Anime & Manga > Georgie
Segui la storia  |       
Autore: vento di luce    08/07/2020    8 recensioni
Una raccolta di racconti eterogenei,che comprende non solo i personaggi principali,ma anche molti altri personaggi,trattando i loro sentimenti a partire da una parola,che sia astratta o concreta,che ha catturato la mia attenzione,facendo riferimento sia all'anime che al manga.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Segreto-Signora Potter
One shot



*********


“Con questi barattoli abbiamo finito ragazzi”, disse una mattina la signora Potter, una donna robusta, dal sorriso bonario, a volte un po’ pettegola, con i capelli raccolti nella solita voluminosa cipolla, controllando la lista che le aveva consegnato Abel, per conto della madre. “Come sei cambiata Georgie”, continuò rivolgendosi alla ragazza, che aveva sempre trovato deliziosa, poggiando i gomiti sul bancone del suo negozio ben fornito, punto di riferimento per gli abitanti della zona.
  “Davvero sono cambiata?”, rispose entusiasta l’altra, che aveva accompagnato il fratello, avendolo incontrato per la strada mentre era in giro a cavallo.
“Molto e tu e Abel formate proprio una bellissima coppia ”, esclamò la signora Potter iniziando a chiacchierare come d’abitudine con i clienti, specialmente con i Buttman, per i quali provava una particolare simpatia. “Sai una cosa però, non somigli per niente a tua madre”, affermò strofinandosi le mani sul grembiule, mentre la fanciulla la ascoltava divertita.
“Georgie dobbiamo andare”, intervenne ad un tratto Abel con fare brusco, interrompendo quei discorsi che non riusciva più ad ascoltare.
“Ciao cara, salutami Mary ”, disse così la donna vedendoli uscire quando, avvicinandosi ad una finestra aperta per socchiuderla, udì i due giovani, che stavano finendo di caricare la merce sul carro, parlare.
In quello scambio di battute la signora Potter, scostando un poco una tendina, osservò ancor di più quanto Georgie non somigliasse neanche al fratello.
“Cos’hai da ridere”, esclamò Abel rivolgendosi alla sorella, con sguardo cupo.
“Ripensavo a quello che ha detto la signora Potter, che stiamo bene insieme”, rispose l’altra, portandosi le mani alla bocca.
“Lo trovi così divertente?”, disse il ragazzo, “io credo che potrebbe anche essere cosi, non pensi?”
“ Abel, tu e io siamo fratelli”, esclamò Georgie con candore.
“è così”, sussurrò l’altro fissandola con intensità, perso in quegli occhi verdi. Scosse poi d’improvviso la testa, sciogliendo la corda di uno dei cavalli legati al carro, salendoci sopra con un agile balzo, “ è meglio che torniamo a casa adesso, porta tu a casa la spesa ”
“Ma  dove vai Abel, non torniamo insieme?”, disse la ragazza schiudendo la bocca, rincorrendolo mentre si allontanava di corsa, fino a vederlo scomparire.
 
Alla signora Potter, che aveva assistito a tutta la scena, non erano sfuggiti quegli sguardi e, strofinando una guancia grassoccia con una mano, ritornò al bancone sistemando alcune scatole, pensando che in quella famiglia ci fosse qualcosa che non andava, come una nota stonata. Sapeva che il suo intuito, oltre alla perspicacia per i tanti anni trascorsi a lavorare in pubblico difficilmente si sbagliavano, ma era davvero così?
 
Immersa in quelle riflessioni le tornarono così alla mente altri episodi riguardanti i Buttman, dove aveva notato degli strani comportamenti, ai quali però al momento non aveva fatto caso più di tanto. Primo fra tutti quando, molto tempo prima, Mary era venuta in negozio proprio il giorno in cui era accaduta quella terribile disgrazia al marito. Le due donne avevano parlato del più e del meno, dalla raccolta del mais a discorsi più personali come la crescita dei figli ma, appena la signora Potter aveva nominato Georgie, la madre si era irrigidita, sempre distratta e di poche parole ogni volta che si trattava della figlia. La donna ricordò che, in quell’occasione in particolare, Mary aveva comprato delle scarpe per Abel e Arthur, scegliendo le migliori, mentre era stata indecisa se comprare o meno un nastro per capelli a Georgie.
“ Sono graziosi non trovi? Pensa che vengono dalla Gran Bretagna, sono sicura che le starebbero molto bene”, aveva esclamato la signora Potter, osservando l’altra andar via in silenzio, per poi ritornare ad acquistarlo.

