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Autore: Allen Glassred    08/07/2020    5 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Sono passati solamente alcuni giorni dal primo incontro di Christine con Viktor Meekhiv, l'erede della contessa Adelaida, scomparsa di recente. Dopo l'episodio, la ragazza è tornata a casa sua ed ha raccontato tutto ai genitori, che ovviamente non hanno potuto non preoccuparsi per la ferita al capo della figlia. Ma Alice li ha rassicurati, raccontando che si sono scontrate con la carrozza di un nobile, ma che non è successo per fortuna nulla di irreparabile. E'stato allora che il padre di Christine, Danilo Petrov, ha capito di che nobile si trattasse: può essere, a giudicare dalla descrizione, che fosse l'erede della contessa. Quando Christine gliel'ha confermato, l'uomo pareva piuttosto agitato ed ha ordinato alla figlia di stare lontana dai nobili e da tutte le loro questioni. A dire il vero, ora che la ragazza riflette non capisce la reazione di suo padre, che le pare un pò troppo esagerata. Finito di riordinare, la fanciulla scende le scale e per puro caso ascolta i genitori parlare. " Danilo, non fare così: capisco che il fatto ti abbia un pò sconvolto, ma non dimenticare che Lord Vladimir è morto da anni ed anni ormai, e che il fratello è scomparso chissà dove. Non è nemmeno venuto ai funerali della madre, non rappresenta una minaccia per nessuno ". Tenta di rassicurarlo la moglie, tuttavia lui scuote il capo.

" No, Irina: non voglio che nostra figlia stia a contatto con quella famiglia che ci ha sottratto tanto. Ti devo ricordare forse che abbiamo dovuto vendertgli nostro figlio per estinguere un debito? ". Un debito? Figlio? Ma che significa? A Christine cade a terra il vassoio, attonita dalle parole del padre.

" Basta, non voglio ricordare quel drammatico giorno. E... ". Irina non termina la frase, sentendo rumore di vetri infranti. E può essere stata solo una persona: sua figlia. La donna si alza, seguita dal marito. Christine li guarda entrambi, sotto shock. Sua madre le si avvicina, cercando di metterle una mano sulla spalla. " Tesoro, cos'hai sentito? ". Le chiede, mentre la ragazza rifiuta bruscamente il contatto con lei e si allontana, ripresasi dallo shock ma furiosa.

" Ditemi che non è vero! Ditemi che ho capito male, madre! ". Grida, mentre a calmare le acque prova suo padre.

" Christine, non fare così. Erano momenti difficili, siamo stati obbligati a delle decisioni drastiche. Permettici di spiegarti ". Riesce a prendere la mano della ragazza, che ha sempre avuto un grande rispetto ed ammirazione per il padre e non osa sottrarsi, pur essendo arrabbiata.

" Non c'è nulla da dire, padre! Perchè mi avete ingannata!? Perchè non mi avete detto dell'esistenza di mio fratello?! ". Grida nuovamente Christine, non trattenendo le lacrime. " Avevo il diritto di conoscerlo! ". Sbrocca, mentre sua madre scoppia in lacrime. Danilo invece pare capire il dolore della figlia, perchè è lo stesso che provò lui rinunciando a colui che, in fin dei conti, era una parte di sè: il suo primogenito. Abbraccia forte la figlia, che da prima pare opporsi ma in seguito si arrende, stringendosi a lui e piangendo.

" Hai ragione, figlia mia. Meriti di conoscere la verità, e il perchè non volevamo che ti avvicinassi ai Meekhiv ". Irina annuisce, approvando le parole del marito: è giusto che la loro Christine conosca la verità, tutta seppur potrebbe essere dolorosa e difficile da capire. " E'successo tutto moltissimi anni fa... ". Inizia il discorso il capo della famiglia Petrov, una volta calmata la figlia ed averla fatta sedere su una delle sedie, seguita dai genitori. La ragazza accetta di ascoltare le loro spiegazioni: in fondo vuole loro un gran bene. Hanno sbagliato, ma ne vuole conoscere le ragioni prima did ecidere qualunque cosa.

