini oscuri cambiassero questa situazione?
... se la sua vita cambiasse radicalmente da un giorno all'altro senza avere la possibilità di confidarsi con qualcuno?
... se avesse per la prima volta la possibilità di proteggere le persone a cui tiene?
forse finalmente troverà il suo posto nel mondo...
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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EPILOGO




Sospirai mentre chiudevo a chiave la porta del mio studio.
Scesi le scale cercando di riordinare i pensieri.
Ogni sera prima di uscire dallo stabile dove avevo aperto il mio studio avevo un tremendo bisogno di pace e calma. Sapevo che la professione che avevo scelto era estremamente complessa, ma per i primi minuti fuori da lì avevo bisogno di staccare.
Ascoltare e analizzare le situazioni delle persone che venivano da me riempiva con forza la mia mente e in quei pochi passi che compivo per uscire sentivo di aver bisogno di fare ordine.
Chiusi il portone d’ingresso e respirai a pieni polmoni l’aria fresca. Ora mi sentivo meglio e, rivivendo la giornata passata, mi resi conto di essere stata molto produttiva.
Alcuni pazienti stavano facendo dei bei progressi. Ero molto soddisfatta.
Mi accostai al marciapiede con passo sicuro e veloce.
Quella sera avrei dovuto vedere Naruto, mi aveva chiamato in pausa pranzo dicendomi che doveva darmi una bella notizia e mi aveva chiesto se ero libera per cena.
Ridacchiai ricordando la sua voce al telefono. Era talmente entusiasta da mangiarsi quasi le parole da quanta fretta aveva di dirmi tutto.
Lui era sempre così, quando qualcosa lo agitava o lo rendeva estremamente felice, parlava tantissimo.
Passeggiai arricciandomi le maniche della camicetta sull’avambraccio.
Ormai eravamo in piena primavera e anche di sera cominciava a fare caldo.
Decisi che quella sera avrei indossato un vestito, per inaugurare la bella stagione, e mi arrovellai su quale potessi mettere tra i pochi che avevo nell’armadio.
Quello blu, si, quello blu piaceva a Naruto. Diceva che si intonava con i miei capelli.
Sorrisi pensando al ragazzo e felice percorsi gli ultimi metri fino ad arrivare a casa mia.
 
Sentii suonare il campanello e corsi frettolosa ad aprire, smaniosa di vedere quel sorriso meraviglioso aprirsi mentre lo salutavo.
“Ciao Naruto”
“Buonasera Hinata” gongolò lui. Poi si soffermò a guardarmi e io sentii le mie guance avvampare.
Ormai erano passati cinque anni da quando io e lui ci eravamo dichiarati quello che provavamo ma mi stupivo ancora dell’effetto che avevo su di lui e di quello che lui aveva su di me, soprattutto in certi momenti.
“Prendo la borsa e arrivo” corsi dentro, nascondendomi al suo sguardo. Mi agitavo sempre quando mi guardava così, prometteva una conclusione di serata piuttosto movimentata e in pochi attimi i miei pensieri corsero all’ultima nostra uscita…
Scossi la testa, cercando di scacciare il rossore che sentivo prendermi le guance e le orecchie. Lui mi stava aspettando fuori e non era il caso di farlo attendere troppo perdendomi in ricordi troppo dolci
E poi ero proprio curiosa, chissà cosa voleva dirmi.
Presi la borsa e tornai da lui, chiudendomi la porta alle spalle.
Mi prese per mano e cominciammo ad incamminarci per le vie di Konoha chiacchierando su com’era andata la giornata di entrambi.
Dopo un po’ mi accorsi che mi stava guardando e lo ricambiai interrogativa.
Lui mi cinse i fianchi con il braccio con cui mi stava tenendo per mano e mi avvicinò a sé.