Continuando a ripercorrere quanto accaduto, la donna andò nel retrobottega, nella stanza dove si riposava quando non c’erano clienti, sedendosi alla piccola tavola bevendo una tazza di tè, come quella volta che si era confidata proprio con la signora Buttman. L’aveva vista in rare occasioni dopo la morte di Eric ed era stata contenta di osservare una luce diversa nei suoi occhi, mentre affrontava con coraggio le difficoltà della vita. La signora Potter aveva saputo riguardo quella terribile notizia da alcuni conoscenti, provando un grande dolore per quella madre ancora giovane, rimasta sola con tre figli piccoli da crescere, in condizioni economiche non floride.
”Accomodati, non farti pregare troppo a lungo”, aveva detto a Mary, che considerava un’amica e che amava per la sua discrezione..
“ Va bene, ma soltanto per pochi minuti, mi fa piacere scambiare quattro chiacchiere con te, hai sempre molte novità da raccontare”, aveva risposto l’altra, iniziando ad ascoltare con interesse quei racconti, dai normali fatti di vita quotidiana, come i lupi che avevano attaccato gli allevamenti della zona fino a quelli più personali. In particolare l’aveva colpita fra tutte la storia del signor Smith, un vecchio fattore che era stato costretto a vendere i propri possedimenti agricoli perché non aveva figli e nessuno se ne sarebbe potuto occupare.
“Tu non hai questi problemi, la mia famiglia invece finirà con me”, aveva esclamato la signora Potter.
“Scusami, ma ricordavo che anche tu avessi dei figli”, aveva risposto Mary.
“ Si, uno, ma non era interessato a gestire il negozio e quando fu grande partì per mare.”
“Si imbarcò come marinaio?”
“Si”, aveva detto la donna annuendo, con occhi lucidi, “ durante una tempesta la nave di mio figlio affondò e lui con essa.”
 “Devi scusarmi”, aveva risposto l’altra mordendosi un labbro, mentre la signora Potter iniziò a piangere, “ti ho fatto ricordare il passato non volendo.”
Mary, ascoltando il pianto disperato di quella madre, non avrebbe mai immaginato che, vedendola sempre così gaia, avesse subito anche lei un grave lutto, portando un simile peso nel cuore.
“Nonostante mi sforzi non riesco a fare a meno di pensarci, ma non preoccuparti”, aveva poi esclamato la donna accennando un sorriso, sfiorando la mano della signora Buttman e asciugandosi con un fazzoletto, “anzi mi ha fatto bene sfogarmi con te, parlare con gli amici mi aiuta a distrarmi.”
 
La signora Potter, continuando a sorseggiare la sua bevanda preferita, pensò che Mary e i suoi figli le stessero davvero a cuore, a differenza di tanti altri. Ricordando ancora le tornò poi alla mente quella volta in cui era venuto nel suo negozio quell’uomo distinto ed elegante, che teneva un cilindro fra le mani. Le aveva detto che era alla ricerca di una ragazzina di circa dodici, tredici anni, dai capelli biondi e dagli occhi verdi rivelandole anche, poco prima di andarsene, che avrebbe dovuto indossare un braccialetto d’oro di antica fattura. Proprio in quell’occasione erano venuti a far compere insieme Abel e Arthur, che avevano reagito in un modo insolito quando la donna, conversando con loro, aveva pensato che quella fanciulla potesse essere proprio la loro sorella.
“Come siete cresciuti. Georgie ha già qualche ammiratore?”, aveva detto la signora Potter, mentre prendeva la farina e lo zucchero.
“ No, è presto, ha soltanto dodici anni”, le aveva risposto prontamente Abel, seccato.
“ Hai ragione, che sbadata. Allora può essere Georgie, corrisponde proprio alla descrizione che mi ha fatto. Sentite, quell’uomo che è appena uscito sta cercando una ragazza.”
“Una ragazza?” , aveva esclamato Abel, guardando il fratello.
“Chi è quest’uomo e per quale motivo sta cercando una ragazza?”, aveva risposto Arthur, quasi battendo le mani sul bancone.
“Non lo so, mi ha riferito solamente che è un medico di bordo appena arrivato da un Paese lontano e che sta cercando una ragazzina di dodici anni”, aveva detto la donna continuando a servirli, “ dovrebbe anche possedere un bracciale d’oro, è una strana storia non credete?”
“Un bracciale d’oro?”, avevano ripetuto i due giovani insiemi.
“ Che stupida a pensare a Georgie, per quanto ne so è stata sempre la vostra adorata sorellina” aveva esclamato infine la signora Potter appurando invece, a distanza di tempo, quanto fosse tutto più chiaro, il modo con il quale i due fratelli si erano guardati, la fretta con la quale erano andati via.
 