" Vi ascolto, continuate... ". Fa la ragazza, asciugando le lacrime. Sua madre le si siede accanto, prendendole la mani tra le sue. Suo padre invece respira profondamente, continuando il racconto.

" Tua madre ed io eravamo stati sbattuti fuori da palazzo da Petr Meekhiv: il figlio maggiore della Contessa Adelaida, che prese temporaneamente il posto della madre al comando in seguito ad una malattia della signora. Ma fu poco prima di perdere il lavoro che tua madre ed io seppimo che saremmo diventati genitori ". Christine ascolta attentamente: ha solo sentito parlare di petr Meekhiv, sa solo che a dofferenza della madre non andava affatto d'accordo nè con il popolo nè con chi lavorava con lui, e trovava qualunque pretesto per cacciare le persone in malo modo, nonostante la madre fosse contraria: in quegli anni il potere era esclusivamente nelle sue mani, essendo l'uomo di famiglia, colui che ha ereditato il posto del padre. " Nonostante fossimo senza lavoro, i genitori di Alice, Filimon e Beatrisa, si offrirono di aiutarci economicamente, e così fu fino alla nascita tua e di tuo fratello, Lukas Petrov ". Christine deglutisce: i suoi genitori avevano dunque fatto in tempo a dare un nome a suo fratello, prima di perderlo.

" Lukas... quindi mio fratello si chiama Lukas? ". Fa semplicemente la bruna. Danilo annuisce: ora arriva la parte più complicata da raccontare.

" Si. Ma a quei tempi eravamo sul lastrico: non potevamo mantenere due gemelli. Così fecimo l'errore di accettare l'aiuto di Vladimir Meekhiv, il padre di Viktor e figlio secondogenito della contessa Adelaida ". Christine rimane sorpresa: da ciò che sa, Vladimir Meekhiv non era tipo da aiutare le persone così, disinteressatamente.

" Ma c'era una condizione ". Continua finalmente Irina, notando che al marito manca il coraggio per proseguire, troppo preso da quei brutti ricordi. " Se entro pochi mesi non avessimo restituito i soldi, allora la famiglia Meekhiv si sarebbe potuta prendere uno dei nostri figli. Come previsto, non riuscimmo ad estinguere il debito... ". Si ferma un momento, trattenendo le lacrime e mentre il marito le mette una mano sulla spalla.

" E così decidemmo: vendettimo tuo fratello Lukas a Vladimir e Katrina Meekhiv, che allora già avevano un figlio ed erano in attesa del secondo. Il debito fu estinto, ma Lord Vladimir ci minacciò: nessuno doveva sapere che Lukas era figlio nostro. Ora, non sappiamo dove sia e come viva, come sia stato trattato dopo il ritorno al potere della Contessa Adelaida ed ora che è deceduta ". Christine abbraccia i genitori, scoppiando in lacrime: ha un fratello, ma è come se non lo avesse inquanto nemmeno sa dove sia, e se sia ancora vivo. Ma una cosa è sicura: ha perdonato i genitori, che in fin dei conti non hanno colpa di quanto accaduto. Hanno solo accettato l'aiuto di una persona sbagliata, e le hanno tenuto nascosto di suo fratello per il bene di tutti.

" Vi voglio bene... ". Mormora solamente la bruna, stringendosi ad entrambi e tornando a piangere, sfogandosi dopo quelle drammatiche rivelazioni: ora sa perchè i suoi non volevano che si avvicinasse ai Meekhiv, ma è pur vero che Viktor Meekhiv non è suo padre, o suo zio. Potrebbe essere totalmente diverso da loro, pensa lei.