“Quando metti questo vestito, faccio fatica a toglierti gli occhi di dosso” rabbrividii di piacere, sentendo il suo fiato solleticarmi l’orecchio. La sua mano destra nel frattempo mi aveva cinto i fianchi da davanti e mi ritrovai appoggiata addosso a lui.
Ci fermammo sul marciapiede quando mi cercò appoggiando le labbra sulle mie.
“Mmm Hinata, hai sempre questo profumo buonissimo” sospirò staccandosi un po’ da me e scoccandomi uno sguardo malizioso.
“Io preferisco il tuo” ricambiai sentendomi arrossire le guance. Forse alcune cose non sarebbero mai cambiate.
“Allora, di cosa mi volevi parlare?” gli chiesi mentre riprendevamo il cammino.
“Eh no! Prima di tutto andiamo a mangiare, così festeggiamo!” il ragazzo sorrise raggiante.
“Ma.. Naruto, come faccio a festeggiare qualcosa che non conosco?” lo guardai divertita.
“Ah si è vero…” risi di gusto vedendolo preso in contropiede. “Non importa tu fidati e festeggiamo!”.
Annuii contenta e mi lasciai trascinare dal suo entusiasmo.
Andammo a mangiare nella pizzeria che ci piaceva tanto. A Naruto piaceva quella con l’impasto molto spesso e bolloso, mentre a me piaceva molto fina e croccante.
Avevamo spesso discusso su quale pizzeria di Konoha facesse le migliori pizze proprio per questi nostri due gusti distinti, ma quando avevamo scoperto quella, che comprendeva le preferenze di entrambi, ci eravamo innamorati.
Quando uscimmo dalla pizzeria l’umore di Naruto sembrava alle stelle. Non capivo perché fosse così felice.
Decisi di provare a scovare qualche indizio, da buona psicologa, mentre passeggiavamo per la via che portava al parco.
“Mmm hai raggiunto qualche traguardo importante a lavoro?”
Lui fece segno di no con la testa, continuando a sorridere.
“Eh no, non vale! Non devi mettere in atto le tue capacità investigative.” Mi abbracciò stringendomi forte come ammonimento. “Aspetta un po’ siamo quasi arrivati.”
Accettai di buon grado godendomi la sensazione delle sue braccia attorno a me.
Appoggiai la testa sulla sua spalla, inspirando il suo profumo fresco, mentre avanzavamo.
Sentii che lasciava un bacio sulla mia testa mentre accentuava la presa sulla mia vita.
Se qualcuno in quel momento mi avesse chiesto che cos’era la felicità, beh… per me era proprio quella. Passeggiare per le strade di Konoha con Naruto al mio fianco che mi abbracciava e mi baciava. Il mondo sarebbe potuto finire in quel momento, ma io sarei stata felice.
Ad un certo punto sentii il ragazzo fermarsi. Mi scostò da lui per guardarmi in viso.
Lo fissai contrariata ma cambiai subito espressione vedendo che mi stava dedicando il suo sorriso nervoso, grattandosi la testa.
Questo voleva dire che si sentiva a disagio, probabilmente era arrivato il momento di spiegarmi il motivo dei festeggiamenti, ma non capivo perché la sua euforia si fosse trasformata in agitazione.
“Tutto bene, Naruto?”
“Sisi” lo vidi deglutire mentre guardava alle mie spalle.
Mi voltai confusa, per catturare l’oggetto della sua attenzione e sorrisi felice.
Eravamo proprio di fronte alla casa che guardavo sempre quando passavamo di lì.
Era tutta ad un piano, ancora in costruzione, ma a lavori interrotti. Aveva una struttura molto semplice ed armoniosa e non sapevo perché ma mi piaceva molto.
“E’ la casa che ti piace vero?”. Annuii sorridendo, continuando ad osservarla. Già mi immaginavo il giardino con i fiori, gli alberi curati, i balconi, i colori dei muri… sarebbe stata davvero un gioiellino una volta conclusa.
“Vieni, entriamo” mi voltai di scatto verso di lui guardandolo stralunata.