La donna, avendo così ripercorso quelle vicissitudini, alla luce anche del singolare comportamento di Abel di poco prima, lasciando tornare a casa la sorella da sola, constatò che, ogni volta che si parlava di Georgie, ci fosse sempre un’atmosfera particolare nei componenti di quella famiglia, come un qualcosa di non detto.
Chiudendo poi il negozio perché si era fatto tardi, pensò però che alla fine potesse essere anche tutta una coincidenza, frutto solamente della sua fantasia, per il troppo tempo libero che aveva avuto a disposizione.
 
Per qualche tempo non rimuginò così più riguardo i Buttman ma, quando un giorno Arthur giunse nel suo negozio per vendere la lana, ipotizzò che forse non si era sbagliata e che le cose stavano davvero a quel modo.
Fra i vari clienti che si lamentavano stanchi di attendere, molti più del solito quel pomeriggio, la signora Potter osservò il figlio di Mary, assorto nei suoi pensieri, tamburellare le dita di una mano su una ruota del suo carro quando lo sentì sussurrare, calciando un sasso:
“A quest’ora la nave sarà arrivata da un pezzo. Chissà se Georgie è riuscita a incontrare Abel.”
La donna rimembrò che, proprio pochi giorni prima, la signora Buttman le aveva confidato che finalmente Abel sarebbe tornato a casa, dopo essersi imbarcato come marinaio. Possibile che Arthur fosse nervoso solamente per questo? Pensò notando che ancora una volta ci fosse di mezzo Georgie.
 “Ragazzo parlo con te”, disse in quel momento il commerciante di lana scuotendo la testa, guardando la signora Potter che faceva da intermediario nelle trattative, “non farai mai buoni affari se ti metti a dormire nei momenti più importanti.”
“Ha ragione, mi dispiace”, rispose il giovane, destato da quella voce maschile.
“Questa volta porterai a casa un bel gruzzoletto”, esclamò la donna rivolgendosi ad Arthur, iniziando a contare i soldi, “scusa, non ho abbastanza denaro per pagarti ma non importa, vado in banca e ti porto la differenza, aspettami qui”, disse infine.
“ Mi dispiace ma ho fretta e devo andarmene. Prenderò i soldi domani”, esclamò il ragazzo con tono concitato.
“Ci metto solo un attimo”, insistette la signora Potter, sconcertata da quella risposta.
“Meglio domani”, rispose l’altro già sul carro.
“è proprio strano”, disse la donna guardandolo allontanarsi di corsa. Sapeva bene quanto la signora Buttman si raccomandasse ogni volta con i figli per i pagamenti e non aveva mai visto Arthur comportarsi in un modo simile. Ma quello che soprattutto non poteva comprendere era il motivo per il quale fosse andato via senza prendere i soldi, se era già andata Georgie a prendere Abel al porto.
 
A fine giornata, dopo aver pagato tutti i clienti la signora Potter, rientrando stanca nel negozio, si sedette per un attimo meditando riguardo quanto accaduto.  Pensò che ormai era evidente che in quella famiglia ci fosse qualcosa che non riusciva a spiegarsi, forse un segreto riguardante Georgie, ma quale?
Portandosi una mano al volto la donna, sospirando, s’incamminò poi verso casa, osservando il sole che era iniziato a tramontare nel rosso cielo d’Australia.
 

*********
 
Note:

L’inizio  di questo racconto riprende un mio scritto denominato “heart storm”, un viaggio nel cuore disperato di Abel.
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Georgie / Vai alla pagina dell'autore: vento di luce