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Autore: Audrey Wilde    07/07/2020    1 recensioni
Ran Higurashi non ha legami, non ha affetti. Dopo la morte dell'unica persona che abbia mai amato, si è nascosta dietro un muro di ghiaccio. Come il colore dei suoi occhi. La sua ambizione ed il suo sogno di diventare medico sono l'unica cosa che la tiene lontana dal baratro della disperazione.
Kakashi Hatake aveva perso tutto, suo padre, il suo maestro, il suo migliore amico e la ragazza che amava, credeva che non ci fosse nulla per cui valesse la pena vivere. Ma aveva trovato la luce, grazie ai suoi allievi e agli amici che non l'avevano abbandonato, nonostante tutto.
Due dimensioni parallele, due mondi lontani, due vite così diverse stanno per incontrarsi e niente sarà più come prima. "Two worlds collide" è la storia di una giovane donna, di una profezia e di un amore che trascende il tempo e lo spazio. Perché quando due anime sono legate dal filo rosso del destino, esse apparterranno l'una all'altra fino alla fine dei tempi e niente e nessuno potrà mai separarle.
*Kakashi x Nuovo personaggio*
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Kurenai Yuhi, Nuovo Personaggio, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Capitolo VI
 





"Per cogliere tutto il valore della felicità, 
devi avere qualcuno con cui condividerla."

-Mark Twain





 

Villaggio della Foglia, Paese del Fuoco

 

Il giorno successivo, per Ran iniziò un lungo periodo di allenamento: l'intera mattinata era impegnata ad allenarsi con Kurenai, il pomeriggio, affiancata da Tsunade e Shizune, studiava medicina.

La jonin dagli occhi scarlatti si rivelò ben presto un'insegnante molto severa, a dispetto della gentilezza che la caratterizzava fuori dal campo d'allenamento. Oltre al taijutsu, seguiva la giovane in allenamenti sulla manipolazione del chakra e sull'utilizzo di vari ninjutsu. Dal canto suo, Kurenai fu ben presto colpita dalla velocità di apprendimento della corvina, era chiaro che non aveva mai combattuto in vita sua, eppure bastarono pochi mesi per prepararla ad affrontare dei combattimenti corpo a corpo con Hinata e Kiba. I membri del team 8, infatti, spesso si univano agli allenamenti. Ran poté quindi conoscere la timida Hinata, l'irriverente Kiba con il suo fedele Akamaru, il silenzioso ed introverso Shino.

I pomeriggi che trascorreva con Shizune e Tsunade, invece, erano dedicati allo studio dei ninjutsu medici. Ben presto, le due donne si resero conto che la corvina aveva una conoscenza dell'anatomia umana e della medicina sorprendente vista la sua giovane età. Tuttavia, nel loro mondo quelle conoscenze, di fatto, rappresentavano solo una faccia della medaglia. Per questo motivo, prima della pratica, Ran studiò una marea di voluminosi tomi di medicina, anatomia e sul chakra. Solo alcuni mesi dopo, con grande sorpresa di Shizune ed enorme orgoglio per Tsunade, Ran poté iniziare a lavorare sulla pratica e sull'uso dei ninjutsu medici. Durante queste lezioni, Ran trascorreva molto tempo con Sakura ed Ino, anche loro discepole dello Hokage, e le trovò estremamente dotate per la loro età.

Nonostante l'allenamento con Kurenai e le lezioni con Shizune e Tsunade fossero estremamente stancanti, Ran non si era mai sentita così felice in vita sua. Giorno dopo giorno, Konoha si rivelò essere il posto più accogliente nel quale avesse mai vissuto fino a quel momento. Era nata in un mondo completamente differente, tuttavia dentro di sé sentiva di essere nata per essere una kunoichi e questo pensiero rendeva sopportabile il sudore, i lividi e la fatica.

Eppure, nonostante fosse stata accolta sorprendentemente con calore dal villaggio, Ran sapeva bene che, una volta portata a termine la sua missione, qualunque essa fosse, sarebbe tornata nella sua dimensione. Con questo pensiero costante a tormentarla nel silenzio del suo appartamento, cercava con ogni mezzo di non affezionarsi a nessuno. Per quanto questo le riuscisse difficile, il pensiero del dolore che avrebbe provato abbandonando le possibili amicizie strette a Konoha, la faceva desistere da qualsiasi avvicinamento superfluo. Per questo motivo, nonostante Sakura, Hinata e soprattutto Ino cercassero di avvicinarsi a lei, forse considerandola un'ulteriore figura di riferimento, infondo lei era un'adulta, cercava sempre di mantenersi distaccata. E se con quelle ragazzine era abbastanza facile, giorno dopo giorno diventava sempre più difficile rifiutare i continui inviti di Kurenai. La jonin, infatti, non perdeva mai occasione per invitare Ran a delle serate con altri ninja del villaggio, essendo le due quasi coetanee. La donna non riusciva ad accettare il fatto che una giovane donna come lei potesse interessarsi solo allo studio e agli allenamenti, rifiutando ogni tipo di svago e rapporto umano.