“M-ma non possiamo”.
Lui mi rivolse un ghigno furbo, ma sempre con quella vena di nervosismo.
“Ah, non preoccuparti, non credo che verrà nessuno qui a mandarci via”. Non ebbi il tempo di replicare perché mi prese per mano e mi guidò dentro la recinzione provvisoria del cantiere.
C’era ancora un po’ di luce quindi potevo guardarla meglio da così vicino.
Il ragazzo si diresse verso l’entrata e passammo sotto lo stipite senza porta.
Lo seguii titubante guardando dietro di noi per assicurarmi che nessuno ci stesse vedendo.
Dopo qualche istante di incertezza mi godetti la visita della casa sorprendendomi nell’immaginare come sarebbe potuta essere una volta conclusa.
Naruto mi chiedeva cosa ne pensavo ed io gli spiegavo dove avrebbe potuto esserci il divano, la cucina, la libreria,…
Osservavo, immaginavo e raccontavo, mentre lui mi ascoltava paziente.
“Allora, che ne dici?” mi chiese alla fine del giro perlustrativo.
“Beh…” non trovavo le parole. “Sarebbe una casa meravigliosa una volta finita”.
“Già, lo penso anch’io” mi guardò sorridendo, sembrò tentennare per qualche istante. “Possiamo cominciare quindi?”
Lo guardai confusa, non capivo a cosa si riferisse.
Vidi che si tastava le tasche con le mani agitate ed estrasse un plico di fogli spiegazzati.
Me li porse e per un istante vidi le sue mani tremare.
“Ecco vedi. Da oggi questa casa potrà essere nostra. O meglio è di mia proprietà, ma è sottinteso che è anche tua”
Lo guardai strabuzzando gli occhi. Cosa? Aveva comprato la casa?! Quella casa?!
Guardai i fogli che mi aveva dato e constatai che diceva la verità. Era un atto di acquisto fatto da un notaio.
 “Ma…” non riuscivo a dire niente mentre vedevo Naruto di fronte a me ondeggiare a destra e sinistra imbarazzato. “Naruto, come hai…? Perché?”
“B-beh… ecco io…” Naruto stava… balbettando?
“Ho visto che ti piaceva e piaceva anche a me, così ho pensato di informarmi e per fortuna! Sai, c’era una coppia interessata, ma sono riuscito a concludere prima l’affare” aveva cominciato a parlare talmente a raffica che faticavo a seguire tutto il suo discorso.
Io ero completamente senza parole. La nostra casa? Quella?
Il ragazzo, vedendo che non parlavo, si agitò ancora di più. “Ho sbagliato vero? Avevo paura fosse troppo presto…”
Lo guardai sorpresa ancora una volta e poi mi fiondai su di lui abbracciandolo e baciandolo felice.
“Ma che dici? Non hai sbagliato!” gli diedi un altro bacio stringendolo più forte a me. “E’ la casa che ho sempre sognato! E’ bellissima! Non ci credo…” mi scostai da lui per guardare ancora una volta quelle mura e sognare ad occhi aperti.
Mi sentii riempire di gioia. In pochi istanti immaginai già la scena di me e lui abbracciati sul divano mentre guardavamo la tv. Sul nostro divano. Nella nostra casa.
Posai nuovamente gli occhi sul Naruto e mi sorpresi nel trovarlo ancora nervoso e imbarazzato. Avevo reagito male? Non era come si aspettava?
“Sono contento che ti piaccia. Ecco… quello che voglio dire è che… sai… noi potremmo… si insomma, s-sarebbe la nostra casa e poi… anzi prima io…”. Era talmente in difficoltà che mi fece una tremenda tenerezza.
Quindi non era tutto, c’era dell’altro che voleva dirmi.
Lo vidi agitarsi nuovamente, come prima le mani gli tremavano e mi preoccupai sul serio.
