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Autore: MauraLCohen    09/07/2020    1 recensioni
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Sandy e Kirsten durante il momento più critico dell’alcolismo di lei.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kirsten Cohen, Sandy Cohen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'I’m not scared anymore '
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Prompt: perdita, buona fortuna.

Dopo tante notti
 
 
Kirsten si sdraiò nel suo lato del letto e rivolse lo sguardo al soffitto. La stanza era immersa nell’oscurità e dal giardino non arrivava un fiato. Lei stava lì, nel silenzio, con la coperta tirata fin sopra il seno e le mani poggiate nel ventre. Dopo la veglia funebre di Caleb non era stata in grado nemmeno di togliersi gli abiti che aveva addosso. Si sentiva stordita, ma non era sicura se fosse a causa dell’alcol o del dolore che la stava corrodendo dentro. 
Ci aveva provato, davvero, ad ascoltare Sandy e lasciar perdere quella bottiglia che l’aveva chiamata per tutta la sera. Ci aveva provato con tutta se stessa, ma le voci nella sua testa avevano avuto la meglio. 
Alzerò anche il gomito ogni tanto, ma almeno io non morirò sola come un cane. Non posso dire lo stesso di te.
Quelle erano state le ultime parole che lei aveva rivolto al padre. 
Ed ora lui era morto. 
Solo, in quella guerra di silenzi e lei lo aveva perso per sempre. 
Al solo pensiero, lo stomaco di Kirsten si contorse, facendole venire la nausea. 
Era contro quella sensazione che aveva cercato di lottare tutta la sera; era quel ricordo il motivo per cui non era riuscita ad allontanarsi dalla bottiglia.
È solo un periodo – si disse – posso gestirlo
Ma la voglia di lasciare che la Vodka le bruciasse l’esofago, annebbiando il ricordo del padre era forte anche in quel momento. 
Buona fortuna a cavartela senza di me, Kiki. 
Era la voce di Caleb quella che sentiva nella sua testa? O era la Vodka?
Ancora con gli occhi rivolti verso il soffitto, Kirsten provò a togliersi le coperte, ma qualcosa la bloccò. 
Sandy si era rigirato nel letto, restando ora con il viso rivolto verso di lei e un braccio saldamente appoggiato al suo ventre. 
Così Kirsten rimase immobile, con gli occhi fissi sul tetto indefinito. 
Avrebbe potuto allontanarlo, alzarsi e andare in cucina a prendere quel tanto agognato bicchiere di Vodka. 
Ma Sandy era proprio lì, accanto a lei, che la teneva vicino, al sicuro. 
Dopo tutto quello che avevano passato insieme, quell’anno, dopo le bugie, i silenzi, le liti feroci e la paura di perdersi, lui era ancora lì con lei. 
Erano ancora insieme. 
Perciò quella notte Kirsten resistette: non andò in cucina, non prese alcun bicchiere, ma rimase nella sua camera da letto, accanto a suo marito, fissando il soffitto. 
Quella notte, dopo tante notti in cui non era stato così, fu Sandy la sua Vodka.
 
   
 
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