Ran era riuscita sempre a defilarsi e a rifiutare, fino a quel giorno. Erano trascorsi ormai sei mesi dal suo arrivo a Konoha e, come ogni sera, Ran era intenta a divorare uno dei voluminosi tomi di medicina assegnatole da Tsunade. Stava giusto leggendo un interessante studio sugli antidoti, quando un bussare alla porta la distolse dalla sua lettura. La giovane andò ad aprire e, con sua grande sorpresa si ritrovò davanti Kurenai.

<< Kurenai-sensei, che ci fai qui? >>

<< Ran! Quante volte te l'ho detto? Niente "sensei" quando non siamo agli allenamenti. >>

La corvina rivolse un sorriso di scuse alla maggiore, per poi farsi da parte per farla accomodare.

<< Ancora a studiare? >> le chiese la jonin, con un tono quasi disperato.

Ran arrossì leggermente << Ci sono ancora molte cose che devo imparare se voglio diventare un bravo ninja-medico. >>

<< Bè, non stasera! Ora io e te usciamo bere qualcosa! >> le disse la donna dagli occhi scarlatti con un sorriso.

<< Ma... >> tentò di obiettare la giovane.

<< Niente "ma" >> la bloccò subito l'altra << non accetto scuse o obiezioni! Indossa qualcosa di carino ed esci un po' da queste quattro mura! Sei arrivata a Konoha da sei mesi, non conosci nessuno oltre me, Tsunade-sama, Shizune-san, i ragazzi del mio team, Ino e Sakura, che tra l'altro sono anche molto più giovani di te. È ora che tu conosca persone adulte, come te e me, e che ti diverta un po'. Sei giovane e bella, non accetto che tu trascorra la tua vita china sui libri o in un campo di allenamento. >>

Forse Kurenai ha ragione...che male può fare un po' di svago... pensò la corvina.

La donna sembrò intercettare i pensieri della minore e sorrise soddisfatta. Nonostante l'atteggiamento scostante della sua allieva, Kurenai si era affezionata a quella giovane donna dagli occhi di ghiaccio. Aveva sempre avuto un talento nel leggere le persone, Kurenai, ed infatti aveva capito che quella di Ran era solo una maschera. Per qualche ragione a lei sconosciuta, la giovane aveva intenzione di ridurre all'essenziale i rapporti con gli abitanti del villaggio. Ma lei questo non poteva permetterlo, Ran aveva tanto da offrire, ne era sicura, e lei voleva aiutarla a sbloccarsi.

<< Mi arrendo.... >> rispose la giovane dagli occhi azzurri, dando le spalle alla jonin comodamente seduta al tavolo della sua cucina.

La donna non le rispose, si limitò ad un sorriso soddisfatto, che la minore non poté vedere. 




 

*






Circa mezz'ora dopo, Ran era pronta. Aveva indossato un vestitino nero con le spalline sottili e con una scollatura quadrata non molto profonda. L'abitino le arrivava poco sopra il ginocchio, mentre ai piedi aveva optato per dei sandali anch'essi neri con un po' di tacco. Aveva notato che Kurenai non portava il copri-fronte della Foglia, aveva quindi lasciato i lunghi capelli corvini ricadere liberi lungo la sua schiena, e aveva optato per un viso acqua e sapone, fatta eccezione per le labbra, rese scarlatte da un rossetto comprato qualche giorno prima. Kurenai strizzò l'occhio in approvazione quando la vide, per poi trascinarla fuori dal suo appartamento, così da evitare qualsiasi ripensamento da parte dell'amica.

<< Saremo solo io e te? >> chiese speranzosa Ran, mentre in quella calda notte primaverile percorreva con Kurenai la strada verso una delle izakaya del villaggio.

<< Certo che no! Te l'ho già detto, voglio presentarti ai miei amici. >> le rispose la jonin con un sorriso che le illuminava il volto pallido << Ci saranno anche Izumo e Kotetsu, che hai già conosciuto e, per inciso, non fanno altro che chiedere di te, li hai proprio stregati, ragazza! >> Kurenai rise divertita, ricordando le suppliche dei due chunin per far unire anche Ran alla loro combriccola. Anche la giovane si unì all'ilarità della donna, ricordando il primo incontro con quei due.