Appoggiai le mie mani sulle sue spalle fissando gli occhi su di lui. Sapevo che quello lo calmava e infatti smise di muoversi e contraccambiò il mio sguardo.
“Naruto, cosa mi vuoi dire?” passai le mani sul suo collo e poi sulle guance. Lo vidi chiudere gli occhi, godendosi il contatto della mia pelle, poi li riaprì finalmente calmo e mi guardò.
“Hinata. Ho comprato questa casa per noi, ma prima di cominciare a sistemarla come ci piace e di venirci ad abitare devo chiederti una cosa”. Aveva detto tutto in un soffio.
Lo fissai negli occhi sicura.
“Ti ascolto”.
Un lampo di nervosismo gli balenò negli occhi, scomparendo subito dopo.
Mi prese le mani e le scostò dal suo viso e io rimasi interdetta per qualche secondo. Lo vidi rovistare di nuovo nelle tasche, finché non estrasse un pacchettino piccolo e squadrato.
Naruto si inginocchiò di fronte a me, prendendomi una mano e baciandola, poi aprì il cofanetto.
“Hinata Hyuga, prima di venire ad abitare qui, nella nostra futura casa, vorresti…” deglutì, guardandomi. “Vuoi diventare mia moglie?”.
 
I miei occhi non riuscirono a guardare quello che c’era dentro a quella scatolina ormai aperta, tra le mani abbronzate e grandi del ragazzo.
Lo sapevo, sapevo che lì, a pochi centimetri da me c’era una cosa preziosissima che Naruto aveva faticato a comprare, ma ero totalmente e irrimediabilmente attratta dagli occhi color del mare che mi guardavano con un misto di speranza, timore e… amore.
Si, dentro a quelle iridi c’era davvero un mare di amore ed era tutto ciò che volevo.
Non riuscii a godermi quello sguardo appieno perché i miei occhi si offuscarono, soffocati dalle lacrime.
Mi strofinai con forza il viso cercando di ricacciarle indietro e quando capii che non sarei mai riuscita a fermarle ci rinunciai.
“SI! Sisisisisisisi!!” lo abbracciai forte affondando la testa sull’incavo del suo collo e facendolo alzare. “Si, Naruto si!”
Sentii che mi abbracciava con trasporto e quasi percepii il suo corpo rilassarsi sotto le mie braccia.
Finalmente da quando eravamo arrivati il suo nervosismo lo aveva abbandonato.
Cercai le sue labbra e gli comunicai tutto l’amore che sentivo.
Lui rispose al bacio con la stessa intensità e in un attimo ci ritrovammo aggrovigliati uno addosso all’altro.
Mi afferrò per le natiche a mi issò su di lui. Strinsi le gambe attorno al suo busto, reggendomi con le braccia attorno al suo collo mentre continuavo a baciarlo.
Avrei voluto fare l’amore lì, subito, con lui, ma non era di certo il luogo adatto.
Mi scostai un secondo per guardarlo e vidi nei suoi occhi lo stesso pensiero.
Mi diede un altro paio di baci sulle labbra prima di lasciarmi andare.
Allora presi l’occasione per guardare con attenzione l’anello che mi aveva regalato.
Era stato lavorato molto finemente, sembrava quasi un filo d’argento, e sulla sommità stava un piccolo diamante lucente.
Lo osservai rapita, sotto gli ultimi raggi di sole, e vidi le mie mani tremare quando lui lo tolse dalla custodia e lo infilò nel mio anulare sinistro.
Rimanemmo qualche istante ad osservarlo, forse increduli entrambi di quello che stava accadendo.
Poi lui mi prese la mano e la baciò come aveva fatto il giorno in cui avevamo rivelato il nostro amore.
“Sai, ti sta bene proprio come me lo sono immaginato quando l’ho comprato.” Mi guardò penetrandomi con gli occhi e mi strinse a lui. Sentii che affondava la testa nei miei capelli e io di rimando strofinai il naso contro il suo petto.
