Anime & Manga > Georgie
Ricorda la storia  |      
Autore: Sour girl    08/07/2020    13 recensioni
La storia si colloca dopo la fine del manga.
Pensieri notturni, nella cucina della sua infanzia, di una Georgie che va avanti come può, ma non è mai riuscita a lasciarsi alle spalle l’unico suo grande amore. Nè mai potrà farlo.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Georgie Gerald
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa storia si colloca dopo la fine del manga.
È stata vagamente ispirata dal brano One more light dei Linkin Park.

So che qui la coppia Georgie/Arthur trova molti sostenitori, ma io non riesco a non pensare che l’unico e definitivo grande amore sia quello tra la bionda protagonista ed Abel, legati a doppio filo da qualcosa di raro ed ineluttabile.
Non escludo che possa poi essersi sposata con Arthur: in passato, non era inusuale che un un uomo sposasse la vedova del fratello, soprattutto se c’erano dei figli, e sicuramente Georgie ed Arthur erano legati da un affetto sincero e profondo. Immagino che lei abbia anche avuto i suoi momenti di felicità.
Però credo che la sua parte più vera non si sia mai rassegnata alla perdita dell’amato e che abbia continuato a sentirne inesorabilmente la mancanza. E ad amarlo, con tutta se stessa.

Ecco quindi i suoi pensieri notturni.
 

È la prima volta che provo a scrivere qualcosa, quindi mi scuso se la storia dovesse risultare banale o noiosa...
 



 

È l’imbrunire.
Il piccolo Abel sta dormendo il sonno innocente dell’infanzia.
Arthur, esausto per il quotidiano lavoro alla fattoria, si corica sempre presto.
Rimani tu, Georgie, la cucina da rigovernare dopo il pasto serale.
Sei stanca, eppure quest’ultima incombenza non ti pesa: tra queste amate mura, testimoni benevole dell’epoca più spensierata della tua giovinezza, puoi finalmente posare per qualche istante la maschera di allegra efficienza che indossi ogni giorno. Resti sola con la Georgie autentica.

Accanto al vecchio tavolo, una sedia vuota.
Il tuo personale pugno nello stomaco.
Non c’è giorno in cui manchi di farti saltare qualche battito nel petto.

Lo rivedi seduto là, il tuo Abel: scanzonato bambinetto prima, impetuoso e tormentato adolescente poi, con i suoi sorrisi complici e gli sguardi carichi di malcelato amore - ora lo sai.
A Londra hai avuto modo di conoscere anche il giovane uomo, maturo e altruista fino al sacrificio estremo.
Muore giovane chi è caro agli dei, no? Così si dice.
Non ti stupisce che i fottuti dei abbiano scelto di prendersi proprio lui, l’eroe della tua infanzia, l’uomo migliore che tu abbia conosciuto, da sempre e per sempre.

Il senso di colpa pesa come un’incudine sul petto.
Eri così giovane, però, Georgie, una ragazzina. Lo sai.
Nonostante questa consapevolezza, per l’ennesima volta ti maledici. Maledici te stessa per essere riuscita così tardi a sbrogliare l’intricata matassa dei tuoi ambigui sentimenti per quel fratello-non fratello.
Vorresti tornare indietro, fermare la te stessa di allora, urlarle di non essere tanto impulsiva, nel correre oltreoceano dietro al biondo damerino...
Ma la Georgie di allora non può proprio sentirti, e nulla nel passato potrà mai essere cambiato. Vorresti aver gridato mille volte sì alla proposta che Abel, fiducioso, il cuore messo a nudo, ti fece a casa Burns, il giorno in cui invece hai scelto di spezzarglielo, quel cuore... Più di tutto, vorresti essere scesa con lui nell’antro maledetto da cui avete tratto in salvo Arthur, per accertarti di vederlo riemergere insieme a te, illeso, da quel buco buio che invece non te l’ha restituito più.

Abel ha pagato con la morte i tuoi errori di gioventù.

Eppure, sei certa che la pena che stai scontando tu non sia poi meno crudele. Quel giorno, sotto il pallido cielo di Londra, tra le braccia il tuo più grande amore, esanime (l’altro tuo grande amore palpitante, inconsapevole, nel ventre) una parte di te è morta con lui. Lo fa ogni notte.

Forse, a volte, vorresti solo morire del tutto, trovare sollievo dal cupo dolore che ti attanaglia da allora.
Ma no, Georgie. Non puoi.
C’è tuo figlio, il cui volto sorridente, così sfacciatamente uguale a quello di suo padre, è in grado di causarti i più intensi moti di orgoglio materno e, al tempo stesso, potenti stilettate nel cuore.
C’è Abel jr da amare e proteggere da tutto il male del mondo.
È la tua missione.
Così alzi il mento, serri le mascelle, stringi forte il grembiule nei pugni e soffochi il tuo pianto.
Esile, ma forte, come solo le madri sanno.

Apri la porta e avanzi di qualche passo nell’aia buia, sotto lo sconfinato cielo d’Australia.
Una stella in più luccica in quell’immensità.
Le rivolgi, muta, una preghiera: veglia su di noi, Abel. Veglia su di noi, finché nostro figlio avrà bisogno dei suoi genitori. Poi, ti prego, prendimi con te.

Una stella tremola in lontananza, nello sconfinato cielo d’Australia.

Dovunque io sarò, qualunque cosa accada, il posto dove ritornerò sarà accanto a te.
È una promessa, amore mio.

  
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Georgie / Vai alla pagina dell'autore: Sour girl