<< Poi ci sarà Asuma, anche lui è curioso di conoscerti, gli ho parlato molto di te. >> la jonin arrossì nominando il suo collega.

Nonostante il buio, Ran era riuscita a scorgere il rossore sulle gote della sua sensei, per questo non perse tempo e iniziò a prenderla in giro << E in che rapporti sei con questo Asuma, sensei? >> le chiese la corvina, con le labbra scarlatte curvate in un sorriso furbo ed un tono canzonatorio.

<< Siamo amici e... >> tentò di giustificarsi la maggiore, cercando una scusa credibile da propinare alla minore, ma il rossore sulle guance la tradì.

<< Avanti, puoi dirmelo, sarò una tomba! >> le assicurò Ran, mimando il gesto di una chiave che chiude un lucchetto vicino alle sue labbra.

<< AHHH d'accordo.... usciamo insieme da un po', non è niente di ufficiale ma è un brav'uomo, mi rende felice. >> confessò la jonin, con le guance rosse come due ciliegie mature e gli occhi che le brillavano.

Per un momento, il sorriso svanì dal volto di Ran, conscia del tragico futuro che spettava al povero Asuma. Tuttavia, non poteva permettere che Kurenai la vedesse in quello stato, come avrebbe potuto spiegarle le ragioni del suo stato d'animo senza rivelarle che lei conosceva il futuro di tutti loro? Per questo motivo cercò di mascherare quel doloroso peso che ricadeva sulle sue spalle e sul suo cuore come un macigno con un sorriso. Per fortuna, Kurenai non si era accorta dell'ombra scura che per un momento aveva attraversato il volto della giovane, troppo impegnata a pensare al suo Asuma.

<< Sono contenta Kurenai! >> le disse Ran, con sincerità, sforzandosi di pensare al lato positivo di quella vicenda: da loro amore sarebbe nata una splendida bambina.

Tuttavia, il senso di colpa che opprimeva il petto della giovane non ne volle sapere di sparire. Ran si sentiva impotente: non poteva impedire il triste destino dell'uomo, altrimenti chissà quali modifiche avrebbe portato alla storia che lei conosceva.

Per la prima volta da quando era arrivata a Konoha, un pensiero si fece strada nella sua mente. Il sorriso e la felicità di Kurenai, infatti, l'avevano convinta ad abbandonare la decisione di non legarsi a nessuno durante la sua permanenza al villaggio. Al diavolo quella malsana idea, Ran voleva essere un'amica per la kunoichi, che non solo si era rivelata una bravissima insegnante, ma soprattutto una grande donna. Voleva essere al fianco di Kurenai, che tanto si preoccupava per lei, come aveva dimostrato poco fa, venendo fino a casa sua, quando il suo mondo sarebbe crollato come un castello di carte, quando quelle due bestie le avrebbero portato via l'amore della sua vita. Voleva essere al suo fianco, così come Kurenai le era stata vicina in quei mesi, nonostante la sua reticenza nello stringere legami. Il dolore che avrebbe sopportato una volta tornata nella sua dimensione, sarebbe stato il prezzo da pagare per il suo silenzio.

<< Eccoci arrivate! >> le annunciò con allegria la donna, interrompendo il flusso di pensieri nefasti, che aveva contaminato la mente della giovane dagli occhi azzurri.

Entrate nel locale, le due donne furono subito accolte dai richiami di un gruppetto di uomini che occupava uno dei tavoli della locanda. Spostando lo sguardo verso il punto da cui provenivano le voci, Ran riconobbe subito Izumo e Kotetsu, intenti a sbracciarsi per attirare la loro attenzione.

<< Finalmente siete qui! >> le accolse Kotetsu, con un bicchiere di sake stretto nella mano destra, quando le due donne si avvicinarono al loro tavolo.

<< Scusate, ma ci ho messo un po' a convincere questa testona. >> si scusò Kurenai, indicando Ran, che le lanciò un'occhiataccia in risposta.

<< Ah Kakashi! Ci sei anche tu, che sorpresa! >> Kurenai era veramente sorpresa della presenza del copy-ninja, raramente si univa a loro, preferendo la solitudine e quei libri riprovevoli.

Ran, d'altro canto, smise subito di fissare con astio la sua sensei, e spostò il suo sguardo sorpreso su Kakashi, seduto affianco ad Asuma. Come aveva fatto a non notarli, si chiese la giovane, mentre un fuoco divampò nel suo petto, alla vista del ninja mascherato, proprio come era successo durante il loro primo incontro.