“Naruto, tu hai fatto tutto questo per me. Mentre io…” sentii una sensazione di colpa invadermi.
“Hinata” si scostò da me. “Tu esisti! Per me questo è il regalo più bello che potessi farmi.” Mi afferrò il viso e fissò gli occhi sui miei. “Ho rischiato di perderti così tante volte che…” vidi il suo sguardo farsi lucido, trasmettendo la stessa commozione anche a me. “Non voglio sprecare nessun giorno con te. Voglio godere di tutto il tempo che ci rimane da passare insieme e voglio che tu sia solo mia e io sarò tuo per sempre”.
Mi alzai sulle punte premendo le mie labbra sulle sue soltanto sfiorandolo, poi mi scostai leggermente ad un soffio da lui.
“E dove altro potrei andare se anch’io voglio solo stare con te?”.
Mi persi ancora una volta in quegli occhi così azzurri.
Li avevo guardati da lontano così tanto tempo, desiderando, sognando che si posassero su di me.
Quando poi ci eravamo avvicinati il corso delle cose mi aveva costretto ad abbandonarli, non vedendoli più per troppo tempo.
Ma ora lui era lì, con me. Non l’avrei lasciato andare per nessun altro motivo, perché io lo amavo e per qualche assurdo caso anche lui amava me.
Rabbrividii sentendo come premeva il mio corpo sul suo e sentii che anche lui aveva provato la stessa sensazione.
Ci guardammo negli occhi e lessi quello sguardo così liquido, lussurioso, che ormai avevo imparato a conoscere.
Mi allungai nuovamente verso di lui e con la lingua accarezzai appena le sue labbra.
Sospirò e lo sentii rabbrividire contro di me.
“Ok Hinata” mi soffiò sulle labbra “Che ne dici se andiamo a casa mia per festeggiare?”
Annuii sorridendo, era proprio quello che volevo.
Ci avviamo sorridenti tenendoci per mano.
Prima di andarmene mi voltai a guardare la mia casa, anzi la nostra futura casa e sorrisi. Si, mi ci immaginavo proprio in quel posto.
Spostai lo sguardo verso la mia mano e scorsi il luccichio dell’anello al mio dito.
Mi strinsi contro il petto di Naruto mentre proseguivamo per la strada. Assaporai il suo profumo in estasi, come mi ero sentita all’andata.
Mi sentivo su di giri, se possibile ancora più felice e serena di prima, perché ora passeggiavo al suo fianco con una promessa fissa nel mio anulare:
 


Per sempre.










Holaaaaaaa!
Siamo arrivati alla conclusione di questa long.
Che dire? Sono in parte soddisfatta e in parte sento un misto di tristezza e insoddisfazione.
Avrei voluto durasse per sempre :)
Comunque sia volevo innanzitutto ringraziarvi: per avermi seguito e per avermi dato fiducia. Ormai sono 7 anni che prosegue e se sono arrivata a concludere questa storia è soprattutto grazie a voi, che l'avete letta e commentata. 
Ringrazio anche i lettori silenziosi che non si sono fatti sentire. L'entusiasmo di continuare a scrivere me l'avete trasmesso anche voi!
Bene, ho detto tutto?
Ah no certo! Vi informo che sto pensando a due short che forse saranno all'interno della stessa storia in due capitoli differenti.
Saranno uno spezzone della vita della nostra coppia preferita (vista dal punto di vista di entrambi) nei cinque anni passati da quando si sono dichiarati fino a questo capitolo. Probabilmente sarà in chiave molto hot.
Non ho potuto inserirli in questa long perchè il raiting è diverso.
Comunque sappiate che il progetto c'è, ma non so quando riuscirò a mandarlo in porto, quindi abbiate pazienza.
 Bene, ho finito di chiacchierare!
Alla prossima e che il Naruhina sia sempre con voi!!

Linduz94.
  
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