Nello stesso istante, a palazzo Meekhiv un giovane sta camminando su e giù per il salone da diverso tempo. E' tornato a casa da pochi giorni, e tutti lo hanno accolto con calore ed affetto. Ha sistemato tutte le faccende in sospeso della sua povera nonna, alla tenuta le cose vanno bene, eppure c'è una cosa che non riesce a scordare, e quella stessa cosa è la fonte dei suoi pensieri. Sembra essere agitato, tanto da non riuscire a stare fermo per più di qualche secondo. Ed il motivo è solo uno: non riesce a smetetre di pensare alla ragazza che il suo cocchiere ha accidentalmente investito con la carrozza. L'ha colpito subito non appena ha incrociato il suo sguardo, seppur per pochi momenti. Non crede di aver mai visto nessuna donna con uno sguardo simile, in grado di colpirlo in quel modo. Certo, davanti alla giovane ha ostentato fredda compostezza, credeva che fosse solo una sensazione momentanea. Invece da allora non riesce a levarsela dalla testa, e non ne capisce la ragione: di certo non è la prima donna del popolo che vede, ma con le altre le cose non sono andate certo in quel modo. Improvvisamente tuttavia, qualcosa interrompe bruscamente i suoi pensieri: dei passi lo fanno voltare verso l'entrata della sala, da cui fa la sua comparsa un altro giovane dai capelli corvini, leggermente scompigliati. Indossa abiti regali, proprio come il suo pari che ora lo sta osservando. Siccome il primo non proferisce parola e si limita a fissarlo, è il secondo che finalmente parla. " Viktor, ecco dov'eri. Il conte Kuznetsov ti stava cercando, voleva parlarti di non so che cosa ". Gli riferisce semplicemente, mentre l'altro sospira pesantemente.

" Lukas, non sono in vena di visite, non oggi ". Risponde, guardando fuori dalla finestra. " Gli hai detto di tornare domani? ". Chiede, rivelando che il nome del ragazzo è Lukas e che è evidentemente un suo pari, dato che gli da del tu senza problemi. Lukas annuisce, dando una risposta alla precedente domanda. Poi decide di farsi più audace, e posa i documenti che stava leggendo sul tavolo.  

" Pensi ancora all'incontro di qualche giorno fa? ". Chiede senza troppi giri di parole: infatti anche lui era presente, il giorno dello scontro con Christine. Solo che non era sceso dalla carrozza e non aveva visto la ragazza investita. Non ottenendo risposta intuisce di aver centrato il problema. " Non dirmi che una semplice popolana ha fatto breccia nel cuore del gelido Viktor! ". E ride leggermente, ma ancora una volta non ottiene che un'occhiata poco rassicurante da parte dell'altro.

" Te l'ho detto, non è una ragazza come le altre. C'è qualcosa in lei, qualcosa che mi ha colpito sin da subito ". Commenta semplicemente Viktor, riflettendo su quei pensieri rivolti a quella giovane dallo sguardo magnifico. Lukas lo guarda facendosi serio.

" Non dirmi che ti sei innamorato! E per di più di una popolana... ". Mormora, avvicinandosi alla finestra fuori dalla quale sta guardando anche Viktor, come se si aspettasse di vedere comparire Christine al cancello principale. " Posso capire che tu ti senta attratto da lei, ma non venirmi a dire che sei stato colpito dal così detto colpo di fulmine ". Conclude in fine il primo, mentre Viktor continua a fissare fuori dalla finestra.  

" Sarebbe così sbagliato se così fosse? Contano così tanto le differenze sociali? ". Chiede semplicemente, senza guardare Lukas. " Se così fosse, anche mio padre avrebbe sbagliato ad adottarti, o no? ". Conclude, mentre Lukas esita un momento a rispondere.