Nei sei mesi precedenti, non l'aveva più incontrato. Avesse saputo della sua presenza, non avrebbe mai accettato l'invito di Kurenai. Si sentiva stranamente a disagio in sua presenza, era indubbiamente attratta da lui, d'altronde da ragazzina sognava di diventare la sua ragazza. La sua cotta infantile e, soprattutto, in bianco e nero, era seduta di fronte a lei e la guardava con l'unico occhio onice scoperto. Andando contro ogni logica, uno scenario che aveva vissuto solo nei suoi sogni era diventato realtà. Tuttavia, nonostante quel sorprendente sviluppo degli eventi, era ben consapevole di non poter cedere alla sua attrazione nei confronti dell'uomo. Gli uomini portano solo problemi, e Ran lo sapeva bene. E lei, in quel momento, di problemi, soprattutto sentimentali, non ne voleva proprio.

Intanto, l'unico occhio visibile dell'argenteo la stava osservando da quando si era avvicinata al loro tavolo, affiancata da Kurenai. Kakashi la guardava con ben celata curiosità, soffermandosi soprattutto sul suo corpo perfettamente fasciato dal vestito nero che indossava.

Immobile sul posto come una statua di ghiaccio, il flusso di pensieri di Ran fu interrotto dalla voce di Kurenai.

<< Credo che tu conosca tutti a questo tavolo, tranne Asuma. Asuma >> disse, rivolgendosi al moro con la sua immancabile sigaretta tra le labbra << Lei è Ran, Ran lui è Asuma. >>

<< È un piacere conoscerti, Kurenai mi ha parlato molto di te, dice che sei un vero talento. >>

<< Il piacere è mio >> sorrise di cuore la giovane, quell'uomo la metteva a suo agio << e Kurenai esagera, diciamo che me la cavo. >> rispose con modestia.

<< Forza ragazze, sedetevi! >> le invitò Izumo.

Spinta da un'impaziente Kurenai, Ran si ritrovò seduta alla destra di Kakashi, mentre Kurenai aveva preso posto alla sua sinistra, vicina ad Asuma.

Io lo sapevo...dovevo restare a casa a leggere quel capitolo sugli antidoti! 










 

Author's corner

Salve a voi carissimi lettori! Eccomi con un nuovo capitolo. 😍 Ne succedono davvero delle belle e, finalmente, Ran e Kakashi si rincontrano dopo ben sei mesi. Il nostro controllato ninja mascherato non riesce ad essere completamente indifferente alla nostra bella protagonista, anche se riesce a nasconderlo benissimo, per ora! 😏

Finalmente ho potuto inserire anche Kurenai in maniera più attiva, spero di aver descritto al meglio il rapporto con Ran. Lei, dal canto suo, si sente profondamente in colpa, conosce il destino del povero Asuma, ma non può fare nulla per cambiarlo. Il corso degli eventi è come un castello di carte, una sola mossa sbagliata e tutto crolla, e Ran sa bene che c'è troppo in ballo, che il futuro di Konoha così come lei lo conosce ricade sulle sue spalle. Ran non voleva affezionarsi a nessuno, ma come abbiamo visto non ci riesce, capisce che non è possibile comportarsi come faceva a New York, allontanandosi da tutti e rifuggendo ogni legame. Konoha rappresenta la possibilità di iniziare una nuova vita e Ran, pian piano, comprenderà che non può lasciarsi sfuggire questa occasione.

Credo sia tutto per questo capitolo, vi lascio alcune note e un piccolo spoiler del Capitolo VII.

Vi abbraccio,
Audrey 🌹

©️I personaggi di "Naruto" non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto, Ran e gli altri personaggi da me inventati sono di mia proprietà, qualsiasi plagio non sarà perdonato.

Note:

-Taijutsu: si definisce qualsiasi abilità di combattimento, tecnica o sistema di arte marziale che utilizza movimenti del corpo che sono descritti come abilità o sistema di combattimento a mani vuote.
-Ninjutsu: letteralmente "tecniche ninja".
-Kunoichi: "donna-ninja"
-Sensei: "maestro"
-Izakaya: tipico locale giapponese in cui si servono bevande accompagnate da cibo.


 

"Giunti davanti al suo palazzo, Ran si fermò << Io abito qui. >> disse, indicando l'edificio alle sue spalle << Ora che lo sai, non è che verrai a spiarmi, vero? >> chiese, ironica, per poi scoppiare a ridere.

Kakashi scosse la testa, esasperato, anche se il suo sorriso era visibile da sotto la maschera.

<< Chissà, ti conviene tenere gli occhi aperti. >> disse, reggendole il gioco e facendola ridere."

 

   
 
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