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Autore: Exspeliarmus    08/07/2020    1 recensioni
Dovremmo considerare perso ogni giorno in cui non abbiamo danzato. E dovremmo considerare falsa ogni verità che non sia stata accompagnata da una risata.
Ed è così che Kara e Lena, due donne straordinarie, hanno vissuto la loro vita straordinaria...questa semplicemente è la loro storia.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor, Maggie Sawyer
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Premessa dell'autore

Un caloroso bentornato a tutti voi. Di solito non amo spendere troppe parole ma in questo caso mi è sembrato davvero necessario introdurvi questo mio nuovo e folle progetto. Innanzitutto sarà molto diverso dal mio solito, ovvero nelle storie precedenti ho rispeso praticamente tutto dalla Serie TV, ma questa volta no. I nomi saranno quelli...i caratteri e le attitudini saranno pressoché invariati, ma tutto il resto sarà farina della mia mente ormai irrecuperabile. Per questo vi chiedo di commentare il più possibile per darmi il giusto sostegno psicologico, vorrei arrivare alla fine della storia senza dover essere ricoverata da qualche parte...ora bando alle ciance e si parte!!!

Grazie a tutti. 

P.S. all'inizio di ogni capitolo inserirò una citazione...vediamo chi ne indovina l'autore...**

                                                                       
 

13 GIUGNO 1997

Coloro che amiamo, ma che abbiamo perduto, non sono più dove erano, ma sono dovunque noi siamo.**

E Lena ci credeva...o per meglio dire ci si aggrappava con tutte le sue forze...perché da tre giorni a questa parte stava sperimentando cosa vuol dire perdere il proprio tutto...a solo 6 anni stava comprendendo il vero significato della solitudine e del dolore.

Solo quattro giorni prima si sarebbe definita, nonostante tutto, una bambina felice e fortunata...aveva una bella casa con la staccionata bianca...in una bella cittadina di mare...Midvale...aveva una bella bicicletta viola con cui andare a scuola...aveva un'amica del cuore a cui fare le trecce nei lunghi pomeriggi estivi...aveva una madre che la amava più di qualunque altra cosa al mondo...una madre che non le aveva mai fatto sentire la mancanza del padre, riempiendo la loro piccola casa, dal tetto verde e la facciata blu, di gioia...risate...e amore.

Ma tutto questo faceva parte del passato...72 ore prima aveva visto tutto il suo mondo, tutta la sua famiglia sparire...sparire tra le acque fredde del lago...senza poter fare assolutamente nulla per impedirlo...e ora si trovava lì, stretta nel cappottino blu scuro che odiava con tutte le sue forze...affiancata da un'austera assistente sociale di mezz'età...in piedi davanti alla grande fossa nel terreno, dove stava per essere seppellita la bara vuota che portava il nome di sua madre.

Lena cominciò a guardarsi intorno, nel disperato tentativo di distogliere lo sguardo da quella lugubre immagine...si accorse di essere circondata da tutta Midvale...alcuni di loro li conosceva bene: c'era Samanta, la sua migliore amica, accompagnata dalla sua famiglia...c'era il Sig. Jones, il proprietario dello spaccio dove lavorava sua madre...c'erano i Danvers, i medici dell'ambulatorio cittadino...e c'era persino la famiglia che si era trasferita appena da una settimana, si chiamava Zor-El...o qualcosa del genere, Lena in quel momento non si ricordava bene e sinceramente non le interessava molto...l'unica cosa di cui era certa era che venissero dall'Europa...più precisamente dall'Irlanda, ricordava bene quando sua madre aveva promesso di portargliela...ricordava parola per parola tutte le storie che le aveva raccontato sulla sua infanzia in quel magnifico paese.

La giovane corvina decise di concentrare la propria attenzione sui nuovi arrivati...a dir la verità li aveva già visti da lontano un paio di volte durante il loro trasloco nella villetta accanto a quella dei Danvers...ma il nessuna della occasioni aveva mai visto la figlia...doveva avere all'incirca la sua età, i lunghi capelli biondi erano acconciati in un'elegante chignon alto...altrettanto eleganti erano i vestiti che indossava, che Lena pensò dovessero costare quanto tutto il suo guardaroba...ma una cosa più di tutte attirò magneticamente e ineluttabilmente la sua attenzione...i suoi occhi, i suoi magnifici occhi blu...blu come l'oceano durante una giornata estiva...blu come il più puro degli zaffiri...quando i loro sguardi si incrociarono per la prima volta a Lena sembrò di annegarci dentro, e in quell'istante decise che avrebbe fatto qualunque cosa per poter annegare in quello sguardo per il resto della vita...

Purtroppo la voce monotona e perentoria dell'assistente sociale la strappò violentemente da quel meraviglioso momento...istintivamente il suo guardo tornò nella direzione della giovane Zor-El, non trovandola più...non ebbe nemmeno il tempo di guardarsi attorno che si ritrovò strascinata nella lussuosa limousine che suo padre aveva mandato per ritirarla...si esatto ritirarla...come fosse un pacco postale...Lena non poté far altro che arrendersi al proprio destino...non avrebbe più incontrato quello sguardo...non sarebbe più annegata in quel blu...l'attendeva una vita circondata da oneri e privilegi...una vita di profonda tristezza e solitudine...una vita senza amore.

 

 

   
 
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