Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Duchessa712    08/07/2020    1 recensioni
(Seguito di Spring will come again)
Rickon e Shireen si amano di un amore impossibile, un amore bambino, che è dolce come un sogno e ha i giorni contati.
Amano le storie tragiche e impossibili, quelle d'amore finito in tragedia.
Amano il Principe Drago e la sua Lady Lyanna. Amano i Leoni dell'Ovest.
Si amano per gioco e per necessità e perché lo vogliono davvero, ma quando i sogni si infrangono la realtà fa ancora più male
Genere: Hurt/Comfort, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Past and present and memory'
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Document I bambini crescono insieme al suo ventre. Sono intraprendenti, sempre insieme, sempre più legati. Li trovano sempre più spesso nello stesso letto, l'uno tra le braccia dell'altra, ed è un miracolo che nessuno parli, che i sussurri che infestano i corridoi di Grande Inverno riguardino le solite questioni di sempre.
Non può durare. Glielo dicono le occhiate preoccupate di Catelyn, le rughe intorno agli occhi e alle labbra di Brandon, il modo in cui Eddard scruta tutti i presenti in una stanza, quasi a sfidarli a dire qualcosa su sua figlia e il Principe.
Non può durare ma non si può fare nulla perché quei due hanno creato un mondo in cui ci sono solo loro fino a che il mondo sono diventati solo loro, e la prima volta che varcheranno la sottile linea tra ciò che è accettato e lo scandalo le conseguenze saranno pesanti per tutti.
Accade la sera in cui mette al mondo il suo secondo figlio, un bambino che è la copia di suo padre, ha i suoi colori e la sua tranquillità, qualità indispensabile in un secondogenito che non può aspirare al trono. Rickon è nella stanza di Shireen e trema, perché le grida di sua madre gli fanno paura, gli fanno venir voglia di coprirsi le orecchie e gridare più forte.
Lei lo guarda e cerca di distrarlo con storie futili e prive di significato, con le ballate che sanno tutti e parlano di tutto e niente. Poi gli sfiora le labbra con un bacio e lui ricambia. Perché ha paura, perché è preoccupato, perché a Shireen vuole bene ed è l'unica che può capirlo, in quel momento, perché Catelyn ha avuto un bambino nato morto, una bambina che voleva chiamare Sansa, come la Regina, la zia che le aveva insegnato ad essere se stessa. Semplicemente perché gli va, perché di notte si scambiano promesse che di giorno sono sbiadite e già vecchie.
-Ti amerò per sempre-.

Si chiama Benjen, il Principe d'inverno, come il fratello meno famoso dell'ultimo Protettore del Nord e dell'amata del Principe Drago. Benjen che ha passato la vita a servire una casa a cui non è più tornato, eterno esiliato nella terra straniera oltre la Barriera, morto senza esserlo davvero, sacrificio necessario in una guerra voluta per dispetto.
Benjen che Rickon prende in braccio e Shireen guarda con gelosia, perché è giorno e di giorno le promesse non valgono. Di giorno ci sono solo i sogni e storie che sono più fantasia che realtà, perse nel tempo e nella leggenda, agghindate dai cantastorie per renderle più piacevoli. Di giorno ci sono Irene e Catelyn che li tengono d'occhio, li scrutano, li studiano, li ancorano al pavimento, vietano gli abbracci e condannano i baci. Di giorno ci sono Brandon e Eddard che li tengono separati, uno in biblioteca e l'altra a cavalcare.
Di giorno c'è il sole, che a Shireen fa venire il mal di testa, lei che è qualcosa di più di un lupo, che ama la notte, le stelle, il silenzio che non giudica e non sputa sentenze.
Di giorno c'è Rickon che tiene in braccio il fratellino appena nato, non ha occhi che per lui, lo mostra orgoglioso alla balia e alle serve, ai Lord che vengono in visita a congratularsi, a Tyrion Lannister che fa le veci del Re sempre più stanco e sempre più assente. Tyrion che è più attratto dalla bambina che da qualsiasi altra cosa, che è invecchiato e non ha lasciato eredi, l'ultimo Lannister a possedere l'Ovest e Castel Granito. Shireen ricambia lo sguardo, inclina la testa e lo invita a commentare, ad attirare l'attenzione sulla sua gelosia e la sua rabbia. Tyrion tace ma c'è un nodo che gli serra la gola e gli stringe lo stomaco, gli mostra immagini di un passato sbiadito, i suoi fratelli che rifulgevano d'oro, che erano uno il mondo dell'altro finché non avevano voluto di più, finché l'un l'altra non era più stato sufficiente ma il da solo era ancora più inconcepibile.
Non c'è l'odio di Cersei negli occhi della piccola Lady, ma la gentilezza calcolata di Sansa, un'ombra che rischia di oscurare anche il sole.
C'è la dolcezza incauta di Jaime nei sorrisi di Rickon, che elargisce attenzioni alla persona sbagliata, che prende la mano della bambina e la porta in un angolo, le sussurra qualcosa e l'ombra sparisce.
C'è un bagliore dorato che li avvolge, l'amore maledetto dei fratelli Lannister, la storia che è destinata a ripetersi. La Regina lo sa. Li guarda pensierosa e preoccupata, il cuore colmo di rammarico per la decisione che si trova costretta a prendere.
   
 
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