" Hai ragione, in fondo sei libero di fare ciò che vuoi. Non saresti nè il primo e nè l'ultimo che si incapriccia di una popolana, solo sta attento: le malelingue potrebbero iniziare a spettegolare se si sapesse ". E intanto riflette: conosce il nome della sua famiglia d'origine e sa chi sono, ma li detesta: suo padre l'ha dato via probabilmente per denaro, si è rifiutato di crescerlo per chissà quale assurda ragione. Per lui la sua unica famiglia sono i Meekhiv, che lo hanno cresciuto. Vladimir e Katrina Meekhiv erano i suoi soli genitori, Viktor e Boris i suoi unici fratelli.

" L'ultima cosa di cui mi importa adesso sono i pettegolezzi di qualche nobile annoiato. Piuttosto, credi che possa ritrovarla? ". Chiede così, a bruciapelo. Lukas rimane un pò interdetto da quella frase, per poi ridere appena.

" Ti ha proprio fatto perdere la testa, quella ragazza. Ma se la cercassi tu di persona finiresti sulla bocca di tutti, e desteresti troppi sospetti, specialmente ora che sei appena tornato ed alcuni nobili non aspettano altro che un buon pretesto per boicottarti ". Sentenzia, ed è vero: sicuramente gli altri nobili darebbero adito a dei pettegolezzi fuori luogo se sapessero che il conte Meekhiv corre sietro ad una popolana.

" Devo trovarla, parlarle. Che so, anche con la scusa di sapere come sta dopo che il mio cocchiere l'ha travolta con la carrozza ". Mormora, pensando a diverse possibili alternative con le quali invitare Christine senza destare sospetti o sollevare pettegolezzi. " Dopo tutto, non c'è nulla di male se un gentil uomo si scusa con una sognorina dopo averle procurato un danno, no? ". Chiede, mentre Lukas si fa avanti, incrociando le braccia.

" Se mi dici come si chiama, ci vado io a prenderla. Di me si dicono già abbastanza cose, pettegolezzo in più o pettegolezzo meno... ". Fa in tutta calma: lui è abituato alle male lingue, che di certo non sono mancate sin da quando si è saputo che Vladimir Meekhiv aveva adottato un bimbo " del popolo ", figlio di servi. Le vere ragioni sono del tutto ignote, almeno per lui, e nemmeno gli interessano.

" Christine ". Mormora il fratello acquisito, rispondendo alla sua domanda. " Si chiama Christine Petrova ". Conclude, mentre Lukas si irrigidisce di botto.

" Hai detto Christine Petrova? ". Chiede, e Viktor annuisce.

" Si. E' così che si è presentata. Cercala al villaggio, dille che voglio vederla per scusarmi dopo l'incidente. Cerca di non spaventarla, va bene? ". Chiede nuovamente, ma Lukas pare irrigidito e non risponde. Viktor gli si avvicina, guardandolo. " Lukas? Hai capito? ". Chiede, riscuotendolo dai suoi pensieri. Il minore annuisce.

" certo, ho capito. Magari potrei far venire con lei la sua amica, quella di cui mi hai parlato. Così potrebbe sentirsi più a suo agio, non credi? ". Domanda, e Viktor annuisce.

" Ora vai ". Conclude il discorso, mentre Lukas si gira per poi dargli le spalle ed uscire dalla sala. Una volta fuori si appoggia alla porta, per poi stringere i pugni.

" Christine Petrova... ". Mormora a denti stretti, mentre il suo sguardo pare infuocarsi. Ma il motivo è ignoto.


Ciao a tutti, amici! Ed eccomi con il capitolo due, che ve ne pare? Dopo aver introdotto la famiglia Petrov, finalmente ecco comparire un altro Meekhiv: Lukas. Porta lo stesso nome del fratello di Christine, e pare avere una storia molto simile alla sua. Coincidenza? La ragazza intanto ha perdonato i genitori per averle tenuto nascosta la verità, mentre Viktor non pare riuscire a dimenticare quell'incontro/scontro con la ragazza. Riuscirà Lukas a convincerla ad andare a palazzo? Cosa accadrà? Spero che la storia vi piaccia, io intanto vado a scrivere il capitolo tre! Baci
   
 
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